~~Scendo dal palco. Ho appena finito  il mio discorso. Do un ultimo sguardo alla folla, e lo vedo. In piedi, stretto nel suo chiodo nero, lo sguardo fisso su di me, con un sorriso strafottente sulle labbra. Un vortice di emozioni mi assale: rabbia, odio, felicità e … amore. Se ne è andato senza salutarmi, senza alcuna spiegazione, eppure eccolo lì, che si gode lo spettacolo, che mi fa provare ancora quelle sensazioni. Che non mi fa capire più niente. Che mi sorprende. Vorrei poter correre da lui, abbracciarlo e riempirlo di pugni allo stesso tempo, ma non posso perché devo ricevere il mio diploma. Non ho tempo per pensare a lui. È la bugia più grande che abbia mai concepito. Per tutta la durata della consegna dei diplomi non faccio altro che pensare a quel maledetto ragazzo che sta in piedi in fondo, aspettando che la sua Rory riceva il diploma, dispiaciuto per come sono andate le cose. Paris mi riempie la testa di parole, dicendomi che non conosce la maggior parte delle persone. Sento il mio nome. I piedi si muovono da soli verso la pedana. Prendo il diploma e ringrazio il preside. Guardo mia madre e le faccio una smorfia poi guardo lui, accenno a un sorriso.  Ho gli occhi lucidi. Non voglio crollare, non lì.

La cerimonia è finita, finalmente. Ora posso andare da lui. Potremo chiarire tutto, tornare insieme. Lo cerco ovunque, ma non lo trovo. Se ne è andato via. Di nuovo. Il telefono inizia a squillare. Rispondo. Silenzio. Decido di attaccare, ma so chi è. Squilla di nuovo. Rispondo e stavolta mi faccio valere. Prendo tutto il mio coraggio e gli dico ciò che penso. Le lacrime scendono. Sono troppe, non riesco a fermarle. Attacco, ma prima sento un sospiro di arresa. Potrebbe essere di chiunque ma il mio cuore mi suggerisce il nome, con una vocina flebile lo sussurra alla mia anima, facendomi cadere di nuovo nel turbine di emozioni. Sussurra JESS.