Eret diede distrattamente un’occhiata all’orologio. Era perfettamente in orario, se non di qualche minuto in anticipo. Prese un respiro e appoggiò la schiena contro il muro, accompagnato dal tintinnare delle posate del ristorante.
Per l’ennesima volta si chiese cosa stesse facendo lì. Non aveva mai amato le uscite romantiche, non era decisamente il tipo. E questa storia dell’appuntamento al buio lo stava facendo impazzire.