Un omaggio dovuto:

Richard McClure Scarry ( 1919-1994 ) ha accompagnato la didattica di generazioni e generazioni, insegnando a leggere e scrivere ai bambini di tutto il mondo, con la filosofia "fiabesca" e la magia suggestiva dei suoi tenerissimi animali illustrati.
Nato e cresciuto all'interno di una famiglia benestante di Boston, malgrado gli anni della Grande Depressione economica del 1929, Richard riesce a conseguire con profitto gli studi fino ad arrivare alla Scuola Artistica del "Boston Museum of Fine Arts". Costretto poi ad abbandonare prima della laurea, onde prestare servizio sotto le armi durante la Seconda Guerra Mondiale, comincerà dunque la sua lunga carriera come autore di libri per bambini verso i primi anni '50.
Ancora oggi, rileggendo da adulto quegli stessi libri della mia infanzia, mi viene una forte stretta di malinconìa.
Scusate, se non riesco a mantenermi impersonale con questa premessa, ma la commozione è davvero molta.
Il gatto Sandrino, il baco Smilzo, il porcellino Pic, il leone dottor Siringa, la foca infermiera Nora, il topolino Squic, la mosca Superbetta, e molti altri fantastici personaggi, tutti nati dalla penna e dalla fantasia illimitata di Scarry...
Molti oggi tendono a confondere l'opera dello scrittore, paragonandola erroneamente allo stile grafico di "Peppa Pig", mentre la realtà è che i suoi libri e successivi lavori di animazione seguono scrupolosamente l'apprendimento infantile con la vivacità dei colori e la semplicità delle spiegazioni mirate alla comprensibilità del linguaggio e delle basi fondamentali di cultura generale.
Dal 1972, fino agli ultimi anni della sua produzione, Scarry ha realizzato la maggior parte dei suoi libri sforzandosi di mantenere intatta appunto l'essenzialità che lo contraddistingue. Per lui il termine "svecchiamento", sul quale molti autori e autrici di epoca contemporanea tendono ad aggrapparsi, era un concetto troppo commerciale ed ampiamente in contrasto con la sua idea di illustratore per il pubblico infantile. Anche ora che il figlio prosegue la sua opera infatti, mantenendosi il più possibile alla filosofia paterna, i suoi personaggi sopravvivono meravigliosamente inalterati dal tempo.
Mi rifiuto di credere che, da qualche parte sugli scaffali della vostra libreria, nessuno di voi tenga almeno un volume di Scarry pieno di polvere.
Ci scommetto la testa!
Massì, vergognatevi pure di ammetterlo, se la cosa vi crea problemi. Ma io non mi vergogno affatto, di riproporre l'amore e la tenerezza degli animali antropomorfi di Richard Scarry... E chi li conosce, sono sicuro, non potrà fare a meno di versare quella lacrimuccia dei bei tempi che furono e che ( forse! ) non torneranno più. 

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Una mela al giorno... con il verme ghiotto attorno!
immagini tratte da internet

Salve!
Mi chiamo Smilzo lo Smilzo, ma voi potete chiamarmi semplicemente... Smilzo, appunto.
Sono un baco da mele, mi piacciono moltissimo, in particolare quelle belle rosse e succose.
La gente non mi apprezza molto, anche se mi limito ad appena un assaggino di tanto in tanto.
Ma io devo pur mangiare, non vi pare?
Uff... E' proprio una vita da vermi, la mia.
Se faccio tanto di avvicinarmi ad una delle vostre mele, pure se ne avete tante, non fate altro che prendermi e schiacciarmi. Però quando vi smuovo la terra, per facilitare il raccolto, quello vi fa comodo.
Bella gratitudine, non c'è che dire!
Oh-oh, mi sembra di vedere...
Sì sì, non mi sbaglio, è proprio il mio amico Sandrino il gattino.
Ma che ci fa con quel barile, tutto carico di mele... Mele ?!?
Gnam-gnam, tante belle meline, rosse e luccicanti.
Gnam-gnam, che acquolina.
Gnam-gnam, ho una fame.
Però devo stare attento!
Se glielo chiedo educatamente, magari me ne regala una.
Oppure due.
Meglio ancora tre... Mmmm, ho così fame che non ci vedo.
Adesso mi avvicino, piano pianino, senza far rumore... Eh eh, c'è un piccolo buco sotto questo barile, è fatto apposta per me.

- Cucù, eccomi qua!
- Smilzo - esclama Sandrino perplesso. - Che ci fai lì in mezzo?
- Scusami, con così tante mele, non ho proprio saputo resistere!
- Capisco però, potevi anche chiedermelo, invece di infilarti là dentro di nascosto!
- E' vero, hai ragione...
- Su, non fare quella faccia: puoi prenderne quante ne vuoi, ce n'è un barile pieno!

L'ho sempre detto che Sandrino è proprio un bravo gattino.
E' sempre così generoso e gentile, anche quando faccio il birbone, e non mi sgrida mai.
Anche voi, bambini, non fate i maleducati come me. Chiedete sempre il permesso, prima di toccare la roba degli altri. Se siete corretti, soprattutto con gli amici, non c'è nulla di male... Ma se fate di testa vostra, comportandovi sgarbatamente, non è una cosa molto carina in effetti.
Fidatevi.
Se ve lo dice un verme, dev'essere proprio vero.
Dunque, dov'ero rimasto?
Ah già, che bello, allora mi mangio questa bella mela appetitosa.

- Grazie Sandrino!
- Prego, figurati - risponde lui sorridendo. - Buon appetito!

***

"Il giorno in cui i bambini smetteranno di essere bambini
saranno i grandi a dover ricordare di essere ancora un po' bambini"...

FINE