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Autore: Sinfony    20/08/2008    1 recensioni
Chiudo gli occhi per asciugare le lacrime prima che mi inondino le guance. E pensare che lui è lì fuori!!! L’ho visto, si è permesso di venire al mio provino, al mio canto di Fenice, alla mia morte solitaria a cui lui mi ha condannata! curiosi??? Leggete per comprendereeeee bacui
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gabriella Montez
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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oceano

****Oceano****

 

Ho le unghie completamente rovinate. Suppongo che questo sia il pensiero meno sensato che io possa concepire in questo memento, ma dato che tengo il microfono in mano, mi pare ovvio guardare le mie terribili unghie, anche se le mie preoccupazioni in teoria dovrebbero essere ben altre.

Spio ancora una volta dalla fessura del sipario vermiglio, di nuovo mi porto automaticamente le mani alle labbra e mordicchio nervosamente quel sottile strato di unghie che mi è rimasto, prima di accorgermene e allora abbassare le braccia lungo i fianchi. Scanso una ciocca di capelli corvini dalla fronte e li infilo dietro un orecchio, non potendo addentarmi le unghie, anche perché non ne ho più, inizio a passeggiare avanti e indietro, percorro più volte il corridoio delle quinte, incrocio alcuni truccatori, un paio di costumisti, anche la Darbus una volta, tutti mi rivolgono sorrisi incoraggianti, che non mi incoraggiano per nulla.

Una cosa sola potrebbe darmi forza ora come ora, una cosa che non ho e che non avrò più, una cosa che mi sono lasciata scivolar via dalle mani come acqua, una cosa che mi è stata strappata, rubata, trafugata, rapita.

Chiudo gli occhi per asciugare le lacrime prima che mi inondino le guance.

E pensare che lui è lì fuori!!! L’ho visto, si è permesso di venire al mio provino, al mio canto di Fenice, alla mia morte solitaria a cui lui mi ha condannata!

Una rabbia ghermisce il mio corpo, il sangue nelle mie vene si oscura, il mio cuore ricorda di essere stato spezzato e calpestato.

Non posso uscire così, però, quindi faccio come mi ha detto Taylor, un bel respiro, profondo, ad occhi chiusi e torna tutto a posto. Per fortuna ho un’amica che sa dare ottimi consigli.

Un ragazzo mi raggiunge e mi dice “Cinque minuti Gabriella, cinque minuti ed entri ok?” e se ne va prima che possa rispondergli.

Faccio una corsa di fronte allo specchio, controllo un attimo che quel filo di trucco che porto non si sia sciolto, che l’abito argenteo non sia sgualcito, mi sento un po’ sciocca, ricordando che la prima volta che ho calcato questo palco, indossavo un camice da laboratorio, ma lui mi aveva detto che ero bellissima, e io ci avevo creduto. Quando si ama si è sempre bellissimi, anche lui lo era, sudato e nervoso, così tenero.

Ma è passato tanto tempo, anzi, non così tanto, solo un anno, ma un anno pieno, un anno di cambiamenti, un anno in cui lui ha deciso che preferisce le bionde, per così dire.

Non è il momento per pensarci comunque, lui e la sua bionda hanno fatto la loro esibizione un giorno fa’, c’ero anche io, fra il pubblico immenso, ad ascoltarli: sono stati bravi, molto, lei è sempre egocentrica e megalomane, una vera star, lui non tanto, più che altro le si adegua, ma segue il proprio cuore come sempre, solo che il suo cuore non segue più me.

Stringo il microfono nella mano e mi metto al centro del palcoscenico, in attesa che il sipario davanti a me venga alzato, e mi mostri a un centinaio e più di persone, so che sono così tanti perché li ho visti entrare da dietro le quinte.

Deve essere calata la luce, poiché non sento più nessun chiacchiericcio, mentre rifletto a testa bassa a questa possibilità, vedo con orrore il sipario alzarsi e la luce iniziare a illuminare la punta dei miei piedi, mi volto rapidamente verso destra e verso sinistra, nell’angosciata ricerca di qualcuno che mi prenda per mano e mi rincuori, non c’è nessuno, non c’è più nessuno.

Il tendone mi arriva alla vita, sento degli applausi, lentamente sale al collo e poi il volto, i capelli, sono in scena. Non sorrido, non tanto almeno, finalmente vedo qualcuno amico: Kelsie al piano mi sorride, so che tifa per me, e inizia a modulare al piano le prime note della mia canzone.

 

Piove sull'oceano piove sull'oceano
piove sulla mia identità

 

Pioveva il giorno in cui mi hai detto addio, pioveva anche il giorno in cui ci siamo scambiati il primo bacio, la pioggia è sempre stata una costante fra di noi, se ci penso anche quando ci siamo incontrati per la prima volta, piovevano fuochi d’artificio.

 

lampi sull'oceano lampi sull'oceano
squarci di luminosità

 

Mi trema un po’ la voce, ma è normale quando canto, soprattutto da quando canto da sola, soprattutto quando sono le emozioni a prendere possesso del mio corpo e muoverlo per me. Amo queste sensazioni, sono l’unica cose che mi spinge a continuare a cantare, a vivere.


forse là in america
i venti del pacifico
scoprono le sue immensità

 

Eccolo, lo scorgo in prima fila, alla sua destra è comodamente e tranquillamente seduta la bionda Sharpay, non è agitata, forse pensa che da sola non possa batterla, ma si sbaglia, non conosce il mio potenziale, alla sua sinistra invece c’è Chad, è ammirato come al solito, dispiaciuto, e anche piuttosto irritato per essere così vicino alla Regina di ghiaccio, stringe la mano a Taylor, questa mi guarda impietosita ma contenta perché sono qui.


le mie mani stringono
sogni lontanissimi e il
mio pensiero corre da te

Fosse solo uno il pensiero che corre da te…invece sono mille, sono i ricordi, le speranze, i sogni, le illusioni! Sono tutta la mia vita, sono le spezie della mia giornata, sono tutte le immagini che si riflettono su di te mentre ti guardo, ogni giorno, ogni minuto, ogni istante, accanto a lei, quando ti vedo seguire i suoi movimenti con lo sguardo, e rivolgerle sorrisi innamorati, quando vi sento parlare di quello che avete fatto, di quello che vorreste fare, di quello che provate, quando vi vedo baciarvi, senza alcun rispetto per me, forse sono egoista, oppure sono solo ancora innamorata.


remo tremo sento
profondi oscuri abissi

Sono gli abissi che ora mi circondano, oscuri e profondi, come canto, e io, su una scialuppa che imbarca acqua, sono stata costretta ad abbandonare la tua nave, pur controvoglia, la mia cabina è stata occupata da un’altra principessa, che l’ha tappezzata con carta rosa, e che ti vedo amare ogni istante di più.

 

è per l'amore che ti do
è per l'amore che non sai
che mi fai naufragare

 

Tu non sembri nemmeno accorgerti che mi sto perdendo, che sto naufragando, non ti rendi conto che ogni mio gesto per te è dettato dall’amore, dalla speranza di riaverti, non sai quanto amore ti dono, non ne hai la minima, pallida, tenue, fioca, idea di quanto io ti sia devota, non capisci che se tu mi chiedessi di uccidere io lo farei, a patto di riconquistare  il tuo amore!

Sento la foga riempirmi il petto e far battere il mio cuore, la sento imprimersi nella mia voce, che s’incrina addolorata, ma pare dar così, ancor più realtà alla mia canzone, che si riempie di me, del mio spirito.


è per l'amore che non ho
è per l'amore che vorrei
è per questo dolore

 

Faccio di tutto, tutto quello che immagino per recuperare il tuo amore, che non ho, che vorrei, che mi fa piangere ogni sera, come un dolore sordo al petto, batte, più forte e pesante del cuore, incessabile, perché se smettesse, smetterei anche di vivere, a volte me lo chiedo, cosa faresti tu, se io morissi? Piangeresti, forse, lo spero, magari ti sentiresti anche in colpa per avermi persa, come sarei felice se fosse così, anche da morta vivrei nel tuo amore ritrovato, ma non voglio morire, e da viva, non mi ami. Dovrei forse arrendermi?


è questo amore che ho per te
che mi fa superare
queste vere tempeste

Tempeste interne, conflitti, confusioni, distrazioni e crolli emotivi, tempeste esterne, scandali, visioni. E il mio amore per te, mi fa da scudo, che mi fa lottare, perché mi fa capire che se io posso amare così, anche qualcun altro potrà amarmi in questo modo, tu l’hai fatto?? Mi hai amato quanto io amo te?? Vorrei domandartelo ma come potrei mai accettare una tua risposta negativa? Mi cadrebbe il mondo addosso.

 

onde sull'oceano
onde sull'oceano
che dolcemente si placherà

 

Anche il mio male un giorno si placherà, un giorno troverò la mia isola in questo oceano di tristezza, attraccherò al suo porto, scenderò a terra, con i piedi toccherò la sabbia fina, indosserò un abito logoro, distrutto da te e da quello che mi hai fatto, sarò stanca, consumata, divorata dal mio stesso sentimento, ma in quell’isola, troverò qualcuno che mi aiuterà, che mi farà indossare gli abiti regali che non ricordo più, mi riempirà di quelle attenzione che ho scordato.  

le mie mani stringono
sogni lontanissimi e il
tuo respiro soffia su me

 

Ora però non la vedo ancora l’isola benedetta, ora sono ancora su questa dannata barca che si allontana da te, sospinta dal vento che tu mi aliti addosso, amaro e perpetuo, solo questo mi è rimasto di te: un respiro che non assomiglia a quello che mi davi mentre mi baciavi, o a quello che sentivo sulla mia pelle dopo che avevamo fatto l’amore, un respiro che mi manda via, che non mi vuole più.

remo tremo sento
vento intorno al cuore

Navigo senza sosta, fra i corridoi della scuola, ignoro coraggiosamente i tuoi sguardi, a testa alta, chissà perché cerco di fingermi forte poi, che mi interessa? Ormai ti ho perso, e comunque io a te faccio pena, ti ipotizzo a parlare con Chad di me, magari lui ti racconterà di quanto soffro, e allora i miei sforzi di sembrare spensierata e allegra saranno vani, ho anche l’ardire di pensarti con Sharpay, mentre le dici che ti spiace per me, e lei ti ascolta dipingendosi le unghie senza guardarti, io non l’avrei mai fatto, io ti avrei ascoltato!

Mi fa male il cuore, sembra che batta fin troppo veloce, non l’ho mai sentito così arrabbiato, sembra voglia uscire e prenderti a schiaffi, mi porto una mano al petto, per impedirgli di farlo, la stringo con impeto.


è questo 'amore che ho per te
che mi fa superare
mille tempeste

Cammino sino al limite del palco, sotto di me, sotto di due metri, vedo distinte le facce del mio pubblico, mi ascolta rapito, è come se stessi raccontando loro una storia, la storia della mia sofferenza, che conoscevano solo dall’esterno, della quale non avevo mai fatto parola, perché mie ero tenuta dentro tutto.

Il mio abito vola come aizzato da una brezza invisibile, viene spinto dietro di me, sottolineando i contorni del mio corpo, tutto sembra caricarmi, per la strofa più densa, più intensa della mia canzone, che non è più solo una canzone, è un romanzo, è una mia creatura, una figlia, ed è arrivato il momento di urlarla. 


per l'amore che non ho
per l'amore che vorrei
da questo mare


Urlo le mie parole, non riesco più a controllare la mia voce, né a sentirla, ma so che è meravigliosa, come non lo è mai stata, limpida, pura, eterea, riempie ogni angolo del teatro, risuona in ogni orecchio, si rispecchia in ogni sguardo, insinua ogni pensiero. È tutta me stessa, completamente.


è per la vita che non c'è
che mi fai naufragare
in fondo al cuore

All’apice di tutta me stessa, grido tutto quello che ho nascosto da quando mi hai lasciata, ma ora basta, ora mi senti, mi puoi sentire, tu meglio di tutti, mi senti Troy? Questo è la vita che mi fai passare ogni giorno!! E quella che non c’è più, che non dimenticherò mai, che ho amato, che amo, che amerò per sempre, seppure adesso non esista, io continuo a ciondolarmi in essa, sperduta, mentre raccolgo i pezzi del mio cuore!!!

So che mi stai guardando, so quanto sei stupito, esterrefatto e sconcertato, ma io non sono ancora pronta a guardare te, e ho gli occhi in alto, strizzati per lo sforzo, le labbra spalancate e la voce altera, più forte che mai, più di quella di Sharpay, più convinta della sua, perché lei è brava, ma io sono ispirata.


tutto questo ti avrà
e a te sembrerà
tutto normale
.

 

Senza fretta la melodia cala, così la mia voce, così io, che mi lascio scivolare a terra, in ginocchio, senza smettere di cantare ogni nota, sempre più convinta, più sicura, seduta, con le gambe piegate su un fianco, appoggiata ad una mano, gli occhi più bassi, sul legno del pavimento, consunto quanto me.

Infine strepito le ultime frasi, e ci rifletto, e capisco che tu, Troy, mi possiedi ancora, possiedi me e il mio amore, possiedi tutto, e non te ne stupisci, forse lo trovi scontato, normale. Allora, quando lo comprendo, mi lascio scappare un ultimo grido, che segue la fine della musica di Kelsie, soave e leggero.

 

Mentre appoggio a terra il microfono, ormai svuotata di ogni forza, di ogni dignità, di ogni goccia di orgoglio, si solleva un applauso. Alzo il volto stupita e li vedo: tutti il mio pubblico, i miei amici e anche i miei nemici, mi applaudono, con vigore, con le lacrime agli occhi, urlano in mio favore, mi hanno capita, mi hanno ascoltata e ora conoscono la mia verità, la condividono e mi dicono, che ad aiutarmi a risollevarmi, ci sono tutti loro.

 

Trovo il coraggio di sorridere, di alzarmi in piedi, il coraggio di sentirmi bellissima ancora, senza che nessuno me lo dica, di guardarli tutti e baciarli con gli occhi commossi, in prima fila, Taylor e Chad si sono alzati e mi acclamano più di tutti, la prima piange, stretta al suo ragazzo ricciolino che grida quanto sono stupenda, quando valgo, e qualche quale audace insulto contro suo fratello. Suo fratello, il mio ex ragazzo, Troy, è rimasto seduto, incollato alla sua poltrona, come annichilito dal mio canto, come se si rendesse contro solo in questo momento di quanto mi abbia fatto patire, davanti al mio sguardo su di lui, però, si alza e mi applaude, senza dire nulla, nei suoi occhi leggo una specie di scusa, che non accetto. Sharpay non c’è più, suppongo sia scappata per non sentirmi più. Kelsie corre ad abbracciarmi emozionata.

 

“Non temere” mi dice “ Nell’oceano ci sono molti pesci che ti possono aiutare a raggiungere la costa”

 

Sorrido, respiro profondamente, ora so di poter dimenticare il mio amore infranto, di poter accettare la nuova coppia, di poter rinascere dalle mie ceneri e di trovare un principe azzurro, che preferisce le brune. 

 

Piccolo, breve, dolce racconto sulla tenera Gabriella, abbandonata da un Troy innamorato da Sharpay, per la prima volta scrivo in chiave Troy-Sharpay!!! Grazie alla mia sorellina che mi ha fatto piacere questa coppia (anche se adoro sempre le troyelle!!!)
Baci a tutti

Sinfony

 

  
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