Parte signore e signori un'indagine sui personaggi di Harry Potter, tutti sono autorizzati ed invitati a contribuire.

Primo grande Macrotema: Cibi preferiti.
Primo argomento: il gelato.

Quali sono secondo voi i gusti preferiti dei nostri beniamini?
Lo scopo di questa fanfiction a più mani è di inventare le circostanze in cui ciascun personaggio di Harry Potter ha scoperto quale gusto preferisce di gelato.
Si può scrivere di un solo soggetto alla volta, che deciderò io. Il primo è Tom Riddle.
Pronti? Ciak eeeeeeeeeeeee...azione!


In una mattinata calda e umida, verso la fine di luglio, un bambino camminava per le strade di Londra.
Muoveva lo sguardo distrattamente da un lato all'altro della strada, annoiato; oramai erano più di due ore che vagava senza meta, la misera colazione pareva lontana anni luce.
Tom meditava sul prossimo pasto quando un ingorgo di persone lo costrinse a bloccarsi.
Dall'insegna colorata sopra le loro teste, che recitava "Creamy-Ice", capì che si trattava di una gelateria e che tutte quelle persone aspettavano pazienti il loro turno, pregustando un fresco e cremoso gelato.
Non avendo mai assaggiato un dolce che non fosse il budino molle o i biscotti secchi dell'orfanatrofio, Tom desiderò ardentemente poter anche lui comperare un gelato.
Aveva fame, aveva caldo, osservava la gente abbandonare il bancone, leccando soddisfatta un cono: nulla gli avrebbe impedito di esaudire un suo desiderio.
Sgusciò in mezzo alle gambe dei signori e delle signore in attesa con i figli.
Addocchiò una bambina che giocherellava distratta con un orsacchiotto di pezza. Fissò intensamente il peluche finchè quello non atterrò tra le sue braccia tese.
La bambina spalancò i grandi occhi verdi. Si diresse svelta verso Tom.
"Ridammelo" sussurrò la voce rotta dal pianto.
"E tu cosa mi dai in cambio?" le chiese lui ghignando.
"Ma io...cosa vuoi...non ho nulla da darti"
"Non è vero...hai i soldi del gelato" le bisbigliò Tom e tese la mano.
"E và bene allora" acconsentì la bambina e gli mise nel palmo alcune monetine.
Tom le mise in tasca, ma non le restituì l'orsacchiotto.
"Questo lo tengo finchè non avrò pagato, per assicurarmi che tu non ti metta a piagnucolare. Se farai anche un solo rumore staccherò la testa al tuo orsacchiotto, intesi?"
La bambina, terrorizzata, annuì così energicamente che il cerchiellino rosa le scivolò dalla chioma bionda.
"Dimmi bel bambino, che gelato vuoi?" domandò con gentilezza la commessa.
"Mh"
'La scelta è difficile' rimuginò tra sè Tom.
Poi vide una massa nera, cremosa; lesse la trarghetta.
"Voglio un cono al cioccolato fondente" pronunciò la frase scandento bene le parole, con voce chiara.
"Ecco a te"
Tom pagò e, più rapido di un fulmine, sparì.
Giunto a qualche metro dalla gelateria sentì le grida della bambina ed accelerò il passo.
Al sicuro seduto su di una panchina ad alcune vie di distanza, si sistemò comodo con l'orsacchiotto stretto in grembo e diede una leccata al gelato.
Forse per la fame, gli parve di non aver mai gustato nulla di così buono.
Dal sapore intenso, amaro eppure soddisfacente.
Da grande avrebbe trovato il modo di avere del buon gelato, gratis, tutti i giorni.