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Autore: AzzurroTiffany    29/06/2014    0 recensioni
sono tutte le cose che mi sono venute in mente in questi giorni, che non avranno magari molto senso, però ...
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Che poi pensavo. Ed è molto pericoloso quando penso, perchè tendono a venirmi in mente troppe cose che non so gestire. Inanzittuto, ho le mie riflessioni che mi sono venute sull'amore  leggendo. Che si ricollegano a Beatrice di "Bianca come il latte rossa come il sangue" e a Silvia e Leo, e poi a Mariam di "Mille splendidi soli" (di cui ho letto però solo le prime pagine, per cui non so molto della storia). Quindi in realtà non so neanche se è giusta le sezione in cui sto scrivendo, perchè sto parlando delle mie riflessioni che si ispirano a dei personaggi altrui, però non sono fanfiction, per cui ma sì, facciamocelo andar bene. Ho notato che alla gente piace parlar d'amore. Mi sembra giusto e logico. Però alle persone piace parlar d'amore quando le cose vanno male. E io rimango sempre sorpresa di quanto siano incoerenti le persone innamorate (ovviamente includo me stessa) rispetto all'amore. Meccanicamente ci si preoccupa sempre troppo, fino a quando non si tira fuori il nostro bel pacchettino di melodrammi. Tipo l'archivio di Cold Case. Si lasciano sparsi tutte le nostre cartelline di disperazione in giro e poi, quando ci gira, le tiriamo fuori. Per esempio, c'è un ragazzo che mi è piaciuto i primi mesi di scuola che quando non mi saluta ( e non mi saluta mai da settembre) mi fa ancora salire l'odio. Sento l'incontrollabile voglia di urlargli dietro, e non sarebbe affatto una bella cosa, perchè poi inizierebbe a parlare probabilmente, e scialacquerebbe tutti i suoi consigli non riechiesti.  Quindi, fin lì ci siamo tutti. Innamorati diventa sempre il sinonimo di disperati.L'incoerenza sta nel fatto che, dal mio simpatico e idiota punto di vista, non è che l'amore di per sé debba distruggere moralmente qualcuno. Siamo noi ad autodistruggerci. Siamo a noi a dire che tanto non piaceremo mai a nessuno, che non andremo mai bene a nessuno e a farci soap-opere mentali. Mi sembra molto intelligente quello che diceva la sopracitata Beatrice: "l''amore è trovare un punto calmo anche quando il mare è in tempesta,il  resto è passione". E sinceramente, non mi sembra di aver mai trovato una persona innamorata che riesce a calmarsi un attimo, mai. 
E poi c'è Mariam. Costretta a sposarsi con uomo di trent'anni più di lei,che la tiene prigioniera nel burqa che le ha imposto di indossare. Continua a giustificarlo, credendo che quella del marito sia protezione. Non c'entra molto con il discorso che ho fatto prima, dato che la sua situazione c'entra ben poco con l'amore. Però anche lei a modo suo, crede che quello che sta vivendo sia amore. Crede che sia giusto quello che sta vivendo, che sia normale. Alla fine quasi tutti mescolano all'amore situazioni e sentimenti che con lui c'entrano come come i trichechi in Sudafrica. Ok, tutto questo mio paralare aveva ben poco senso, ma è tutto quello che mi è passato in mente ultimamente. Vabbe', al massimo avete capito i miei problemi mentali, cosa non da poco, dato che non li capisco nemmeno io. 
   
 
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