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Autore: morphological    24/06/2014    5 recensioni
ma da quanto tempo ragazzi!
allora, mi scuso per aver pubblicato così poco, per farmi perdonare eco questa fic senza capo né coda che è collocata tra le mie due storie:
"sembrava un giorno come gli altri"
"come un sogno ad occhi aperti"
una cosa strana, eh?
spoilera in modo delicato qualcosa delle seconda fic sopracitata.
DAL TESTO
- Jin! – le urlai. Quando si accorse che c’erano mi venne incontro e mi salutò, felice come non l’avevo mai vista. Era difficile coglierla in momenti come quello, quando si lasciava trasportare e si divertiva.
- ciao Sakura. Ce l’avete fatta! – non la smetteva mai di sfottermi per i miei ritardi.
- colpa sua – si affrettò a dire Vector.
- questa me la paghi – lo minacciai.
Prima che potessi anche dire una cosa sola mi abbracciò – inutile, non puoi essere quello che non sei, cioè un diavoletto vendicatore –
... ... ... ...
Intanto, in un altro universo, un’Astrale stava passeggiando per le strade del mondo astrale. Era da sola, gli occhi persi in qualcosa che solo lei poteva vedere. Nessuna luce brillava nei suoi occhi rosa, era triste.
Ad un certo punto un portale si aprì davanti a lei, trascinandola dentro si sé.
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spero vi piaccia!
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Bekuta/Vector
Note: AU, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Festa indimenticabile

Mi guardai allo specchio, soddisfatta: quel giorno portavo una maglietta argentata piena di brillantini, un paio di leggins neri e degli stivali alti. I capelli erano raccolti in una coda da cui fuoriuscivano ciuffi di capelli color ciano, in contrasto con gli altri bianchi come neve.
Era uno stile che mi si addiceva. La festa di compleanno della mia migliore amica era una cosa molto importante, e avevo riflettuto molto bene su cosa indossare. Speravo che a lei piacesse.
- Sakura! – mi chiamò lui – sei pronta? –
-  arrivo! – presi la collana che Jin mi aveva regalato e la indossai: un ciondolo a forma di cuore tutto di pietra lavica. Conosceva perfettamente i miei gusti, ci aveva azzeccato anche quella volta.
Aprii la porta di casa e me lo ritrovai davanti, bello come al solito. Quel giorno aveva abbandonato il solito stile dark, ripiegando su jeans neri e camicia nera, che metteva in risalto il suo pallido incarnato.
- finalmente! – esclamò Vector sbuffando – ma quanto ci hai messo? –
- il tempo necessario, ora muoviamoci – lo presi sottobraccio e ci incamminammo.
Quando arrivammo la festa era cominciata da un po’ e c’erano tutti i miei amici. Trovare la festeggiata non fu facile, ma ci riuscii.
- Jin! – le urlai. Quando si accorse che c’erano mi venne incontro e mi salutò, felice come non l’avevo mai vista. Era difficile coglierla in momenti come quello, quando si lasciava trasportare e si divertiva.
- ciao Sakura. Ce l’avete fatta! – non la smetteva mai di sfottermi per i miei ritardi.
- colpa sua – si affrettò a dire Vector.
- questa me la paghi – lo minacciai.
Prima che potessi anche dire una cosa sola mi abbracciò – inutile, non puoi essere quello che non sei, cioè un diavoletto vendicatore –
 
Intanto, in un altro universo, un’Astrale stava passeggiando per le strade del mondo astrale. Era da sola, gli occhi persi in qualcosa che solo lei poteva vedere. Nessuna luce brillava nei suoi occhi rosa, era triste.
Ad un certo punto un portale si aprì davanti a lei, trascinandola dentro si sé.
 
 
Eravamo in un salone grande, addobbato con nastri argentati e neri, i colori preferiti di Jin. C’era una bella musica, un CD dei Pink Floyd.
Me ne stavo in disparte, le feste non mi erano mai piaciute granché. Vedevo gli altri che parlavano tranquilli, invidiavo chi si sentiva a proprio agio alle feste, io non c’ero mai riuscita.
Ad un certo punto vidi una luce accanto a me, e una ragazza uscì da quello che aveva l’apparenza di un portale bariano. La cosa strana era che mi ricordava uno dei miei personaggi, quelli inventati da me. Aveva il mio stesso nome e la sua storia era un po’ complicata.
Si guardò intorno e, quando i suoi occhi si posarono su Vector, il suo viso assunse un’espressione di stupore genuino. Si alzò, ma prima che potesse andare verso di lui la afferai per un braccio e la trattenni – tu chi sei? –
- Sakura – stavo per svenire, lì e subito.
- ma tu sei il personaggio di una delle mie storie, com’è possibile che tu sia reale? –
Lei abbassò gli occhi – non lo so, ma una cosa è certa: non mi piace il finale che hai pensato – immaginavo che sarebbe successo, ma non potevo farci niente.
- cosa facciamo? –
- non lo so... – continuava a guardalo, nei suoi occhi una tristezza immane. In quel momento decisi di provare a fare qualcosa che forse l’avrebbe tirata su di morale; certo, era molto pericoloso, se qualcosa fosse andato storto non avevo idea di cosa sarebbe successo. Ma non potevo lasciarla lì con quello sguardo, era colpa mia se stava così.
- ho un’idea – la presi per mano e con il pensiero cercai la sua mente. Brillava come una perla, assomigliava in qualche modo alla mia.
Lei capì subito cosa aveva intenzione di fare, ma non oppose resistenza, anzi fece lo stesso.
Le nostre menti ci misero meno di un secondo a fondersi a diventare uno, e in un attimo rimase una sola Sakura.
Sentivo nella mia mente i suoi pensieri, era come se tutto ciò fosse normale. In fondo i suoi pensieri rispecchiavano in parte i miei quindi non stonavano col regolare flusso della mia mente.
“andiamo”, mi disse col pensiero.
“un attimo, mi è venuta un’idea”. Mi avvicinai alla postazione da Dj e passai al ragazzo che metteva la musica una chiavetta con tutte le tracce delle canzoni che preferivo – si chiama Yo soy asi, me la metti in versione karaoke? – gli chiesi facendo gli occhi dolci.
- solo perché so quanto sei brava a cantare – si rivolse agli altri – ora momento karaoke, la nostra Sakura desidera cantare –
Afferrai Vector per un braccio e lo trascinai sul palco – e lui insieme a me! – dichiarai senza nemmeno chiedergli se voleva.
Lui sospirò – facciamo finire questa tortura in fretta –
Il ragazzo mise la traccia e le parole cominciarono ad apparire sullo schermo di fronte a noi, così come la musica.
[azzurro: Sakura, rosso: Vector, nero: insieme]

Escucha y siente
Sube el volumen vas a enloquecer,

enloquecer, enloquecer, Oh...


Entiende y siente, que de corazones rotos,
soy el rey, yo soy el rey, soy el rey, Oh...
 
Quella era sicuramente la canzone adatta a lui, solamente per il significato della parte maschile.
Escucha mi cancion
Haz lo que te dicta el corazon
En mi ritmo ponte a bailar
Esto es especial

mi estilo te va a conquistar

Tues pies ya se mueven al compas,
Se que no lo puedes evitar

Es como sin alas volar
Mi estilo te va a conquistar
 
 
Mi divertivo a cantare con lui, non sapevo cantasse così bene.

 

Y es que yo soy asi
Mi vida es alocada
Siento que voy a mil c
ontigo todo cambia


Y es que yo soy asi
Con solo una mirada
Vas a quedar de mi
Por siempre enamorada
 
Continuammo a gurdarci negli occhi per tutto il tempo della canzone, in fondo era quella adatta a noi.

 

Escucha y siente
Mil mariposas hay dentro de mi
Si te acercas asi


Entiende y siente
Estoy aqui la fiesta va a empezar,

va a empezar, la fiesta va a empezar


Escucha mi cancion
Haz lo que te dicta el corazon
En mi ritmo ponte a bailar
Esto es especial,

mi esto te va a conquistar

Tues pies ya se mueven al compas,
Se que no lo puedes evitar

Es como sin alas volar
Mi estilo te va a conquistar

Y es que yo soy asi
Mi vida es alocada
Siento que voy a mil

contigo todo cambia

Y es que yo soy asi
Con solo una mirada
Vas a quedar de mi
Por siempre enamorada



Todo cambia
Cuando te acercas a mi
Tus ojos me hacen sentir que estoy volando, volando

Tu precensia, mi mundo completa


Te haré mi princesa, hoy con un beso

Escucha mi cancion
Tues pies ya se mueven al compas,
Se que no lo puedes evitar

Es como sin alas volar
Mi estilo te va a conquistar

Y es que yo soy asi
Mi vida es alocada
Siento que voy a mil
contigo todo cambia


Y es que yo soy asi
Con solo una mirada
Vas a quedar de mi
Por siempre enamorada


Y es que yo soy asi
Mi vida es alocada
Siento que voy a mil contigo todo cambia


Y es que yo soy asi
Con solo una mirada
Vas a quedar de mi
Por siempre enamorada

La canzone finì, i nostri visi erano vicinissimi, si sfioravano.
Il mio cuore batteva fortissimo, e sentivo quello di Sakura che scoppiava di felicità.”grazie”, e quelle furono le ultime parole che sentii da lei, poi la sua mente si scollegò dalla mia. Presumibilmente desiderava talmente tanto rivederlo che era riuscita a squarciare il tessuto che divideva gli universi paralleli.
Ora però era felice, questo anche grazie a me. Mi sentivo meglio.
Quando mi prese per mano riuscii vagamente a sentire l’applauso che ci avevano fatto. Mi portò fuori, la luna brillava intensa quella sera, come se ci sorridesse e fosse felice per noi e l’altra me.
- cos’hai stasera Sakura? – mi chiese quando ci fummo seduti su una delle panchine.
- niente –
- davvero? –
- certo – gli assicurai.
Mi prese il viso tra le mani e mi concesse uno dei suoi bellissimi sorrisi, di quelli che mi facevano scoppiare il cuore.
Poi, cogliendomi totalmente di sorpresa, mi baciò dolcemente, concludendo in modo perfetto quella meravigliosa e bizzarra serata.
 

La parola a Sakura
Scusatemi, scusatemi tantissimo! Ve lo avevo detto che non avrei avuto tempo per aggiornare ragazzi, scusatemi tanto. Per farmi perdonare ho deciso di pubblicare questa song fic, con la mia canzone preferita. Come avete potuto notare fa un po’ di spoiler, ma non in modo irrecuperabile. Ed è un miscuglio tra le mie due prime storie.
Spero veramente che vi sia piaciuta!
Ciaoo!!
p.s oaggiornerò molto presto
 

 
 
  
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