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Autore: i_m_a_fucking_slytherin    27/06/2014    2 recensioni
Io sono a King's Cross. Venite con me e vi mostrerò Hogwarts come non l'avete mai vista...
Genere: Avventura, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bellatrix/Voldemort, Harry/Ginny, Lucius/Narcissa, Ron/Hermione
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Il vento soffiava impetuoso a Diagon Halley. Oramai l'inizio dell'anno scolastico di Hogwarts era alle porte, e i giovani maghi più disorganizzati e svogliati stavano correndo nel volteggiare delle loro uniformi, per recarsi a fare gli ultimi acquisti. C'erano una miriade di ragazzi e ragazze di tutte le case: Grifondoro, Tassorosso, Corvonero e Serpeverde. La mattinata stava per consumarsi e una folla di streghe e maghi di tutte le età, le forme, le altezze e i colori, si dirigevano scomposti verso il binario 9 3/4. Alcuni erano nuovi di quel luogo, non avevano idea di che cosa potesse significare vivere in quella realtà. Alla vista di altri ragazzi della loro età che già si destreggiavano con bacchette e incantesimi, al gruppetto di novellini brillarono gli occhi. Era tutto così magico per loro, e magico era proprio il termine esatto. D'altro canto, c'erano anche gruppi di studenti ben "esperti", che già frequentavano la scuola e sapevano tutto di quei luoghi, dove ormai non trovavano più tanta magia dietro le cose, per loro la magia era data per scontata. L'ora di salire sul treno era giunta, e in men che non si dica i vagoni si riempirono in un boato di urla e schiamazzi. Uno degli scompartimenti era occupato da una ragazza che non molti conoscevano, Vanessa Princeton. Una giovincella con i capelli biondi, gli occhi azzurri, di media altezza e dal fisico esile. E quella ragazzetta poco nota ero io. Ero ancora sola nello scomparto, ma ben presto trovai dei compagni di viaggio. Sapevo chi fossero loro, ma ovviamente loro non conoscevano me, quindi furono d'obbligo le presentazioni. Erano proprio loro: Ron, Hermione ed Harry. HARRY POTTER. Ero nel treno per Hogwarts assieme ad Harry Potter e mi sentivo perfettamente a mio agio, quando invece molte ragazze della mia età avrebbero pagato per fare due urletti da oca giuliva accanto a lui. A me a dirla tutta, non faceva né caldo né freddo; personalmente mi trovavo molto meglio con Hermione. Lei era forse l'unica ragazza, quel giorno e in quel treno, che avrebbe potuto capirmi, seguire i miei ragionamenti ed essere pari a me in maturità e quoziente intellettivo. Ma la mia maturità si sprecò tutta con lei, poiché tutt'a un tratto proprio nello scompartimento affianco al nostro presero posto due ragazzotti molto grossi e brutti, con due piccoli occhi sprezzanti che cercavano di venir fuori dalle guancione, e uno più magro, più basso, e decisamente più bello. Era Draco Malfoy. Draco Malfoy era seduto nello scompartimento accanto al mio. Non potei fare a meno di agitarmi, ma cercai comunque di controllare i miei istinti. Ripresi i discorsi con Hermione su quanti errori di stampa vi fossero stati nella Gazzetta del Profeta, la nostra attenzione venne attirata da un rumore proveniente da sinistra, e così ci girammo. Draco stava picchiettando il vetro del nostro scompartimento. Ron aprì. "Quindi anche quest'anno avremo l'onore di ospitare Harry Potter nel castello. Bene, bene... Un altro anno mediocre nella storia della scuola" Le facce di Harry e Ron si contorsero in una smorfia, un gesto infantile secondo Hermione, che si limitò ad assumere un'aria di disappunto. Poi Draco mi notò, e osservando la mia divisa da Serpeverde, osservò quasi schifato che una ragazza della sua Casa, fosse seduta con quei tre Grifondoro. "E te chi sei?" disse stupito, "E soprattutto, cosa ci fai qui con loro?" "Ciao, il mio nome è Vanessa, Vanessa Princeton. Ero da sola e loro si sono seduti qua..." "I tuoi genitori? Chi sono i tuoi genitori?" mormorò quasi stizzito. "Ecco, mia madre lavora al ministero e mio padre, vedi, lui si occupa dei tribunali magici" Al giovane s'illuminarono le pupille. "Vieni pure a sederti con noi. C'è sempre posto per una Serpeverde purosangue" Guardai Hermione, lei capì, e così mi sentii libera di andare...
   
 
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