“Vector”
Una voce morbida e sottile giunse alle orecchie del ragazzo rispondente a quel nome.
Era sdraiato sull’erba del giardino del suo castello. I fili verdi, umidi, bagnavano la cotta di maglia che indossava. Non se l’era ancora tolta: la guerra che continuava imperterrita da mesi non era ancora giunta al termine.
Ruotò la testa fino a che un grazioso viso roseo non entrò nel suo campo visivo. Sorrise un poco, per poi tornare a fissare il vuoto nel cielo, sul quale non appariva alcuna stella.
“Cosa ti turba, Aurelia?” chiese il ragazzo, passandosi una mano tra i capelli arancio vivo.
Si sedette vicino a lui, guardando i suoi magnetici occhi viola, che amava. Storse per un attimo le labbra. Capiva sempre quando qualcosa non andava; era anche quello che lo rendeva speciale ai suoi occhi.
“Questa guerra…se tu non tornassi al castello domani, quando le tue truppe andranno in battaglia, io cosa…cosa farò?” chiese, con voce tremante. Aveva paura che l’unica persona a cui tenesse di più potesse andarsene come un soffio di vento.
Lui le circondò la vita con un braccio, facendola sdraiare accanto a sé e facendole poggiare il capo sul suo petto.
“Non ti accigliare, non accadrà nulla” cercò di tranquillizzarla lui, mentre la ragazza sentiva che i battiti del suo cuore acceleravano sempre più. Presumibilmente, anche il giovane era preoccupato per quello che sarebbe potuto accadere l’indomani, ma cercava di non manifestare i suoi sentimenti, altrimenti l’avrebbe fatta preoccupare per nulla.
“Come vuoi, però…” iniziò lei, non del tutto convinta. Vector le prese il mento tra il pollice e l’indice, fissandola.
“Ci rivedremo. È una promessa” disse, quasi in un sussurro. Lei cercò di plasmare un sorriso, anche se era chiaro che fosse fittizio.
Lui si accorse del fatto che non era tranquilla, ma non disse più nulla. Si limitò a chiudere gli occhi e godersi quelle ultime ore in compagnia della ragazza che amava, prima di partire.
Si addormentarono lì, su quella distesa smeraldina, l’uno accanto all’altra, con la convinzione di restare insieme per sempre.
Ma fu solo un’utopia.
ANGOLO AUTRICE
Ciao a tutti! *applausi di sottofondo*
Mia nonna: spegni quello stereo!
-.-’’’ vabbè…dicevamo: questa storia è scritta per la ff del mio amico, questa qui: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2660029&i=1
Va bene…comunque, è scritta a quattro mani con la sua sorellina. (ci siamo visti una volta e l’abbiamo scritta insieme). Mi hanno fatto spoiler e allora mi è venuta l'ispirazione XD
Bene, ora vado, spero vi sia piaciuta!
Alla prossima!
Xa_Chan