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Autore: anna21    23/06/2014    1 recensioni
"Dovete sapere che Erica non era affatto felice.
Il suo diario è stato ritrovato inzuppato di lacrime, la sua vita era incasinata, nessuno avrebbe mai pensato che Erica passasse un inferno del genere. "
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incest
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Per l'aspetto di Erica mi sono ispirata a Mini di Skins.


MORTE DOPO MORTE

 

Quando Erica si svegliava provava un vuoto incolmabile.
Sentiva quell'ansia che si ha solo dopo essersi dichiarati ed esser stati rifiutati.

Erica però era bella. Aveva delle gambe lunghe, un fisico slanciato e dei lineamenti perfetti.
Era dotata di una bellezza particolare.
Due stupendi occhi verdi accompagnati da leggere lentiggini rossastre e da lunghi capelli biondi.

Amava andare alle feste, era sempre la prima ad essere invitata e solitamente esagerava bevendo, fumando e facendo baldoria.
Aveva un ragazzo, faceva la cheerleader ed era rappresentate d'istituto.
A vederla sarebbe sembrata la ragazza più felice del mondo, con quel suo sorriso smagliante.
Era sempre sulla punta della lingua di tutti, chi per insultarla, chi per farle complimenti.
Sicuramente era molto invidiata.
Erica però aveva un segreto, un grande segreto.

Ah, se l' aveste vista, tornare a casa per lei era un incubo. Ricordo ancora quel suo faccino triste quando la giornata scolastica giungeva al termine.

Dovete sapere che Erica non era affatto felice.
Il suo diario è stato ritrovato inzuppato di lacrime, la sua vita era incasinata, nessuno avrebbe mai pensato che Erica passasse un inferno del genere.

La giornata iniziava alle 5 56, con la sveglia che cantava “Wide Awake” ed il simpatico pianto del bimbo del vicino.
Erica passava silenziosamente per il corridoio, fino alla cucina, prendeva una barretta dietetica e tornava in camera.
Mangiava velocemente ed iniziava un'ora di stressante tapis roulant, per poter dopo andare in bagno, vomitare la colazione, prepararsi ed andare a scuola.
Si avete letto bene, Erica vomitava la colazione.
Era diventata routine, nessuno le avrebbe impedito di fare quello che voleva.

La ragazza sceglieva i vestiti in modo accurato, più erano succinti più li preferiva.
Cerca di uscire di casa lentamente, se avesse svegliato il suo patrigno sarebbe stata la fine.

Alle 7 40 arrivava a scuola dove ad aspettarla c'erano le sue “migliori amiche” ed il suo ragazzo.
Di migliore quelle due, non avevano niente. Due puttane disposte a tutto per un pizzico di popolarità.
Per screditare Erica, avevano messo in giro la voce che si prostituisse nel bagno della scuola.
Appena avessero avuto la possibilità, l'avrebbero abbondata per qualcuno di migliore.
Il suo ragazzo invece, era di una bellezza sorprendente. Fisico pompato, occhi azzurri e capelli neri. Il tipico aspetto da belloccio della situazione.
Il suo nome non è importante, sta di fatto che era un bastardo, non amava veramente Erica.
Da quando aveva scoperto il suo segreto non faceva che pensare di lasciarla, ma il coraggio mancava.

Il ragazzo l'accoglieva con la solita limonata e le amiche con pettegolezzi vari.
Le due la “scortavano” per i corridoi, fino alla classe, dove sarebbe stata guardata dall'alto in basso dai professori.
Nessuno di loro vedeva Erica di buon occhio.
Pensavano fosse una sempliciotta, disposta a tutto per dei buoni voti. Uno di loro andava dicendo che lei lo avesse baciato quando tutta la classe era uscita.
La verità e che lui l'aveva fatta restare in classe, l'aveva toccata e quando lei aveva risposto con uno schiaffo, lui era scappato dal direttore con una scusa bella che preparata.
Nessuno aveva preso le parti di Erica, tutti pensavano fosse una puttana, e nessuno era rimasto sconvolto dal fatto che cercasse di arruffianarsi un professore.

Passavano le ore così, l'unica cosa che la teneva sveglia era l'idea di andare ad allenarsi fuori, come capo delle cheerleader.
Ogni giorno, l'incontro era alle 5.
Sicuramente era la più snodata, la più brava in capriole, verticali, piramidi e acrobazie varie.
Saltellava tranquilla per tutto il campo, incitando i giocatori di football e urlando i cori. quasi avesse dimenticato tutto quello che le accadeva.
La divisa le stava a pennello. Quell'azzurro le faceva risaltare la carnagione chiara e le forme scolpite. Il vestito era particolarmente corto, quindi a qualunque mossa le si poteva vedere lo stacco del sedere.
Erica non se ne preoccupava, era perfetta e lo sapeva.
Quando una cheerleader dove essere scelta e portata al centro del campo, lei era la più ricercata.
Sicuramente le altre erano invidiose della sua vita perfetta, ma Erica non era affatto felice.

Alle 7 doveva essere a casa.
Sua madre era sottomessa a quel malato del suo patrigno, uno spacciatore che la tradiva ogni giorno, persino con sua figlia.
Avete capito bene, Erica andava con il suo patrigno. Non di sua spontanea volontà, quel bastardo la stuprava, nel vero senso della parola.
Molto spesso chiamava i suoi amici, e si divertivano tutti insieme, con una povera 17enne debole.
Ogni giorno, alle 7 15 doveva farsi trovare in camera sua, e se fosse scappata ne avrebbe subito le conseguenze il giorno dopo.
Quel tizio era un uomo davvero manesco.
Si era allenato tutta la vita per avere un fisico pompato ed aveva raggiunto il suo scopo all'età di 20 anni. Adesso di anni ne aveva 30 e stava con la madre di Erica solo per soldi.

Ritornando alla povera Erica, arrivava a casa, salutava la madre e si sporgeva nel salotto per vedere chi avrebbe abusato di lei quel giorno.
Non ho voglia di raccontare delle atroci bestialità che era costretta a subire.
Erano dei bastardi, a nessuno importava della vita della ragazza.

Erica sparì il 5 Marzo.
Dopo scuola non tornò a casa. Salutò i suoi amici e poi si diresse chissà dove.
La polizia arrivò per sentire le testimonianze dei suoi genitori, ma in camera trovarono la risposta già pronta.
Sotto al letto, sul suo diario c'era scritta tutta la sua vita, tutte le cattiverie che le erano state inflitte.

Vi riporto qui l'ultima pagina lasciata. E' un vero delirio, le pagine di una ragazza che di lei non sa più cosa farne.

Caro Diario,

non so più cosa fare. La mia vita è una merda, desidero ogni giorno morire.

Se potessi scapperei adesso lo farei, ma ho paura. Dove potrei andare? Chi mi potrebbe nascondere?

Nessuno sarebbe dalla mia parte, sicuramente non c'è la farei da sola.

Sai cosa significa essere di troppo, caro diario? E' una sensazione a dir poco orribile.

Ho paura ad andarmene, ma è giunta l'ora.

Scapperò per sempre, caro amico mio. Queste sono le ultime frasi che ti scrivo.

Addio. “

  
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