23/06/2014
3 recensioniYou are my sweet
«Dunque, zucche vuote… Ricapitoliamo.» sbottò il Duca Barma, tirando in alto il ventaglio e iniziando ad indicare varie pedine, disposte su una pergamena molto grande e vecchia, che assomigliava tanto alla mappa di una casa.
«Il Cappellaio, assieme alla nipote di Cheryl terrà sotto controllo la situazione alla sala principale. Il giovane Vessalius, assieme al suo servitore e al B-Rabbit terranno sotto controllo Isla Yura e ne seguiranno ogni minimo movimento, e li comunicheranno al resto del gruppo… Reim, assieme ad altri due miei uomini, cercherà la pietra del sigillo durante le danze, così eviterà di farsi scoprire a vagare per i corridoi.. Tutto chiaro?» e mentre parlava, il rosso indicava con il ventaglio i diretti interessati, per poi riaprirlo e portarlo davanti alla propria bocca quando ebbe finito.
I presenti nella stanza –tutte le persone nominate, tranne i due sottoposti del Duca Barma– si scrutavano a vicenda, annuendo poi leggermente al Barma. Xerxes guardava, più o meno, dato che era cieco, Reim decisamente poco convinto. Perché aveva chiesto di andare con loro? Non poteva combattere, non poteva difendersi in caso di attacchi. Avrebbe solamente rischiato di farsi male, inutilmente.
Xerxes allungò una mano cercando quella di Reim, che invece ritirò entrambe le mani dietro la schiena, unite, distogliendo lo sguardo dall’albino e tornando ad osservare la mappa. Break colse il gesto dell’albino, semplicemente perché arrivò a sfiorare le dita di Reim prima che questo ritirasse l’arto. Si indispettì al gesto, ma non lo diede troppo a vedere. Il moro era sempre così, infondo. Si vergognava decisamente troppo in pubblico, e sebbene privatamente gli avesse detto più di una volta che, se si fosse saputo a Pandora della loro relazione non avrebbe negato nulla, anzi, lo avrebbe pubblicamente ammesso, non ne sembrava poi molto convinto, dal momento che quando Xerxes tentava un minimo e casto di approccio fisico davanti a Oz o agli altri Reim faceva di tutto per sfuggirgli senza farsi notare.
«Reim-san? Reim-san, guardami! Perché vuoi venire con noi alla villa?» chiese allora l’albino chiamandolo più volte, petulante, quasi come un bambino che vuole ottenere qualcosa.
«Sta’ zitto, Xerxes. Siamo in riunione…» gli rispose freddamente Reim, senza nemmeno voltarsi a guardarlo. Non ne aveva il coraggio, in effetti, Reim. Pensava che, se si fosse voltato ad osservarlo, Xerxes avrebbe fatto qualcosa di decisamente imbarazzante, quindi preferì mantenere un tono freddo, anche quando sentì la voce di Xerxes continuare a chiamarlo, più e più volte.
«Reim-san, non è carino da parte tua ignorarmi! Reim-san! Mi arrabbio!» Sbottò Break, cercando ancora di attirare l’attenzione di Reim, che lo ignorava imperterrito e quasi tenace, sotto lo sguardo divertito del Duca Barma e della Duchessa Rainsworth, e gli occhi rassegnati di Oz e dei suoi due compagni.
«Reim-san? Reim caro? Quattr’occhi? Compilacarte? Leprooootto?» si bloccò un attimo, Xerxes, per poi continuare con un ghigno ambiguo sul volto. Voleva la guerra? Bene.
«Tesoro? Amore?~» A quel punto Reim arrossì fino alle orecchie, assumendo quasi lo stesso colore dei capelli del duca Barma e si voltò verso Xerxes, guardandolo malissimo. Stava per obbiettare, per lamentarsi, ma l’albino scattò in avanti, arrivando fino al suo volto, vicinissimo, e gli rubò un breve bacio a fior di labbra, per poi allontanarsi ghignando.
«Così impari ad ignorarmi, Reim caro!» Ghignò Xerxes, tendando di trattenere una risatina a causa dell’espressione sconvolta ed imbarazzatissima che Reim aveva assunto.
«Da-Dannazione… Xerxes… C-Così… Davanti… Davanti a tutti, che diavolo ti salta in ment---» Fu zittito da un secondo bacio dell’albino, questa volta più intraprendente, ma breve quanto quello di prima, per non dar troppo spettacolo di fronte agli altri, soprattutto al Duca Barma, che osservava la scena quasi soddisfatto, ma sicuramente divertito, dato che nascondeva un ambiguo sorrisino dietro al ventaglio rosso.
«Come vuoi, come vuoi! Allora… Ci vediamo tra dieci minuti nella mia stanza, hm?» Rise ancora, Xerxes, voltandosi ed uscendo dalla stanza, facendo un distratto cenno della mano per salutare i presenti, lasciando Reim da solo, quasi nel panico, a dover sistemare, o quantomeno spiegare in soli dieci minuti l’imbarazzante situazione in cui Break, come al solito, lo aveva cacciato.
Angolo dell'autrice
Fanfiction scritta prendendo ispirazione da un prompt trovato vagando su tumblr, probabilmente senza un senso logico, ma mi andava di scriverla perchè il fandom (?) ha bisogno di più BreakxReim.
E come al solito il povero Reim finisce sempre in questo genere di situazioni imbarazzanti a causa di Xerxes, che dolci-
Il titolo è preso un po' a caso, semplicemente perchè non trovo quasi mai un titolo decente per una storia. E se lo trovo vuol dire che
Okay, detto questo.. Spero che la storia vi sia piaciuta; se vi è piaciuta lasciatemi una recensione, se vi va, se non vi è piaciuta idem, e magari ditemi il perchè eeeeeeebbbasta, non ho altro da dire.
Alla prossima!