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Autore: blue_flames    24/06/2014    1 recensioni
Che succede se Quinn chiede a Santana di dargli delle lezioni di guida?
OS senza troppe pretese, nata nella notte e scritta in due giorni.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Quinn Fabray, Santana Lopez | Coppie: Quinn/Santana
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Oddio! Attenta alla vecchia!”urlò Santana aggrappata con una mano alla portiera e con le unghie dell’altra affondate nella seduta del sedile. Una brusca sterzata le strappo un grido terrorizzato. “Q rallenta…aaah il freno è il pedale accanto, accanto Quinn”protestò quando contrariamente alla sua richiesta la macchina accelerò. Improvvisamente la macchina si arrestò facendo proiettare in avanti i corpi delle ragazze che fortunatamente indossavano la cintura di sicurezza. La mora si girò con un espressione omicida verso la ragazza al volante, inspirò profondamente dal naso studiando l’espressione terrorizzata della bionda che teneva gli occhi sbarrati. “Quinn, calmati! Devi respirare, concentrarti e CERCARE DI NON AMMAZZARE NESSUNO!”.”Non urlare porca miseria, non aiuti!”si difese Quinn passandosi una mano sulla fronte asciugandosi la patina di sudore freddo. “Quinn ENTRAMBE le mani sul volante, grazie”la rimproverò subito la latina. “SMETTI DI URLARMI CONTRO”.”ANCHE TU STAI URLANDO”

“Okay, okay accosta.”disse Santana calmandosi e alzando le mani in segno di resa. “C-cosa?”chiese Quinn voltandosi per guardarla. “Occhi sulla strada. Occhi sulla strada. Dios, accosta. Devo scendere da questa macchina.”
“Mi avevi promesso che mi avresti insegnato”si lamentò Quinn accostando pericolosamente al marciapiede. Santana sospirò pesantemente mentre si passava una mano sul volto. “Ho promesso che ti avrei insegnato a guidare non di morire a causa tua.” La bionda si morse il labbro inferiore e con lo sguardo basso la supplicò un ultima volta “Ti prego, ho bisogno della patente. Ti lamenti sempre quando ti  chiedo di portarmi da qualche parte”.”Chiedi a tua madre di insegnarti o alla tua amichetta del cuore Berry”le rispose con una smorfia slacciandosi la cintura di sicurezza e aprendo la portiera. “Sai benissimo che hanno tolto la patente a mia madre l’anno scorso per guida in stato di ebbrezza, non è mai stata abbastanza sobria per ripetere l’esame.” Disse sconsolata facendo alzare gli occhi al cielo all’amica. “E’ la Berry non è la mia amichetta del cuore” aggiunse fulminando la mora con lo sguardo che era scesa dall’auto per accendersi una sigaretta.
Quinn aspettò pazientemente che la latina finisse la sua sigaretta nascondendo la sua irritazione, voleva davvero imparare a guidare. Quando Santana pestò con la scarpa il mozzicone chiese “Quindi mi insegni?”. Dopo un profondo sospiro la mora rimontò al posto del passeggero”Mi devi qualcosa di grosso Fabray”.

“Ora fa un bel respiro, rilassati e concentrati bionda. Lo so che è difficile per te ma provaci.”la provocò con un ghigno. “Davvero divertente”. “Metti in moto e ritorna in strada. Devo ricordarti come si gira la chiave?”. La bionda non diede spago a Santana che rimase un po’ delusa di non poter continuare a stuzzicarsi con l’altra. Quinn senza troppe difficoltà si rimise al centro della strada per poi controllare nello specchietto retrovisore. “Bene, ora gira a sinistra.” Ordinò la mora, Quinn con calma girò a sinistra ma mettendo la freccia di destra. “Quale è il tuo problema Q? Te l’hanno insegnata la differenza tra destra e sinistra o devo fare anche quello?”. “Se me lo insegni come l’hai insegnato a Britt ne faccio a meno”rispose acida Quinn stufa della poca pazienza della latina. “Hai una macchina dietro, ti vuole sorpassare. Cosa fai?”chiese senza rispondere al suo precedente commento. Quinn guardò nello specchietto per assicurarsi che la mora non si stesse prendendo gioco di lei. Un furgoncino bianco cercava di superarla e l’autista aveva cominciato ad agitare una mano per farle capire di scostarsi. “Cosa fai adesso Quinn?” ripeté l’istruttrice. Quinn un po’ agitata provò a mettersi un po’ più vicino al lato della strada. Il camioncino che ancora non riusciva a passare, esasperato dalla lentezza della ragazza cominciò a suonare il clacson a intermittenza . Questo rese ancora più nervosa la bionda e fece inferocire la mora. “Aspetta un momento stronzo!” protestò agitando una mano in modo che l’uomo dietro di loro la potesse vedere. “Vai Quinn stai andando bene. Non farti distrarre, cambia la marcia. Okay”disse soddisfatta Santana prima che un altro colpo di clacson raggiungesse le sue orecchie facendole chiudere per un momento gli occhi per poi riaprirli mentre il veicolo le passava accanto e l’uomo le insultava.

"Quinn accelera, segui quello stronzo”. “Ma San…”.”Seguilo ho detto!”ripeté senza ammettere repliche. La bionda un po’ preoccupata aumentò gradualmente la velocità “Muoviti Q o quello ci scappa”. “Supererò il limite di velocità. Tu non dovresti farmi rispettare le regole della strada e insegnarmi a guidare?”chiese inarcando un sopracciglio permettendosi di scrutare per qualche secondo la latina seduta accanto a lei che aveva un espressione inferocita.
“E’ una regola fondamentale della strada, non farsi mettere i piedi in testa da chi ce l’ha più grosso. Lo insultiamo solo 2 minuti e poi posso tornare a darti lezioni di guida”. Quinn lasciò di nuovo che i suoi occhi trascurassero la strada per posarsi sulla figura della latina che si limitò a farsi la croce sul cuore”Prometto”.
La bionda allora accelerò ancora fino ad affiancarsi al furgone “Non ti aspetterai che cominci ad urtarlo o cercare di buttarlo fuori strada vero? Perché questo non posso farlo. L’auto è nuova”mise in chiaro Quinn cercando di mantenere il controllo del mezzo. Santana non le rispose ma invece abbassò il finestrino sporgendosi fuori. “San ma che fai?! Torna dentro!”le disse preoccupata afferrandole il retro della maglietta per tenerla dentro il veicolo. “Tu, dovresti imparare le buone maniere. Brutto lardoso, non vedi che c’è una bella ragazza che sta cercando di imparare a guidare. Idiota! Manderò tutta Lima Heights Adjacent a forarti le gomme così poi ci penserai due volte prima di fare il grosso con una di noi due.”urlò verso l’uomo che in un primo momento era rimasto sorpreso dalla ragazza che lo stava insultando ma che poi aveva cominciato a insultarla a sua volta finché Quinn non aveva deciso di rallentare e tirare con più decisione la maglia della mora per farla sedere al suo posto guadagnandosi un’occhiata furiosa. “No fare quella faccia signorina’Io sono una del ghetto, ti farò trovare una testa di cavallo nel letto’. Stavi per saltare sul furgone e farci a botte”.Santana sbuffò.

Le due guidarono ancora per mezz’ora, nella quale Quinn era molto migliorata. “Beh almeno sei brava a parcheggiare.”si complimentò Santana. Le due rimasero in macchina a fissare di fronte a loro. La mora ringraziando di essere ancora viva e la bionda crogiolandosi nel suo passo verso l’indipendenza. Quinn improvvisamente si slacciò la cintura per poi afferrare il viso di Santana e sporgersi per stamparle un bacio sulle labbra. “Grazie”disse quando si staccò. La latina ancora un po’ disorientata si passò i polpastrelli sulle labbra. “Grazie a te”sussurrò. “Aspetta, non penserai di aver saldato il tuo conto con questo vero?”. “No, il mio conto lo salderò portandoti a cena da Breadstix e facendoti ordinare quante porzioni vuoi di grissini” disse la bionda con uno sguardo furbo. “Già meglio”concordò Santana sporgendosi verso la bionda per darle un bacio molto più profondo e lungo di quello che aveva ricevuto. Quinn rimase senza fiato con le labbra socchiuse “Era davvero un buon parcheggio, meritavi un premio” si giustificò la mora “E comunque non mi dispiaceva scarrozzarti in giro”aggiunse. Quinn sorrise e scosse la tesata “Sei tu la mia amichetta del cuore, non Berry”. Santana fece una smorfia contrariata, non voleva essere l’amichetta del cuore di nessuno, tanto meno di Quinn. Avrebbe volentieri accettato il titolo di amichetta di letto per un po’ finché il termine amichetta non fosse caduto per essere sostituito da qualcosa di più pulito e più impegnato di un semplice amante. I suoi pensieri e la sua espressione vennero cancellati da un altro bacio della bionda che cercava di spostarsi sul sedile del passeggero fino a trovarsi seduta sopra Santana che per niente dispiaciuta, con le labbra ancora incollate a quelle dell’altra posizionò saldamente le mani sui i suoi fianchi. Quando si staccarono sul volto della mora comparve un ghigno e alzando un sopracciglio chiese “E così Fabray sei il tipo da pomiciate sul sedile dell’auto, buono a sapersi”.”Oh sta zitta!” le rispose chiudendole di nuovo la bocca con la sua. A quanto pare Santana aveva ragione sarebbero diventate qualcosa di più.

“Per la cronaca non è un appuntamento”. “Ovviamente”

MASTER'S CORNER
Questa è andata così, fatemi sapere. Ho altre di queste robette che potrei pubblicare.
Per Half-Blood Camp ci sto provando giuro.
  
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