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Autore: benmirw    26/06/2014    1 recensioni
E' arrivata a casa, Lee. Sua madre non c'è, ha il turno in ospedale. Forse è meglio. Perché oggi vuole stare più sola che mai.
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lee sospira. Pensa che è solo un altro dei tanti giorni no. Probabilmente lo è davvero. Ha deciso di tornare a casa e di smetterla di ciondolare alla stazione. Gliel'ha ripetuto così tante volte sua madre. Sta sempre a ciondolare secondo lei. Ovviamente Lee non ciondola. Lee prende sempre il treno delle 8.32 e torna a casa alle 18.27. Perché, insomma, Dublino è bella quanto volete ma nessuno batte St. Patrick e la sua enorme distesa di fiori, e quelle scogliere, e quel mare, e quel profumo. Quel profumo nessuno lo batte. Il profumo di fiori di lavanda. Il profumo di erba bagnata dalla pioggia. Il profumo di libertà. Il profumo di casa. Non le piace Dublino. Non le piace proprio. L'unica cosa che si salva è la stazione e ovviamente, se ne stava scordando: la birreria di Jake. Che poi a lei la birra non piace nemmeno. Ci va per Jake e per le sue parole piene di significato che conserva nella sua testa come promemoria per la vita. Perché Jake ne sa qualcosa di vita e perché, diamine, le piace un mondo il modo in cui parla. La guarda e le fa un occhiata d'intesa ogni volta che entra dalla porta pesante che non riesce mai ad aprire con una mano. E poi il tono basso e roco e le risate amare e la barba che continua a toccare mentre parla, quasi come se fosse un tic. E le interessa tutto ciò che dice perché nonostante i suoi sessantanove anni e le due pinte che beve al giorno regolarmente, Jake, è un intellettuale ed è la persona più interessante che abbia mai conosciuto. Non che abbia conosciuto molta gente. Qualche amico che ha durante il periodo scolastico ma l'estate nulla. E' lei che allontana tutti perché non li vuole con sé. Vuole stare sola, vuole andare da sola a St. Patrick, vuole sedersi sul sediolino a due posti del treno da sola in modo da poter studiare la persona che le starà accanto. E' arrivata a casa, Lee. Sua madre non c'è, ha il turno in ospedale. Forse è meglio. Perché oggi vuole stare più sola che mai. Jake le ha appena detto che non secondo lui dovrebbe godersi la vita di più, ora che è giovane e può. Lei è rimasta sbigottita, senza parole. Lei si sta godendo la vita. Lei ha tutto ciò che desidera. E poi anche lui può godersi la vita. Anche le persone anziane possono perché nonostante l'età e le difficoltà da essa causate la vita continua. Non vede l'ora d'invecchiare, Lee. Di andar via da Dublino e di vivere in quel prato a St. Patrick. Però questa vita le va bene, perché a lei piace. E siamo noi a decidere cosa ci piace e cosa no e di conseguenza scegliamo noi cosa fare e cosa no. Cosa è giusto per noi e cosa no. E probabilmente domani parlerà di questo con Jake mentre beve il suo succo di pesca. Perché l'andamento della nostra vita lo scegliamo noi, noi e basta. E che nessuno può discuterne. Nemmeno Zeus, o Buddha. 
  
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