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Autore: ImUnique    25/06/2014    1 recensioni
La sveglia era suonata ormai già da un quarto d'ora, ma la voglia di
mettere i piedi a terra no esisteva. Era il primo giorno di scuola, anzi,
il primo giorno del secondo anno di liceo. Charlotte non ne voleva sapere
niente del liceo Mckinley; odiava quel posto. Non era una ragazza molto
popolare, aveva sempre vissuto all'ombra di sua sorella Marley. Tutte
e due avevano i capelli castani , occhi azzurri e labbra carnose, erano
entrambe molto carine, ma quella su cui cadeva più lo sguardo era Marley. Ma quest'anno le cose sarebbero cambiate, Charlotte avrebbe fatto nuove amicizie, il glee sarebbe diventata la sua nuova casa, e avrebbe passato un anno meraviglioso.
O almeno credeva sarebbe stato tale...
-
"Guarda, che ho capito il tuo giochetto!"
"Quale giochetto?"
Chiedo io perplessa.
"Basta che tu me lo dica!"
"Mi dica cosa?"
"Se vuoi scopare devi solo dirmelo!"
-
Avevamo già provato tante volte quella canzone. Ma, non avevo ancora tirato fuori le mie vere emozioni. E non ce la facevo più. Dovevo mettere in chiaro le cose.
Arrivato al centro del palco, mi metto a fissarlo nei suoi occhi neri. Sono belli e profondi, come pozzi.
"Allora, proviamo."
Genere: Erotico, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: Cross-over, Lime, OOC | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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CAPITOLO 54
DON'T DREAM IT'S OVER

-Charlotte-
Mi fischiano le orecchie. Intorno a me non percepisco nessun rumore. Vedo persone agitare le braccia ed esultaste felici. Faccio un respiro profondo e sto ferma nella mia posizione. Una persona mi scrolla le spalle e mi guarda sorridendo ed urlando. Solo dopo mi accorgo che in mano Tina tiene il trofeo delle provinciali.

"Chi sono i migliori?"
Grida Marley alzando la mano serrata a pugno. 
"Le nuove direzioni!"
Gridano i miei compagni tutti in coro. Sono più che  felice anzi sono felicissima, ma al momento non riesco a pensare ad altro che a Ryder e al modo in cui mi guardava. Mi sentivo letteralmente in imbarazzo ma mi faceva sentire femmina e desiderata, e sexy e....
"Char tutti bene?"
Mi chiede Tamara passandomi una mano davanti agli occhi scuoto la testa e con un sorrisetto finto le faccio cenno di si. Lei alza le spalle e sorridendo a sua volta se ne va felice e saltellante verso un'altra parte. Tutti dentro alla stanza non fanno che gridare abbracciarsi e sbraitare per la vittoria. Non mi sento a mio agio in questo momento con loro che festeggiano mentre non riesco a pensare alla vittoria. Perciò vado verso l'uscita e cammino un po' nei corridoi. Finché una presenza non mi fa bloccare all'istante. Dietro di me appoggiato contro ad una fila di armadietti mi scruta con la stessa aria sexy di prima. In imbarazzo mi gratto una spalla e faccio finta di nulla fingendomi calma e a mio agio. Ryder si sposta dal punto in cui si era appollaiato e mi raggiunge. 
"Sei proprio stata brava."
"Mh-mh."
Accenno io.
"Ma potevi cantarne un' altra migliore."
Continua lui prendendo una ciocca dei miei capelli tra le dita. Sono come paralizzata mentre sento il suo sguardo addosso. 
"Quanto vorrei farti mia."
"Oh Ryder..."
"Peccato che ci sia il tuo ragazzo..."
"H..."
Sussurro io pensando a lui.
"Ma potrebbe funzionare comunque."
Lo guardo confusa, lui intende tradirlo?
"Ma non posso."
Dico io decisa. Ryder si avvicina ancora di più a me:"oh si che puoi, lui non lo saprà."
"Beh se la vuoi tienitela questa puttana."
Dice un'altra voce poco lontana da noi. Stacco gli occhi dal volto di Ryder e cerco la voce che ha parlato nei corridoi. I suoi occhi verdi mi scrutano pieni di odio. Mi stacco subito da Ryder, il quale era stato così ipnotizzante che non mi ero nemmeno accorta che i nostri visi avevano poca distanza tra l'uno e l'altro. 
"Harry io.."
Cerco di spiegargli. Ma poi spiegargli cosa? Il fatto che adesso ci sia un ragazzo che mi attrae come una calamita? Bel modo di risolvere le cose, brava Charlotte.
"No davvero basta."
Dice Harry andandosene. 
"Io non ne posso più! Troia."
"No ti prego."
Inizio io facendo per seguirlo ma qualcosa mi blocca. Ma non è Ryder che mi trattiene, sono io. Non voglio seguirlo. Mi sento come il mondo  crollarmi addosso. Lenta mi giro e mi riavvicino a Ryder. Gli metto una mano sul viso e gli accarezzo una guancia per un po'. Lui mi guarda compiaciuto, felice del mio gesto. Poi gli do una sberla in faccia e correndo me ne vado via a cercare H.

-Niall-
Sto per andarmene via dalla scuola insieme a Kitty e a Diana quando il ragazzo biondo dei prima non ci ferma. Io gli sorrido amichevolmente, e poi però girandomi verso Diana noto che il suo sorriso si è spento in un'espressione stupita. Cosa le sarà successo? Il ragazzo mi sorride e dice:"siete stati grandiosi."
Ma che persona gentile. Do una leggera spallata Kitty e poi faccio:"visto com'è stata brava?"
Dico alludendo a mia cugina, la quale mi guarda con la fronte corrugata in e le labbra arricciate mentre fa cenno di no; lui si gira verso Diana e risponde:"si è stata fantastica."
Come mai parla a lei e non a Kitty? Li guardo perplesso. Ma questi due si conoscono per caso? 
"Francesco che ci fai qui?"
Chiede Diana sconvolta. Francesco?
"Io non vivo senza te."
Risponde lui. La mia ragazza si gira verso di me e mi guarda malinconica. Anche io ho assunto un'espressione più dura del solito. Mentre mia cugina ci guarda non capendo comunque nulla. Sento Diana iniziare a parlare, ma in italiano, per non farsi capire. Ha una discussione animata con questo Francesco, e capisco solo adesso che è il suo ex venuto dall'Italia.

-Diana-
Non sembra cambiato di una virgola ma dice tutto il contrario. Dice che il suo modo di fare e cambiato e che è stato un coglione a tradirmi così. Ma io non gli credo, o almeno non ci riesco, non ce la faccio. E poi adesso c'è Niall e di sicuro non lo lascio col cuore spezzato mentre me ne vado via con uno stronzo.
"Senti Colombi non mi credi?"
Faccio segno di no con il capo, mentre lo guardo inespressiva.
"Beh sappi solo questo. Mi sono fatto un viaggio di sei ore per vederti. E ho paura dell'aereo, cosa che già sai."
Mi avvicino a lui e con tono di sfida gli faccio:"si ma io non sono qui per te."
Prendo Niall per il polso e insieme a sua cugina li trascino fuori e saliamo subito in macchina. 
"Parti."
Dico a Kitty che è rimasta un po' stordita dalla discussione con il mio ex. A scoppio ritardato lei ingrana la marcia e parte verso casa Black.

-Tamara-
Siamo tornati a casa di Zayn ormai da un'oretta circa. Abbiamo passato il tempo a parlare con sua nonna e Sarah sulla gara che avevamo fatto, e per più volte non avevano saggi altro che congratularsi con me della mia performance canora.
"Pff, ma smettetela."
Dio io spostandomi un po' di capelli dietro alla spalla facendo ridere tutti nella stanza. Ad un certo punto suona il campanello. E con più fretta che può nonna Malik va ad aprire. Io sto girata dall'altra parte intenzionata a parlare con Sarah del vestito che indosso. 
"Che una persona per te Tamara."
Mi giro sorridente, poi appena la vedo il sorriso mi muore in viso. Mia mamma mi guarda triste. Io non mi muovo dalla mia sedia, sono impegnata fissarla, io e mia madre siamo identiche, sembro la versione più giovane di lei, solo gli occhi sono diversi; lei ce li ha di un grigio scuro mentre i miei sono marroni come la terra. 
"Tesoro torna a casa con me."
"Ma papà..."
"Ho chiesto il divorzio."
Dice sicura di se mentre le scende una lacrima sul viso.
"Era ormai da mesi che mi tradiva."
La guardo pietrificata dalle sue parole. 
"Ti prego torna a casa con me."
Mi alzo dalla sedia e le vado in contro. Ci stringiamo in un abbraccio e mi sento protetta tra le sue bragia che mi cingono la testa. Il suo profumo inonda le mie narici e mi sento di nuovo protetta e amata, anche se questa sensazione effettivamente non è mai sparita grazie a Zayn.

-Liam-
Durante il viaggio in macchina per portare Charlotte e Marley a casa la prima non aveva spiccicato parola con nessuno. Quando le facevamo una domanda lei alzava le spalle e sbuffava annoiata. 
"Che succede tu ed Harry vi siete di nuovo lasciati?"
Chiedo io ridendo; Marley vicino a me tenta di soffiare una risata e ci guardiamo divertiti.
"Bingo."
Fa poi Charlotte con la voce carica di amarezza. Freno di colpo e quasi Marley non vola via dalla macchina. 
"Cosa!?"
Grida subito la mia ragazza voltandosi a guardare i sedili posteriori. Cazzo che figura di merda che ha fatto.
"E perché? Cosa cazzo e successo?"
Pensa che io l'abbia tradito ma non è vero. Volevo seguirlo e spiegargli tutto ma mi sono bloccata e non ho fatto nulla."
O cavolo o cavolo o cavolo. Io non ci vivo con mio fratello che sbraita dalla mattina alla sera perché è incazzato.
"No no adesso vai da lui e gli spieghi tutto."
Dico io facendo retromarcia per andare a casa mia. Ma Charlotte si avventa su di me e mi blocca il polso che stava per cambiare marcia.
"No. Io non penso di volere stare ancora con lui."
"Perché?"
"Forse mi sono stufata."
Mi metto una mano sulla fronte e scuoto la testa. Non può essere vero. 
"Ti prego Liam."
Dice lei supplicandomi. D'altronde se le voglio bene devo fare quello che lei ritiene giusto per se stessa. Così lascio perdere e le riporto a casa. 

-Harry-
Odore di alcool e fumo invadono questo bar sudicio e decadente. Il barista mi passa un altro boccale di birra, pur sapendo che sono minorenne e che non ho ventun anni; e un tipo piuttosto insolito, sulla cinquantina d'anni, è ricoperto di tatuaggi e rughe, una barena grigia scende dal suo mento fino ad arrivare fin sopra alla cinta dei pantaloni. Cosa alquanto bizzarra. Nel locale ci sono solo luci fioche e giallastre che illuminano il bancone, del resto tutto naviga nella più totale oscurità. Si sente la porta del locale aprirsi e il campanello posto sopra ad essa suona. Un ragazzo della mia stessa età, credo, si siede vicino a me e ordina una birra. 
"Il mio locale va avanti grazie alle pene d'amore."
Afferma il barista che si era da poco messo a fare le parole crociate davanti ai miei occhi. 
"Sei stato rifiutato anche tu?"
Chiede il ragazzo biondo.
"Una specie."
Rispondo tracannando un po' di birra dal boccale. 
"Che schifo eh? I sentimenti."
Dice di nuovo lui osservando l'interno ambrato del suo boccale. Avvicina alle labbra l'alcolico e inizia a bere.
"Già."
Mi limito a rispondere io bevendo di nuovo. 
"Sai che c'è sarebbe tutto molto più semplice se avessimo delle storie di una notte. Del tipo, io sono Francesco abito li e domani mattina e ne vai alle otto. Tutto molto più semplice e divertente."
Beve l'ultimo goccio della birra che gli era rimasta nel bicchiere. 
"Parole sante."
"Comunque Francesco piacere."
"Harry."
Dico con un mezzo sorriso sulle labbra. 
"Non vedo l'ora di iniziare al scuola qui. Mi hanno detto che gli italiani fanno colpo sulla maggior parte delle americane."
"Beh allora divertiti anche per me."
Il ragazzo mi da un mezzo schiaffo sulla spalla e si gira con il busto rivolto verso di me.
"Potremmo entrare in affari."
Lo guardo interrogativo.
"Si sai, io ne attiro una e tu vai dall'amica, c'è sempre un amica di mezzo."
Tende la mano verso di me, la fisso per pochi istanti e poi la stringo con la mia. 
"Affare fatto."
Ordiniamo altri due boccali di birra e brindiamo alla nostra. Sarà un anno migliore questo. 

-Robin-
Tornata a casa mi sono stesa sul divano e ho guardato per un po' qualche film demenziale. Non avevo voglia di guardare uno di quei smielati film romantici. Da quando è passato capodanno la casa e tornata in ordine. Ma ogni volta che mi guardo in giro mi sembra che manchi sempre qualcosa, ma non percepisco cosa possa essere. Sento qualcuno entrare dalla porta in cucina così incuriosita vado verso la stanza da dove proveniva il suono. Un po' mi prende un colpo quando vedo Louis con dei sacchetti in mano. 
"Ma non potevi avvertire?"
Sorride al mio modo di fare incavolato. Mette giù i due sacchetti, e si avvicina a me. Alza le spalle e guardando in alto dice:"volevo sorprenderti."
"In che modo scusa? Magari dicendo:'boo ti ho spaventata adesso andiamo di sopra a scopare.' No non saresti stato molto mostruoso."
Dico io prendendolo in giro. Lui si avvicina a me, mi scruta con aria felice e gioiosa si avvicina ancora un po' a me con la testa e, poi mi prende in braccio e corre di sopra in camera mia.
"Ma che fai?"
Inizio a gridare spaventata. 
"Facciamo quello che sono venuto a fare."
"Coglione."
Riesco solo a dire io prima che mi baci e chiusa la porta della stanza.

-Marley-
"Ma si può sapere che ti è preso?"
Le grido camminando avanti e indietro per la stanza.
"Non ti agitare che dobbiamo andare a trovare mamma in ospedale."
Risponde lei menefreghista. Quasi mi scoppiano i nervi per il suo modo di fare.
"Ci hai provato con il mio ex!"
"Non ci ho provato e lui, che che...ha fatto il coglione stronzo!"
Dice mia sorella per giustificarsi. 
"Tu rimani qua!"
Dico puntandole un dito contro e afferrando le sue chiavi di casa.
"Cosa stai facendo?"
Dice lei spaventa. Riesco ad afferrare un cappotto e ad uscire di casa prima che lei mi raggiunga. Serro la porta e me ne vado via in macchina. Guido verso l'ospedale intenta a trovare mia mamma e dirle tutto quello che è successo oggi, tralasciando il fatto che Charlotte ha rotto con Harry.

-Charlotte-
"Non ci posso credere."
Dico io cercando di aprire la porta di casa. Marley mi ha davvero chiuso dentro? Potrei passare da una finestra per uscire, ma tanto non saprei dove andare ne perché. Giro per casa senza meta e cerco di trovare delle idee per fare qualcosa. Ad un certo punto sento il cellulare squillare, e Blaine.
"Pronto?"
Dico subito io non appena apro la chiamata.
"Dimmi che non è vero."
"Cosa?"
Chiedo io troppo ingenuamente.
"Perché lo hai lasciato?"
Dice lui arrabbiato.
"Mi ha lasciata lui!"
"Si ma cosa hai fatto?"
Racconto quello che è successo dopo e durare la performance. Di come mi aveva guardata Ryder delle parole che mi aveva detto Harry e del fatto che mi sono bloccata prima di inseguirlo.
"Ma tu lo ami."
Sussurra il  mio amico appena ho finito di parlare.
"Forse non più."


-Hey now, hey now 
Don't dream it's over 
Hey now, hey now 
When the world comes in 
They come, they come 
To build a wall between us 
We know they won't win 

-angolo autrice-
Se mi odiate non dite nulla. Chi tace acconsente. Come ho già detto la seconda stagione la vedrete verso agosto/settembre. Ringrazio chi mi è stato vicino su efp (alessia) e a chi leggeva i capitoli prima che io li pubblicassi (vero e Lou) grazie per aver letto e ci vediamo tra qualche mese belle.
  
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