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Autore: maru chan    24/06/2014    1 recensioni
Il suo cuore iniziò inspiegabilmente a battere forte, Sasuke non riuscì a trovare una motivazione valida alla sua reazione, in quel momento voleva soltanto scoprire chi fosse quella persona, e il suo desiderio non tardò ad avverarsi, infatti la persona si voltò. Sasuke scontrò i suoi magnifici occhi azzurri.
Il suo cuore continuò ad accelerare.
Poi realizzò…era Naruto…
Da quel giorno, niente sarebbe stato più " come al solito. "
Genere: Comico, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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RITORNO A CASA

 

 

 

 

Capitolo 12.

 

Era davvero una splendida serata nel piccolo paese di Konoha, sembrava quasi come se non fosse successo nulla nei giorni precedenti.

 

Quando Naruto, Sasuke e Itachi ritornarono a casa, trovarono un banchetto degno di un ristorante con cinque stelle michelin.

Mikoto aveva preparato leccornie per tutta la mattinata aspettando il ritorno dei tre ragazzi.

Si era molto preoccupata osservando il loro comportamento.

Prima il litigio fra Sasuke e Naruto, poi la fuga improvvisa di Sasuke con Itachi, senza contare poi la loro assenza per due giorni consecutivi.

Era decisa a tempestarli di domande appena fossero tornati, ma quando vide la loro espressione rilassata e sorridente non ne ebbe il coraggio.

Nemmeno quando vide le loro ferite e il braccio rotto di Itachi.

 

Decise che si sarebbe fidata di loro, perché ormai sembravano aver risolto qualunque problema li affliggesse e non aveva senso riportare a galla brutti ricordi, avrebbe fatto soltanto del suo meglio per aiutarli a far guarire in fretta le loro ferite.

 

<< Signora Mikoto, grazie per la cena, mangiarla è stata davvero una delle cose più estreme che abbia mai fatto in tutta la mia vita! >>

 

La donna scoppiò in una risatina divertita e anche un po' compiaciuta.

 

<< Grazie Na-chan, ogni volta che vorrai pranzare da noi, non fare complimenti, vieni a trovarci! >> Poi si avvicinò al biondo sussurrandogli:

 

<< È davvero noioso con questi due depressi che mi ritrovo come figli, quando ci sei tu sono molto più allegri! >> Poi si allontanò facendogli l'occhiolino.

 

Naruto arrossì per quello che le aveva detto la donna, era davvero gentile da parte sua tentare di metterlo a suo agio e non farlo sentire di troppo.

 

<< Oi si può sapere cosa hai detto a Na- chan mamma? >>

 

<< Nulla che vi riguardi! >> Esclamò facendo la linguaccia ai due fratelli che la guardarono sconvolti.

 

<< Na-chan, perchè non resti a dormire qui? Scommetto che i miei due ragazzi ne sarebbero felici. >>

 

Sasuke finse una faccia contrariata e si voltò per simulare indifferenza mentre Itachi sorrise annuendo e iniziò a confabulare qualcosa con sua madre.

 

Naruto sembrò essere davvero felice di quella proposta, quel giorno non se la sentiva affatto di ritornare a casa da solo.

Anzi avrebbe preferito rimanere sveglio tutta la notte girovagando per la città.

 

Riflettendoci meglio, qualcosa non andava . Erano tutti e tre ricoperti di ferite, era impossibile che si bevesse la storia che gli avevano rifilato in ospedale. Credevano davvero che fosse così stupido?

 

Gli avevano mentito, ma che cosa nascondevano?

Aveva causato loro dei problemi, e ancora una volta non riusciva a ricordarsi nulla. Andava sempre a finire così, ne era stanco.

 

 

<< Oi, Usuratonkachi mi stai ascoltando? >> Domandò Sasuke seccato.

 

Il biondo sobbalzò.

 

<< Eh? Ah … scusami cosa dicevi? >>

 

 

<< Dicevo che Itachi ci ha detto di salire. >> Rispose il moro chiedendosi che cosa passasse per la testa del ragazzo.

 

Il biondo annuì distrattamente. Dirigendosi verso le scale e sorpassando Sasuke che lo guardava sospettoso.

 

Al piano superiore Itachi li stava aspettando con una faccia alquanto divertita. Con un cenno della mano indicò la direzione a Naruto e a Sasuke.

 

Quest'ultimo avanzò osservando nella sua camera.

Naruto vide il moro girarsi di scatto verso suo fratello, ma non riuscì a vederne l'espressione dal momento che era di spalle.

Poi Sasuke si girò lentamente verso di lui, ma non riuscì a guardarlo negli occhi quindi si limitò ad entrare nella stanza.

 

<< Su vieni avanti Na-chan! >> lo esortò Itachi.

 

Naruto, curioso si avvicinò alla porta. Oltre al letto di Sasuke, era stato aperto il divano-letto che si trovava nella sua stanza.

 

“ Io e Sasuke dormiremo nella stessa camera? ”

 

Il biondo spalancò leggermente gli occhi, era felice, aveva sempre sognato di dividere la stanza con qualcuno.

 

<< Ehi Teme! Sei sicuro di non russare troppo? Perché io avrei proprio bisogno di una bella dormita! >> Disse Naruto in tono beffardo.

 

<< Ma sta zitto e addormentati in fretta così non sono costretto a sentire la tua voce! >>

 

Per evitare di sentirsi in imbarazzo Sasuke cercò di mostrarsi scontroso e freddo, ma appena Itachi si congedò dando loro la buona notte e chiudendosi la porta alle spalle, sulla stanza calò irrimediabilmente la tensione e l'imbarazzo.

 

<< Allora buona notte Dobe. >>

 

<< Buona notte Teme. >>

 

Si posizionarono ognuno nel proprio letto senza proferire parola.

Naruto credeva che la situazione sarebbe stata un po' più piacevole, insomma, credeva che prima di addormentarsi avrebbero scambiato quattro chiacchiere, come in genere facevano gli amici nelle fiction televisive.

 

Pensò che forse Sasuke era solo stanco e che avesse bisogno di riposare, quindi non cercò di mettere in piedi una conversazione e si mise a fissare un punto a caso della stanza immergendosi nei suoi pensieri.

 

Il moro dal canto suo era più nervoso che mai, era sicuro che in quel momento avesse un colore purpureo, visto che era così imbarazzato che gli tremavano le mani.

 

Ci volle un po' prima che trovasse il coraggio di voltarsi verso Naruto, forse aveva paura di incontrare il suo sguardo, aveva paura di sentire il suo cuore mancare dei battiti per lui oppure di trovarlo addormentato e scoprire di aver perso un'occasione per parlargli.

 

Quando ci riuscì notò che non stava affatto dormendo, ma bensì, era totalmente assorto nei suoi pensieri e aveva assunto un'espressione quasi … triste.

 

<< A cosa pensi? >> Dopo averglielo chiesto, il moro rimase a dir poco scioccato, non si era nemmeno accorto di star parlando.

 

Il biondo si girò verso di lui sorpreso.

 

<< A nulla … >>

 

<< Ah, scusa, dimenticavo che non hai la capacità di pensare senza cervello. >> Cercò di farlo ridere, ma senza successo.

 

<< Ah ah, molto spiritoso … >> ironizzò il biondo socchiudendo gli occhi.

 

Il moro si morse le labbra quasi per punirsi per quello che stava per dire.

 

<< Se sei triste perché non me lo dici? Forse preferivi tornartene a casa? >>

 

Il ragazzo si mise improvvisamente a sedere, cercando il volto del suo amico.

Continuò ad osservarlo per qualche istante per poi abbassare gli occhi.

 

<< Ma che vai dicendo? Non è affatto così, anzi, è il contrario. >> Disse sottovoce.

 

Questa volta fu Sasuke a mettersi a sedere guardando il biondo con sguardo interrogativo.

 

<< Mi piace sul serio qui, è davvero divertente stare insieme a voi. Mi stavo soltanto domandando se fosse giusto approfittare della vostra gentilezza in questo modo. >>

 

Sasuke si accigliò.

 

“ Come può una persona essere tanto stupida? ”

 

<< Dobe, ascoltami bene. Se fossi stato un fastidio ti avremmo già sbattuto fuori da questa casa. Smettila di preoccuparti per ogni minima stupidaggine. >>

 

<< L'ho fatto ancora Sasuke? Guarda le tue ferite e quelle di Itachi. Ti ho causato ancora problemi e non dirmi il contrario, non me la berrei. Quindi stavo seriamente iniziando a pensare che forse è meglio che da domani noi … >>

 

<< MI STAI DICENDO … mi stai dicendo che non vuoi più vedermi? >>

 

<< Cerca di capirmi Sasuke, io non voglio che tu venga coinvolto nella mia vita, finisce sempre male, per chiunque mi si avvicini. >> Sussurrò quasi.

 

<< Questo lascia che sia io a deciderlo! Io, non ho la minima intenzione di essere evitato da te, quindi mettitelo bene in testa, non provarci mai a fare una cosa del genere!

Dimenticati di queste ferite, non sono importanti, per me non significano nulla e non devono significare nulla nemmeno per te, intesi? >>

 

Sasuke finì per scendere dal letto e mettersi in ginocchio di fronte a Naruto.

 

<< Sasuke … >>

 

<< Naruto, lo sai? Sei e sarai sempre il mio più acerrimo rivale, ma prima ancora, una persona speciale, perché io lo so, tu sarai sempre al mio fianco, nel bene e nel male e anche io farò lo stesso. >>

 

Il biondo sbarrò gli occhi incredulo, quelle parole …

 

<< Sasuke ma … >> Il ragazzo fu interrotto dalle labbra di Sasuke che si poggiarono dolcemente sulle sue.

 

Un bacio leggerissimo e pieno di sentimenti.

Non voleva per nessun motivo allontanarsi da lui, non per essere protetto. Avrebbe fatto di tutto affinché il suo amico cambiasse idea, avrebbe fatto il possibile per tenerlo al suo fianco.

Quando era con lui era felice, non importava se avesse dovuto mettere da parte il suo orgoglio, non importava se avesse tanti problemi, non importava se si fosse dimenticato di cose importanti.

Avrebbe fatto pazzie per vedere il suo sorriso ogni giorno, ormai non poteva farne più a meno. Voleva cancellare tutta la sua tristezza, doveva farlo, era compito suo. Era il suo migliore amico.

 

Sasuke si allontanò di un centimetro per guardare Naruto negli occhi, circondandogli il volto con le mani.

 

Quanto erano belli i suoi occhi illuminati dalla luce lunare, erano quasi come cristallo.

 

Si allontanò ancora per scrutarlo meglio, accorgendosi che il suo amico aveva assunto un espressione sconvolta. Aveva gli occhi lucidi e stava quasi per piangere.

Lo osservò aggrottare le sopracciglia e distogliere lo sguardo.

 

Lo aveva forse disgustato? Forse si era sentito tradito da quel gesto, un amico non avrebbe mai fatto una cosa del genere.

 

I biondo aprì la bocca per dire qualcosa ma sembrò cambiare idea e la richiuse subito dopo scuotendo la testa.

 

Sasuke non sapeva cosa fare, non si era mai sentito così indeciso e nervoso in tutta la sua vita. Questo capitava solo quando era con lui …

Iniziò a strofinare leggermente la sua guancia con il pollice, asciugando le sue lacrime, quasi come se stesse cercando di difenderlo da se stesso.

 

<< Naruto … ascoltami, io- >>

 

L'altro portò la sua mano su quella di Sasuke e chiuse gli occhi.

 

<< Perché Sasuke? Perché lo hai fatto? >> Disse voltandosi verso di lui e portando la sua mano lontano dal suo viso.

 

Il moro era interdetto, non sapeva cosa rispondergli, infondo non sapeva nemmeno lui perché l'avesse fatto, sapeva soltanto che lo voleva.

 

Rimase in silenzio ed immobile, quasi come se fosse diventato improvvisamente di cera.

 

<< Lo sai … tu lo sai che io … Accidenti! >> Balbettò Naruto.

 

Non riusciva a capacitarsi dell'accaduto, Sasuke l'aveva baciato!

 

Non sapeva come gestire la situazione, avrebbe voluto far durare quel bacio per l'eternità, avrebbe voluto chiedergli se lo amasse, era lecito domandarselo.

Non si bacia sulle labbra una persona per cui non si provano sentimenti che vanno aldilà dell'amicizia.

 

Sasuke si era innamorato di lui?

 

Sasuke … si era innamorato di una persona orribile come lui.

 

No, non poteva permetterlo, lui meritava molto di più. Era una persona importante, non poteva innamorarsi sul serio di una persona come lui.

 

Non voleva che soffrisse stando al suo fianco, sarebbe stata l'ennesima cosa che non sarebbe mai riuscito a perdonarsi.

 

Non poteva renderlo felice, non era la persona adatta, anche se, cavolo, avrebbe voluto esserlo.

Il suo cuore stava andando fuori controllo, ma doveva ignorarlo.

Era in pericolo stando al suo fianco, le persone che lo stavano cercando avrebbero potuto fargli del male e poi non voleva che Sasuke dovesse badare a lui e ai suoi problemi con la memoria.

Era ritornato al punto di partenza, non avrebbe dovuto decidere di far pace con lui, ne tantomeno di rimanere a dormire a casa sua.

 

<< Cavolo, guarda che ora si è fatta! >> Esclamò Naruto indicando l'orologio alle spalle del suo amico. << Faremo meglio a riposare, siamo tutte e due un po' stanchi e confusi. >> Concluse.

 

<< Io non ero affatto confus- >>

 

<< SI CHE LO ERI! >> Urlò interrompendolo.

<< Si che lo eri … >> Ripeté bisbigliando.

 

Il biondo si girò verso la porta d'entrata determinato ad evitare gli occhi dell'altro, decise che dopotutto non avrebbero dovuto più parlare di quella sera. Avrebbe fatto finta che non fosse mai accaduto. Faceva male? Non importava, era per il bene di entrambi.

 

Quella notte nessuno dei due chiuse occhio, pensando l'uno all'altro con gli stessi sentimenti celati nel cuore. Erano a meno di un metro di distanza eppure si sentivano separati da un abisso.

 

 

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Note:

Hi guys! Mi scuso per aver impiegato questo bel po' di tempo per pubblicare questo dodicesimo capitolo. Ho concluso che sarebbe stato un peccato non portare a termine la mia prima fanfiction anche se dovessi metterci un po' TnT.

Sorry again. é_è

 

By Maru-chan

 

   
 
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