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Autore: Acciosmjle    27/06/2014    2 recensioni
Come ogni mattina, alle 7 suona quell’odiato affare: la sveglia! Grugnisco e allungo un braccio fuori dal mio kebab-involtino di coperte e faccio cessare il rumore. Mi alzo e vado al bagno, vedo il mio riflesso nello specchio. Sembra tutto così normale, eppure non ero al corrente che questo sarebbe stato un giorno diverso dal comune.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti, sono Hope, ho 18 anni e vado alla High School of London.
 Come ogni mattina, alle 7 suona quell’odiato affare: la sveglia! Grugnisco e allungo un braccio fuori dal mio kebab-involtino di coperte e faccio cessare il rumore. Mi alzo e vado al bagno, vedo il mio riflesso nello specchio. Mi faccio schifo. I capelli rossi cadono mossi sulle spalle, gli occhi verdi e le labbra carnose, il mio seno troppo prominente che sovrasta l’addome senza un filo di grasso, le gambe lunghe e magre fasciate da un paio di pantaloncini rosa. Odio il mio corpo, e sono vittima di bullismo a squola. Ah! Ovviamente i miei genitori sono morti in un incidente aereo e io, ancora minorenne a quel tempo, venni affidata ad una famiglia irlandese.
A fermare i miei pensieri ci pensattero dei passi pesanti che provenivano dalle scale; e in quel momento il mio fratellastro Niall facette capolinea dalla porta del bagnio storcendo il naso per l’asfissiante odore di rododendro e basilico, con un retrogusto di zucchero filato: « Hope! Cosa caspiterina stai facendo? Sono le otto meno un quarto, hai intensione di fare tardi il tuo primo giorno di squola?! Muovi il culo se vuoi che io parti sensa che tu porti il tuo bel faccino nella macchina.» sbuffai contrariata e mi dirigebbi all’armadio aprendo un’ anta con forsa tanto che si creo un ulteriore crepa sul muro, dove aveva andato a sbattere. Mi cambiatti in fretta e corsi velocemente verso la macchina di Naiall. Sentissi una strana senzasione alla vagy «Oh, accipigna…» mormorai. Il grande fiume rosso era arrivato! “Beh almeno il tipo dell’altra notte non ha fatto danni” ghigghignai.
Ci dirigettimo a gran velocita verso la mia nuova scuola per il mio primo giorno scuola. Ero arrivata da avanti il cancello della scuola. Odiavo la scuola. Ogni giorno ero torturata dai bulli della squola. Varcai il canciello e sentibbi delle rise alle miei spalle, che aumentano a ogni mio passo verso l’entrata della scuola. Quando arrivabbi al centro dell cortile fui circondata da un branco di energumeni, serrai la masciella, la banda di bulli della scuola che battezzava l’iniziarsi di un nuovo anno con il primo pestaggio dell anno. E indovinate chi era la vittima..............ESATTO!!!!......... la secchiona Gina Mirrondow che camminava gobba dietro di me. Fiuuuu!! Sospirai di soglievo: anche a me quella stava sulle ovaie: ogni volta fin dalle medie prendeva voti piu alti dei miei e osava anche lamentarsi. Ridacchiando cosrsi dentro squola e guardai la mappa scolastica (la squola e motlo grande (ogni hanno la ingrandiscono) e mi perdo). Per arriaver all’aula dove si dovesse svolgere il cosrso di chimica, che avevo alla prima ora, dovevo attraversare tutto il corridoi0, scendere le scale e passare davanti allo spogliatoio dei ragazzi. Facetti per andare, ero quasi arrivata quando la porta dello spogliatoio si apre colpendomi in faccia. L’ultima cosa che senti prima di svenire fu una secsi voce maschile. Dopo pochi istanti apritti di nuovo l’occhi e mi ritrovatti di fronte due bellerrimi occhi verde smeraldo che mi fissavano preoccupati: « Cacchiolini! Ho ucciso una persona e come se non bastasse ho anche scordato il zaino a casa!! Che giornata del cavolo!» A quel punto apri totalmente l’occhi: «Oh, ma allora sei viva! Vieni che ti aiuto a medicarti» Solo allora mi accorgebbi di essere sdraiata su una panchina e che mi trovatti nello spogliatoio dei ragazzi!! Nonostante non conoscetti quel ragazzo decidetti di seguirlo: avevo del sangue che mi colava dalla fronte. Mi porto nell’infermeria e mi fece sedere su un lettino. Solo allora si presento: « Comunque io sono Herry Styles piecere.» « Piecere mio, io sono Hope Horan.» «Oh, la sorella di quel ragazzo che gioca a golf nella scuadra scolastica» «Gia lui» Ci furono degli attimi di silensio imbarazzante interrotti da un frastuono, era la preside che era venuta a sapere dell’incidente della porta che era successo pochi minuti fa, se mi avrebbe beccato nello spogliatioi maschile avretti rischiato grossi guai. Allora Herry mi prese per mano e dopo avermi fatto sciendere dal lettino inizziammo a correre verso un bagnio per nasconderci. Chiusa la porta aspettammo che la preside se ne avesse andata via, solo allora ci accorgettimo che lo spazio del bagno era troppo stresso per due persone: eravamo faccia a faccia e mi accorgei che gli occhi di Herry erano i piu bellissimi che avessi mai visto, lo vedetti avvicinarsi a me lentamente e non potetti restistere al suo fascino da fornaio, che mi bacio, faciendo fodendere i nostri respiri, sentivo il suo profumo e deducetti che usasse il profumo all avena e salvia. Mi stacai sorridendo sulle sue labbra elui mi sorrise di rimando faciendo  creare le fosette che mi venne da baciarle. Incastrai i miei occhi nei suoi mentre sentivo una sua mano ruvida che si infilo sotto l orlo della mia magletta, rabbrividi sentendo la sua mano ruvida salire fino al mio regiseno rosa della Tezzenis  e sbiancai ricordandomi che i saldi finivano dopodomani……………… mi abbraccio e senti il suo willy premere sulla mia coscia. Era una cosa che mi era capitata gia molte volte ma impedii a Herry di mettere la mano nelle mie mutandine (cordinate al regiseno), lui fecie una faccia un po contrariata e mi sussuro rocamente: «cosa cè che non va??». Arrossi e tentai di scappare, ma lui mi avvolgette nelle sue possenti braccia, impedendomi la fuga. «ora che ti ho trovata non ti lasciero scappare» mi disse in un soffio all orecchio che mi fece rabbrividire. Mi girai in modo che lo potessi guardare in faccia e gli mollai una sonora pizza che lo fece rigirare due volte su se stesso (penso che se lo mancavo con la ventata che s’arsava come minimo je veniva ‘a broncopormonite), mi lascio andare e coretti il piu lontano possibile da lui attraverso i corridoi degli spogliatoi. Ma prima di scomparire alla sua vista lo senti gridare:« ma perche scappi da me?!????!» e io sensa girarmi urlai:« PERCHE O LE MESTRUAZZIONIIIII!!!!!!»
 
 

•SPAZIO AUTRICIE•

Ciauu!! Questa è la mia prima One Schot! Spero che vi piaccia!! E mi scuso per eventuali errori grmmaticali ma visto che è la prima che scrivo spero di miglorare in futuro grz a voi! Reciensite in tanti, penso che faro una ff su Hope!
Baci
Acciosmile!! :****

  
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