Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Rallient    25/06/2014    1 recensioni
La storia narra di due personaggi Gabriele e Domenico che condividono un segreto. Intrighi,segreti e amori, qundo un ragazzo arriva a scoprire il vero se stesso e alla fine deve riuscire ad accettarsi anche se per un siciliano questo risulta molto difficile. Tutto inizia con un incontro tra i due in una sala da tè...
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Gabriele si maledisse, di nuovo. Eppure era stato lui a proporre quell'incontro. Ma aveva un dubbio e doveva toglierselo. Deciso il luogo dell'incontro mandò un messaggio che ottenne subito una risposta positiva. Gabriele passeggiava avanti e indietro per la via, indossava i suoi vestiti preferiti: i bermuda blu elettrico e la maglietta azzurra con le blazer blu notte. Mancavano circa cinque minuti all'ora dell'appuntamento. Domenico era solito tardare per questo motivo in realtà aveva anticipato di mezz'ora l'orario dell'incontro scritto sul messaggio. Come calcolato una ragazzo rossiccio di capelli con una barba dello stesso colore si avvicinava verso Gabriele. —Gabrielino!— urlò in lontananza il rosso. —Domenico, finalmente—. Gabriele salutò Domenico come era solito a Palermo, con due baci (che poi risulta essere accostare le guance e simulare con la bocca il suono del bacio) sulle guance. Con un gesto, il moro, indicò un bar lì vicino. —Ci mettiamo comodi? Seguimi—. Domenico annuì semplicemente. Gabriele notò il sorriso che aveva in volto il rosso, forse era contento di vederlo pensò. Era da quando era finita la scuola che non si vedevano, e dopo una chiamata fatta a caso a Gabriele, giunse quell'idea sciroccata di quell'incontro. Entrarono nel bar, che non era proprio un bar ma una sala da tè. Domenico non era abituato a quei luoghi, aveva una faccia stupefatta e il suo sguardo schizzava da una parte all'altra. Gabriele cercò un tavolo libero, e una volta trovato invitò Domenico a seguirlo. Si sedettero uno di fronte all'altro.—Allora, di cosa volevi parlarmi?— Domenico diventò di colpo serio, Gabriele era stupefatto dal passaggio dalla solita faccia da sberle a quella.—Prima una promessa: Qualsiasi cosa io ti dica o chieda non ti arrabbierai— Gabriele lo guardò dritto negli occhi. Il rosso alzò le mani, —Promesso— ormai sembrava curioso e preoccupato allo stesso tempo. —Ok— disse il moro distogliendo per un attimo concentrandosi sul cameriere che stava arrivando. Gabriele ordinò per tutti e due, Domenico non sapeva nemmeno cosa fosse un tè in piena regola, lui era abituato a quello casereccio che si fa di solito quando stai male. Le due tazze colme di tè verde all'anice stellato arrivarono in fretta. Domenico assaggiò la bevanda bollente, e rispose allo sguardo di attesa di Gabriele con un sorriso e un OK fatto con le mani.—Bene, volevo farti una domanda un po' scomoda— disse il moro. Domenico si aggiustò sulla sedia alzandosi un po' poi disse —Spara—. Il momento era arrivato finalmente il suo dubbio sarebbe stato chiarito. —Ti piace Antonio?— disse infine Gabriele. Domenico non si scosse nemmeno e rispose dopo poco tempo, —Certo è un mio amico—. —Non intendevo in quel senso...— Gabriele si aspettava una risposta del genere da Domenico, sapeva che magari non ci aveva mai pensato. —Intendo ti piace...piace? Nel senso amoroso— il moro sorseggiò il suo tè mantenendo gli occhi puntati sul rosso. Il volto di Domenico era diventato tutto di un colore, oscillava dal rosso al violaceo. Aveva colpito nel segno, Domenico non aveva pensato ad Antonio in quel modo. Gabriele ne era sicuro vista l'espressione in volto del rosso.—C-che v-vuoi dire?— Domenico era solito balbettare quando era nervoso, cercava di nasconderlo ma Gabriele lo conosceva bene e da tanto tempo. —State sempre sempre insieme e sei geloso quando sta con i gemelli— disse il moro mantenendosi serio, non voleva apparire freddo ma in quel momento era necessario. Domenico non aprì bocca e calò il silenzio. I due non si guardavano neppure, a dire il vero era Domenico che evitava lo sguardo di Gabriele. —Puoi essere sincero con me, se avevo problemi con questo genere di cose non te ne avrei nemmeno parlato— Domenico non conosceva tutto di Gabriele. Non sapeva che in realtà giocavano nella stessa “squadra”. Il rosso continuava ad aprire la bocca per poi richiuderla senza pronunciare nulla. —Non sono un frocio!— disse infine Domenico. Gabriele non sentì nemmeno quell'ultima parola, gli dava fastidio quindi il suo cervello la censurò e la sostituì con un bip. —Non ho mai detto che tu lo sia— l'espressione di Gabriele si addolcì un po'. —Non puoi decidere chi ti piace— Gabriele di istinto prese la mano di Domenico, inizialmente sembrava che stesse quasi per divincolarsi, poi dopo un sospiro lasciò che la mano di Gabriele cingesse la sua. —Me ne sono reso conto all'inizio di quest'anno— il rosso alzò lo sguardo per incrociare quello di Gabriele, aveva gli occhi lucidi. —Non sapevo cosa pensare, così semplicemente non ho pensato e per un po' ha funzionato—. Sembrava sincero, no era sincero, Gabriele ne era certo lo sentiva, e il suo sesto senso non aveva mai sbagliato. —Ogni volta, ogni dannata volta che quei troll o chiunque altro lo toccava... volevo ucciderlo— continuò Domenico, i suoi occhi si riempirono di rabbia, come se al posto delle iridi avesse due piccole fiamme. —Poi arrivi tu e mi fai questa domanda, come lo hai capito?—. —In un certo senso ho sempre saputo che tu fossi un “idiota-gay-represso”— disse Gabriele senza nemmeno scomporsi —Poi notando i tuoi comportamenti quello che era nato come uno scherzo mi portò a chiedermi se fosse tutto vero—. Domenico annuì. Solitamente due ragazzi che si tengono la mano in un locale del genere, soprattutto in Sicilia se non a Palermo, fanno scalpore ma in quel momento per i due amici il mondo non esisteva. Erano come nello spazio, non sembrava esserci gravità al di fuori da dove erano loro, al di fuori del loro tavolo tutto volteggia. Restarono un po' in silenzio. Gabriele si decise a prendere parola. —Andiamo a fare due passi ti va?—. Il rosso annuì solamente. Pagarono e uscirono dal locale. Camminarono per quella via di quella città fatta di urla e clacson che tuonavano. Loro però rimanevano nel loro mondo, nel loro angolo di pace. —Pensi che io sia fro...— cominciò Domenico, dopo incontrò lo sguardo di Gabriele che era tutt'altro che felice e si corresse —Gay?—. —Ha tutta questa importanza?— rispose Gabriele —Se ti piace qualcuno non conta come sia fatto ma solo chi sia—. Domenico sembrava colpito da quelle parole e un sorriso si insinuò nel suo volto. —Gabrielino... che dovrei fare?— Gabriele ebbe un brivido, quel “Gabrielino” era carico di tristezza molto diverso dal solito. —Non dico di fare coming out, ma penso che dovresti dirlo ad Antonio— disse Gabriele in tono severo, —Hai dormito insieme a lui durante il viaggio di istruzione, ha il diritto di sapere—. Domenico non sembrò convinto di ciò che sentiva. —Non penso che sia una buona idea— disse il rosso —Non la prenderebbe bene—. Gabriele non sapeva cosa dire tanto meno cosa pensare. —Non puoi saperlo, è possibile che anche lui sia...— il moro non concluse nemmeno la frase, non ne aveva bisogno. —Pensi che sia la cosa giusta da fare?— chiese infine Domenico. Gabriele rispose con un cenno di assenso del capo. Il sole stava tramontando tra i palazzi, i due stettero in silenzio per tutto il tempo che ci volle per ritornare alla stazione. Lì dopo essersi salutati con un abbraccio si separarono per poi ritornare ciascuno a casa.

 

 

————————————

Avevo concepito questa storia come un unico testo, poi ho pensato che forse potevo farne una serie. Ringrazio coloro che leggeranno questo brano e mi scuso per eventuali errori e incongruenze. Non sono uno scrittore e questa è la priva volta che scrivo una cosa di questo tipo. Ditemi con una recensione se la trama è buona e se è un bene continuare. Grazie in anticipo :) Ps:leggete il secondo capitolo, grazie ancora

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Rallient