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Autore: Namixart    27/06/2014    2 recensioni
E così, Cid ti ha ripescato, Cloud. Senza nemmeno che tu potessi regolare definitivamente i conti con Sephiroth. Ti ha letteralmente trascinato via per un orecchio sulla sua Gummiship, ripetendo:
- C'è gente che ti aspetta, ragazzino. -
Non puoi fare a meno di chiederti chi. E il pensiero sorge spontaneo.
Non lei.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Guardare oltre'
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E così, Cid ti ha ripescato, Cloud. Senza nemmeno che tu potessi regolare definitivamente i conti con Sephiroth. Ti ha letteralmente trascinato via per un orecchio sulla sua Gummiship, ripetendo:
- C'è gente che ti aspetta, ragazzino. -
Non puoi fare a meno di chiederti chi. E il pensiero sorge spontaneo.
Non lei.
Va bene chiunque, anche se ti stesse "aspettando" Sephiroth in persona, ma non lei.
Imprechi a mezza bocca, perché sai che lei è sempre e comunque in mezzo all'azione o, per meglio dire, in mezzo ai guai. E l'aria sorniona di Cid mentre dice questo non fa che confermare i tuoi timori.
"Ti prego, fa che non ci sia, fa che sia al sicuro."
Non sai nemmeno chi o cosa stai pregando, ma non importa. Dopotutto non sei nemmeno completamente sincero, considerata la voglia che hai di rivederla. Ma non qui, non ora.
- Ehi, ragazzino, ci siamo quasi. - ti dice Cid.
La tua ansia cresce esponenzialmente. Sull'orlo della disperazione, cerchi una via di fuga, perché sai che la tua presenza le porterebbe altri guai, ma Cid ti conosce bene e ti tiene d'occhio. La Fortezza Oscura è una città interessante, ma non sei dell'umore per godertela. Cid ti porta nella parte più alta, dove si erge un castello. Ti conduce nei corridoi, fino a una porta chiusa. Dall'interno della stanza giungono delle voci. Riconosci la risata di Yuffie e il tono di voce di Sq... Leon! Perché poi abbia voluto cambiare nome, proprio non lo sai.
Una timida bolla di speranza inizia a crescere nel tuo petto. Allora quelli che ti "aspettavano" erano Yuffie e Leon!
- Ehi, ragazzi guardate chi c'è! - esclama Cid, spingendoti nella stanza.
I due si voltano e ti salutano, l'una saltellando allegra, l'altro con un cenno della mano e un accenno di sorriso (ma forse te lo sei solo immaginato). Tuttavia, quando una voce che conosci bene chiama il tuo nome, non ti occupi più di loro.
- Cloud? -
Aerith è lì, non importa più nulla, nemmeno quella timida speranza, soppiantata dal sollievo.
Sorride, e ancora una volta pensi che ti ricorda un fiore, il più bel fiore che tu abbia mai visto. Ma non fai in tempo a realizzare la sua presenza, lei ti è già corsa incontro e ti ha osservato per un attimo, prima di abbracciarti, prendendoti completamente alla sprovvista.
Yuffie, Leon e Cid escono dalla stanza, più o meno discretamente (Yuffie ti tira addirittura un calcio in uno stinco).
Aerith scioglie la stretta.
- Sei tornato. - dice, con una luce negli occhi che non le hai visto spesso.
- A quanto pare. - rispondi, senza guardarla.
Sai che non riesci mai a sostenere il suo sguardo, figurarsi mentre cerchi palesemente di evitarla.
Lei sbuffa e incrocia le braccia.
- Potresti anche fingere di esserne contento. -
- Ma io... - provi a replicare.
Non sai neanche cosa vorresti dire. Aerith ti tira un pugno su una spalla.
- Questo è perché non mi vuoi qui. E non fingere che non sia vero. -
Come sempre, ti legge nel pensiero. Ritorni a guardarla, e le parole ti scappano dalla bocca prima che tu riesca a fermarle.
- Non voglio metterti in pericolo! - esclami, di getto.
Diavolo! Da quando sei così esplicito?
- Beh, se finisco nei guai, mi verrai a salvare, no? Sei la mia guardia del corpo, ricordi?  -
Spalanchi gli occhi, sorpreso. Si ricorda ancora di quella storia?
- Se ricordo bene, il costo era un appuntamento. -
Distogli lo sguardo per arrossire in tutta privacy. Oh, sì, ricorda bene. Quando torni a guardarla, lei sta trattenendo le risate. Ti prende per un braccio e inizia a trascinarti fuori.
- Forza, vieni a riscuotere! - ridacchia.
Quando tu inizi a camminare di tua spontanea volontà, lei annuisce, soddisfatta, e si mette al tuo fianco.
- Sono contenta che tu sia qui, Cloud. - dice, mentre cerca la tua mano e la stringe.
Come in sogno, ti senti rispondere:
- Anch'io, Aerith. -
"Beh, evidentemente oggi non sono troppo in me. O forse, semplicemente, a te non posso mentire, Aerith. " pensi, mentre restituisci la stretta. 
  
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