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Autore: spiritodellaspada    26/06/2014    1 recensioni
Era buio. Troppo buio.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ero lì. Era buio. Troppo buio. È strano. In questa epoca nessuno conosce il buio. C’è sempre nella nostra vita una flebile luce che entra da sotto la porta, la luna che illumina la notte. Anche nella mia stanza con gli occhi chiusi, potevo percepire una debolissima luce. Ora no. Ora è diverso. Il buio urlava. Per la prima volta compresi il buio: l’assenza di luce. E il freddo, l’assenza di calore. Era come se l’energia dell’universo fosse sparita. Tutta insieme. Il freddo mi avvolgeva. Il buio mi accecava. Nulla. Ero circondata dal buio. E non era blu, non era come nei film. Non era nemmeno stranamente rossastro. Era nero. Il nero più profondo che avessi mai visto. Qualcosa di inimmaginabile. Che va al di là di qualsiasi umana comprensione. Poi ad un tratto qualcosa si muove. Intorno a me il nulla vibra. Il nulla freme. Sento ansimare. Dolore? Paura? Paura. Decisamente paura. Ma una strana paura. Il nulla si contrae. Il buio mi avvolge, più stretta. Mi stringe. Di più. Mi stritola. Non riesco a respirare. Voglio urlare. Ho bisogno di urlare. Il mio corpo vuole urlare. Sento gridare. Forte. Dolore. È doloroso. Ogni cellula del mio corpo trema. La mia anima urla. Il buio è eterno, muoio. Sto morendo. Questa sensazione può essere solo la morte. Il buio. Poi…la luce. Il dolore si fa insopportabile. Grido. Finalmente posso urlare. Con tutte le mie forze. Sono morta, non c’è nessun’altra spiegazione. È il paradiso? Vedo un essere evanescente. È vestito di bianco e azzurro, è una donna. Mi prende con se e mi immerge in qualcosa non riesco a vedere bene, la mia vista è offuscata. Mi tocca dolcemente. È una angelo. Mi sta aiutando. Sì, mi sta aiutando. Mi accorgo di essere coperta di sangue. È il mio? Non lo so. Ma lei mi aiuta. Non riuscivo a respirare e ora con il suo tocco leggero posso inspirare a pieni polmoni. Il mio corpo è nudo, lei mi avvolge in un panno roseo. Mi trasporta. Non riesco a capire dove mi trovo. Tutto è bianco. Sento delle voci. Risate? Pianti? Poi il viso di un’altra donna che mi abbraccia. Il mio corpo contro il suo. Piange.
L’angelo parla, dice: «È una bambina bellissima.»
La donna risponde piangendo: «È la mia bambina.»
Per un momento sento di capire, poi più niente. La luce mi confonde, il calore della donna mi trasmette tranquillità. Il suo profumo  mi dice che nessuno mi farà mai del male. Il suo sorriso mi strappa alla morte e mi dà la vita. Per un momento capisco, per un momento tutte le mie domande sono risolte, l’attimo dopo comincia una nuova esistenza in cui avrò tutto il tempo per farmene delle altre.










Grazie per aver letto la mia storia. Se notate stranezze nell'uso dei tempi (si passa dal passato al presente) sappiate che l'ho fatto a posta per un effetto fonico più convincente.
  
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