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Autore: haroldspizza    26/06/2014    9 recensioni
"Sei un'idiota"dice Zayn lanciandomi un cuscino che arriva dritto in faccia.
"Stronzo, tu sei un'idiota"rilancio il cuscino, che però riesce a prendere prima che gli arrivi addosso.
Posa il cuscino sulla poltrona e si alza, avvicinandosi a me in un modo che è letteralmente pauroso.
Arriva a due centimetri di distanza dal mio viso.
Devo ammettere che è davvero un figone.
Mi guarda negli occhi, non sta per fare davvero quello che spero che faccia ma che allo stesso tempo non voglio che faccia.
"Che ne dici di essere idioti insieme?"
Questo è cretino sul serio.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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“Fai sul serio?Mi stai davvero mandando in quel manicomio?”piagnucolo davanti la porta di casa.
Mio padre mi ha costretto ad andare ad un college, dove ci sono tutti nerd e scaccolatori.
“Emma, noi sarai solo tu, ci sarà tuo anche tuo fratello Liam”giro il viso verso quello che dovrebbe essere mio fratello che gioca con la playstation, poi guardo il mio cane che mi guarda a sua volta.
“Non può venire Crabby al suo posto?Sono sicura che con un  po’ di trucco e una parrucca sarebbe identico a lui.”Mio fratello, che ha ormai perso la partita di Fifa, si accorge di avere intorno delle persone umane.
“Papà?Ma sei sicuro che è stata intenzionale la sua nascita?Sicuro che non ti si è rotto il preservativo?”lancio uno sguardo malefico a Liam, che fa un sorriso vittorioso.
“Quest’anno sarà molto lungo Liam”continuo avvicinandomi alla sua faccia”davvero, molto, lungo”e finisco per dargli una testata.
“Il mio povero naso, Crabby è più aggraziato di te”si tocca il naso dolorante.
“Disse quello che nella notte russa e scorreggia, approposito, stanotte stavi sognando la nona sinfonia di Beethoven?”.Finalmente si zittisce, e solo in quel momento vedo che siamo arrivati.
“GOLDEN LIBERTY COLLEGE”
Davvero?College della libertà dorata?LIBERTA’?
E’ uno scherzo, ne sono sicura.
“Prendete le vostre valigie, io vado a firmare i moduli alla segreteria”Papà ci apre il cofano della macchina e poi corre verso la porta principale saltellando.
“E’ felice”dice Liam mentre prende le sue due valigie.
“Lo vedo”scoppio a ridere.
Mio padre è caduto faccia a terra nell’erba del prato che circonda l’istituto.
Lo raggiungiamo e vedo che ha due chiavi in mano, una con su scritto”135”e una “205”.
Mi passa la prima chiave, lo saluto, come Liam subito dopo di me, e mi avvio verso l’ascensore.
Sento mio padre piangere e mi giro.
“Ohw, papà, ci rivedremo in estate, non piangere”lo riabbraccio, giuro che non sono dolce.E’ che è davvero ridicolo che mio padre pianga.
“Ma cosa pensi, sono lacrime di gioia, finalmente ti levi dai coglioni”mi distacco subito da mio padre.
“Brutto vecchio rincoglionito che hai detto?”Mio padre  manda un bacio a me e saluta liam con la mano,dopo di che scappa, letteralmente, non l’ho visto correre così veloce dal filmino che mi fece vedere la mamma della corsa delle uova del…che anno era?Sarà stato almeno una trentina di anni fa’.
Sbuffo e entro nell’ascensore dove mi aspetta Liam sorridente.
“Fammi capire, siamo in un college dove saremo rinchiusi per nove mesi, dove studieremo come mai prima, e tu sorridi?Sai, molte volte dubito che tu sia mio fratello”.
Arriviamo al secondo piano, per poco non collasso.
Questo è sul serio un manicomio.
Ci sono ragazzi sicuramente sopra i diciotto anni che sembrano tutti uguali.
“Ci vedo doppio?Triplo?”chiede Liam che ha la mia stessa identica espressione.
Solo per questo so di essere sua sorella, ma alcune volte ci sono dei dubbi.
“Papà è ancora qui vicino, lo chiamo e lo faccio tornare”prendo il telefono in preda al panico, ma mentre digito il numero una signora sulla cinquantina si avvicina a noi con un sorriso più grande di quello dello Stregatto di Alice nel paese delle meraviglie.
“Salve ragazzi, io sono la professoressa Finnigan, insegno storia, il vostro nome?”Storia.
Io odio la storia, perfetto direi.
“Emma e Liam Payne”risponde per me mio fratello, io sono troppo occupata a osservare delle ragazze alla fine del corridoio che urlano come pazze e saltano.
Dio mio.
“Bene, vi accompagno alle vostre camere”ci dirige verso il centro del corridoio.
La camera 135 è proprio di fronte alla 205.
“Mi scusi, non ci sono divisioni tra dormitori femminili e maschili?”chiedo incuriosita.
So che nei college ci sono molte regole, mi sorprende che non abbiano messo le ragazze al secondo piano e i ragazzi al quarantesimo.
“No cara, il Preside della scuola pensa che sia una cosa inutile, negli anni passati abbiamo diviso i due sessi ma continuavamo a vedere ragazzi sgattaiolare nelle camere delle ragazze ogni sera, anche dopo aver avuto delle punizioni, quindi ci siamo arresi”.Annuisco, saluto la professoressa e inserisco la chiave nella serratura, ma vedo che è già aperta.
Entro, ma non c’è nessuno in camera, anche se ci sono già dei poster di Lana Del Rey attaccati alla parete e una valigia nera a terra.
Spero non mi sia capitata un emo che pensa di essere nata per morirein camera.Andiamo, anche io sono pessimista e molte volte depressa, ma chi mi ci mette a colorarmi la faccia di bianco e nero?Assomigliano tanto a dei biscotti Oreo.
Dal bagno esce una ragazza dai capelli neri e gli occhi verdi.
Sarebbe sembrata una ragazza normale, se non fosse per il vestito creato con delle cannucce che sta indossando.
“Ciao, che piacere!Io sono Annabeth, ma puoi chiamarmi Beth”si attacca a me come un Koala.
Ah già, non sono abituata a questo tipo di rapporti, questo dovrebbe essere un abbraccio.
“Piacere tutto mio, sono Emma”dico ricambiando l’abbraccio in un modo un po’ forzato, visto che mi sta stritolando.
Finalmente me la stacco di dosso e le sorrido.
“Di dove sei?”Si stravacca su quello che ormai è il suo letto e prende il suo computer in mano.
“San Francisco, tu?”apro uno dei dieci pacchetti di patatine che ho messo in valigia e comincio a strafogarle tutte.
“Truckee, Nevada”scrive qualcosa sul computer e poi continua”Puoi scegliere tra uno di quei due letti, da quello che c’è scritto sul cartello fuori la porta deve arrivare ancora una ragazza che si chiama Kira.
Mi butto sul letto vicino alla finestra, odio stare in posti al caldo, e qui non vedo ventilatori o condizionatori.
Dopo una buona mezz’ora a giocare con il telefono decido di mettere i vestiti nell’armadio, per poi uscire.
“Io sto uscendo, vieni con me?”Sembra che neanche lei abbia molti amici, e visto che il mio cuore non è interamente ricoperto di ghiaccio mi dispiace un po’ per lei.
“Si, certo, cambio un attimo il vestito, mia madre è sarta e ho promesso di metterlo oggi, anche se a me sembra orribile”ride, e rido anche io. Quel vestito è davvero orribile, è stata la prima cosa che ho notato di lei, magari non è così male come ho pensato.
Decidiamo di fare un giro dell’istituto.
E’ enorme, ci sono tre sale da gioco, cinque bar, sei sale di incontro per ogni parte dell’istituto, io sono nella parte nord.
Da lontano vedo Liam un ragazzo biondo vicino, deve essere uno dei suoi compagni di camera.
Fa finta di non vedermi e cambia strada, ma io lo rincorro e lo prendo per il braccio.
“Fidati fratello, anche io vorrei non conoscerti ma visto che mamma e papà ti vogliono bene hanno deciso di non darti in adozione, quindi senza che giri strada”dico prendendogli l’orecchio.
Si tocca l’orecchio dolorante, mentre il biondino se la ride.
“Comunque, piacere sono Emma, sorella di questo deficiente al tuo fianco”.Tendo la mano per stringergliela, penso che le persone per bene facciano così.
“Niall Horan, piacere”ricambia ridendo ancora.
“Liam, non mi avevi detto di avere una sorella così…così”continua non finendo la frase.
“Rompicoglioni?”finisce mio fratello, che si merita un calcio nelle parti basse.
“Chi è rompicoglioni?”un dio greco dalla pelle olivastra spunta dietro di Niall.
Credo che questo college non sia poi così male.
Liam non ha la forza di parlare, quindi parla Annabeth per lui, che mi sorprende, visto che è più impegnata a guardare Niall che a guardare quel macho dietro di lui.
“Credo stesse parlando di lei”indica me.
Lui guarda me e poi Liam a terra, poi scoppia a ridere.
“Sono Zayn Malik, voi dovete essere Niall e Liam”ride mentre pronuncia il nome di Liam.
“Come lo sai?”dice Niall.
“Sui vostri comodini c’erano le vostre foto con delle ragazze, e che ragazze”.
Non ditemi che è quel tipo di ragazzo.Io già stavo sognando di sposarmi con lui e avere tre figli da chiamare, Pizza, Ciambella e Nutella.
“Se non sbaglio nella foto di Liam c’è lei”mi indica e io sorrido imbarazzata.
“Nah, lei è troppo piccola per avere quelle curve”.Smetto di sorridere.
Questo college è peggio di un manicomio, qui siamo nel nono girone dell’Inferno.




OuO
Questo è il primo capitolo della mia prima vera FanFiction.
Non che le altre non fossero vere, ma non le ho mai pubblicate qui, e se le iniziavo non le finivo più, sono abbastanza pigra.
I protagonisti della storia saranno Zayn e Emma, penso lo abbiate capito.
Ma ci saranno altri personaggi come Liam, Annabeth, Niall e altri ragazzi che arriveranno in seguito che avranno anche loro un ruolo importante nella storia.
Spero vi piaccia, aurevoir. Ps.Se lasciate una recensione vi invio un pacco di biscotti alla nutella per posta, no vabbè hahah, sul serio, recensite perfavore



 
  
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