25/06/2014
1 recensioni3 anni dopo
1 gennaio
Mi rotolavo nel letto con la speranza che quei maledetti fuochi d’artificio cessassero di far tutto questo rumore assordante. Sin da piccolo ne ho sempre avuto paura, ma allora io avevo la mia mamma. Adesso nessuno. Solo. Solo come un cane. Mia sorella Gemma si è dimenticata di me così come Niall che lo ritenevo il mio migliore amico. Mi hanno abbandonato dentro questa villa piena di ricordi che ancora non sono riuscito ad accantonare in una parte della mia mente. I ricordi sono ancora vivi, e ancora così dolorosi.
Scesi dal letto spazientito e ancora assonnato. Raccattai tutti i miei indumenti da terra e mi feci una doccia. Da quando sono solo ho l’abitudine di dormire nudo, senza niente addosso. In questo modo mi sentivo ‘ libero ’.
Una volta indossati jeans neri aderenti e una maglietta bianca semplice scesi al bar.
<< ciao Louis! >> salutai il ragazzo moro, sorridendo appena.
<< oh! Guarda chi si rivede >> disse sorridendo.
<< ci siamo visti ieri sera, brò >> gli feci ricordare, ma era talmente ubriaco da non ricordare neanche il suo nome.
<< davvero? Ah già! Da Abigail >> annuì.
<< cosa ti offro? >> chiese pulendosi le mani sul grembiule dal Caffè in polvere.
<< il solito >> annuì e si girò per prepararmi il caffè macchiato.
Stranamente nel bar non c’era nessuno, solo tre o quattro signori vestiti con giacca e cravatta. Io sono dell’opinione che durante il periodo che va dal 23 dicembre fino al 6 gennaio nessuno deve lavorare ma passare i giorni in santa pace.
<< allora … alla fine che hai fatto ieri? >> domandò porgendomi la tazza fumante.
<< nulla, sono ritornato a casa >>
<< solo? Non ti sei portato nessuna bella ragazza? >> scherzò. Ma a volte non mi piaceva il suo modo di scherzare, io non volevo nessuna bella ragazza, solo Hope. Ma comunque sorrisi .
<< nah! Sai che amo solo Hope >>
<< ma Harry lei è- >>
<< no! Lei niente >> lo bloccai sapendo già quel che mi stava per dire. Non volevo sentirmelo dire. Lui annuì e abbassò il capo.
<< Janette mi ha detto che stasera dà un’altra festa a casa sua, sei dei nostri? >> chiesi dopo aver finito il mio caffè.
<< certo! Ti passo a prendere? >>
<< okay >>
pagai e ritornai a casa.
Un’oretta dopo
<< Janette! Che ci fai qui?! >> chiesi sorpreso. Di solito non veniva mai a farmi visita.
<< ciao Harry >> disse con voce estremamente eccitante. È conosciuta soprattutto come ‘scoparagazzi ‘ si è portata a letto tanto di quei ragazzi che ha perso anche lei il conto. L’ultimo è stato Lou, ma io non cadrò nella sua trappola.
<< passavo per di qui >> continuò. Mi spostai per farla entrare. Indossava una camicetta talmente stretta che si vedeva tutto il seno. Poi un pantalone nero aderente e capelli legati.
<< come stai? >> chiesi deglutendo rumorosamente. Non mi sono mai sentito a mio agio con lei, anche perché sapevo che se si sarebbe avvicinata troppo a me non mi sarei più controllato.
<< bene e tu? >> accavallò le gambe e mi sorrise.
<< tutto bene >>
<< ci sarai alla festa stasera, vero? >> annuì con il sudore che quasi mi colava dalla fronte.
<< bene, ci divertiremo tanto >> sorrise mettendo i mostra i suoi denti perfetti.
La sera
<< Harry Edwards Styles aka il ragazzo più lento della terra, ti vuoi muovere? >> urlò spazientito Louis dal piano di sotto. Mi guardai un’ultima volta allo specchio e scesi di sotto di corsa.
<< eccomi, eccomi >> presi le chiavi e chiusi la porta.
<< Dio, sei più lento di una lumaca >> scherzò dandomi un pugno leggero sul braccio, risi di gusto. La puntualità non è mai stata il mio forte.
<< ahhh! Stasera alcool, erba e tanto sesso! >> urlò eccitato.
<< amico, non voglio riportarti a casa ubriaco >> dissi. Era successo molte altre volte e non mi andava di prenderlo a peso morto, trascinarlo fino alla macchina e vederlo vomitare.
<< non essere pesante e fatti anche tu qualche bella ragazza >> lo guardai di traverso. Alzò le mani per difendersi.
Messaggio Janette: allora riccio, dove sei?
Messaggio Harry: sono vicino alla stazione, sto arrivando.
<< oh oh oh! Janette! >>
<< Lou, ma i cazzi tuoi mai eh?! >>
<< mai, brò >> scossi la testa sorridendo divertito.
Una volta arrivati ci avviamo verso il nostro gruppo formato da : Janette, Abigail, Perry, eleonor, Zayn, Josh, Mike, lou e me. Li avevo conosciuti grazie a Louis. Non erano male ma forse erano un po’ troppo scatenati e ogni sera volevano andare a qualche festa. Per non rimanere completamente solo mi sono aggiunto al gruppo. Non sapevo quasi niente di loro e loro non sapevano nulla su di me. Mi ero aperto solo con quel pazzo con cui sono venuto qui, c’è molta sintonia tra noi.
<< ciao! >> salutammo all’unisono i ragazzi appoggiati al muretto. Mi soffermai a fissare la casa di Janette. Era incredibilmente grande, più della mia. Già da lontano si sentivano le urla e le luci che emettevano tutti i giovani lì dentro.
<< ciao Harry! >> salutò Janette avvicinandosi e stampandomi due baci sulla guancia. Restai fermo come un salame prima di riprendere coscienza.
<< vuoi? >> chiese Zayn porgendomi una canna.
<< certo che lo vuole >> rispose al posto mio la mora affianco a me. Presi la sigaretta tra il pollice e l’indice, poi aspirai. La passai a Lou ed entrammo in casa.
<< allora … ti piace? >> si avvicinò Janette.
<< si , bella casa >>
<< intendevo … ti piace come sto? >> fece una giravolta su se stessa prima di prendere una ‘ storta ‘ e cadere su di me.
Aveva indosso un abito rosso fluorescente, tacchi vertiginosi, trucco abbondante e capelli sciolti. Annuì scollandomela di dosso.
<< è da parecchio che ti desidero >> sussurrò al mio orecchio. Calma Harry, calma.
<< davvero? Io … ecco >>
<< shhh >> portò il suo indice sulla mia bocca, zittendomi.
<< sai quante cose potremmo fare questa sera? >> disse con voce sexy. Calma Harry, calma.
<< possiamo fare molte cose >> continuò con lo stesso tono. Cercavo di staccarmi ma è come se quella voce mi blocasse, in qualche modo.
Ordinò due vodka lemon e me ne porse uno. Afferrai il bicchiere e mandai giù. Lei fece la stessa cosa. Dopo aver bevuto mi trascinò in pista. Cercavo con lo sguardo il mio amico ma non c’era da nessuna parte. Si appiccicò a me strusciando la sua gamba contro la mia intimità. Calma Harry, calma.
La vodka iniziava a far effetto. Mi sentivo tutto stordito in più ci di metteva anche Janette.
<< J-a-nnette >> sussurrai eccitato, ma non mi sentì.
Mi diede le spalle e si piegò facendo un twerk mostrandomi il suo lato B.
Calma Harry, calma