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Autore: slash_kingdom    24/06/2014    4 recensioni
Piangere sembrava l'unico modo per sfogarsi. Lacrime, così salate, così amare, così pesanti sul viso del giovane Neville. Goccioloni caldi bruciavano sulle sue guance paffute e arrossate. "Bello essere preso in giro da tutti, bello essere sempre lo sfigato della situazione, bello sentirsi umiliato davanti a tutti, per ogni santo giorno di un lungo anno, bello sentire i tuoi compagni riderti in faccia oltre che alle spalle... Bello essere qualcuno come me, Neville Paciock: il timido, l'imbranato, lo sgorbio, la nullità, il ciccione e quant'altro!!! Vorrei solo che qualcuno mi accettasse per quello che sono, più che evitarmi per quello che non sono."
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: George, e, Fred, Weasley, Il, trio, protagonista, Neville, Paciock
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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... BOOOM!!!!!!...

Un fragoso scoppio mandò in frantumi la silenziosa ansietà tipica dell'aula di pozioni, inutile dire di chi era il banco da cui provenne.
Tutti gli studenti si voltarono in direzione di un ragazzetto paffuto in fondo alla stanza, era rosso come un pomodoro fino alla punta delle orecchie, tremava come una foglia e gli sudavano le mani, inoltre il contenuto del suo calderone, una melma fucsia appiccicosa come gomma da masticare, era finito sulla sua divisa, sul pavimento e sul soffitto.
"Ottimo Signor Paciock, è il decimo calderone che fa esplodere in tre settimane, un record personale, deve esserne parecchio fiero" disse il Professor Piton sarcastico. Neville era terrorizzato, il professore gli si avvicinò ancora di più:"Ma è mai possibile che tu non riesca a tenere un calderone integro per più di due giorni!?" proseguì acido il professore, mentre gli alunni di Serpeverde ridevano apertamente e qualche Grifondoro sghignazzava sotto i baffi. Al fanciullo divennero gli occhi lucidi e iniziò a singhiozzare.
"M..m..mi s..s..scus..si" balbettò impaurito, ma in tutta risposta Piton sentenziò:" Delle tue scuse me ne faccio gran poco! Possibile che tu sia così incapace, ti avevo assegnato una pozione semplice semplice, ce la fanno i maghetti del primo anno, com'è possibile che tu non sia riuscito a concludere niente? Sei del terzo anno!!! Non mi importa quanto piagnucoli, stavolta non la passerai liscia. Tanto per cominciare 50 punti in meno a Grifondoro, poi dovrai scontare due settimane di punizione nei sotterranei con me, inizierai stasera ripulendo questa porcheria, poi ti assegno un lavoretto semplice semplice: dovrai sistemare l'armadio degli ingredienti mettendo ogni singola sostanza in ordine di gradazione e a seguire in ordine alfabetico, compresa la mia scorta personale, sotto la mia sorveglianza. Infine direi proprio che hai guadagnato un'altra T da aggiungere alla tua già vasta collezione." I grifoni iniziarono a mugugnare, "Non è giusto, 50 punti sono troppi!!" "Bravissimo Neville, grazie tante" "A questo punto diamo direttamente la coppa delle case a Serpeverde e ce la leviamo dai piedi" ma Piton li zittì immediatamente;"Silenzio, se non volete che vi tolga altri punti." " Ora andate, la lezione è finita" aggiunse poi con un sibilo.
L'ultimo ad uscire fu Neville ovviamente, si incamminò a testa bassa, immerso nei suoi pensieri, finchè non andò a sbattere contro Malfoy: "Guarda dove metti i piedi imbecille" disse Draco con voce sprezzante, ma cambiò subito espressione: "Oh scusa, dimenticavo, ti sono molto riconoscente!" Neville lo guardò stralunato, gli era andato il cevello in brodo di giuggiole? Poi arrivò la spiegazione: "Sai con l' ultima porcheria che hai creato a pozioni, ci stai assicurando la vittoria quest'anno!!" disse scatenando le risate degli studenti, soprattutto le serpi, che si stavano avvicinando per assistere alla scena. Neville mormorò: "S..s..cusate r..ragazzi, ma d..d..devo p..p..proprio a..a..ndare" tentò di allontanarsi, ma Tiger e Goyle, gli scagnozzi di Malfoy, lo sollevarono di peso: "Non così in fretta Paciock", lui cercò di liberarsi scalciando a vuoto e implorando che lo mettessero giù, ma invano.
Quando furono di nuovo vicini a Draco, esattamente in mezzo ad un cerchio di studenti,Tiger affermò: "Mi sa che stai mettendo su qualche chilo, non riusciamo più a sollevarti bene come prima!!!" e poi Goyle: "Indubbiamente, guarda che pancetta che ha!" e lo spinse a terra, Neville gemette. "Stupido, goffo, incapace e grasso, arrenditi Paciock, sei una nullità!" aggiunse Pansy Parkinson, che si stava godendo lo spettacolo tra il pubblico. Neville era addolorato, umiliato davanti ai compagni, iniziò a lacrimare e singhiozzare. Piangere non serviva a nulla, ma non riusciva a sfogarsi in altro modo. Goccioloni gli bruciavano le guance paffute e arrossate. Quele serpi malefiche, si approfittavano del fatto che non sapesse reagire, era snervante, umiliante, insopportabile.
"Rendiamo la cosa più piccante" gridò Malfoy, gli puntò la bacchetta contro: "Alito pepato!" All'improvviso il giovane Paciock sentì uno strano bruciore in gola, divenne sempre più doloroso finchè non sentì la bocca andargli a fuoco. Continuarono a colpirlo con la fattura, Neville non riusciva più a respirare.
Per fortuna un gruppo di ragazzi Grifondoro che passava di lì corse ad avvisare gli insegnanti più vicini.
Nel giro di pochi secondi tornarono con la professoressa McGranitt e Madama Chips, l'infermiera. Neville riconobbe subito i ragazzi, erano Ron, Hermione, Harry e i Gemelli Weasley, non era mai stato più felice di vederli. Azzardò un timido sospiro di sollievo, poi inebetito svenne.
Madama Chips corse da lui, e in seguito disse: "Deve essere immediatamente portato in infermeria, non è che qualcuno di voi si offre per aiutarmi a trasportarlo??'', si fecero avanti Fred, George e Ron, Harry con un colpo di bacchetta fece apparire una barella e aiutò i tre fratelli a posizionarci sopra il giovanotto privo di sensi.
Nel frattempo la professoressa McGranitt stava sfuriando contro i Serpeverde: "Ma cosa diavolo vi passa per la testa?! Siete pazzi? Avete aggredito un ragazzo indifeso, lo avete affatturato, lo avete picchiato e deriso, vi pare un impresa eroica?! Avete disonorato il nome della vostra casa, sono disgustata dal vostro comportamento, gli spettatori invece di incitare potevano avvertire gli insegnanti; saranno tolti 100 punti a Serpeverde e voi tre", indicando Draco, Tiger e Goyle, "andrete subito nell'ufficio del preside."

Neville si risvegliò in infermeria, gli pizzicava ancora la gola, era indolenzito, non aveva nemmeno la forza di piangere.
"Bello essere sempre lo sfigato della situazione, bello essere un emerito idiota, bello sentirsi umiliato tutti i giorni, bello essere qualcuno come me, Neville Paciok, l'incapace, impacciato, stupido e grasso. Perchè nessuno mi accetta per quello che sono, perchè si ostinano sempre ad evitarmi per quello che non sono. Perchè sono una nullità, non sono bello, nè intelligente, non so usare la mia bacchetta, non sono simpatico, l'unica cosa che effettivamente so fare è piangermi addosso" si ritrovò a pensare con gli occhi ancora socchiusi.
"Ehi, come va, Nev?" si voltò e vide i ragazzi che avevano chiamato la professoressa, vide Ron, Harry, Hermione, Frad e George, quest'ultimo disse con voce gentile: "Finalmente ti sei svegliato, sono due giorni che sei qui". Cosa!? Due giorni?! Gli sembrava impossibile aver dormi to tutto quel tempo. Neville sorrise: "S..s..to ab..bastanza b..ene, g..razie. Non c..redevo che s..sarebbe venuto qualcuno a t..trovarmi. Io n..non s..sono nessuno." disse poi timidamente. "Non siamo gli unici, ieri sono venuti moltissimi studenti, Grifondoro, qualche Tassorosso e persino Luna Lovegood, quella ragazza strana di Corvonero, non devi dare retta a quello che ti dicono, non sei una nullità, tu sai come sei veramente!" continuò ancora George.
"Sei leale" disse Hermione
"Gentile" Ron
"Se riesci cerchi di dare una mano" Harry
"Strappi sempre un sorriso a tutti" George
"Devi solo mostrare il tuo carattere, le tue doti, quelle che non hai ancora arriveranno con il tempo! Se vuoi, stasera, stai un po' con noi in sala comune, possiamo divertirci un po', ok?" disse Fred
"Ok, va bene!" affermò Neville. 
"Ora scusa, dobbiamo andare, se arriviamo in ritardo la McGranitt ci fa un cazziatone così" detto ciò, Hermione lo abbracciò, i ragazzi gli diedero qualche pacchetta amichevole sulla spalla e andarono.
"Che bello, forse sono davvero qualcuno, George ha ragione, solo io so come sono veramente" pensò e un bel sorriso smagliante comparve sul suo visino adorabile.







Ciao ragazzi, questa è la mia prima fic su Harry Potter, ho voluto raccontare un po' di Neville, che è spesso soggetto a prese in giro e atti di bullismo nei primi libri, diventa eroico solo negli ultimi libri. Spero che la storia vi piaccia, e che meriti qualche vostro commentuccio,
Baci Alice
Bac
   
 
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