Anime & Manga > Capitan Harlock
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Autore: lu1980    26/06/2014    0 recensioni
Visto che in molti mi avete scritto di non riuscire a seguire la storia, ho pensato di postarla nuovamente dividendola in capitoli autoconclusivi.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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~~-eih pa', hai visto il monitor?-
-stamane ancora no, perchè?-
-stando ai valori manca poco-
-cosa!? E lo dici così!-
-calma, calma … ci vorranno ancora due o tre giorni-

==calma un corno donna! Io sento le vostre voci e vedo le vostre sagome già da mesi!==

-ma quale calma? Ho giusto il tempo per avvisarla!-

== avvisare chi? È la prima volta che tirano in gioco una terza persona!==

-Kyra, tu non devi prendere servizio?-
-sì, ma ho tutto il tempo, vado direttamente sul posto da qui-
-non avrai parcheggiato ancora il tuo caccia sul mio prato? L'ultima volta me l'hai quasi distrutto!-
-esagerato, per un po' d'erba schiacciata!-
-mpf!-
-ok ho capito, me ne vado, è ora che inizi a fare il capitano! … non aspettarmi alzato, c'è forte probabilità che faccia molto tardi!-
-allora ti lascio in caldo qualcosa-
-grazie pa', quanto torno ti porto il liquido-
-bene e fai attenzione!-
-come sempre-

Guardò un'altra volta i dati del computer e si girò a parlare con la capsula di gel medico dove dentro c'era qualcuno.
-vedi, ragazzo, il tuo soggiorno qui dentro sta per finire-

==questo l'ho capito da me, come ho capito che tu sei un medico o giù di lì e tua figlia un soldato, o meglio, un capitano==

-sarò sincero, quando ti ha portato qui eri messo molto male, ma ora, stai rimesso a nuovo!-

==chi mi ha portato qui? … continua, parla, dimmelo!==

-ho messo il sistema in stand-by … ti devo salutare, ho la cena da preparare e una chiamata da fare-

==maledizione! … dentro sta roba sento le voci ovattate e non riesco a capire se siete amici o nemici!==


*****
Raggiunse il posto in perfetto orario, il gruppo negli anni era aumentato.
Ogni anno in quel luogo, nello stesso giorno per dieci anni.

Atterrando si accorse che qualcosa non andava, c'erano i mezzi per il trasporto detenuti e i soldati armati, troppo armati per quel tipo di evento.

-Roy, cosa succede?- chiese raggiungendo il collega, un bel ragazzo biondo sui trentacinque anni.
-il generale vuole arrestarli tutti, bambini compresi, e metterli in una cittadella di concentramento-
-me è terribile! Non fanno niente di male, ricordano solo il loro capitano e il giorno in cui hanno sconfitto le Mazoniane … ce l’ha sempre avuta contro di loro, se non avesse tutti quei gradi gli spaccherei volentieri la faccia! … e non solo quella!-
-abbassa la voce, vuoi che ti senta?-
-scusa, hai ragione-
-ora va meglio … e poi, per la cronaca, la penso anch'io allo stesso modo-
-grazie, Roy, lo so che siamo sulla stessa linea-
-figurati …. Ssss arriva-

-capitano Mc. Broun, capitano Krosswelt appena hanno finito coi fiori date ordine ai vostri uomini di prelevarli!-
-signor Generale, con tutto il rispetto, non stanno facendo alcun reato-
-capitano Krosswelt, sono aumentati troppo e questo basta!-
-ma ...-
-niente ma, esegua l'ordine!-
-sissignore- rispose a denti stretti.

Raggiunse i suoi venti uomini scura in volto, a loro bastò guardarla per capire che qualcosa non andava per il verso giusto.
-sarò breve, abbiamo ordine di arrestare quella gente, ma non sono d'accordo perchè non stanno facendo nulla di male! … intendo disubbidire all'ordine e, sicuramente, verrò punita quindi non vi obbligo-
I soldati si guardarono tra loro scambiandosi cenni d'intesa.
-capitano siamo con lei!-
-grazie tenente Norfor-

Nell'aria si diffusero le note di un'ocarina, appena tornò il silenzio venne dato il segnale di avanzamento, i due gruppi di soldati delle forze speciali, armi in pugno, iniziarono a muoversi.
Arrivati a pochi passi dai civili puntarono loro contro i fucili.
-signori, dolente, ma dovete seguirci- ordinò il generale da un megafono al sicuro in lontananza, attese alcuni minuti senza ottenere risposta -se la mettete così … capitani procedete-
-soldati att tenti!- ordinò Kyra -presenta arm!-
-soldati att tenti! … presenta arm!- ripetè Roy.
-fuoco! … fuoco! … fuoco!- ordinarono in coro.
*****
Rientrò quasi alle tre di notte, suo padre al piano di sopra, russava della grossa, mangiò quanto le aveva lasciato e scese in laboratorio, guardò i monitor, davano l’ok per la seconda fase del programma.

==eccola! … riconosco i suoi passi!==

-scusa se ho fatto tardi, ma è stato per una giusta causa- disse mettendosi a lavorare.

==no … parla ancora … voglio sentire la tua voce==

-oggi mi sono presa quindici giorni di sospensione per avere salvato da un'ingiusta cattura un gruppo di persone  … cioè, ce li siamo presi, sì perchè eravamo io Roy e i nostri uomini, tutti sospesi!-

==anche i miei uomini avrebbero fatto la stessa cosa==

-ok iniziamo! … ora collego alla tua capsula questi fusti- mentre parlava eseguiva le varie operazioni -c'è dentro una specie di acqua che altro non è che ossigeno allo stato liquido, poco per volta andrà a sostituire il gel medico … ad operazione ultimata aspetteremo ancora qualche ora e poi ti tiriamo fuori … chi mi cerca a quest'ora?-

==non rispondere, parlami ancora! … ma cosa sto dicendo!? Mi comporto come se … come se fosse la mia donna … no! Non è logico, non ci si può innamorare di una voce! … Tochiro, amico mio, in questo momento avrei proprio bisogno di te!==

-pronto? … ciao Roy- mise il viva-voce.
-allora sveglia anche tu, sento-
-e … sì-
-ma cosa stai facendo?-
-riordino il laboratorio … papà ha lasciato roba in giro dappertutto!-
-ma sono le quattro di notte!-
-lo so da me! … ma sai com'è fatto, se occorre tra due secondi arriva! … piuttosto, perchè hai chiamato?-
-mi è sorto un dubbio-
-taglia corto-
-i soldati verranno pagati lo stesso o gli toglieranno la sospensione?-
-il generale deve solo provarci! Se lo fa gli lancio un bug nei computer che se lo ricorda a vita!-

==astuta la ragazza!==

-vorrebbe dire “no”?-
-esatto! … ha troppo bisogno di papà per fare un tiro mancino-
-ricevuto, ti lascio finire, ci sentiamo-
-ok, ciao!-
==era ora!==

-fiuu, è andata! … ora torniamo a noi … i fusti sono collegati, avvio lo scambio di liquidi-

==finalmente!==

-cavoli sono già le cinque! Tanto vale che mi fermo ancora un po' … così ci guardiamo in faccia … o meglio, mi vedi tu, io la tua la conosco bene- smise di parlare per controllare i monitor delle funzioni vitali.

==dove sei? Parlami ti prego! … no, di nuovo! … devo sopprimere questi pensieri!==

La massa opaca iniziò a diventare sempre più trasparente, davanti a lui comparvero prima dei capelli viola e poi degli occhi scuri, profondi, determinati e dolci al tempo stesso.
-capitano Kyra Krosswelt comandante del secondo gruppo speciale dell'esercito, lieta di poterti parlare, finalmente, faccia a faccia … Capitan Harlock!- disse facendo il saluto militare.

==piacere mio, capitano==

-questo sì che è un buongiorno!- esclamò lo scienziato entrando in laboratorio.
-papà ben svegliato, novità?-
-nessuna, ho mandato il segnale ma non ho ricevuto risposta-
-abbi fede … ha promesso-
-forse è il caso che vada tu a riposare, de quanto sei sveglia?-
-venti ore … lui sta bene, ci vediamo più tardi-
-dormi bene, figliola-

*****

-e questo è tutto, capitano-
-sicchè lei sarebbe il famoso dottor Krosswelt, che stava studiando una cura per il mio amico-
-solo che quando l'ho trovata era troppo tardi-
-aiutando me si è riscattato … da quanto ho capito, ero in fin di vita-
-già-
-mi dica, cosa ne è del mio equipaggio?-
-a questo posso rispondere io- Kyra entrò in salotto sedendosi sul tappeto tra lui e suo padre a gambe incrociate, vestiva con dei semplici jeans corti al ginocchio ed un canotta bianca -sorvegliarli è il compito principale per cui hanno creato le squadre speciali … in questi dieci anni c'è chi è morto,  chi ha messo su famiglia e chi è tornato dalla sua famiglia … raggiungendo una quota di sessanta elementi … Key Juky e Tadashi Daiba si occupano di Mayu, con la cuoca il dottore e il primo capo abitano appena fuori città in una graziosa casa con giardino nei pressi del luogo dove li hai fatti sbarcare … uh? Suonano alla porta-
-lascia vado io-
-grazie pa’-
Harlock accennò un sorriso prima di parlare -devo ringraziarti-
-e di cosa?- chiese lei con stupore.
Rise -hai messo a rischio la tua carriera per loro … da quasi una settimana potevo sentire le vostre voci-
-ora mi è tutto chiaro!-

-e me no! Cos'hai combinato stavolta?- chiese suo padre, mostrando una busta.
-veramente “abbiamo” … ieri alla commemorazione il generale voleva arrestare tutti i suoi uomini e trasferirli in una cittadella di contenimento … io e Roy, invece che ubbidire, abbiamo dato l'ordine di saluto alle armi, lui si è arrabbiato di brutto e ci ha dato quindici giorni di sospensione-
-che figlio di buona donna!-
-non ti scaldare, papi, guarda il lato positivo, ora che il capitano è fuori pericolo hai bisogno di aiuto per rimetterlo in gioco!-
-mi credi così vecchio da non riuscirci da solo!?-
-ma no! È solo che per la parte atletica servo io, tutto qui-
-maaah, chiacchiere! Vado a preparare la cena!- concluse la frase uscendo dalla stanza parlottando.
-ti lascio anch’io, ho delle cose da fare- disse alzandosi, ma Harlock la prese ad un polso.
-no, resta-
I loro sguardi s'incrociarono, quello penetrante di lui la fece sentire strana, non riusciva a dire una parola, dopo un breve ma interminabile istante, complice l’allentamento della presa, trovò come rompere il silenzio.
-il tuo occhio?- chiese sedendo sulla poltrona di suo padre.
Harlock vi posò una mano sopra -come avete fatto?-
-rigenerazione cellulare, purtroppo ho potuto portare fuori dalla base solo una quantità limitata di liquido rigenerante e abbiamo dovuto scegliere o quello o la cicatrice-
-le mie armi?- chiese senza fare commenti.
-sono qui al sicuro, ben nascoste-

*****

Il recupero fu molto rapido, al quarto giorno fuori della capsula era già il grado di camminare senza alcun sostegno o aiuto.
La mattina del quinto pioveva a dirotto, Kyra scese in cucina molto tardi, durante la notte ricevette una chiamata che la tenne parecchio al telefono.
-bambina mia, mi sembri turbata-
-lo sono … stanotte, mi hanno chiamato dal quartier generale … sospensione revocata- si versò del caffè -hanno avvistato una nave in avvicinamento … e non è l'Arcadia-
-quindi siete in pre-allarme?-
-no, siamo in allarme arancione- finì il caffè -vado a cambiarmi e sentire se ci sono novità-

Harlock, che aveva origliato tutto, intuì la gravità della situazione e tra sé iniziò a riflettere.
==ora ho capito perchè non sono ancora qui, una sola nave li potrebbe tenere nascosti nell'asteroide … l'ammiraglia delle Mazoniane==
Mentre pensava salì al piano superiore diretto verso quella stanza che oramai conosceva a memoria, ogni notte vi si recava per vederla dormire, quella ragazza lo aveva stregato.
Entrò in silenzio, come solo lui sapeva fare, con lo stesso silenzio chiuse la porta, lei era lì, gli dava le spalle a capo chino stava chiudendo la cintura dell'uniforme, aveva legato i capelli in una treccia.

Allungò la mano per prendere la casacca buttata sul letto, ma lui la bloccò posandole le mani sulle spalle facendola sobbalzare.
-fai attenzione, sono Mazoniane-
Lei si girò di scatto.
Avrebbe voluto baciarla, ma non era il momento.
-come fai a dirlo con tanta sicurezza?-
-l'Arcadia sta seguendo un'altra rotta e questo vuol dire solo una cosa-
-giro largo in manovra evasiva- lo interruppe finendo la frase.
Stava per darle consiglio su come affrontare la battaglia quando sul quadrante dell'orologio della ragazza comparve una luce rossa.
-avvisa tu papà- disse prima di correre sul tetto della casa e sfrecciare via sul suo caccia.

Il dottor Krosswelt era in giardino, aveva smesso di piovere, nel sentire rombare il motore alzò lo sguardo al cielo e seguì il velivolo con lo sguardo.
-mi servono i miei vestiti e le mie armi, devo andare-
-non da solo! Hai ancora bisogno di me per terminare la terapia vitaminica!-
-e tua figlia?-
-sa cavarsela da sola, troverà il modo di raggiungerci- aggiunse facendo l'occhiolino.

==ha capito tutto==

-dimmi cosa devo fare per avvisare il tuo equipaggio-
-sarà l'Arcadia a dare loro il segnale-

Il cielo divenne rosso e si udì una risata crudele.
-popolo della Terra, sono Elama, nuova regina del popolo Mazoniano … se vi è cara la vita dovete darci quanto vi ordino! … vogliamo cinquanta uomini, giovani forti sani e belli! … avete sette giorni di tempo … vi faremo sapere giorno ora e luogo dove avverrà la consegna!-
Seguì una seconda gelante risata.

-capitano?- lo scienziato guardò Harlock in modo interrogativo.
-a mezzanotte partiamo- rispose lui con una calma quasi irreale.

*****

Quella stessa sera, al calare del sole, un fascio di luce partì dalla montagne.
Alla spicciolata, dalla città, uscirono vari mezzi di trasporto diretti verso quella luce.
Il generale diede ordine ai soldati dei gruppi speciali ed a un battaglione d'artiglieria di seguire quei civili che altro non erano che l'equipaggio dell'Arcadia.
-Kyra, eih Kyra! Mi stai ascoltando?-
-uh? Scusa, Roy, cos'hai detto?-
-ti ho chiesto, secondo te, il vecchio che intenzioni ha!-
-qualunque siano, non buone-

-signori chiedo scusa, siamo sul posto-
-grazie tenente- rispose Roy.

Diedero ordine ai soldati di usare la mimetizzazione di invisibilità, armi in pugno seguirono il gruppo fin dentro una caverna dalle pareti illuminate, un lungo corridoio li condusse fino ad un grande antro dove si trovarono davanti lei … l’Arcadia, in tutta la sua maestosità.
Gli anni non l’avevano minimamente intaccata, anzi, sembrava appena uscita dal cantiere di costruzione.
il suo vecchio equipaggio si fermò a prua, mentre i soldati, che erano il triplo, si aprirono a ferro di cavallo attorno a loro.
La passerella del ponte laterale vanne calata e ne scese Meeme, lasciando i suoi compagni delusi.

-ascoltatemi bene tutti- ordinò il generale via radio –appena iniziano a salire catturateli, nessuno escluso! E chi si rifiuta lo mando sotto Corte Marziale!- l’ultima parte era un chiaro monito ai soldati dei gruppi speciali.

*****

-Meeme, dov’è il capitano? Perché non è qui?-
-non temere Key, arriverà-
-oi oi, prevedo guai-
-Yattaran cosa dici?- disse Tadashi.
-ragazzo, non ti sei accorto di nulla?-
-no, spiegati meglio-
-siamo in troppi in questa caverna-
-sempre voglia di scherzare, per un attimo ti ho quasi creduto!-
-è vero, guarda qui!- rispose mostrandogli un video in termografia dell’elicottero giocattolo che aveva appena recuperato.
-cavoli! Siamo circondati!- esclamò il ragazzo.
-presto saliamo a bordo!-
-Meeme ha ragione … tutti a bordo!- ordinò Key Yuki.
Il gruppo iniziò a salire, non fecero in tempo ad arrivare a metà rampa che un fascio laser li fece arrestare.

-fermi! Siete tutti in arresto- il generale unitamente ai soldati tornò visibile –capitano Krosswelt fermi quella donna!-
Kyra si trovava a breve distanza da Key, talmente breve che poteva leggerle in viso il terrore.
-allora cosa aspetta!?- intimò il generale.
Ogni pirata era tenuto sotto tiro da almeno due soldati.
Kyra, rimessa la pistola nel cinturone, lo sganciò buttando tutto a terra –ti affido i miei uomini- disse guardando Roy mentre si strappava i gradi dall’uniforme.
-cosa significa?- chiese il ragazzo.
-non l’hai capito? Eppure sai benissimo come la penso!-
-Kyra, ragiona! Rischi la morte!-
-non sotto il suo comando-
-suo?-
-suo- ripetè la ragazza puntando il dito in alto facendo alzare a tutti lo sguardo.

-salve generale … è un po’ che non ci vediamo, ti sei fatto vecchio!- disse il pirata con aria di sfida.
-Harlock! Che tu sia maledetto! … fuoco, fate fuoco!-
I soldati non ebbero tempo di ubbidire all’ordine, l’Arcadia attivò tutto il suo armamento lasciandoli spiazzati.

-cosa ordini capitano?-
-non a me tenente, ora è Roy il tuo capitano- rispose Kyra.
-ritirata! Soldati ritirata! … Kyra, sii felice nella tua nuova vita- si strinsero la mano –la prossima volta che ci vedremo saremmo nemici-
-lo so Roy, lo so … ti ringrazio-

*****

Sfruttando la situazione i pirati salirono a bordo in attesa del capitano che non tardò a raggiungerli.
Si accorsero subito che qualcosa non andava, sembrava affaticato.
Sorrise loro prima di avere un mancamento, subito sorretto da un uomo comparso dal nulla dietro di lui.
-Kyra- disse l’uomo –aiutami!-
-subito, pa’-
Aiutarono Harlock a rimettersi in piedi, lui vide la preoccupazione sui volti dei suoi uomini, riunì le poche forse rimastegli per dare l’ordine che aspettavano.
-tutti ai vostri posti!-
-dove siamo diretti?- chiese Key.
-l’Arcadia lo sa … Meeme vi spiegherà il resto … dottor Zero venga-
-subito capitano-

Harlock venne portato in infermeria, fatto stendere e subito sottoposto ad analisi.
-ma è spaventoso!- esclamò il medico –il capitano, ha le riserve vitali ridotte al minimo!-
-servono più dosi, giusto pa’?-
-esatto … dottore, con gli strumenti che ci sono a bordo è in grado si mettere assieme questo?- disse dandogli un foglio di carta.
-cosa credi collega, l’Arcadia ha la migliore dotazione esistente!-
-ottimo! Kyra, tu pensa a lui, io aiuto il dottor Zero-
-ok, pa’-

Prese dal contenitore medico quattro delle dieci fiale che conteneva e andò nell’altra stanza tenuta a luce bassa per non disturbare il capitano, dopo essersi accertata che non avesse febbre gli fece la prima dose, il suo istinto di soldato si svegliò, girandosi rapidamente estrasse il coltello che portava legato alla gamba e lo puntò in un punto buoi dietro la sua schiena, un paio di occhi gialli comparvero e lei lo ripose.
-scusami, Meeme-
-di nulla, normale reazione da soldato … continua pure-
-ti ringrazio- rispose chinando il capo per la dose successiva.
-sta molto male?-
-no, ha solo chiesto troppo al suo fisico ancora debole … ecco fatto, ora deve solo riposare-
L’Arcadia vibrò, era stata colpita.
-ci attaccano! … Meeme, lo affido a te vado in plancia- disse guardando fuori da un oblò.
-vengo anch’io- Harlock si era alzato.
-scordatelo! Tu resti qui!-
-questa è la mia nave!-
Kyra lo guardò seria in volto con aria di sfida dritto negli occhi.
-non sei ancora in grado di gestire la cosa!-
-ti sbagli io … mi hai …-
-Meeme aiutami-
-che succede qui?- chiese Zero entrando –abbiamo sentito gridare-
-ho dovuto sedarlo … pensateci voi, io devo andare-
-dove?- chiese suo padre, ma non ricevette risposta era già sparita.
-ha una battaglia e una nave da guidare- rispose Meeme con la sua solita calma.

*****

Sul ponte erano spiazzati, non sapevano cosa fare, l’esercito dava loro contro e, cosa peggiore, il capitano stava male.
Kyra come entrò capì subito la situazione.
-chi sa portare il timone?- chiese per prima cosa.
-io- rispose Maji.
-bene, quello sarà il tuo posto per ora! … armate i cannoni laterali e il primo blocco di quelli frontali! … fate fuoco al mio comando! … timoniere, portaci via da qui!-
Gli ordini arrivarono talmente diretti e decisi che tutti risposero immediatamente.
-ora! Fuoco a volontà!-
Per loro fortuna la nave dell’esercito era solo una e venne allontanata piuttosto rapidamente, facendo gridare di gioia i pirati.
Kyra in mezzo a quella confusione si avvicinò e Key.
-ti chiedo scusa se ho preso il tuo posto-
-hai fatto la cosa giusta … dopo avere sentito il racconto di Meeme eravamo tutti come bloccati-
-immagino … chi mi da il rapporto dei danni?- chiese a voce alta.
-lo faccio io!- Tadashi alzò il capo dalla sua postazione –scafo al cinquanta per cento e armi esaurite-
-questo non va bene- Kyra chiuse gli occhi per pensare –esiste un posto sicuro dove poterci rifugiare?-
Alle sue parole tutti i monitor si illuminarono.
-ma che diamine?- disse con stupore.
-è il computer dell’Arcadia- rispose Key –vuole ringraziarti per quello che hai fatto-
-guardate, sta arrivando l’asteroide!- uno dei pirati indicò un punto sulla mappa stellare.

*****

Si svegliò nella sua cabina, con la melodia dell’arpa di Meeme come sottofondo.
-com’è andata?- chiese aprendo gli occhi.
-abbiamo vinto … sapendoti malato erano tutti nel panico, ma kyra ha preso in mano la situazione … ora siamo nell’asteroide per le riparazioni-
Harlock accennò un sorriso mettendosi a sedere.
-forse agli altri lo potrai nascondere ancora per un po’- riprese lei –ma a me no, il tuo cuore è tornato a battere … e lo fa per lei- prese una bottiglia dal tavolo –bevo alla tua felicità!-
-Meeme, ho da chiederti una cosa-
-l’ho già fatto mentre dormivi, rimaniamo solo io e loro- sollevò la sua arpa e la bottiglia di liquore ed uscì.
Terminò di vestirsi, prese un bicchiere e una bottiglia e andò nella sala del computer, si versò un poco di vino e posò la bottiglia sulla consolle.
-amico mio, dopo dieci anni siamo di nuovo assieme, altro non ti dico, tanto sai già  tutto!- vuotò il suo bicchiere –brindo a noi!-
Il computer si illuminò e la bottiglia si vuotò mentre le porte si aprivano dietro di lui.
-Harlock!-
Quella che un tempo era una bambina, ora, era una graziosa ragazza di diciotto anni.
-come sono contenta che stai bene! Meeme mi ha raccontato tutto!-
Si sciolse dall’abbraccio e le asciugò una lacrima.
-anch’io sono contento di vedere che stai bene, Mayu … vi lascio soli, avrete molte cosa da dirvi-
-riuscirò a capirlo?-
-ne sono certo … inizia a parlargli- le rispose sorridendo.
Il ritorno alla sua cabina fu più lungo del previsto, i suoi uomini avevano terminato la giornata di lavoro e nel vederlo in forze gli fecero molte feste.
Impiegò quasi un’ora per coprire un percorso di poche centinaia di metri.

*****

Meeme le aveva detto che il capitano voleva parlarle nella sua cabina e lì l’aveva accompagnata e lasciata dicendole di aspettarlo.
Ingannò l’attesa studiando la piantina della nave in modo da memorizzarne ogni singolo dettaglio, sentì la porta aprirsi, i suoi passi entrare, la stessa richiudersi  e il blocco di sicurezza scattare.
-vista da fuori non sembra così grande- aveva sciolto i capelli, sentì le mani di lui sfiorarli per posarsi ancora una volta sulle sue spalle –secondo gli studi dell’esercito, l’interno era costituito solo da ponte, stiva, hangar, cambusa e sala motori … e una manciata di cabine per gli ufficiali, invece, qui c’è tutto! … Key mi ha detto che tra quattro ore saremo nei pressi di un pianeta artificiale di interscambio per caricare acqua e viveri, durante le operazioni scendo a comperarmi alcune cose-
-no!- rispose lui in chiaro tono di ordine.
-come sarebbe a dire?- si girò e lo guardò seria –ho bisogno di vestiti, non posso mica andare in giro con la divisa dell’esercit…-
Il resto della parola venne bloccato da un bacio –no, non da sola, andrai con Key, Tadashi e un paio di uomini-
Rimasta senza parole abbassò il capo, il bacio l’aveva dato per scontato, ma quelle parole no.
-ti ho forse ferito?- chiese lui sollevandole il viso con l’indice.
-no, mi hanno spiazzato le tue parole, in questi giorni ho imparato a conoscerti, ma non ti credevo così …-
-sss hai ancora molto da conoscere di me- vi fu un secondo bacio, stavolta più complice.
Sentiva i vestiti scivolare via, in quel momento realizzò che le sensazioni provate nei giorni precedenti non erano frutto di una semplice infatuazione per quell’uomo carismatico ma l’avviso dell’inizio di una nuova vita.

*****

La mattina seguente si svegliò di buon ora scoprendosi sola, mentre prendeva i vestiti dalla sedia, posò lo sguardo sul tavolo, c'erano due fiale vuote del preparato vitaminico e dalla scatola ne mancavano quattro.
“ha chiesto troppo al suo fisico ancora debole” pensò tra se mentre guardava fuori … erano sul pianeta artificiale.

Nell'hangar di lancio, Tadashi e i due pirati incaricati della scorta stavano facendo gli ultimi controlli al velivolo da sbarco mentre Key rivedeva col capitano la lista di quanto serviva.
-scusate, è possibile aggiungere anche questo?-
-vediamo dottor Krosswelt- disse la ragazza prendendo il foglio -ma sono tutte vitamine!-
-e proteine, ragazza mia, servono per la terapia di recupero del capitano-
-eccomi, scusate il ritardo!- Kyra si unì al gruppo -mi sono fermata un po' troppo in mensa-
Harlock non la salutò, le diede solo una veloce occhiata prima di tornare a seguire i suoi uomini che andavano avanti e indietro.
-capitano, ci sono cinque casse diverse dalle nostre!- urlò un pirata da lontano arrivando di corsa.
-spiegati meglio-
-sono rosse con la sigla CPT KK-
-ma è la mia sigla! … papà, è opera tua?-
-em, mi sono permesso di prepararti un po' di bagaglio-
-papà sei fantastico!- gridò abbracciandolo, poi si rivolse al marinaio -puoi portarmi quella col numero zero?-
-zero … subito!-
L'uomo corse via tornando poco dopo con una piccola cassetta.
-ecco qui!-
-Grazie- Kyra la posò sul banco degli attrezzi, digitò il codice di sblocco e l'aprì, dentro c'erano una pistola ad alta tecnologia e il suo cinturone che indossò subito.
-posso vederla?- chiese Tadashi.
-certo, tieni!-
-questa somiglia molto ad un disegno della Kombat … una specie di leggenda, dato che nessuno l'ha mai vista realmente-
-infatti, hai tra le mani l'unica esistente!- disse con orgoglio Trevor Krosswelt, facendo sbiancare il ragazzo.
-sono pronta, possiamo andare- Kyra riprese la pistola e la mise nella fondina, era anche riuscita a cambiarsi, ora indossava dei jeans neri una canotta rossa come gli stivali e con grande maestria aveva raccolto i lunghi capelli dentro una bandana nera.
-urca, sembri un'altra persona!-
-diciamo che questa è l'idea, Tadashi-
-saremo di ritorno nel pomeriggio, capitano-
-bene, Key, fate attenzione-
-tesoro ...-
-lo so papà, “non cacciarti nei guai”-

Pochi istanti dopo il mezzo volava verso il centro della cittadella, l'acquisto delle provviste portò via tutta la mattina, si fermarono in una tavola calda per mangiare qualcosa.
Tadashi, che stava leggendo il giornale locale, impallidì arrivato all'ultima pagina.
-a quanti zeri ammonta?-chiese Kryss mentre guardava la vetrina di un negozio dall’altra parte della strada.
-p … pari a quella sul capitano-
-vuol dire che il generale mi considera già un pericolo- si alzò buttando delle monete sul tavolo –Key, vieni con me, voi aspettateci sull’arier, andiamo nel negozio di fronte-
Uscirono un’ora dopo esattamente com’erano entrate.
-giuro, voi donne non vi capisco, un’ora a girare in un negozio e uscire a mani vuote!-
-ne sei sicuro Tadashi?- Kryss sciolse la bandana, aveva tagliato i capelli, ora erano cortissimi e sparanti dappertutto, lui e i pirati restarono ammutoliti –con una mega taglia sulla testa un cambio drastico è l’unica soluzione! … dai torniamo a bordo- aggiunse legando nuovamente il fazzoletto.

Lungo lo spazioporto, nel settore riservato all’esercito si accorse della presenza di una nave da battaglia che ben conosceva, una volta a bordo andò direttamente nella cabina di suo padre per portargli quanto aveva richiesto, facendosi prima una bella risata nel vedere la faccia dell’uomo alla scoperta del taglio di capelli.
-ottimo lavoro! … perché ci sono così tanti contenitori di negozi diversi?-
-stavo per comperare tutto in uno solo, ma il proprietario aveva iniziato a girarci intorno con aria sospetta, così ho optato per più negozi-
-giusta scelta … mi sembri turbata, è successo qualcosa-
-infatti … nella zona militare c’è parcheggiato l’Incursore-
-l’hai detto ad Harlock?-
-no, ma tranquillo, saprà già tutto … piuttosto, la mia roba?-
-nella tua cabina-
-ecco appunto, quale sarebbe?-
-la stessa dove hai dormito stanotte-
-papà non ti seguo-
-dai che so tutto … ho fatto una lunga chiacchierata col capitano-
-allora non serve che aggiunga altro … eih, ci stiamo muovendo! Sai dove siamo diretti?-
-non proprio … ci portiamo fuori orbita e si rientra nel meteorite finchè non si raggiunge un posto sicuro-
-ho capito-
-su su, ora sparisci, hai i bagagli da rimettere in ordine!- girò la figlia e la spinse fuori spingendola sulla schiena.
-ho capito, non serve spingere!-

Ora che suo padre sapeva e, soprattutto, approvava la cosa si sentiva più sollevata, andò in cabina aprì le quattro casse, dopo un breve esame si dette a terra iniziando a ridere.
Suo padre era un genio, ma i bagagli non erano mai stati il suo forte, una cassa era di biancheria intima, una di asciugamani, le ultime due i vestiti che non avrebbe mai indossato.
Smise di ridere solo quando sentì una presenza alle sue spalle.
-qui ci vuole un secondo armadio! Quanto dista il prossimo scalo?-
-veramente ci sarebbero ancora delle cabine libere-
-cosa!?- esclamò scattando in piedi.
Harlock si mise a ridere.
-sei odioso!-
Smise di ridere e le passò un braccio attorno alla vita tirandola a se –stai bene coi capelli sorti-
-davvero?-
-molto-

==capitano, sono Key, una nave ci insegue==
Il bacio venne interrotto sul nascere dalla radio.
-arrivo!- rispose
-e vabbè, mi ci devo abituare-
Harlock si fece serio -andiamo, penso di sapere chi possa essere-
Lo seguì in silenzio fino al ponte di comando, sullo schermo principale c’era proiettata l’immagine della nave e su quello circolare sotto i loro piedi la mappa stellare con le distanze.
-è l’Incursore!-
-mi piace, voglio i dati tecnici per farne un modellino!- Yattaran ruppe il gelo che l’esclamazione di Kyra aveva creato.
-stesse dimensioni dell’Arcadia, doppio propulsore bipolare, modalità di schermatura stealth, due file di armamento sui tre lati … partendo dal superiore, prima fila laser, seconda fila cannoni a particelle, è dotata di dieci arpioni elettromagnetici, quattro a prua, tre a destra e tre a sinistra, porta centocinquanta passeggeri e cinquanta caccia d’assalto- la ragazza rispose meccanicamente a quella che non era una domanda ma una frase di ammirazione.
Tutti i presenti si girarono a guardarla sin dalle prime parole.
-mmm c’è qualcosa che non mi convince-
-cosa Yattaran- chiese Key.
-lo scafo mi sembra …-
-non sembra, è debole! … il comando ha voluto lesinare sui costi- precisò Kyra.

-capitano ci chiamano!-
-sullo schermo Tadashi-
Kyra uscì dall’inquadratura giusto in tempo per non essere vista da Roy.
-tralasciamo le presentazioni, io so chi sei tu e tu sai chi sono io- disse il militare –Harlock, ho ricevuto ordini precisi dal comando militare a cui non intendo ubbidire-
-avanti parla- rispose ilpirata.
-il generale, ha preso degli accordi segreti con le Mazoniane, tu e i tuoi uomini in cambio dei terrestri-
-che gran figlio di buona donna!- Kyra entrò nell’inquadratura.
-i tuoi capelli!-
-tagliati, vieni al dunque Roy!- rispose lei.
-Harlock, io e i miei uomini non abbiamo nulla contro di voi e … ma che diamine succede? … mi sento strano!-
-papà, delle fiale!-
Kryss fece appena in tempo a prenderle al volo prima di svanire assieme al capitano, gli strumenti di bordo si spensero tutti.

*****

Si trovavano in una stanza piena di luce, senza finestre e senza porte, erano un poco intontiti.
Harlock si guardò attorno, oltre a lui e Kyra c’erano Roy e circa una ventina di soldati.
-e ora dove siamo?-
-a quanto pare, il generale, ha inserito anche voi nel suo accordo- rispose Harlock freddamente.
-se così fosse, cosa centra Kyra?-
-basta aspettare, Roy, e lo sapremo-
Dai lati della stanza si aprirono svariati varchi, erano prigionieri delle Mazoniane, da uno di questi fece il suo ingresso una giovane donna molto somigliante alla defunta Raflesia, seguita da quattro soldatesse.
-giusta intuizione, donna!-
-Elaima-
-esatto Harlock, com’è esatto che il generale ha gentilmente fornito i suoi soldati per aumentare il mio popolo!- girò lo sguardo verso Kyra –in quanto a te, fornirai il giusto addestramento al mio esercito!-
-scordatelo!-
-vedremo … ne riparliamo più tardi, pensaci nel frattempo!-
Regina e soldatesse sparirono in un coro di risa.
-maledette streghe! Giocano al gatto col topo!-
-Roy, smettila di agitarti, sto pensando!-
-e no, e no! A me non la si fa! Non mi faccio mettere i piedi in testa io!-
-ROY TACI!- gridò, ottenendo finalmente il silenzio.
-capitano Krosswelt, capitan Harlock sta male!- disse uno dei soldati.
Kyra e Roy si girarono, il pirata era sorretto da due soldati e sembrava respirare a fatica.
-fatelo sedere!-
-ma cosa può avere? Prima sembrava sano!-
-prova tu a svegliarti dopo dieci anni di ibernazione!- la ragazza prese una fiala e gliela fece bere.
-te l’ha detta lui sta storia?- chiese in tono sarcastico.
-no Roy, è vero- rispose mentre dava una seconda fiala ad Harlock –quando fece sbarcare il suo equipaggio sulla Terra, in qualche modo, una Mazoniana riuscì a salire a bordo e appena furono nello spazio lo avvelenò-
-ti credo … ma sono cure speciali, che io sappia solo … Kyra, non dirmi che-
-papà era grande amico di Tochiro, l’ingegnere che ha progettato l’Arcadia!-
-ricordo il suo nome-
-nel computer di bordo della nave c’era un programma che avrebbe fatto in modo che lui arrivasse da papà in caso di bisogno-
-e così è stato, ma dove l’avete tenuto per tutto questo tempo? … io sono venuto varie volte a casa vostra senza notare nulla di diverso-
-era in laboratorio-
-giusto, il laboratorio-
Mentre parlavano si erano seduti ai due lati di Harlock, Roy vide il pirata cercare la mano di Kyra e stringerla leggermente, lei non disdegnò il gesto.
-capitano, scusi l’indiscrezione, ma come vi siete procurati tutto il necessario?- chiese un soldato alla ragazza.
-tenente, i liquidi li ho presi dalla base … diciamo che tutti i tecnici dovevano dei ringraziamenti a mio padre-
-ora è tutto chiaro! Ci sembrava strano che coi loro miseri cervelli riuscissero a fare quello che facevano! … bah, si, insomma ci siamo capiti-
-chiarissimo, tenente-
-grazie capitano-
Harlock aprì gli occhi, lasciò la presa e si mise a sedere con lo sguardo di quello che aveva un piano in mente.
-accetta la proposta-
-ma cosa dici?-
-ragiona … così avrai modo di studiare la nave e trovare un modo per contattare l’Arcadia-
-con le tue vit…- s’interruppe per non farsi capire.
-Kyra, ci penso io!-
-ma no, cos’hai capito-
-senti, dopo un’ibernazione serve una grande quantità di vitamine, questo lo so bene anch’io-
-… Roy-
-e poi, lui, è l’unico che può sconfiggerle, e non lo faremo di certo morire!-
-Roy, grazie … ma così rischiate di essere degradati o peggio-
-poco importa! La missione è fallita in ogni caso!-
-allora è deciso- Harlock la guardò.
Kyra tirò fuori da una delle custodie della cintura le fiale –io ne ho ancora sei, tu?-
-quattro … tienine due tu e dammi le altre-
-come vanno usate?- chiese Roy.
-una di queste copre dodici ore, ma la bisogno, deve berne subito una- rispose passando con lo aguardo anche gli altri soldati.
-ricevuto!- disse il ragazzo.
-allora vado- si portò al centro della stanza –Elaima!- gridò a gran voce prime di svanire nel nulla.

Si sedettero a terra divisi a piccoli gruppi, in silente attesa, erano passate diverse ora dalla sparizione di Kyra quando d’un tratto dal pavimento si aprì una botola e ne salì un tavolo riccamente coperto di cibarie, subito i soldati si avventarono contro.
-fermi! È drogato!- il tono di Harlock li fece sbiancare.
-c … come sarebbe?- chiese uno di loro.
-proprio non ci arrivi di tuo? … hanno bisogno di voi per aumentare la popolazione e vogliono essere sicure di non restare deluse-
-fai presto a parlare! Tu hai le vitamine noi no e abbiamo fame!-
-tenente, rispetto!-
-no, capitano Rpy, ha ragione- Harlock prese una fiala e l’aprì –un sorso a testa dovrebbe bastare- disse porgendola ai soldati che si guardarono tra  loro perplessi.
-di cosa avete paura? Ho capito, inizio io!- Roy prese la fiala e bevve.
Vedendo che non accadeva nulla di strano, i soldati fecero la stessa cosa, la fiala venne vuotata appena in tempo.
Pochi secondi dopo, le pareti si aprirono nuovamente e ricomparve la regina unitamente alle soldatesse e dietro di lei Kyra con l’uniforme mazoniana.
-ma come, non avete toccato cibo? E noi che l’abbiamo preparato solo per voi! … secondo te quanto dureranno?-
Kyra avanzò fino ad arrivare di fronte a Roy guardandolo negli occhi –due ore non di più!- rispose dandogli uno spintone sulla spalla.

==il segnale, brava!==

Si girò iniziando a ridere subito imitata dalla regina e dalle soldatesse prima di sparire dietro le porte.
-ha voluto darmi un messaggio, ma quale? … ragiona Roy, ragiona-
Harlock rise –l’Arcadia sarà qui tra due ore e sfonderanno la parete lì!- indicò un punto sul muro.
Nessuno osò controbattere, il pirata era noto per la sua grande sicurezza d’azione sin da quand’era un ufficiale dell’esercito.
I soldati tornarono a sedere nel loro angolo, dopo un po’ Roy gli si avvicinò, sedeva con la schiena al muro a braccia conserte.
-cosa vuoi- chiese senza aprire gli occhi.
-la verità, l’ami o ti stai divertendo solo perché hai bisogno di lei!-
Harlock aprì gli occhi e lo guardò con odio –rispondimi tu, piuttosto, come potrebbe amare un uomo che non la capisce!?-
-come osi!?- la voce di Roy era alterata.
Si alzò in piedi –ragiona- rispose con calma –prima ti ha dato punto e ora d’irruzione dei miei uomini, e tu, non hai capito nulla!-
Nel sentire quelle parole, in Roy, svanì la rabbia, Harlock aveva ragione, maledettamente ragione.
-cosa proponi nell’attesa?- chiese.

*****
Doveva fare presto, mancava pochissimo a sarebbe scoppiato l’inferno.
Correva spingendo un aero carrello con sopra le armi dei prigionieri, dietro di lei si era lasciata venti mazoniane uccise, a pochi passi dalla meta venne investita da svariati fasci laser, era stata scoperta, lanciò contemporaneamente un fumogeno e una granata facendo saltare la porta della prigione.
-salve gente, vi sono mancata?- disse ironicamente lanciando qualche pistola ai soldati.

Ingaggiarono subito un conflitto a fuoco, alcune mazoniane caddero a terra morte, improvvisamente smisero di sparare.
-non mi piace-
-neanche a me, Roy-

-terrestre!- tuonò la regina –hai tradito la mia fiducia e ora morirai!-
-spiacente, ma ho la pelle dura!- rispose senza uscire allo scoperto.

Vi fu come un terremoto, un rombo e sulla parete i aprì un varco, ne uscirono i pirati che iniziarono subito a sparare
-capitano, siamo qui! State bene?-
-sì, Tadashi … tutti nel tunnel!- ordinò.
Sotto il fuoco di copertura iniziarono ad entrare nel cunicolo che li avrebbe portati in salvo sull’Arcadia.
Una mazoniana ruppe la formazione mirando in un punto ben preciso, uno dei soldati capì immediatamente le sue intenzioni.
-capitano, attenta!- urlò prima di fare da scudo umano a Kyra.
-tenente!-
Il soldato venne portato a bordo e il tunnel ritirato.
L’Arcadia si allontanò a tutta forza per svanire al sicuro nel suo meteorite.
-Norfor, perché?-
-perché … ho giurato obbedienza … al mio capitano … coff … coff-
-no, non ti affaticare, sta arrivando il dottore-
-non serve … coff … vedo già la luce-
-no, Scott‼!-
Il silenzio cadde, rotto solo qua e la dai singhiozzi dei soldati, Kryss si alzò in piedi col viso rigato di lacrime.
-Scott Norfor, era il mio primo ufficiale, e per la mia vita ha rinunciato alla sua, a te gli onori militari, tenente!-
Nonostante la commozione mantenne la voce calma, si mise sull’attenti e fece il saluto, subito seguita dagli altri militari.

*****

Alcune ore più tardi raggiunsero l’Incursore dove i soldati poterono ricongiungersi con le proprie famiglie e scoprire che erano stati dichiarati tutti morti.
L’Arcadia fece loro da guida verso un pianeta noto solo ai vagabondi dello spazio, lì diedero degna sepoltura al militare caduto.
Mentre Kyra salutava per l’ultima volta i suoi soldati, Roy si avvicinò ad Harlock.
-devo chiederti scusa, per molti anni mi sono illuso che la nostra amicizia diventasse qualcosa di più profondo-
-lo è diventato-
-già, ma ha scelto te-
Harlock rispose con una smorfia.

-Roy Mc. Broun, fatti stritolare!-
I due amici si abbracciarono.
-eih, testa matta, pochi casini, intesi?-
-pensa per te, e vedi di mettere la testa a posto, ok?-
Nel salire a bordo, Kyra, si girò e salutò nuovamente tutti alzando un braccio al cielo.
Il portello si chiuse e l’Arcadia prese la via dello spazio.

*****

Più tardi, in cabina, stava ripensando a quanto accaduto negli ultimi giorni, e le prese una certa malinconia.
Anche se non lo vedeva sentiva lo sguardo di Harlock su di lei.
-ho visto più morti oggi che in dieci anni di servizio nell’esercito-
-e molti altri ne vedrai, le mazoniane sono esseri crudeli –rispose posando il bicchiere vuoto.
-e come tali vanno eliminate, giusto?-
-giusto-

*****

Fuori per i corridoi l’equipaggio festeggiava, non la vittoria della battaglia, ma la alla felicità del loro capitano.
Tutti erano ben consapevoli che quello era solo l’inizio, ma per ora si sentivano solo canti  e risa di gioia.

 

  
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