Temporale

Era una tranquilla serata estiva a Buenos Aires,quando quel temporale inizió a scendere forte. 
Alba si trovava nel suo appartamento. Aveva appena finito di asciugarsi i capelli dopo una doccia,che l'aveva aiutata a rilassarsi un pó dopo tutte quelle ore di riprese. 
Oggi il suo personaggio,Naty,aveva avuto molte scene importanti insieme al personaggio che interpretava il suo migliore amico Facundo,Maxi.
Dopo di che Sergio l'aveva distrutta continuando a farle ripetere i passi difficili della coreografia che i ragazzi avevano appena imparato. 
Inutile dire che una volta a casa,l'unica cosa che Alba voleva era mettersi a letto e fare una bella dormita.
Ma successe totalmente il contrario.
Stava mangiando un piatto di pasta al sugo -preparata dalla sua migliore amica italiana,Lodo- seduta sola al tavolo della cucina,quando inizió a piovere. Alba corse a chiudere tutte le persiane,per evitare che si bagnassero i vetri,ma le lasció socchiuse per far entrare giusto un pó di luce. 
Finito di mangiare,stava lavando piatti e bicchieri che aveva accumulato in diversi giorni,non avendo avuto tempo di pulirli,quando saltó la corrente. 
La pioggia si fece piú forte,accompagnata da qualche lampo,che illuminava l'appartamento di tanto in tanto.
Alba capí che la corrente non sarebbe tornata per un bel pó,perció decise di lasciar perdere le stoviglie e andare in camera a sua a leggere un libro. Si mise seduta sul letto,con la coperta che le arrivava fin poco sopra al ginocchio,e prese un libro che aveva appena iniziato a leggere: Colpa delle stelle. Afferró la lampadina da lettura che teneva appoggiata sul comodino e la accese per immergersi nel libro.
La pioggia era incessante,e dopo pochi minuti iniziarono a farsi sentire anche dei tuoni; inizialmente rari e leggeri,poi sempre piú forti e lunghi.
Alba sussultó dopo che un lampo,accompagnato da un rumore assordante,si fece largo nella sua stanza.
Senza pensarci due volte,estrasse il cellulare dalla tasca dei pantaloni verdi del pigiama -che aveva indossato dopo la doccia- e invió un messaggio a Facundo.

Piove

Dopo pochi secondi arrivó la risposta

Lo so

Decise di rispondergli

Diluvia

Lo so

Ci sono i tuoni

Lo so 

E i lampi

Vuoi che venga su?

Alba non si aspettava questo messaggio. Facundo aveva centrato in pieno! Ma certamente non poteva fargli intendere che aveva paura di un semplice temporale! 

No,davvero credi che abbia paura di uno stupido temporale!?

Gli rispose di rimando.

Uhm,come vuoi

Alba appoggió il cellulare sul comodino,per tornare a immergersi nella lettura. Ma per quanto ci provasse,il tempo che c'era lá fuori occupava i suoi pensieri.
E poi,beh,non solo quello li occupava. Da qualche parte -o meglio,dappertutto- nella sua testa,c'era anche Facundo. 
Facundo,amico da ormai due anni e mezzo,compagno di lavoro,interprete del personaggio che aveva una relazione con il suo personaggio,il ragazzo con cui aveva dovuto interpretare tante scene d'amore,del quale si era presto innamorata e che non avrebbe mai scordato. 
Avevano avuto una piccola relazione all'inizio di tutto il lavoro in Violetta,ma era presto fallita e i due decisero di rimanere soltanto amici. Entrambi si erano dimostrati d'accordo,ma sicuramente Alba non poteva dimenticare tutto ció che avevano passato insieme,ma soprattutto non poteva reprimere il sentimento che ancora provava per lui.

Intanto anche Facundo si trovava nella sua camera,sdraiato sopra alle coperte,mentre osservava le goccie scivolare velocemente sul vetro della finestra,come se facessero a gara per chi dovesse arrivare per prima al traguardo. Sapeva perfettamente che Alba non avrebbe voluto rimanere da sola in quell'appartamento con quel temporale. 
Ormai la conosceva fin troppo bene. Tutte le volte che pioveva cosí,lei trovava sempre un modo per finire tra le sue braccia. 
A Facundo facevano tenerezza questi suoi atteggiamenti,ma stranamente oggi aveva preferito rimanere sola. 
Ma in fondo,sapeva che avrebbe voluto qualcuno che rimanesse lí con lei,i messaggi di pochi minuti prima ne erano la prova. 

Facundo si alzó dal letto e uscí dal suo appartamento,chiudendo per bene la porta. 
Salí le scale e aprí la porta di quello di Alba. Aveva le sue chiavi da tanto tempo ormai,gliel'aveva permesso la ragazza,a patto che anche lei avesse quelle di lui. 
Entró piano in cucina,poi si diresse verso la camera da letto. La porta era socchiusa,ma la fessura era abbastanza ampia per farci entrare una persona.
Entró cercando di non fare il minimo rumore per non svegliarla,in caso si fosse addormentata. 
Gl venne da sorridere con l'immagine che si trovó davanti: Alba era raggomitolata in un angolo del letto,con la coperta che arrivava fino allo schienale. 
Un tuono spezzó il silenzio. 
Facundo vide Alba sussultare,quindi le si avvicinó,si inginocchió ai piedi del letto e scostó piano la coperta dal suo viso. 
Alba fece un salto e si sedette sul letto mentre la coperta volava via dal suo corpo. 
–Facu,cosa ci fai quí? Avrei potuto prendere un infarto!– urló spaventata
–Beh,piove...
I due rimasero in silenzio
–Vuoi che rimanga quí con te?– chiese lui accarezzandole una guancia.
Alba non poteva resistere a questo suo atteggiamento,ma non voleva nemmeno sembrare una bambina di due anni che aveva paura di un semplice temporale! 
–Uhm,come vuoi– rispose infine
–Okay– rispose Facundo. 
Dopo pochi minuti,Alba si accorse che il ragazzo si trovava ancora in ginocchio sul pavimento –Vuoi sederti?– chiese indicando un punto accanto a lei
–Okay– rispose Facundo per poi sedersi sul bordo del letto. 
Alba era contenta,ma per un certo verso anche imbarazzata: insomma,come avrebbe potuto riuscire a dormire con accanto il ragazzo che amava a vegliarla,accorgendosi di ogni suo singolo sussulto,movimento e respiro che faceva? 
Sarebbe stata una cosa impossibile,era ovvio! 
Quanto avrebbe voluto sedersi,guardarlo dritto negli occhi e riferirgli tutto quello che provava. Ma non avrebbe avuto il coraggio di farlo,lo sapeva. 
Sarebbe solamente sembrata patetica. D'altronde,quel che era stato era stato,non potevano tornare indietro nel tempo. 

–Senti,io...
Entrambi si voltarono allo stesso istante,finendo per ritrovarsi faccia a faccia.
–Inizia tu– disse Facundo
–No no,vai tu,scusami–
–Ho detto inizia tu,non mi sembra di averti vietato di parlare–
–Okay– cedette Alba,anche se a dire la verità avrebbe solo voluto ascoltare quello che lui aveva da dirle –Vedi Facu... Insomma,tu sai che ci conosciamo da un bel pó. Beh in tutto questo tempo ho cercato di considerarti un amico,giuro che l'ho fatto,ma non riesco proprio. Facu,t-tu mi piaci,non posso nascondertelo ancora ormai...–
Ecco,l'aveva fatto. Non sapeva da dove era venuto tutto quel coraggio,nè come mai aveva scelto quel momento per confessarsi,ma l'aveva fatto e non poteva piú tornare indietro.
–Vedi Alba...
–Facundo,lo so,é una stupidaggine! So che non mi ricambi,ma tranquillo,non avró niente da dire!– lo interruppe Alba
–Alba...
–Facu,lo so,lo so,avrei potuto scegliere un altro momento e non il bel mezzo della notte,ma ti prego,perdonami,so che per te sono solo un'amica– lo interruppe di nuovo
–Alba,mi fai parlare?– chiese Facundo scuotendo la testa mentre sorrideva divertito
–Oh,scusa. Parla– 
–Alba,é inutile che continui a difenderti,tra l'altro interrompendo le mie parole!– sorrise –Anche tu mi piaci,ma credo che tu sia stata l'unica a non notarlo. Insomma,quando ci eravamo lasciati,beh,forse era perché eravamo ancora troppo piccoli per mantenere una relazione. Ma sai,i miei sentimenti per te non sono mai cambiati. Ti ho amata ogni fottutissimo giorno di questi due dannatissimi anni–
Alba ringrazió l'oscurità della stanza per non far notare a Facundo il rossore che era sicura si fosse sparso su tutto il suo viso. 
Non credeva neanche di aver sentito bene. Facundo aveva davvero detto quelle parole? O meglio,quelle parole erano davvero uscite dalla bocca di Facundo? 
Senza neanche pensarci,lo abbracció forte. 
Non voleva lasciarlo andare,non un'altra volta. 
I due rimasero per un pó cosí,l'uno nelle braccia dell'altra. 
Fu Alba a spezzare il silenzio -che a dire la verità,silenzio non era per colpa dei fulmini- dicendo –Vuoi ancora rimanere quí stanotte?–
–Uhm,decido di accettare l'invito– rispose Facundo avvicinando il suo volto a quello di Alba. Lei mise una mano intorno al suo collo,avvicinandosi ancora,fino ad annullare la distanza tenuta fin troppo tempo. 
–Da quando ti piaccio?– chiese Facundo con un sorriso 
–Dai tuoi stessi due fottutissimi anni–
I due tornarono a baciarsi,ma questa volta con piú passione. Entrambi volevano far sentire che c'erano stati,c'erano tutt'ora e ci sarebbero sempre stati per l'altro. 
–Non ti sdrai?– chiese Alba vedendo che Facundo ancora stava seduto sul bordo del letto
–Non aspettavo che mi chiedessi altro. Il pavimento é freddo,sai?–
Entrambi si rannicchiarono sotto le coperte; Facundo mise un braccio sotto il collo di Alba,che posizionó la testa nell'incavo tra collo e clavicola del ragazzo e una mano sul suo petto. 

–E tutto grazie ad un temporale– sussurró Alba all'orecchio di Facundo,per poi tornare ad immergersi nel suo profumo. 

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Buona sera a tutti popolo di efp! 
Questa OS mi é venuta in mente ieri notte,dato che c'era un temporale fortissimo D: 
Mia sorella ha paura del temporale e,non so come,ma mi é venuto in mente tutto questo! 
Non avevo niente su cui scrivere,ma la versione originale era molto meglio. Eh,che ci devo fare se di notte non ho niente su cui prendere appunti? Nonostante questo,ho comunque riportato tutto fedelmente u.u
É da stamattina che cerco di riscriverla,ma per qualche motivo venivo sempre interrotta,ma ora eccola quí! 
Beh,spero vi sia piaciuta,fatemi sapere :3 
Dovrei aggiornare tra qualche giorno con "Amore da prima pagina" e molto probabilmente scriveró un'altra OS Lodoggero. 
Mi lasciate una recensione? c: 
Besoos <33