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Autore: Nephilim13    24/06/2014    3 recensioni
Crossover: Shadowhunters|Starcrossed
Dalla storia:
«Prima di tutto, vorrei presentarveli.» Indicò la ragazza. «Lei è Helen.» Poi il ragazzo moro. «Questo invece è Lucas.» E infine i due biondini. «E loro sono Hector ed Orion.» [...]
«Loro quattro sono Semidei.» esclamò finalmente il Console, confermando le sue teorie.
Clary ebbe come la sensazione che nessuno dei presenti avrebbe mai dimenticato quel giorno.
Lei per prima.
Genere: Azione, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Only the strongest will survive 
Lead me to heaven when we die 
I am the shadow on the wall 
I’ll be the one to save us all.

Breaking Benjamin - Blow Me Away.

 
«Salve a tutti, Cacciatori!» annunciò il Console a gran voce. 
Tutti i Nephilim di Alicante erano stati invitati a partecipare ad una riunione speciale tenutasi nella Sala degli Accordi, che per l'occasione era stata organizzata a mò di auditorium. 
L'ultima volta che Clary era stata lì era stata quando Sebastian alias Jonathan aveva disattivato le barriere di Alicante grazie al suo sangue demoniaco, permettendo all'esercito di demoni di Valentine di penetrare all'interno della città di vetro e attaccare i Cacciatori. 
Valentine era morto, ma suo figlio era ancora vivo, ed era a piede libero. 
Si che sarà una vera guerra, quella contro di lui, pensò Clary amaramente.
Era tornata ad Alicante soltanto perché il Console John Carstairs teneva particolarmente alla sua presenza. Il Console precedente era stato sollevato dalla sua carica, visto che si era rivelato essere dalla parte di Valentine. Ovviamente, Jace e i Lightwood l'avevano accompagnata, e i due fratelli ne avevano anche approfittato per andare a fare visita ai loro genitori. 
Il Console era in piedi sul podio, affiancato da quattro ragazzi, due per ogni lato, i quali stavano un po' più indietro rispetto a lui. Si trattava rispettivamente di tre maschi ed una femmina, ed erano uno più bello dell'altro. 
Ma quella ad attirare di più Clary fu proprio la ragazza: era la più bella che avesse mai visto in tutta la sua vita, persino più bella di Isabelle. 
E ce ne voleva, per essere più carine di Izzy. 
Clary non aveva mai visto la faccia di uno di loro, anche se, in fondo, erano tanti i Cacciatori che non conosceva. Poi, visto che si trovava in prima fila davanti al podio, Clary poté notare che nessuno di loro possedeva la runa della Chiaroveggenza sulla mano. S'incuriosì. Vampiri? Licantropi? Figli di Lilith?
«C'è un motivo, se abbiamo indotto questa particolare riunione di punto in bianco.»
Gli occhi dei quattro ragazzi erano fissi sulla folla sparsa ai loro piedi, e la scrutavano con particolar interesse. Jace, che stava al fianco di Clary, borbottò qualcosa sul fatto che ormai Idris era diventata una patria comune per Nascosti e Cacciatori. Clary sorrise, tuttavia la sua attenzione venne di nuovo catturata dal Console, che nel frattempo non aveva smesso di parlare.
«Loro,» allargò le braccia ed indicò i ragazzi che lo affiancavano. «sono venuti qui per aiutarci ad affrontare al meglio questa guerra imminente.» disse senza troppi preamboli. 
«Cosa sono?» chiese una voce tra la folla. 
«Non riesco a distinguere l'odore!» gridò qualcun altro.
«Sono qualcosa che non abbiamo mai visto» continuò il Console facendo zittire i centinaia di Nephilim che occupavano l'intera sala. «Una specie di cui non conoscevamo nemmeno l'esistenza. 
Qualcuno di voi vuole metterli alla prova, prima che vi riveli...»
«Io.» disse una voce dal fondo della sala. «Mi offro io.»
Robert Lightwood si fece largo tra la folla, salì le scale e raggiunse il podio. Indossava la solita tenuta da combattimento nera, come tutti coloro che si trovavano nella stanza, del resto.
Si era affiancato ad uno dei ragazzi e li osservava con un'aria di curiosità mista a sfida.
«Scegli il tuo avversario, Robert» gli ordinò il Console.
Clary osservò bene i Nascosti; i due alla sua sinistra erano entrambi biondi, muscolosi ed alti. Dovevano stare scambiandosi battutine tra loro, perché se la stavano ridacchiando sotto i baffi da un bel pezzo. Alla sua destra, c'era la ragazza tanto bella che l'aveva attratta qualche minuto prima. Era di una bellezza sconvolgente, indescrivibile. Dei lunghi e lisci capelli biondi le ricadevano sulla schiena e fungevano da cornice a un viso dalla pelle chiara e dagli occhi color nocciola. 
Alta e slanciata com'era, Clary pensò che avrebbe vinto facilmente Miss Universo. 
Il ragazzo che le stava a fianco le teneva la mano – evidentemente erano una coppia – e la sua bellezza non era da meno di quella della sua ragazza: dei capelli neri ricadevano su degli color occhi blu oceano, un fisico perfetto occupava il posto tra la sua fidanzata e Robert. Quest'ultimo si avvicinò alla ragazza, coprendola e dando le spalle alla folla, e disse qualcosa che somigliava a “prima le signore”. Le tese il braccio, ma lei fece finta di non rendersi conto di quel gesto e rivolse il suo sguardo al Console, che le fece un segno d'assenso con la testa. Robert scese dal podio, seguito a ruota dalla ragazza. La folla si divise al loro passaggio. Clary immaginò che Robert stesse conducendo la ragazza proprio davanti alla statua dell'Angelo, che era antistante all'entrata della Sala.
Non si sbagliava.
Jace prese Clary per mano ed insieme raggiunsero l'uscita tra spintoni e imprecazioni di chi non riusciva ad arrivare fuori per via della troppa confusione. Dopo un paio di minuti, tutti coloro che si trovavano nella Sala erano posizionati in cerchio intorno al campo di battaglia, incluso il Console Carstairs. Clary vide Isabelle ed Alec prendere posto di fronte a lei e Jace; uno si appoggiò alla statua con aria interessata, l'altra, in piedi a fianco al fratello, notò Clary e le rivolse un segno di saluto con la mano. Clary ricambiò proprio mentre Robert tirava fuori dalla cintura una spada angelica, sussurrava il suo nome e quella cominciava ad illuminarsi come una lampadina. 
Calò il silenzio. 
La ragazza stava immobile, un piede davanti all'altro e schiena dritta, rigorosamente priva di una qualsiasi arma. Robert si mosse per primo: si avvicinò velocemente alla ragazza e puntò la spada al suo torace, ma lei fu più veloce. Si abbassò sulle ginocchia ed evitò il colpo, allungò una gamba e colpì Robert alla caviglia. 
Il colpo lo fece ribaltare all'indietro.
Robert si rialzò e colpì nuovamente. Stavolta si esibì in una finta: alzò la spada in aria e, invece di colpire con essa, l'uomo cercò di rifilare un pugno alla Nascosta con la mano libera. 
Lei bloccò il pugno con il palmo della mano e colpì Robert al ginocchio con un piede, una mossa simile alla precedente, che lo fece cadere di nuovo di schiena. 
La guardava stupito: era palese che non se l'aspettava, mentre la faccia di lei restava impassibile. 
La ragazza lo aveva raggiunto con un movimento che quasi Clary non era riuscita a distinguere e torreggiava su di lui. Tutti i Cacciatori sembravano stupefatti, tutti tranne Jace, che sembrava semplicemente compiaciuto: doveva aver previsto che gli eventi avrebbero preso quella piega. Nessuno si sarebbe mai aspettato un KO tanto rapido nei confronti di un Nephilim da parte di un Nascosto, men che meno proprio da Robert Lightwood.
A un certo punto, la ragazza tese una mano al suo avversario, proprio come aveva fatto Robert con lei poco prima. Lui voltò deliberatamente la testa e si mise in piedi da solo. 
Rimase fermo dov'era mentre gli altri Nascosti raggiungevano la loro compagna. 
Poco dopo, a quel quartetto si unì anche il Console, che si rivolse nuovamente ai Cacciatori.
«Come avete potuto constatare, loro sono forti, agili. E questo non è niente. Possono scatenare terremoti, evocare fulmini, giocare con la luce, far sì che l'acqua diventi la loro migliore amica.» Fece una pausa, durante la quale si guardò intorno con aria soddisfatta.
«Prima di tutto, vorrei presentarveli.» Indicò la ragazza. «Lei è Helen.» Poi il ragazzo moro. «Questo invece è Lucas.» E infine i due biondini. «E loro sono Hector ed Orion.»
Clary era a dir poco stupefatta. Quei ragazzi erano semplicemente strabilianti. 
E capì. Così, un'improvvisa intuizione.
Jace le scoccò un'occhiata con un sopracciglio alzato, leggermente incredulo: ci era arrivato anche lui.
«Loro quattro sono Semidei.» esclamò finalmente il Console, confermando le sue teorie.
Clary ebbe come la sensazione che nessuno dei presenti avrebbe mai dimenticato quel giorno. 
Lei per prima.
   
 
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