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Autore: WarriorPrincipess    29/06/2014    2 recensioni
Elena lo guardò sconcertata. Non riusciva a capire cosa volesse, quello strano sconosciuto, nel pieno della notte da lei, da una ragazza con un mare di delusioni alle spalle, ma con ancora un’infinità di vita davanti.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert | Coppie: Damon/Elena
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Era notte,  notte fonda.

Elena, osservava, pensierosa, le stelle, l’unica cosa che illuminava la sua città in quella notte, forse, da grande, anche lei avrebbe illuminato il mondo. Pensava, neanche lei avrebbe saputo dire a cosa stesse pensando, i suoi pensieri vagavano a migliaia nella sua mente, illuminandone e oscurandone la mente, a seconda dei pensieri, proprio come facevano quelle stelle nel cielo. Pensava al futuro, incerto e confuso, il suo ragazzo Matt, che già ne parlava con il più vivo entusiasmo, come se già stessero per comprare una casa, o si dirigessero all’ospedale per il parto. A volte le sembrava di essere trattata come un’impresa, che non si considera che per soli investimenti, le sembrava che a nessuno importasse cosa l’impresa pensava, da cosa era intimorita o se era del tutto pronta per affrontare il futuro, lei non lo era, per niente. Tutto quello che sapeva fare, pensava, era fuggire, scappare da tutto e da tutti, senza meta, con il solo scopo di allontanarsi e vivere la sua vita, o magari non viverla affatto, viverla solo nei sogni, l’unico luogo in cui era certa che tutto si realizzasse.
Una  voce improvvisa, mista a stupore e gioia incontenibile, la riscosse dai suoi pensieri . “Katherine” diceva, poco dopo, Elena vide spuntare un ragazzo.
Doveva  avere la sua stessa età; era alto e aveva dei capelli scuri come la notte, arrivavano quasi alle sue spalle, ma ciò che l’aveva colpita di più erano quegli occhi, verde oceano che, insieme  a sorriso gli illuminavano il volto.
Elena lo guardò sconcertata. Non riusciva a capire cosa volesse, quello strano sconosciuto, nel pieno della notte da lei, da una ragazza con un mare di delusioni alle spalle, ma con ancora un’infinità di vita davanti. Eppure era proprio lì, di fronte a quella ragazza che la guardava come se avesse visto un fantasma, voleva dirgli tante di quelle cose: chi era, da dove veniva, cosa c’entrasse Katherine con lei; ma le parole le si bloccavano in gola, come se avesse il presentimento che se avesse fatto quelle domande sarebbe cambiato tutto nella sua semplice vita da ragazza comune.
“ ehm, no … io sono Elena”
Riuscì a dire, e in quello stesso attimo le parve che quella bellissima luce negli occhi si fosse spenta, come quel suo sorriso pieno di stupore e gioia. Per un attimo, ebbe la sensazione di aver deluso tutte le sue speranze, di aver trovato qualcosa che aveva perso da tempo.
“oh scusami” disse, dopo aver indossato quella che avrebbe dovuto essere, la sua solita maschera piena di orgoglio e presunzione, anche se le sue parole erano pronunciato con un misto di delusione e amaro sarcasmo.
“ E’ solo che … somigli a qualcuno che conoscevo”
Doveva essere qualcuno di importate, pensò Elena, se la sola vista l’aveva così radicalmente cambiato.
“Sono Damon” disse all’improvviso con uno sguardo di sfida. Forse, pensò Elena con un certo sarcasmo, sta provando a sperimentare qualcosa di nuovo, fidarsi ad esempi o.
“ Non per essere scortese Damon, ma il fatto che tu sia qui, in posto sperduto, è un po’ inquietante”
Non sapeva perché lo aveva detto, forse perché sentiva l’ignorabile bisogno di cogliere la sfida, sentiva di dovergli tenere testa, o forse voleva saperne di più, di quel misterioso straniero nella disperata ricerca di una ragazza.
“Senti chi parla, tu sei qui tutta sola”
Si sentì dire.
A quel punto sentì una sensazione strana crescerle dentro, il cuore le pulsava in gola, sentiva un respiro ansioso crescerle nel petto. “Ma cosa sto facendo?” pensava, il forestiero misterioso aveva ragione, era lì, tutta sola, a parlare con un ragazzo che sembrava protetto da una corazza di arroganza e presunzione che in realtà nascondeva un cuore pronto a dare tutto se stesso per amore, ma che era stato imbrogliato, illuso, deluso e buttato via come se fosse un pezzo di carte non riciclabile, forse proprio da quella Katherine, la ragazza per la quale l’aveva scambiata. Nonostante tutto questo, però era ancora incondizionatamente pronto a dare tutto il suo amore a quella ragazza, si vedeva, si vedeva da quella bellissima luce che aveva negli occhi e da quel sorriso gioioso e incredulo che le aveva mostrato qualche minuto prima.
Eppure, di fronte al misterioso forestiero non aveva paura.
Anzi.
Aveva la strana sensazione di essere al sicuro, come non si era mai sentita, sentiva che anche se fosse venuta la fine del mondo, lui l’avrebbe protetta, mettendo lei prima della sua stessa vita.
Sempre.
All’improvviso si riscosse dai suoi pensieri, provò, a  ritornare al mondo reale, dove non esistevano cavalieri moderni, o angeli pronti a salvarti in qualunque momento, ma non ci riusciva.
“ Siamo a Mystic Falls, non succede mai nulla qui”
Provò a dire. Anche se non aveva il minimo senso, anche se non c’entrava nulla, ma ormai non riusciva ad articolare niente che avesse un senso compito. Si sentiva scossa confusa, come se da quel preciso istante, il resto della sua vita sarebbe stata collegata a quella dello strano forestiero, la cui presenza, fisica o meno, non l’avrebbe mai abbandonata.
Ci fu una breve pausa, nessuno di noi sapeva cosa dire, Elena sentiva che avrebbe potuto fidarsi di lui, che avrebbe potuto mettere la sua anima, il suo cuore, la sua vita, nelle sue mani, senza mai avere il timore che le buttasse via.
“ Ho litigato con il mio ragazzo”
Disse, non sapendo neanche cosa, o perché lo stesse dicendo.
“ Perché? Se posso chiedere” disse, alzando le mani.
Avrebbe voluto spiegargli tutto. Tutto quello che aveva sentito un attimo prima di incontrarlo e come lui le aveva  cambiato la vita in soli cinque minuti.
“  La vita, il futuro … lui ha già pianificato tutto "
Riuscì a dire solo quelle parole
“ E tu non lo vuoi?”
Elena sentì le sue gambe sciogliersi, tanto da non riuscire più sorreggere il suo corpo.
Nessuno le aveva mai parlato così, nessuno si era mai interessato così a lei, adesso pensava di non aver mai provato niente del genere per una persona.
Le venne una voglia irrefrenabile di scappare, sentiva le sue gambe svignarsela e il suo cuore che desiderava restare. Decise di ascoltare il cuore con tutto il coraggio che aveva a disposizione, decise di non pensarci, perché la ragione le avrebbe consigliato di non rischiare che un’altra ferita si aprisse, di scappare, ciò che aveva sempre fatto.
Ma si sentiva viva.
Lui la faceva sentire viva, come non si era mai sentita prima d’ora.
Non aveva paura.
Con lui si sentiva al sicuro
Restò
“ io non so quel che voglio”
Ed era vero.
Lei non sapeva chi era, non realmente, non più. Ormai non era più la ragazza ingenua che si sentiva un’impresa, ne era sicura; era cambiata dall’istante in cui aveva visto quegli occhi verde oceano, ma non sapeva in cosa.
“ Oh, andiamo! Tu vuoi quello che vogliono tutti”
A queste parole, il suo cuore si sciolse e i suoi occhi non videro nessun altro che lui.
“ E cosa voglio? Un misterioso straniero con tutte le risposte?”
Quel ragazzo, che sembrava uscito dai suoi sogni, rifletté per alcuni minuti, anche se a lei sembravano un’eternità, ancora non ci credeva che stesse attendendo così tanto una risposta da qualcuno di cui alcuni minuti prima non sapeva nemmeno l’esistenza.
“ Vuoi un amore che ti consumi, tu vuoi passione, avventura, ed anche un po’ di pericolo”
Elena si sentì mancare. Non pensava più a nulla, non ricordava più nulla.
Non esisteva più.
Esistevano solo i suoi occhi, ingenui e pieni di vita, che si perdevano nei suoi .
Lo straniero misterioso la conosceva, più di chiunque altro, quelle parole erano come  una lancia che trapassa il cuore e la magia che lo riportava in vita.
Non sapeva cosa sarebbe successo, non sapeva nemmeno cosa esattamente era successo, l’unica cosa di cui era certa è che quel ragazzo era entrato nella sua vita, e l’aveva cambiata come mai nessuno aveva fatto  e ora l’unica cosa che riusciva a desiderare era che non ne uscisse mai più.
“ E tu cosa vuoi?”
Il ragazzo sembrò stupito, come se non gli avessero mai fatto quella domanda, come se nessuno si fosse interessato a lui in quel modo.
Si sentì parte di lui.
Si sentii lui.
Voleva che quegli attimi si trasformassero in un’eternità.
Un rumore ruppe la magia.
Era la macchina dei suoi genitori, presto sarebbe  tornata alla sua vita ordinaria, ma con le sue parole nel cuore e la sua presenza accanto.
Si girò, per salutarlo, per vederlo un’ultima volta.
Ma non capì cosa le stesse succedendo.
“ Voglio che trovi tutto quello che stai cercando, ma ora voglio che dimentichi quello che è successo. La gente non deve ancora sapere che sono in città, buona notte, Elena”
Vedeva  i suoi occhi, ma non li guardava, e la sua voce era al centro di ogni suo pensiero.
In quel momento sentiva che ogni suo passo, ogni sua parola, ogni suo singolo movimento, sarebbe stato sotto il suo controllo.
Cosa le stava succedendo
Che significa, pensava.
Voleva dirglielo, ma non ci riusciva, qualcosa glielo impediva, ma non sapeva cosa.
Chiuse gli occhi.
Poi, il vuoto.
Era strano, come se si fosse appena risvegliata da un sogno.
Non ricordava niente. Il vuoto.
Ricordava solo di pensare a quelle stelle luminose nel cielo, e al futuro incerto per il quale lei non era assolutamente pronta.
C’era però una voce che risuonava nella sua mente. Aveva il cuore che le pulsava nella gola senza alcun motivo, sentiva un vuoto dentro, come se le mancasse terribilmente qualcuno che una volta le aveva permesso di toccare quelle bellissime stelle, ma non riusciva a ricordare chi fosse.
Con quel dubbio, ritornò a casa, con la sensazione di aver vissuto qualcosa di straordinario e che la sua vita stesse per cambiare per sempre.
   
 
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