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Autore: Wolf_White    26/06/2014    4 recensioni
“Amy! Che ti è successo?” Singhiozzò la più piccola, sfiorando il livido.
La ragazza menata la spinse, poi corse in camera sua.
Samey rimase pietrificata.
Si rannicchiò su sé stessa ed iniziò a piangere.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, Amy, Samey
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Era un giorno come tanti.
Il classico giorno in cui Samey, la più piccola delle due gemelle, stava giocando con i ciuffetti del prato di casa sua.
Aveva solo otto anni, come la sorella.
Ciò che le faceva riconoscere, era il neo di Amy. Poi, si sentì un cigolio dalla porticina in legno che collegava il prato alla strada: Amy era tornata da scuola. Felice, Samey si diresse correndo verso la sorella, abbracciandola.
Quest’ultima la scostò malamente, rivelando gli occhi pieni di lacrime e un livido sulla guancia destra.
“Amy! Che ti è successo?”  Singhiozzò la più piccola, sfiorando il livido.
La ragazza menata la spinse, poi corse in camera sua.
Samey rimase pietrificata.
Si rannicchiò su sé stessa ed iniziò a piangere.
Intanto, Amy stava ripensando a ciò che era successo poche ore prima…
***
Amy stava tornando in classe dopo la ricreazione, sbadigliando.
Quel giorno Samey non era andata a scuola: Stava male.
Quindi era stata costretta ad andare a scuola da sola.
Mentre camminava, una voce gelida le arrivò alle orecchie.
“Ma guarda chi si rivede, Amy! Che c’è sfigata, oggi non c’è la tua adorata sorellina?”
Ringhiò Sugar, cattiva.
“Veramente io-“ Non finì la frase.
Sugar le diede un pugno in faccia, facendola cadere all’indietro. La bimba si toccò la guancia, e la sentì bruciare.
Alzò gli occhi verde-acqua, facendoli scontrare contro quelli delle riccia.
Iniziò a tremare, tanto che Sugar esclamò:”Ma guardala, poverina! Che c’è, senza tua sorella non riesci neanche a parlare? EH!?”
Amy si alzò di scatto, urlando:”Che vorresti dire!? Sai che c’è!? Tu ti senti tanto forte, ma sei una racchia! Io e mia sorella siamo stupende, tu invece NO! SPARISCI!”
Quello scatto d’ira lasciò sorpresa la ragazza con gli occhi azzurri che non si intonavano per niente al suo aspetto. Così sibilò:”Domani farò del male a tua sorella. Tanto male.”
Amy sgranò gli occhi pieni di lacrime. Poi la spinse, facendola cadere. Sorrise, poi disse:”Oh, tu non toccherai mia sorella. Nessuno lo farà. O se la vedrà con me.”
Mostrò tutta la sua cattiveria in quelle parole.
Poi se ne andò a casa, ancheggiando.
Ma sapeva che avrebbe dovuto essere cattiva anche con Samey.
Per questo tutt’ora Amy è cattiva. Per difendere la sorella. Ma negli anni a seguire, questo suo modo di fare iniziò a diventare una routine.
E divenne cattiva per davvero.
  
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