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Autore: bolt    27/06/2014    0 recensioni
Hinata accese la luce sulla scrivania e si mise a studiare storia. Quando Sasuke vide la luce dalla sua finestra si sentì sollevato. Hinata si era calmata per fortuna. Poi il ragazzo si mise a studiare geografia, il giorno dopo lo attendeva un test di verifica sugli stati europei.
Genere: Romantico, Sentimentale, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Nuovo Personaggio, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Sasuke
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Nel pomeriggio Sasuke trascinò Hinata al parco vicino casa. La fece salire su una delle barche sul laghetto del parco e iniziò a remare.
-Che bello! Non avevo mai fatto un giro in barca qui.
-Lo sapevo. Ti ho portata qui per farti divertire.
-Hai fatto una cosa bellissima. Grazie. Ma non dovevi rimanere a studiare per gli orali.
-Hinata ho appena fatto il terzo scritto, mi merito qualche ora di riposo. Gli orali ci sono gli ultimi giorni di giugno e io sarò uno degli ultimi. Ho studiato tantissimo in questi anni e mi sento pronto per l’esame finale per il diploma.
-Sono sicura che andrai benissimo.
-Ci sarà anche il professor Orochimaru.
-Te la sei sempre cavata bene nella sua materia. Sei il più bravo della classe quindi vai fai in modo che rimangano a bocca aperta.
-Hai così tanta fiducia in me. Sei straordinaria.
 
Intanto sulla riva destra del laghetto due ragazze stavano parlando dei loro esami scritti con due amiche.
-Allora Ten Ten come sono andati gli scritti nella vostra sezione?
-Io e Temari ce la siamo cavata benissimo.
-Beate voi che non avete il professor Orochimaru in chimica. Con la sua domanda nel terzo scritto ci ha messi in difficoltà.
-A noi ci ha pensato il professor Sarutobi- disse Temari.
-Tutto sommato siamo andate bene. Credo di aver scritto il miglior tema della mia vita- disse Ino.
-Io e Ino andremo all’università di Tokyo e voi?
-Forse anche noi- disse Ten Ten.
-Sakura guarda chi c’è in barca sul lago- disse Ino.
-Sasuke e la ragazzina. Non capisco perché esce sempre con lei. Io sono molto più affascinante.
-Sakura non dire certe cose. Secondo me sono una bella coppia- disse Ten Ten.
-Ino prendiamo una barca e raggiungiamoli al centro del lago.
-Sakura, Ino lasciateli in pace. Hinata è una ragazza simpatica. Provate a conoscerla prima di giudicarla.
-No, grazie- disse Sakura.
-Andiamo via Ten Ten. Con quelle due non si può discutere quando si tratta dell’Uchiha. Non capiscono che così si faranno odiare ancora di più.
 
Sasuke e Hinata stavano chiacchierando quando vennero affiancati da un’altra barca.
-Anche tu fai una gita sul lago Sasukino. Che bello vederti qui.
-Voi due cosa ci fate qui?
-Siano venute qui per rilassarci.
-Attenzione a non spezzarvi le unghie mentre remate.
-Sasuke perché sei gelido con noi? Vogliamo solo parlare.
Sakura si alzò in piedi sulla sua barca e saltò su quella di Sasuke.
-Sakura torna con la tua amica Ino. Sei di troppo su questa barca.
-Io voglio solo parlare con te per qualche minuto. Devo chiederti delle cose sull’esame orale.
La barca dondolava e Hinata si era aggrappata forte al suo sedile. Sasuke sapeva che Hinata aveva paura di cadere in acqua. Non era brava a nuotare e aveva il terrore di andare giù come un sasso.
-Sakura puoi tornare sulla tua barca. Stai facendo oscillare la nostra imbarcazione un po’ troppo.
-Va bene me ne torno da Ino.
Sakura si preparò per il salto e fece in modo che la barca oscillasse di più. Una volta raggiunta l’amica, Ino con il remo fece ribaltare la barca di Sasuke.
Sasuke e Hinata finirono in acqua. Intanto Ino e Sakura tornavano a riva.
Hinata non riusciva a rimanere a galla.
-Sasukeee. Aiutoooo.
Sasuke raggiunse Hinata e la strinse forte.
-Tutto bene. Stai tranquilla e tieniti forte a me.
-Grazie.
-Sono il tuo fidanzato non permetterò mai che ti succeda qualcosa. Ora nuoto fino a riva. Non mi lasciare.
-Va bene.
-Non è che hai bevuto un po’ d’acqua?
-No, sto bene. Mi sono solo spaventata.
Sasuke nuotò fino a riva e fece respirare Hinata per qualche minuto. Doveva calmarla o avrebbe potuto svenire.
-Va meglio?
-Sì, fa un po’ freddo.
-Aspettami qui, recupero lo zaino che ho lasciato sul ponte delle barche. Era nell’armadietto.
Sasuke corse a prendere le sue cose e poi tornò da Hinata.
-Ecco mettiti la mia giacca.
-Grazie.
-Ci asciugheremo in poco tempo con questo sole. Non possiamo di certo tornare a casa fradici. A mia madre prenderebbe un colpo.
-Hai ragione. Non voglio che si preoccupi. Scusa Sasuke, è colpa mia se quelle due ci hanno buttato in acqua.
-Hinata non devi scusarti.
Dopo un’ora i due ragazzi si incamminarono verso casa mano nella mano.
-Hanno rovinato la nostra giornata. Non è stato molto bello.
-Sasuke sono stata bene nonostante la caduta in acqua. Sasuke credo che non ti divertirai molto con me al mare. Non mi piace andare dove non si tocca.
-Se ti stringo io ti senti a disagio?
-No, per niente.
-Abbiamo risolto. E poi possiamo anche restare dove si tocca, ci divertiremo lo stesso. Sarebbe meglio restare a riva con Naruto nei paraggi, diventa un monello quando va al mare.
-Mi divertirò moltissimo con voi.
Sasuke e Hinata rientrano in casa e corsero a cambiarsi di corsa.
-Ci vediamo nella mia stanza fra un’ora. Ora vai a farti un bagno caldo.
-Va bene Sasuke.
Hinata prese il suo accappatoio e dei vestiti puliti e andò verso il bagno. All’improvviso dal bagno uscì Itachi solo con i pantaloni addosso.
Hinata si girò di scatto e chiuse gli occhi.
-Mi scusi professor Uchiha.
Sasuke uscì dalla sua camera e vide Itachi mezzo nudo.
-Itachi potevi vestirti prima di uscire dal bagno. Non vedi che la metti a disagio.
-Pensavo foste ancora al parco. Come mai i vostri capelli sono bagnati?
-Un piccolo incidente in barca.
-Piccola Hinata stai bene? So che non ti piace stare dove non tocchi.
-Sasuke mi ha salvata. Ora sto bene.
-Mi ritiro in camera mia. A dopo ragazzi.
-Hinata non ti preoccupare. Non hai fatto nulla di grave.
-Lui è il mio professore. Mi mette un po’ a disagio averlo visto in quel modo.
-Io ti faccio lo stesso effetto a petto nudo. Anzi ti agiti di più.
-Sasuke non burlarti di me.
Hinata si chiuse a chiave in camera e Sasuke andò verso l’altro bagno.
Verso l’ora di cena scesero tutti e si accomodarono a tavola.
-Come è andata la giornata miei cari?
-Bene mamma. Scommetto che Itachi ti ha detto dell’incidente al parco.
-Dovevate dirmelo subito che siete caduti nel lago. Non vi siete fatti male vero?
-Stiamo benissimo mamma.
-Hinata domani mattina lavori vero?
-Sì, devo prenderle qualcosa in centro?
-Sì, grazie. Potresti prendermi queste cose al supermercato vicino la libreria mentre torni a casa. Lì hanno sempre dei prodotti ottimi.
-Va bene.
-Domani mattina ti darò i soldi per la spesa. Ora assaggiate la mia carne alla brace con la mia salsa segreta.
-Buonissima mamma.
Finito di mangiare, Hinata e Sasuke si misero a guardare un film giallo sul divano.
-Ecco i vostri pop-corn.
-Mamma non dovevi disturbarti.
-Per me è un piacere viziarvi un po’. Ora vado in camera mia guardare un programma di cucina. Ci vediamo domani mattina.
-Papà è partito di nuovo?
-Sì, starà via per cinque giorni. Buonanotte miei cari. Non fate troppo tardi.
-Buonanotte- dissero in coro i ragazzi.
Sasuke si stese sul divano e fece poggiare Hinata sul suo petto.
-Stai comoda?
-Sì, non è che peso?
-Non scherzare. Sei una piuma. E poi sai che adoro tenerti stretta.
Dopo aver lavato i piatti, visto che era il suo turno, Itachi uscì dalla cucina e andò in salotto.
-Vedo che guardate le avventure di Sherlock Holmes. Un giallo, molto interessante. Pensavo che foste tipi da romanzi rosa.
-Molto spiritoso. Io e Hinata adoriamo i film che parlano di detective, di avventura, di inchieste, di avvocati.
-Basta elenchi su film e libri. Il prossimo Natale sarò costretto a regalarvi una serie di film gialli. Non vi disturbo più. State pure comodi sul divano. Buonanotte.
-Buonanotte- dissero i ragazzi.
Sasuke e Hinata guardarono tutto il film e poi andarono a dormire.
-Buonanotte piccola.
-Buonanotte Sasuke. Sogni d’oro.
Sasuke baciò Hinata sulla bocca e entrò nella sua camera. Ora poteva anche addormentarsi sereno.
 
Il mattino dopo Hinata si svegliò alle sette, si fece la doccia, si vestì e poi scese a fare colazione.
-Buongiorno signora Mikoto.
-Cara sei già sveglia?
-Sì, ho promesso al signor Jiraya di arrivare al negozio per le nove. Oggi si apre alle nove e trenta e devo spolverare un po’ nella libreria. Il signor Jiraya ci tiene all’ordine. Ho messo la mia camera in ordine e ho rifatto il letto.
-Cara potevi farlo più tardi.
-Meglio farlo subito. Ora devo scappare. La borsa l’ho presa. Ho anche il portafoglio, l’agenda, le chiavi, i fazzoletti e gli occhiali da sole. A dopo signora.
Sasuke scese al piano di sotto venti minuti dopo l’uscita di Hinata.
-Mamma hai visto Hinata?
-Doveva uscire presto per andare a lavorare. Come mai sei già sveglio?
-Per studiare. Ho finito la tesina sul cd per i professori. Ora devo solo ripassare tutti gli argomenti.
-Bravo piccolo mio.
-Mamma mi metti in imbarazzo sei mi chiami in quel modo. Dove è andato Itachi?
-Non lo so. È uscito di corsa senza dire niente. Non è la prima volta che lo fa. Quel ragazzo si tiene troppe cose dentro. So che non mi devo preoccupare perché se la cava da solo ma sono pur sempre una mamma.
-Sarà uscito per andare a scuola o per andare a comprare qualche libro da leggere. Sai che se si annoia va in centro a cercare qualche libro.
-Doveva anche andare a trovare un amico in centro. Ma l’appuntamento era per la settimana prossima. Non so cosa pensare. Non so neanche se torna per pranzo. Verso le undici lo chiamo. Ora faccio un po’ di pulizie. Tu mangia tutto.
 
Hinata era arrivata al negozio e stava spolverando gli scaffali. Alle nove e trenta i primi clienti entrarono nel negozio. Li aiutò il signor Jiraya visto che Hinata stava spazzando in magazzino. Dopo trenta minuti la ragazza tornò nel negozio e si mise alla cassa mentre il proprietario aiutava alcuni clienti. Mentre alla cassa c’era una fila enorme.
-Ecco il vostro resto signore. Ritorni a trovarci.
-Signorina anche su questi libri che ho preso c’è lo sconto?
-Certo signore. Su tutti i libri di letteratura c’è lo sconto del venti percento. In più, visto che lei ha preso tre libri, può scegliere un libro in regalo fra questi cinque esposti sulla cassa.
-Prendo questo. Grazie.
-Grazie a lei. Torni a trovarci.
-Buongiorno. Per questo sono dieci dollari.
-Grazie signorina.
-Grazie a lei. Torni a trovarci.
-Allora lavori qui ragazzina.
Quando Hinata vide il ragazzo davanti alla cassa sbiancò e afferrò il cellulare.
-Non sei felice di vedermi.
-Signore se non vuole comprare niente le chiedo di uscire.
-Sei scortese con i clienti.
 
Intanto a casa Uchiha
Sasuke era seduto alla scrivania a ripassare storia quando sentì il cellulare squillare.
-Sono le undici e Hinata mi ha mandato un messaggio.
Sasuke lesse il messaggio e corse giù per le scale.
-Mamma corro in centro. Torno per l’ora di pranzo.
-Va bene tesoro. Hai studiato?
-Sì, ho fatto due ore di studio. Torno presto.
 
Alla libreria
-Vedo che il tuo fidanzato non è qui.
-Kabuto esci fuori. Stai disturbando i clienti.
-Non c’è nessuno nel negozio. Siamo solo noi due.
-Ragazzino lascia stare la signorina Hinata o chiamo la polizia.
-Lei deve essere il padrone di questa vecchia libreria. Fate male a dare lavoro a questa ragazzina, porta solo guai.
-Smettetela di prendervela con la signorina Hinata. So chi sei, ti ho visto a scuola di Naruto.
-Allora voi siete il vecchio di cui Naruto parla sempre.
-Kabuto tratta con più riguardo il signor Jiraya. Devi portare rispetto alle persone più grandi di te.
-Vattene vecchio, io voglio solo scambiare due parole con questa bambolina.
-Esci dal negozio o chiamo la polizia.
-Non mi fai paura vecchio. Mio padre può far chiudere questa libreria in cinque minuti.
Kabuto spinse a terra Jiraya e Hinata si avvicinò per aiutarlo.
-Come ti sei permesso di spingerlo. Il signor Jiraya poteva farsi male.
-Ragazzina ora tu vieni con me o farò chiudere questo negozietto.
-No, Hinata non andare.
-Non ci penso nemmeno.
Kabuto afferrò Hinata per un polso per trascinarla fuori.
-Mi fai male. Lasciami.
Qualcuno toccò le spalle di Kabuto e il ragazzo si accorse della presenza di due persone.
-Ciao Kabuto. Non solo ci dai fastidio a scuola, ora disturbi anche le persone a cui vogliamo bene.
-Togli la mano dal polso di Hinata o ti stendo con un pugno.
-Sasuke e Naruto, gli angeli custodi della ragazzina.
Kabuto mollò Hinata e uscì dal negozio senza dire una parola.
-Mi dispiace signor Jiraya. Per colpa mia siete stato spinto a terra.
-Non ti preoccupare cara. Non è la prima volta che quel bulletto viene qui. Una volta ha rubato dei libri qui dentro.
-Jiraya sensei perché non lo hai denunciato?
-Naruto la polizia ha detto che non può fare niente se non ho le prove del furto. Mi hanno detto che la mia testimonianza non basta.
-Quel bastardo è protetto dal padre.
-Naruto calmati- disse Jiraya.
Sasuke si avvicinò a Hinata e le controllò il polso.
-Come stai piccola?
-Bene grazie a voi.
Sasuke abbracciò forte Hinata.
-Puoi tornare a casa cara. Chiudo insieme a Naruto.
-Grazie signor Jiraya. Ci vediamo domani mattina alla stessa ora.
-Non dimenticare il tuo compenso. Eccoti duecento dollari.
-Grazie ma sono troppi.
-Hai pulito l’intero magazzino te li meriti.
Hinata e Sasuke salutarono e andarono verso il supermercato. Dopo trenta minuti uscirono con cinque buste pieni di alimenti.
-Mia madre ti ha dato una lista enorme.
-Sì, mi fa piacere aiutarla.
Sasuke e Hinata erano tornati a casa con la spesa e la madre li aveva abbracciati.
-Grazie cari.
-Mamma hai esagerato con le cose da comprare.
-No, non è vero. Hinata questa mattina ho dimenticato di darti i soldi.
-Pago io visto che mi ospitate. Vi prego concedetemi almeno questo.
-Va bene cara ma io non voglio che tu pensi di essere un peso per noi.
-Non lo penso ma mi fa piacere fare qualcosa per voi.
-Sei una ragazza dolcissima.
-Mamma lei è mia.
-Il mio bambino è geloso. Quanto sei carino Sasuke.
Sasuke e Hinata si sedettero a tavola e mangiarono. Poi si ritirarono nella stanza di Sasuke mentre Mikoto puliva la cucina.
-Come mai tuo fratello non era qui?
-Non lo so. Credo avesse qualcosa da fare in centro. A volte sparisce per ore. Sei sicura di star bene?
-Sì. Meno male che siete arrivati tu e Naruto. Non so cosa sarebbe successo se no fossi arrivato.
-Ti ho promesso che ci sarò sempre per te.
-Scusa se ti ho disturbato ma non sapevo chi chiamare.
-Non mi dai mai fastidio piccola. Sarei corso da te anche se stavo facendo un esame.
-Non ci provare. Devi fare il tuo esame orale pensando solo a quello.
-Va bene, non ti preoccupare. Voglio entrare all’università e diventare medico. Poi ci sposeremo.
-Hai già fatto progetti, sei dolcissimo.
-Per te sarei disposto a scalare una montagna.
Hinata e Sasuke chiacchierarono fino alle tre. Poi la ragazza andò in camera sua per permettere a Sasuke di studiare. Non vedeva l’ora che arrivasse metà luglio per passare una bella vacanza con il suo amore.
  
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