24/06/2014
1 recensioniSlash
Arancione
Malinconico, Avventura, Amore, Divertente
Personaggi: Thor, Loki, Nuovo personaggio, nuovo personaggio, Toni Stark ecc.
Trama:
C’è una ragione più profonda per cui Loki vuole distruggere la Terra, una ragione più forte del mero risentimento verso Thor e gli altri dei. C’è una ragione per cui Loki odia profondamente Odino e lo vuole morto e questa ragione verrà svelata durante la guerra che sconvolse l’umanità. Una guerra che costrinse le persone a formare un gruppo: i Vendicatori.
Loki x Toni Stark (IRON MAN)
Per i miei figli
Prologo
Anni prima della guerra, adolescenza Thor e Loki
Loki era stanco.
Stanco di vivere, stanco di lottare, stanco di essere sempre visto inferiore, mediocre in confronto al fratello Thor.
Loki aveva solo 18 anni eppure aveva sofferto già molto;
Suo padre non lo capiva, il dio non metteva in dubbio che il padre ci provava, però non ci riusciva. Come se non bastasse l’amore che sua madre provava per lui non gli arrivava, ogni qual volta provavano a passare dei momenti insieme, Thor combinava qualcosa di meraviglioso, o qualsiasi altra cosa e lui passava in secondo piano.
E Thor con quel suo fare da sbruffone, da ingenuotto di terza categoria …
Thor così pieno di se da non notare che non parlavano da settimane, il biondo era sempre appresso ai suoi amici.
Infine un tarlo aveva incominciato a corrodere la sua mente: perché non assomigliava ai suoi genitori?
Loro erano biondi, la pelle rosea e loro erano meno … oscuri.
Lui era pallido come la luna, i capelli scintillanti neri e più gracile sotto certi aspetti.
Ma cercava sempre di allontanare la questione perché altrimenti questa avrebbe portato alla domanda successiva: di chi era figlio se non dei regnanti di Asgard?
E lui non poteva affrontare la risposta, non ancora.
“Loki, figliolo, ti vedo pensieroso in questi giorni. Cosa succede?” domandò una donna avvicinandosi.
“Madre” la salutò il dio girandosi verso di lei, la dea lo raggiunse sul balcone che dava sul loro regno.
“Allora tesoro?” continuò ella poggiando una mano sul suo braccio.
Poteva dire a sua madre ciò che lo tormentava? Poteva dirle del dolore che lo stava lacerando e dei suoi sospetti? Poteva dirle di sentirsi inadeguato ogni volta che vedeva lei, Odino e Thor insieme e sentendosi escluso?
Sì, certo che poteva. Era sua madre, no? Lo avrebbe capito e rassicurato e placato i suoi timori.
“Madre io-” ma ancora una volta Thor irruppe nella conversazione.
“Madre venite, sta per iniziare il banchetto. Oggi si festeggia, ho vinto la caccia”
“Certo tesoro, ora vi raggiungo” gli rispose la dea e quando il dio del tuono scomparve ella si voltò improvvisamente verso di lui come se si fosse ricordata solo allora della sua presenza.
“Loki stavi dicendo?”
“Nulla Madre, nulla -le disse con tono fintamente spensierato- andate, vi raggiungo presto” ma mentre lo diceva sapeva che non era così, non sarebbe andato a tavola con quegli ipocriti.
“Okay, ci vediamo dentro” lo salutò mentre entrava e Loki rimase solo, ancora una volta.
“Tanto a chi importa di me” sussurrò il dio delle malefatte con tono spento e amareggiato, la voce rotta di una persona prossima alle lacrime.
“A noi, a noi importa di te” due voci lo raggiunsero e lo scaldarono, ma guardandosi attorno non vide nessuno.
Non vide nessuno perché chi aveva parlato si nascondeva dal guardiano del Bifrost, ma che presto si sarebbero riuniti con il dio.
Nessuno sapeva però che Odino era in ascolto e avrebbe soppresso ancora una volta la felicità di Loki.