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Autore: Hoon21    23/06/2014    4 recensioni
Uno strano amore nato improvvisamente. Senza un perche',senza un come,senza essere stato invitato.
Ma si sa,quando si è soli e tristi si ha bisogno solo di amare.
Tratto dal testo:
"Sono sorpresa che Madge abbia deciso di parlare con me di questo. Credo sia il suo modo di farmi capire che mi posso fidare di lei. E lo faccio."
Buona lettura!
Genere: Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gale Hawthorne, Madge Undersee
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A i nuovo amori

Profumo di fragole e d'affetto.


Sto scappando. Me ne rendo conto nel momento in cui mi ritrovo nei boschi a urlare.

Tutto nel mio mondo sta andando per il verso sbagliato.

Non riesco a procurare abbastanza cibo per la mia famiglia. Vedo tutti i giorni i miei fratelli morire di fame e mia madre lavorare come una schiava per portare a casa qualche soldo.

Guardo Katniss, la mia piu' cara amica, lottare per sopravvivere agli Hunger Games. E' uno spettacolo orrendo. E non ho qualcuno con cui parlare. Io e Katniss parlavamo sempre. Ma adesso che lei non c'e', non mi rimane nessuno.

Mentre penso tutto cio' caccio due scoiattoli e qualche coniglio e riesco a raccogliere delle fragole, magari riesco a passare dal sindaco Undersee.

Quando le raccolgo mi salgono le lacrime agli occhi. E' la prima volta che piango da quando mio padre e' morto. Da allora non c'e' piu' stato tempo o spazio per le lacrime.

Una volta io e Katniss raccoglievamo le fragole insieme. Tutto quello che faccio, qualche settimana fa lo facevo insieme a lei.

Busso alla porta del sindaco e Madge viene ad aprirmi. Ha i capelli legati in una semplice treccia molto simile a quella di Katniss e indossa un anonimo vestito,come la divisa che usiamo a scuola. L'unica nota di colore in quel corpicino esile e fragile sono i luminosi capelli biondi e i vivaci occhi azzurri,segno distintivo delle persone che non vengono dal Giacimento. Un altro muro che ci divide.

Io e Madge non siamo mai stati amici. La disprezzo anche un po. Lei ha sempre avuto qualcosa da mangiare al contrario della mia famiglia. O di tutti quei bambini che muoiono di fame nelle strade.

E io sono uno dei piu' fortunati visto che caccio tutti i giorni nei boschi.

-Ciao Gale. Posso fare qualcosa per te?- chiede con gentilezza.

La osservo. Il suo viso dolce non fa trapelare nessuna emozione. Il suo sguardo e' freddo.

-Si. Ho preso questi conigli e delle fragole. Pensavo di venderli a tuo padre-

-In questo momento sta lavorando. Puoi venderli a me. Quanto vuoi?-

-Trenta soldi- Verrebbero di meno ma ho bisogno di soldi.

Mi da i miei trenta soldi e mentre prende in mano i conigli e le fragole mi dice con tutta la delicatezza di cui e' capace:- Hai pianto per lei Gale?-

Arrossisco. Pensavo non si vedessero le macchie rosse sotto gli occhi.

-Non e' affar tuo- ringhio.

-Immagino di no ma Katniss e' amica mia. Percio' se hai voglia di parlare...beh io sono qui- e richiude lentamente la porta.

Sta iniziando a piovere. Bene, peggio di cosi' non potrebbe andare, dico sul serio.

**

Ieri Madge e' stata molto gentile con me. E immagino che la mia reazione sia stata troppo maleducata e scortese. Forse oggi posso scusarmi a scuola.

La incrocio in un corridoio alla fine delle lezioni.

-Ehi Madge!-

Lei si gira sorpresa.

-Gale-

-Ehm...senti...scusami per ieri. So di essere stato scortese, non era mia intenzione-

Lei annuisce.

-E' tutto?-

Questa volta e' il mio momento di annuire.

-Perfetto. Buona giornata Gale- e scompare.

Che strana ragazza...

**

E' sera tardi e decido di uscire a fare una passeggiata nel Prato. Mi piace camminare di notte. Non c'e' nessuno per strada e tutto il Distretto assume un'aria misteriosa, vaga, inquietante. Tecnicamente non potremmo uscire di notte ma il nostro capo Pacificatore, Cray , sara' troppo impegnato ad accogliere una ragazza affamata nel suo letto.

Quando giungo al Prato vedo che c'e' gia' qualcun altro. La piccola e fragile Madge.

Scivolo accanto lei. Non sobbalza quindi deve avermi visto o sentito. Restiamo in silenzio per un po. Nessuno dei due ama parlare.

-Mia zia ha partecipato agli Hunger Games nella scorsa Edizione della Memoria. Si chiamava Mayslee Donner. E' morta. Da quel giorno mia madre rifiuta ogni contatto con il mondo, anche con me che sono la sua unica figlia. Gliela ricordo troppo- e inizi a raccontarmi delle liti dei suoi genitori, delle crisi di sua madre, della totale assenza di piacere nella sua vita. Mi racconta di essere sempre stata da sola e che ha dovuto imparare fin da piccola e badare a se stessa.

Sua madre ha smesso di cucinare per lei quando aveva due anni e suo padre ha fatto ben poco. A cinque anni era gia' auto-sufficiente. E sola. Ha imparato a gestire le crisi isteriche di sua madre in silenzio.

Sono sorpresa che Madge abbia deciso di parlare con me di questo. Credo sia il suo modo di farmi capire che mi posso fidare di lei. E lo faccio.

Inizio a raccontarle della mia paura per Katniss, il sentimento strano che provo per lei, gli Hunger Games, la paura di vedere i miei fratelli morire di fame, l'immenso vuoto che ha lasciato mio padre, di come ho assunto il ruolo di capo famiglia all'eta' di quattordici anni.

Restiamo tutto la notte a parlare finche' l'alba non bacia il viso di Madge. Non riesco a trattenere quel pensiero che nasce involontario nella mia mente. E' bellissima.

**

Le regole del gioco sono state cambiate. Katniss potra' tornare a casa se riesce a sopravvivere insieme a Peeta. E so cosa questo significa. Lei dovra' fingere per il pubblico di essere innamorata di lui. So che andra' a finire cosi'. Attirerebbe piu' sponsor. Lei non mi appartiene piu'. Non e' piu' mia.

-Katniss ha appena trovato Peeta-

Scappo via di casa. Non voglio guardare un'altra scena di questo spettacolo.

Corro. Corro sempre piu' veloce senza una destinazione apparente.

Mi ritrovo davanti casa del sindaco a bussare con insistenza alla porta. Ancora una volta e' Madge ad aprire la porta. Qualcosa nella sua espressione mi fa capire che anche lei stava guardando i Giochi. Ma non mi importa questo. La guardo. Ha i capelli sciolti sulle spalle e indossa una leggera veste.

Ha le guance arrossate e gli occhi color del cielo traboccano di stupore.

-Gale?-

Non dico niente. Non so neanche perche' mi trovo li.

Afferro Madge dal polso, ignorando la sua incredulita', attirando il suo corpo contro il mio e la bacio. La bacio con insistenza. La bacio con passione ma anche con disperazione. E lei risponde con la stessa foga. Nessuno dei due ha voglia di separsi. Io non voglio staccarmi da quel profumo inebriante. Madge sa di fragole e di affetto. Di casa.

Non so perche' neanche lei vuole separarsi da me. Lo capisco semplicemente da come si stringe a me e intreccia le braccia intorno al mio collo.

Dopo qualche minuto dobbiamo separarci per prendere fiato.

Mi guarda e sorride. Un sorriso dolce e sincero.

Dopotutto, credo che questa ragazza cosi' dolce e fragile non sia tanto male...




Angolo dell'autrice.

Hey! Spero che la mia fanfiction non faccia cosi' schifo da non ricevere neanche una recensione positiva!

Mi scuso per gli eventuali errori e per il fatto che non posso usare l'accento a causa di uno strano problema nel mio pc. Percio' sono costretta a utilizzare l'apostrofo.

Mi dispiace davvero tanto ma non posso farci niente.

Amo molto questa coppia. Gale appare...piu' umano e dolce insieme a Madge. Spero che piaccia anche a voi!

Rcensite!

Un bacio a tutti voi,

Hoon21 <3

  
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