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Autore: Spensieratezza    27/06/2014    5 recensioni
La storia si riferisce a momenti mancanti riguardo la 9 x 18 e la 9 x 23 di SPN. Qual era il vero motivo per cui Sam ce l'aveva con Dean? scopriamolo insieme
SPOILER: non leggete se non avete visto la 9 x 18 e la 9 x 23
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dean Winchester, Ezekiel, Sam Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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Una frase. Una singola frase. A volte basta per scuotere i cuori. Basta una frase. Una frase di incomparabile bellezza…
 

“Sono orgoglioso di noi….”
 

Una frase che può voler dire tutto. Una frase che mette tutti d’accordo. Una frase che se la senti, non puoi fraintenderne il significato positivo. Può significare tante cose. Ci si può immaginare tante cose.

Che cosa voleva dire davvero Dean Winchester quando disse quella frase al fratello?
Voleva forse dire che era fiero della forza del loro legame?

Era fiero di quello che fanno? Delle vite che salvano ?
O più semplicemente, era fiero di Sam?
 

A volte le nostre prime impressioni sono fallaci… ci trattano in inganno…

Noi cerchiamo il cosa. Cosa voleva dire Dean.

E se avessimo dovuto invece cercare il perché?

Perché Dean ha detto a Sam proprio quella frase , proprio in quel momento?

Perché stava per morire, certo, ma Perchè?
 
Andiamo a scoprirlo insieme…..
 
 
 
 
 



Alcune ore prima…..

“Sapevo fin dall’inizio che eri pazzo, ma dopo che Castiel mi ha fatto chiamare, dicendomi che volevi vedermi, dopo che ti ho quasi trapassato da parte a parte, solo poche ore prima….beh…lasciatelo dire, amico, tu non stai bene.“ disse Dean, parlando a Gadreel, in un posto isolato.

“Neanche tu, se mi chiami amico…”

Dean lo guardò con sguardo furioso.

“Guarda che posso sempre finire il lavoro lasciato in sospeso.”

“Oh, non lo farai. No, perché , è la curiosità che ti ha spinto a venire qui. La fottuta curiosità, che è più forte di qualsiasi cosa, più forte anche del tuo odio per me." disse Gadreel.

“Che cazzo stai dicendo?”

Gadreel sospirò. “Tu vuoi sapere perché, dopo che hai tentato di uccidermi, io voglio comunque parlare con te.”

“Ok…è vero, te ne do atto, sono curioso, ma è una curiosità che sta per essere esaurita molto velocemente, quindi sbrigati a dire quello che hai da dire, figlio di puttana!” gridò Dean.

“Ok…ok…veniamo subito al dunque, come va con Sam, ultimamente?”

Dean rimase spiazzato. Chiaramente non si aspettava che voleva parlare di Sam.

“E a te che te ne frega?”

“Mi frega, o almeno mi frega dal momento che come sai, sono stato dentro Sam.”

“Non ricordamelo, mi viene ancora il disgusto.”

“Non sembravi tanto disgustato però, quando la mia presenza serviva a rimettergli i pezzi insieme.”

“Dacci un taglio ok??” sbottò Dean. Ricordare quel periodo era ancora troppo doloroso.

“Ok…ma penso che ti interesserà quello che ho da dirti.”
Dean corrugò la fronte.

“So che quando ha saputo di me, voi avete avuto un pesante litigio, non ancora del tutto superato…”

“E questo cosa c’entra….”

“Immagino non ti è chiara la vera ragione del perché Sam se la sia presa tanto…”

“Che diavolo dici? Sam ce l’ha con me perché ho permesso a un angelo psicopatico di prendere possesso del suo corpo abusivamente! Ah sì e poi anche perché voleva morire e io non gliel’ho permesso. Questo è tutto quello che c’è da sapere, non c’è altro!”

“Questo è quello che ha detto a te e quasi mi stupisce la tua ingenuità.”

“Insomma, se devi dire qualcosa, parla chiaro!” si spazientì Dean.

“Quando mi avete…catturato….c’è stato un piccolo scambio di vedute tra me e Sam.”

Dean cercò di fare mente locale.

“É impossibile. Non vi ho lasciati solo un minuto…”

“Ti sbagli, Dean…ti sei allontanato solo per poco, e in quei pochi preziosi minuti, Sam si è avvicinato e mi ha chiesto….. “
 
 
 
*



“Voglio farti una domanda….quando, ehm, mi sei venuto in sogno, per farmi sfuggire alla Morte, e avevi le sembianze di Dean, sei stato lui per tutto il tempo o….all’inizio era veramente Dean?” chiese Sam

Gadreel corrugò la fronte , e poi sbarrò gli occhi in un lampo di comprensione.

“No, sono sempre stato io.” Disse.

Sam sembrò frustrato, e forse anche scoraggiato. Era chiaro che si aspettava una risposta diversa.

“ E….e quello che ho sentito, era solo per convincermi a dire sì, vero?”
“Esatto.”


Sembrò che a Sam il viso trasfigurò in un’espressione furiosa, ma si ricompose subito.

“È…è stato Dean a dirti….a incaricarti di dirmi…”

“Vuoi sapere se è stato lui a chiedermi di dirti le parole che ti hanno convinto a dire sì?” finì Gadreel per lui.
 

Sam fece una faccia sorpresa.

“Non essere tanto sorpreso, Sam. Sono stato dentro il tuo corpo. Ho sentito quanto ne fossi felice. Per tutti i giorni che ne sono seguiti.”
 


Sam era chiaramente in imbarazzo, ma voleva una risposta.

“Allora, rispondi! L’ha detto o no???”

Gadreel fece un sorrisetto maligno, e poi disse piano : “Perché non lo chiedi a lui?”
 
 
 
 
 



“Subito dopo, sei arrivato te, e non abbiamo continuato la conversazione. “ disse Gadreel.

“Menti." disse Dean, arrabbiato.

“Perché credi che Sam avesse avuto quello scatto di ira nei miei confronti, poco dopo?” chiese Gadreel?
 
 
 
*



Sono stato dentro di te, Sam Winchester, quello che hai dentro di te, trasuda vergogna e debolezza!!”  disse Gadreel.

Sam lo colpì duramente in pieno viso, perdendo il controllo.
 
 
 
 



“No….” disse Dean, scioccato.

“Credevi che fosse arrabbiato per la possessione? No…sapeva che mi riferivo alla debolezza nei tuoi confronti, ed era arrabbiato perché glielo stavo dicendo in faccia, davanti a te. Non gli è andato giù. Tu non potevi sapere ovviamente di cosa parlassi, ma lui ha accusato il colpo. Non voleva che sapessi.”

“No…tu menti…” diceva Dean, scuotendo la testa.

“La ragione per cui Sam ce l’ha tanto a morte con te, è perché crede che fossero mie le parole di quel giorno, Dean. Sentirle l’ha reso felice, e poi sapere che non eri stato tu a pronunciarle, l’ha ferito oltre ogni immaginazione.”

“Ma erano le mie….” Disse Dean sconsolato.

“Allora, perché non vai a dirglielo?”

“Perché stai facendo questo?”

“Perché cerco redenzione.” disse triste Gadreel.

“ Lo sai che questo non cambia niente, vero? Non ti perdoneremo mai per quello che hai fatto a Kevin.”
“Lo so, e so anche che probabilmente morirò anche, e in maniera molto brutale, ma non è la redenzione da voi che cerco.” Disse Gadreel.

E Dean per la prima volta, guardandolo, ebbe pietà di lui.
 
 
 
 
 
 
*



“Sembra che almeno ad uno di noi non serva un demone, per trovare una traccia." disse Sam
Dean si voltò a guardare Crowley e sospirò.
“Stai cercando la ragazza miracolata, giusto? Sì, è sparita, però io le ho parlato.”

“Sam se pensi che questa è una qualche seduta di intervento, fidati, non lo è. Non ho intenzione di darti spiegazioni.”
“Già, lo avevo immaginato."

“Pensavo solo che volessi sapere che mentre voi due giocavate alla strana coppia, i tuoi veri amici, come Cass..”

Come me…..

“O come l’angelo che hai pugnalato, Gadreel…sono là fuori proprio ora a rischiare il culo…per aiutarti a vincere." finì sam.

“Di che diavolo parli?

“Una vittoria, aggiungo, che hai reso molto più complicata, decidendo di pugnalare l’unico angelo che può davvero condurci da Metatron."
“Dici l’angelo che ti ha portato a spasso? L’angelo che ha massacrato Kevin? Quell’angelo?”
 

L’angelo che ti ha detto quelle parole che hanno provocato in te tanta rabbia?
 

“Quello che tu stesso hai fatto entrare dalla porta principale!”

Non fingere che sia per quello che sei arrabbiato

Sei stato tu ad ingannarmi, Dean.”

Sì, bravo, ammetti la vera ragione…fallo!

“E ora sono io quello che si sveglia nel bel mezzo della notte, perché sogna di uccidere Kevin con le proprie mani, non tu!”

Non lo fa…non lo fa….

“Perciò per favore, quando dici di non volermi dare spiegazioni, non farlo. Lo capisco. Come capisco anche che Metatron, deve morire, e so che tu sei la nostra migliore possibilità. “

“Sfrutterò questa possibilità, nel bene e nel male”.
“Lo so.”

“Qualunque siano le conseguenze”

“Lo so, ma se deve andare così, lo faremo insieme.”
 
 
 
 
 
 



Mentre Dean e Sam erano in macchina, per andare a scovare Metatron, Dean d’impulso, senza poterlo evitare, parlò.

“ Sai, quando Gadreel ti apparve in sogno, quando eri in Coma, io potevo vedere tutto.”

Sam rimase spiazzato e incredulo. Non voleva parlare di questo. Non di nuovo. Eppure le parole di Dean l’avevano scosso.

“Vuoi…davvero parlare di questo, con tutto il casino intergalattico che ci sta piombando addosso?”
“Sì, voglio farlo.”

“O- ok….anche se non capisco a cosa…”

“Ero collegato telepaticamente con la mente di Gadreel, potevo vedere quello che lui vedeva, sentire quello che lui sentiva.”

Sam sembrava aver smesso momentaneamente di respirare. Quando pensò di poter controllare le emozioni, disse : “E parlare per bocca sua?” gli chiese , sperando di non sembrare folle.

Dean sospirò. “No, questo non potevo farlo.”

Sam si strofinò la bocca con le mani, in un gesto semi disperato. “Lo sapevo, sì, ovviamente, è normale. Non voglio sentire altro, Dean.”

Ma, ha parlato lui per bocca mia.” Disse Dean

“Che cosa stai dicendo?”

“Tutto quello che ti ha detto, dall’inizio alla fine, sono…sono stato io a dirgli di dirtelo. Tutto quanto” precisò Dean, pregando che Sam capisse e che non lo costringesse ad essere più esplicito.

“Per convincermi a dire sì! Mi hai raggirato!” disse Sam, arrabbiato.

Dean sospirò. “Tutto quello che ho detto, lo pensavo davvero, e continuo a pensarlo ancora adesso, Sammy, nonostante i litigi, nonostante tutto; ma se quelle….parole  hanno avuto anche il potere di farti dire sì, di salvarti la vita, è una cosa così brutta?”

Sam lo guardava con occhi da cucciolo, increduli forse di quello che stavano sentendo, e sorpresi.

“ In somma…non ho mica detto delle bugie, per convincerti, no?” continuò Dean, sempre più a disagio; ma era fondamentale che Sammy capisse..

Sam restò in silenzio per alcuni secondi, guardò il vuoto davanti e sotto di sé, deglutì, e poi disse:

“Finito il momento strappalacrime?”

“ In questo universo, sì.”

“Bene. È stato molto commovente, Dean.” Disse Sam, spostandosi con la testa rivolta verso il finestrino.

“Figurati, Sammy.” Disse Dean, e non potè impedire a un sorriso traditore di spuntargli sul viso, nonostante tutto.

Sapeva che Sammy aveva ascoltato tutto quello che aveva detto, e che l’aveva bevuto come fosse acqua naturale , fresca , limpida e dissetante , portata dalla montagna. Non si aspettava una risposta seria. Sentì qualcosa dentro di sé sciogliersi e capì che era il nodo che fino adesso portava nel cuore.

Non poteva saperlo, ma Sam sentiva lo stesso nodo sciogliersi dentro di lui, e lottava per non farsi vedere da suo fratello piangere, lottava per frenare le lacrime prima che riuscissero a cadere dagli occhi, vogliose di scappare da un’emozione trattenuta e incrollabile.

I nodi, quando ti si formano nel cuore, non li senti. Ti senti più stretto, ma non ti accorgi di averli, fino a quando non ne vieni liberato….quando poi si sciolgono, l’effetto che senti dentro è come se ti liberassero i polsi da pesanti catene di ferro.
 
 
 
 
 



“Ascolta, Sammy, per quanto riguarda, lo sai, questi ultimi mesi…”

Diglielo, coglione, diglielo.

“Lo so.”

Mi hai interrotto, e ora come faccio a dirtelo…io…io non ci riesco…
 
 
 
 
 
 



“Devo dirti una cosa."

“Cosa?”

“Sono orgoglioso di noi.”
 
 


Sì, ce l’ho fatta….finalmente…non morirò con il rimpianto di non averglielo detto. Sammy, vederti con gli occhi lucidi dopo averti detto questo, mi dà una gioia incontenibile, e allo stesso tempo mi procura un dolore insopportabile…sapere che tu possa soffrire perché sto per lasciarti….e quindi ti faccio questa carezza per scusarmi quasi, e forse per racchiuderci dentro una sorta di abbraccio, per tutto. Per dirti che ti voglio bene, per dirti che mi dispiace se abbiamo passato gli ultimi mesi sempre a litigare. Mi dispiace per tutto….

E Dio solo sa quanto avrei voluto dirti ad alta voce queste cose, ma ora mi sento mancare le forze e non riesco più a parlare.

Ti voglio bene.

Ti ho voluto bene.

Sprofondo nell’oscurità, sentendo che mi chiami, che cerchi di trattenermi con te, ma non ho le forze per risalire.
 

Perdonami.

Non vorrei mai lasciarti.
 
 
 

 
 
 
Rieccomiiiii...ritorno con questa One shot sul finale di stagione...preparatevi perchè ho intenzione di farne un'altra hahahh

ci tenevo a questa, perchè dopo aver visto un video su Sam, e sentire quando diceva Si, vedere la sua faccia...beh mi è partito questo film :p

l'immagine si riferisce a quando Sam ascolta Dean durante il viaggio in macchina....la sua espressione sorpresa e mista a felicità e incredulità ^^

baciiii :*
 
 
   
 
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