Storie originali > Drammatico
Segui la storia  |       
Autore: FabTaurus    24/06/2014    1 recensioni
Non è facile per me parlare della storia di Bambola e Grimaldello. Poveri diavoli, anime perse, gioventù bruciata ... queste sono le uniche definizioni che calzavano loro a pennello. Eppure qualcosa in fondo all'anima mi spinge a raccontarvi questa storia, un bicchiere di scotch levato al cielo e l'augurio che un giorno o l'altro mettano la testa a posto.
Genere: Azione, Dark, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


La Cadillac Ha Un Problema 



La Cadillac Eldorado 62 sfrecciava lungo la provinciale come una meteora rosso sangue, lanciata alla massima velocità dal motore a otto cilindri. Grimaldello –  il ragazzo al volante – e Bambola – la bambola al suo fianco – si tenevano per mano come divi d'altri tempi, mentre il foulard di seta di lei e la pashmina di cotone afghano di lui svolazzavano sbarazzini nelle turbolenze della decapottabile.
Tutto andava per il meglio. In cielo un raggio di sole sembrava intenzionato a stracciare le nubi, i loro corpi bruciavano di passione e non incontravano niente e nessuno da parecchie settimane. Tutto, ma proprio tutto sembrava andare per il meglio.
Poi un brontolio agitò il cofano della Cadillac, il motore tossicchiò e la macchina perse giri.
Grimaldello spostò lo sguardo dalla strada al cruscotto, stupito dello strano comportamento dell'auto, e lì rimase. Con lentezza staccò la mano dal volante e se la passò fra i capelli. 
« Cosa succede?»  chiese Bambola.
Grimaldello, senza dire una parola, tornò a guardare oltre il parabrezza, fissando il vuoto stradale che si apriva d'inanzi a loro. Si vergognava ad ammettere la verità. 
Avevano trovato quello splendido esemplare di Cadillac meno un mese prima, quando per spostarsi usavano ancora il pick up rubato in una fattoria del Montana.
La Cadillac era abbandonata a bordo strada, con le portiere aperte e tracce di sangue sui sedili. 
Era sporca,graffiata e ammaccata ma Grimaldello se ne era subito innamorato. 
« Siamo quasi a secco baby. Cavolo quanto beve questo bolide.» disse dopo un lungo silenzio.
Bambola sbatté due o tre volte le ciglia, troppo sconvolta per replicare.
Quella dannatissima so-tutto-io si era opposta fin da subito. Tutto perchè nella sua cocciutaggine non voleva abbandonare il grosso Chevy per quella che lei riteneva una macchinetta da fighette. Diceva di trovare terribilmente stupido il tettuccio decapottabile e totalmente inaffidabile la capacità del serbatoio in rapporto ai consumi del motore. In più, sempre secondo il suo insindacabile giudizio divino, mancavano sia un paraurti corazzato che un ampio bagagliaio che potesse sostituire il cassone del pick up, fin ora fondamentale per stipare cibo e carburante.
Grimaldello in cuor suo era consapevole che le ragioni di Bambola erano innegabili, ma questo non diminuiva il fascino che sprizzava da quel veicolo ne il desiderio che lo animava. Alla fine però era stato Grimaldello a spuntarla. Un improvviso quanto misterioso guasto aveva difatti ridotto il Chevy a un abnorme mucchio di ferraglia inamovibile e mentre alcuni fusibili giacevano al suolo rotti e calpestati, il desiderio di Grimaldello di guidare l'Eldorado e sentirsi come in “Paura e delirio a Las Vegas” era diventato finalmente possibile. 
Ora, seduta sui sedili di pelle bianca della Cadillac, la ragazza fulminò Grimaldello con un'occhiata di fuoco.
« Spero tu stia scherzando.»
Lo disse con molta lentezza, misurando ogni parola.
« Lo sai che non scherzo mai» replicò lui svelto, senza distogliere lo sguardo dalla strada. 
« Abbiamo usato l'ultima tanica meno di due giorni fa, non è possibile che siamo già a secco!» Esplose la ragazza, la voce venata d'isteria. Con uno scatto sciolse la mano da quelle di lui, incrociando le braccia sotto il seno. 
Un cipiglio feroce si disegnò sulla sua pelle liscia e leggermente abbronzata.
« Stai sempre a lamentarti baby, impara a prendere la vita come viene. » disse lui facendo spallucce.
Si interruppe per concedersi un lungo respiro, poi riprese: 
« Siamo a secco? Facciamo il pieno. Qualcosa non va? Cambiamo auto. Abbiamo fame? Troviamo un posto e lo svuotiamo.»
« Io non mi lamento, dico la verità. E smettila di chiamarmi “baby”. Ti avevo detto che cambiare il Chevy per questo carrozzone da papponi era l'idea peggiore della tua vita! Ma tu no! “ Tranquilla bambola siamo in America, ci sono più distributori di carburante che fast food!”. Ti odio. Per quanto credi potremmo continuare? Scorrazzare per queste strade dimenticate da Dio, sciacallando per sopravvivere...»
« Non fare la bambola senza cervello, Bambola. Non è più il tempo per le folli rapine a negozi di liquori. Non esiste più una tavola calda in tutti i maledetti Stati Uniti d'America da mettere a ferro e fuoco. Il mondo è cambiato, fattene una ragione. Anzi il mondo è morto e cazzo, noi siamo rimasti indietro. Cosa credi che dovemmo fare? Spararci un colpo in testa e tanti saluti? Metterci in cerca di altri umani? Quelli sono peggio dei Morti e tu, tu  sì che mi guardi come se fossi un povero cazzone, lo sai meglio di me. Preferisco di gran lunga scorrazzare per strade dimenticate da Dio finchè non avrò consumato ogni goccia di benzina rimasta di tutti e 50 gli stati. E se non ti va bene puoi scendere anche ora, per quanto mi riguarda! »
Detto ciò Grimaldello s'azzittì bruciando di rabbia e sensi di colpa.
Una ruga attraversò la fronte di Bambola, una vecchia cicatrice che spuntava solo quando la ragazza cercava di non piangere. Grimaldello la squadrò di sottecchi, troppo astioso per dire qualcosa, ma preoccupato di aver esagerato. Sperava solo di non aver disotterrato ricordi che lei tentava di tenere sepolti e che nonostante tutto avevano la cattiva abitudine di risollevasi dal camposanto dell'oblio nei momenti peggiori. 
« E quindi cosa pensi di fare?» disse invece  Bambola, la voce ferma, ma lo sguardo perso come se d'un tratto non le interessasse più discutere.
Il ragazzo rimase in silenzio, in attesa che qualche idea piovesse giù dal cielo a salvarli mentre tra sibili e scossoni l'auto perdeva mordente.
Un cartello sbilenco e divorato dalla ruggine comparve dietro una curva. Ad una velocità maggiore non lo avrebbero notato e anche a quella velocità fecero faticato a leggerlo.
Route 13 – MercyFall
2,4 miglia

Grimaldello si trattenne dal cacciare un urlo di vittoria solo per timore di rinfocolare l'astio di Bambola.
« Guarda proprio al caso nostro. Quando si dice la fortuna. Ci scommetto le palle che una pompa di benzina la troviamo.» disse. Gli occhi celati dalle lenti affumicate dei suoi occhiali Gucci, scintillavano.
« Ti va sempre dritta... se ci sono Morti, cosa facciamo? Speriamo che una pioggia di meteore li faccia fuori al posto nostro?» rispose Bambola con un occhiata di sdegno. 
Il ragazzo sorrise. 
Sconfitti i propri reventants interiori Bambola stava già recuperando il suo tipico sarcasmo.
« No, per oggi credo mi affiderò alla Bibbia. Non ne sono proprio sicuro ma voglio rischiare...»
« La Bibbia? Bha... forza spara. Voglio proprio sentire la battuta arguta che tenevi in caldo per le occasioni speciali.» 
« Appena arriviamo ti cerchiamo un antiacido baby. Allora, vediamo se ricordo. Dovrebbe cominciare così...Ezechiele, 25:17...»
« Aspetta un attimo. Mi vuoi citare Vincent Vega?»
« Non era la battuta di Vincent! Era del negro cazzuto!»
« Marsellus Wallace?»
« No quello è il negro che viene stuprato dai sadici...»
« Jules allora?»
« Finalemente!»
« Già, simpatico. Non credo di capire cosa centri quella battuta con la domanda che ti ho fatto...»
« Ma è semplice baby » disse lui portando una mano al sedile posteriore e rovistando dentro un borsone da palestra. 
Lei lo guardò, curiosa.
« Se troviamo dei Morti “la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno.” » e detto ciò, prima di riprendere il discorso si esibì nel suo sorriso più accattivante. Una mazza da baseball irta di chiodi  e incrostata di sangue mulinò al di sopra delle loro teste.
« Al primo che si azzarda a sbavare sulle mie scarpe Armani gli spedisco il cervello da qui fino in Messico.» 
« A volte sei proprio scemo, ma è per questo che ti amo Grimaldello mio» disse la ragazza con una risata, mentre si allungava verso di Grimaldello.
« Lo so Bambola» disse lui cingendole le spalle con il braccio armato.
Con un ultimo colpo di tosse, la macchina prese a vibrare e si arenò definitivamente sul ciglio della strada mentre i loro baci sbocciavano in qualcosa di più.



Nota dell'Autore:
nello scrivere questo capitolo mi sono divertito molto e spero possa risultare piacevole anche a voi che lo leggete. Curare rimandi e citazioni – più o meno palesi –  è stata la parte più divertente dell'intero lavoro di revisione. È la prima volta che mi cimento in questo tipo di cose e spero di non aver esagerato. L'ultima parola spetta a voi, non traditemi ;) 
Doll e Jimmy, lo avrete capito sono stati italianizzati in Bambola e Grimaldello( sì, Jimmy in inglese vuol dire proprio questo ed è una cosa che ha stupito pure me)...perchè? “Zucchino e coniglietta” tanto per cominciare; mi piaceva come suonavano; ero stufo dei soliti protagonisti con i nomi ingles; sono un fan di Francesca Lia Block e dei suoi Angeli Pericolosi dagli strani nomi ...scegliete voi una motivazione, van tutte bene. 
Allo stesso modo avrete cominciato a capire che il mondo in cui si muovono i nostri due (anti)eroi non è il mondo che noi conosciamo. Senza rivelare più del necessario posso confermarvi che sì, i Morti sono zombie e che sì gli scenari sono dipinti sulla falsariga di un mondo post apocalittico.
Il tempo per le rivelazioni sottobanco è concluso, ora non mi resta che salutarvi e augurarmi di incontravi anche al prossimo capitolo.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: FabTaurus