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Autore: ashtons_wjfe    24/06/2014    0 recensioni
Lo chiamai. Nessuna risposta. Riprovai. Niente. Non era possibile. Aveva sempre il telefono accesso e ora? Non rispondeva dopo 10 chiamate e tre messaggi inviati. Questo non era il mio Liam, se era ancora mio. Erano ormai le undici e lui non era tornato dal lavoro, quando sapevo benissimo che lavorava fino alle otto e mezza. Non aveva neanche avvisato e ora? Ora niente. Non potevo farci niente. Chissà dov'era e con chi. Scossi la testa. Liam non lo avrebbe mai fatto. Non mi avrebbe mai tradito anche se il dubbio c'era, ma lui mi ama, me lo ha detto. Quando? quattro mesi fa quando ancora tutto andava bene dopo aver fatto l'amore aveva sussurato quelle due parole che mi facevano sciogliere il cuore ogni volta. Il nostro rapporto si stava sgretolando.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                      Liam and Loren






Lo chiamai. Nessuna risposta. Riprovai. Niente. Non era possibile. Aveva sempre il telefono accesso e ora? Non rispondeva dopo 10 chiamate e tre messaggi inviati. Questo non era il mio Liam, se era ancora mio. Erano ormai le undici e lui non era tornato dal lavoro, quando sapevo benissimo che lavorava fino alle otto e mezza. Non aveva neanche avvisato e ora? Ora niente. Non potevo farci niente. Chissà dov'era e con chi. Scossi la testa. Liam non lo avrebbe mai fatto. Non mi avrebbe mai tradito anche se il dubbio c'era, ma lui mi ama, me lo ha detto. Quando? quattro mesi fa quando ancora tutto andava bene dopo aver fatto l'amore aveva sussurato quelle due parole che mi facevano sciogliere il cuore ogni volta. Il nostro rapporto si stava sgretolando. Non eravamo più quei due fidanzati innamorati che eravamo al liceo, almeno non da parte sua perchè io lo amavo con tutta me stessa, gli avrei dato la mia vita se fosse stato necessario e lui? Lo avrebbe mai fatto? Senza accorgermene le lacrime avevano iniziato a sgorgare dai miei occhi. Lui  non poteva tradirmi, io lo amavo. Non poteva farmi una cosa del genere. Era ormai l'una  e l'indomani avrei dovuto andare in tribunale per una causa quindi era meglio andare a dormire. Presi una maglietta di Liam, quella che profumava ancora di lui, quella che mi aveva regalato quando ero rimasta a dormire da lui a 17 anni dopo che la pioggia ci aveva sorpresi e aveva fatto saltare la nostra uscita. Sorrisi a quel pensiero e mi coricai a letto.


*


Suonò quel frastornante demonio, chiamato sveglia, la quale buttai per terra e mi girai dall'altra parte. Era lì che dormiva di fianco a me. Non c'era il suo braccio attorno alla mia vita, non ero stretta tra il suo abbraccio, lui non aveva la testa appoggiata sul mio petto. Questo ormai non succedeva da un po. Era solo un ricordo. Lo scossi leggermente cercando di reprimere la rabbia  e lui mugognò qualcosa di incomprensibile.
"Liam alzati che farai tardi. Io vado. Ci vediamo stasera."
"Sì sì ciao." rispose e si girò dall'altra parte.
Era anche diventato scontroso, oltre che distaccato. Presi la mia gonna nera, la camicietta blu e i tacchi del medesimo colore del primo capo e andai in bagno. Mi lavai e truccai e uscii di casa, con la valigetta in mano, sbattendo la porta. Presi la macchina e pensai alla dura giornata lavorativa che mi aspettava. 


*


Era ora di pranzo ed entrai con la mia amica Sam, nel primo bar incontrato per strada.

"Come va con Liam, Loren?" chiese la mia migliore amica.

"Sempre peggio. Ieri sera, come le altre due sere, non è tornato a casa chissà fino a che ora e non ha neanche avvisato" risposi abbassando lo sguardo.

"Strano" commentò pensierosa.

"Mi sta tradendo Sam" sussurrai appena, ma lei sentì. Si girò verso di me strabuzzando gli occhi.

"Ma che dici. Conosco Liam da nove anni. Non lo farebbe mai" rispose incredula

"Ha 27 anni. Può fare quello che vuole" le feci notare

"Lui ti ama. Non lo farebbe neanche da ubriaco"

"Non lo so"

"Mangia e stai zitta che sei dimagrita un sacco in questi mesi"

"Non ho fame"

"Mangia, or-" Sam si bloccò guardando la porta principale da dove eravamo entrate e cercò in ogni modo di non farmi girare, ma ormai lo avevo fatto. C'era Liam, con una ragazza dai capelli rossi, come il rossetto. Ridevano. Sembravano felici. Come eravamo io e lui quattro mesi fa. Vedetti lui che le indicava di andarsi a sedere ad un tavolo fuori mentre lui ordinava da mangiare e si guardava attorno. Mi rigirai verso la mia amica e lei mi guardò.

"Appena esce fuori, andiamo" dissi con un sorriso forzato trattendendo le lacrime

"Non è come pensi Loren. Saranno colleghi"

"No Sam. La situazione mi è chiara. Andiamo a lavoro. Mi devo distrarre"


*


Arrivai a casa più tardi del solito. Erano già le dieci. Aprii la porta e il buio totale mi invase. Non era in casa, come sempre. Sbattei la porta. Mi spogliai ed andai a farmi una doccia rilassante, iniziando a piangere. Quando mi sfogai, l'armadietto aperto, attirò la mia attenzione. Presi le pillole anticoncezionali che erano dentro e iniziai a contare: era impossibile, con tutto quello stress mi ero dimenticato di finire di prenderle i mesi precedenti. Mancava solo che fossi incinta ed ero a posto. Chiusi l'anta e non ci pensai. Buttai i vestiti da lavoro nel cesto dei panni sporchi e presi tra le mani la camicia, bianca, di Liam. Aveva una chiazza di vino sul petto e una striscia rossa sul colletto. La avvicinai al naso: era rossetto. Tutto il mondo mi crollò addosso: le mie ipotesi erano reali. Il telefono spento, non avvisava che sarebbe tornato tardi, il rossetto sul colletto, la chiazza di vino e la ragazzza di oggi. Mi tradiva con lei. Fui risvegliata dai miei pensieri dallo sbattere della porta.

"Sono a casa" urlò. Velocemente mi asciugai le lacrime, sistemai l'asciugamano sul petto e lo sentii arrivare al piano di sopra. Si affacciò al bagno con gli occhi stanchi e mi sorrise.

"Sono stanchissimo. Questo lavoro mi sta uccidendo"

Mi girai verso di  lui "Ah il lavoro? Spiegami questo" dissi con le lacrime che ormai scendevano, mentre gli lanciai la camicia addosso. "Anzi non spiegarmi niente, so tutto" uscii dal bagno dandogli una spallata e mi chiusi in camera, mentre lui continuava a battere sulla porta con i pugni.
"Apri sta cazzo di porta Loren. Hai 25 anni non fare la bambina"

"Non apro niente Liam. Tra noi è finita, me ne vado. Buon divertimento con la rossa."

"Ma quale rossa? Che minchia stai dicendo?"

"Liam ti ho visto oggi entare nel bar con un ragazza. Non sono scema come credi. Vai a fanculo con lei. Dopo 8 anni che stiamo insieme, mi tradisci. Sei proprio caduto in basso."

"Apri sta porta e ti spiego tutto." aprii la porta già vestita con i capelli legati e scesi con il borsone che mi ero preparata pronta per andare da Sam.

"Addio Liam" gli dissi e mi chiusi la porta dietro. Lui mi seguì, ma io fui più veloce, salendo in macchina, dirigendomi dalla mia migliore amica, sulla quale potevo sempre contare.


*


Eravamo sedute sul divano mentre Sam mi accarezzava la testa e io sorseggiavo la cioccolata fissando il vuoto.

"Secondo me non è come credi"ripetè Sam

"Dovevo portarti la camicia e fartela vedere, poi avremmo visto se eri dello stesso parere"

"Andiamo dai. Stiamo parlando di Liam"

" Uno stronzo e basta. Dopo 8 anni Sam. Ho perso solo tempo"

"Ti suona il telefono, ancora"

" Mettilo in silenzioso. Mi ha scassato la minchia quella suoneria"

"Lor rispondigli; é la 27 esima volta che ti chiama"

"No sam. Ho chiuso con lui"

"Ma non ti ha neanche spiegato le cose!" sbottò esasperata.

"Cosa c'è da spiegare dimmelo? è tutto chiaro"

"Sei solo una testarda" sbuffò. Finalmente il cellulare smise di squillare e io e Sam ci concentrammo a guardare l'inizio di un film. Il film stava per finire e la stanchezza si stava facendo sentire. Chiusi gli occhi quando il campanello suonò. Chi veniva a quell'ora a casa di Sam?

"Sarà la pizza che ho ordinato due ore fa" sbottò alterata. Si alzò, aprii laporta, ma era già da troppo tempo davanti alla porta se era solo il ragazzo che consegnava la pizza. Non avevo voglia di alzarmi. Era quasi mezzanotte ed ero abbastanza stanca.

"Ti prego fammi entrare. Le devo parlare" era lui. La sua voce e si stava arrabbiando.

"Liam non posso"

"Samantha ci conosciamo da otto anni. Puoi farmi entrare. Voglio solo parlare con Loren"

"Liam no". Non sentii più niente ma ritrovai due grosse mani sulle spalle. Era entrato con le cattive maniere.
Mi girai e lo vidi: era bellissimo, anche se si vedeva che era stanco

"Cosa vuoi? Io e te abbiamo chiuso. Sono stata abbastanza chiara" dissi alzandomi

"Fammi spiegare"

"Non c'è niente da spiegare. Lasciami in pace" lui si stava avvicinando e io continuavo ad indietreggiare fin quando non toccai la poltroncina che era dall' altra parte del salotto 

"Vi lascio soli" se ne uscì Sam e sparì sbattendo la porta di camera sua.

"Liam vattene"

"No" disse deciso. "Ora tu mi ascolti"

"Mi sedetti sulla poltroncina, mentre lui si sedette sul tavolino di fronte poggiando le mani sulle mie gambe.

"Sposta quelle mani" dissi fredda. Lui un po' dispiaciuto le spostò iniziando a parlare.

"Da dove incomincio"

"Dall'inizio. Basta che ti muovi" dissi atona fissando il divano sul quale ero seduta fino a due minuti fa.

Sbuffò e iniziò." Io non ti sto tradendo Loren. Come ti è venuto solo in mente? Non l'ho fatto e mai lo farei"

"E la camicia sporca di rossetto e il vino? E quella ragazza? E il tuo essere scontrsoso e distaccato? Il tuo spegnere del telefono e il tuo non avvisare che ritardavi? Non sei più come prima. Non facciamo l'amore da quattro mesi Liam, non mi dici che mi ami da quattro mesi. Come pensi che mi senti io. Il lavoro per te è al primo posto e io sono la ruota di scorta, la seconda scelta."

"Tu lo sai che voglio diventare il presidente di quell'azienda sai quanto ci tengo"

"Non mi importa più niente. Ora hai spiegato tutto. Puoi andare. Addio"

"Non ti ho spiegato niente Loren" disse avvicinandosi. Mi prese in braccio e mi fece sedere a cavalcioni su di lui. Cercai di alzarmi, dimenandomi, ma la sua stretta sui miei fianchi era troppo forte. 

"Stai ferma. E ora mi guardi negli occhi mentre ti parlo" mi arresi e iniziai a fissare quel marrone che mi era tanto mancato " Non posso dirti molto, perchè è tutta una sorpresa per la ragazza che amo: Loren Peterson. Ero distaccato perchè ero stanco. Lavoravo dalle otto alle ottto e poi mi incontravo con quella ragazza che hai visto oggi, Rose, e stavo con lei fino all'una, ma stavamo solo lavorando okay? Non ti tradisco. Io amo te Loren"

"E la macchia del rossetto e il vino?" lui sorrise, mentre io non capivo niente.

"Quello è normale tesoro" mi accarezzò il viso " Ti prometto che domani ti spiegherò tutto o almeno capirai tutto"

"Liam dimmi tutto adesso"

"Mi manca un pezzo della sorpresa che non ho portato con me" disse sorridendo

"Cosa stai combinando?"

"Aspetta" mi spostò dalle sue gambe e uscì fuori di casa, mentre Sam mi raggiunse.

"Chi aveva ragione eh?"

"Hai ascoltato tutto" annuì " Curiosona"

"Io forse ho capito"

"Cosa?"

"Quello che quel ragazzo sta combinando"

"Davvero? Io non ci sto capendo una beata minchia"

"Apri gli occhi cara amica. State insieme da otto anni, convivete da ormai sei anni e lui da quattro mesi lavora ad una sorpresa per te, con una ragazza"

Non riuscii a pensare che Liam rientrò e Sam lo trascinò in cucina. Gli sussurrò qualcosa nell'orecchio e lui annuì. Lei lo abbracciò forte e sorrise emozionata. Io non ci stavo capendo niente. Vennero verso di me più seri che mai. Sam si sedette sul divano mentre Liam avanzò verso di me e si inginocchiò prendendo una scatoletta blu dalla tasca del giubbotto.

"Questo è il motivo del perchè ero distaccato da te" l'aprì mostrandomi un anello di fidanzamento. "Non voglio che sia da film o di quei discorsoni quindi Loren Peterson vuoi sposarmi?"

Non riuscivo a crederci. "Si si" risposi abbracciandolo. Lui mi baciò e mi mise l'anello al dito.

"Posso farti da testimone Lor?" io e liam scoppiammo a ridere e lei si unì a noi.

"Certo" risposi e le mi abbracciò congratulandosi

"Ora devo andare. Mi spiace amore, ma non puoi venire a casa stasera. Dovrai aspettare domani" si avvicinò a me e ci scambiammo un bacio mozzafiato accompagnato da un gemito di disgusto da parte di Sam, la quale odiava queste smancerie. Quando ci staccamo lui la salutò mentre a me fece l'occhiolino aggiungendo un " ciao bambolina" facendomi alzare gli occhi. Mi buttai letteralmente sulla poltrona e sbuffai.

"Domani ti sposi, domani ti sposi" disse saltellando come una cogliona, Sam.

"Eh?"

"Idiota apri gli occhi. Ieri avrà festeggiato l'addio al celibato in qualche strip club con amici e visto che era lo sposo gli è stato riservato un trattamento speciale e poi sai meglio di me quanto lui sia superstizioso e quindi il giorno prima del matrimonio dovete dormire separati" disse sorridendo vittoriosa alla fine.

"Hai ragione. Oddio domani mi sposo. E il vestito? La chiesa? E il ricevimento?"

"Ha fatto tutto Liam" rispose confortante con una pacca sulla spalla" Fila a dormire che è l'una e dovrai svegliarti presto"

"Si Signora" lei ricambiò con un pacca sul sedere divertita


*


Mi svegliai con qualcuno che mi continuava a scuotere. Aprii gli occhi: Sam.

"Svegliatiiii!!! Ti devi sposare!" urlò

"Ma sei idiota? Sono appena le" guardai l'orologio "otto e tu urli così?" alzai il busto e la mia amica mi indicò un enorme scatola bianca.

"Dai apri che non sto più nella pelle. Voglio vedere il vestito."

"Chi l'ha portato?"

"Liam 5 minuti fa e mi ha detto di dirti che ti ama" sorrrisi e aprii la scatola. 
Sam aveva ragione: era il vestito. Lo tirai fuori. Era proprio il vestito che desideravo fin da quando ero piccola. Dentro c'era un foglio 
"Buongiorno principessa mia. Questo è per te. Sarai bellissima. Devo ringraziare tua mamma che mi ha aiutato a sceglierlo. Ti amo 
Il tuo Liam xx "
Sorrisi ributtandomi sul letto.
"Dai alza il culo. Dobbiamo chiamare la parrucchiera, l'estetista e ti devi vestire. Adoro le scarpe. Quel ragazzo è da sposare. Ah è vero lo stai per sposare tu. Devo ancora scegliere cosa mettere e non ho niente, quindi devo andare a fare shopping" fermai il suo fiume di parole. Quando era eccitata e agitata parlava troppo e troppo velocemente.
"Calma. Hai tre triliardi di vestiti nell'armadio e per la parrucchiera ed estetista chiama subito che devo farmi una docccia"

"Okay. Poi mi aiuti a scegliere il vestito e  le scarpe"

"Certo" risposi sprezzante


*


Ormai ero la signora Payne da due anni. Non potevo esserer più felice di così e le cose andava sempre meglio. Io ero un avvocato e Liam il presidente dell'azienda tanto desiderata. Da un paio di giorni ero in ansia. Andai da Sam, la quale, durante il matrimonio, incontrò il testimone di Liam, Harry Styles, e fu amore a prima vista per entrambi. Era sempre scettica in questa cosa e alla fine si ritrovava di fianco un ragazzo magnifico che l'amava. Suonai al campanello elei più sorridente che mai mi aprì.

"Sembra tu abbia visto un morto. Che succede?"

"C'è Harry?" sussurai

"No, è al lavoro a finire delle cose con Liam"

"Perfetto" mi dirisi in soggiorno e mi sedetti sul divano.

"Mi vuoi spiegare che hai?" chiese affiancandomi. Tirai fuori dalla borsa la scatola del test di gravidanza e lei strabuzzò gli occhi.

"Pensi di essere...incinta?" io annui e lei deglutì

"Andiamo in bagno"


*


Era da un paio di minuti che mi rigiravo la fede sul dito e Sam interruppe i miei pensieri.

"A cosa pensi?" appoggiò una mano sulla mia gamba sedendosi sul bordo vasca con me.

"Ho paura che mi lasci, che non accetti il bambino se sono incinta. Lui non voleva ancora figli soprattutto adesso che è all'apice della carriera e che viaggia molto"

"Non ti lascerà lo sai e poi è Liam ama i bambini e potrà fare il suo lavoro, il marito e padre se sarà necessario" mi disse rassicuarante

"Lo spero"

"Sì vedrai. Credi alla tua amica"

"Guarda tu che non ho il coraggio" le dissi

Lei si alzò e presa dal bordo del lavello il test si girò verso di me "due tacche tesoro" sussurrò
"Perfetto. Sono incinta" non sapevo se essere felice o meno. In quell'istante sbucò alla porta Harry, il quale si avvicinò alla sua fidanzata e guardò cosa aveva tra le mani. Strabuzzò gli occhi e la guardò "Sei incinta?" chiese

"Non io idiota, Loren"

"Congratulazioni amica" disse abbracciandomi

"E che sono quelle facce?" chiese

"Ha paura della reazione di Liam" spiegò la sua ragazza e Harry le diede un bacio

"Sarà felicissimo e un ottimo padre" concluse

"é quello che le ho detto anche io, ma non mi crede sta mongola"

"Harry dove sei finito? Prendi i fogli e scendi che dobbiamo finire entro le sei che devo andare a casa da Loren" era li al piano di sotto che urlava, il mio Liam.
"Loren vai a dirglielo" mi consigliò Harry

"Non ce la faccio; è troppo presto" ammisi

" Deve saperlo è il padre. Lo so persino io che sono suo amico e tuo e non lo sa lui. Su un po di coraggio" prese il mio braccio facendomi alzare e mi spinse fuori dal bagno. Iniziai a scendere le scale, tremando con le lacrime agli occhi  e Liam quando mi vide sorrise raggiante.

"Oh ciao amore. Non sapevo fossi qui. Che succede?" disse quando gli fui vicino e lui alzò il mio viso per guardarmi meglio.

"Ti devo parlare" dissi prendendogli la mano e sendendomi sul divano con lui. Lui guardò dietro di me e vide alla porta Sam e Harry i quali alzarono le spalle.

"Possiamo stare qui o siamo di troppo?" chiese Harry

"State pure qui. Tranquilli" li rassicurai

"Lor parla che mi stai facendo preoccupare"

"Vedi Liam...non so neanche io come è potuto capitare...ma.." lasciai la frase in sospeso. Non ero pronta a dirglielo. Avevo paura della sua reazione.

"Ma?"chiese confuso
"Sono incinta" dissi così in fretta sperando avesse capito. Calò il silenzio tra noi e aspettavamo tutti una sua reazione.

"Aspetti un bambino?" chiese sussurando. Annuì guardando negli occhi, mentre le lacrime iniziarono a scendere.

"E perchè piangi?" mi chiese accarezzandomi il viso

"Perchè so che tu non volevi ancora bambini e davvero non so come ho fatto a dimenticarmi due volte la pillola. Mi dispiace Liam. Se vuoi lasciarmi fallo subito. Io ti capirò" lui mise un dito sulle mie labbra.

"Shh. Farnetichi troppo" e mi baciò appassionatamente.

"Sì ma non qui" disse con disgusto Sam " è la seconda volta che mi subisco la scena" Harry iniziò a ridere a non finire e fissò la sua ragazza e le diede un bacio sulla guancia.

"E quindi diventerò padre, eh?" mi chiese. Io annuì "Ti amo e non ti lascio cretina"

"Vedi che ti ho detto?" mi ammonì Sam

"Stai calma amore" le disse Harry

"Okay" disse sedendosi sulle sue gambe

"Che ne dite se ceniamo qua tutti insieme e verso sera tardi andiamo a divertirci in qualche locale?" chiese sorrridente guardando la faccia di Liam "Per festeggiare" si giustificò mostrando le fossette.

"Io ci sto" dissi

"No, tu sei incinta" si oppose Liam

"Da poco però. Fammelo fare ora perchè col pancione non andrò di sicuro in discoteca, ti prego" gli feci il labruccio e gli occhi dolci incrociando le mani e Sam mi copiò.

"Oh va bene" si arrese

"Grazie amore. Ti amo" lo ringraziai dandogli un bacio fugace.

"Andiamo a cercare il vestito" mi prese per mano Sam

"Non troppo corto" ammonì Liam la mia amica.

"Poi sarà più facile toglierlelo di dosso Li" sorrise malizioso Harry ammicando dando spallate al braccio di Liam, mentre io e Sam ridevamo come pazze.

"Tesoro mio fai tu la cena? Tu e Liam siete degli ottimi cuochi. Buon lavoro" se la svigniò Sam e chiuse la camera.

"Sarei bellisima vedrai" sorrise

"Mi fido, lo sai"

"E sarai una brava mamma come sei una brava moglie" Ci abbracciammo e lei iniziò a frugare tra i suoi vestiti uno adatto a me, una futura mamma.






*spazio autrice*
Ed eccomi qui con una one shot su Liam! Spero vi piaccia e non vi annoi per niente. Non saprei più che dire. Buone vacanze e buon divertimento e alla prossima.
Per qualsiasi cosa su twitter sono @hazzaismysmilex
Un bacione a tutti
  
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