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Autore: HayatoGokkun    29/06/2014    0 recensioni
Hana è una ragazza bellissima ed intelligente, dotata di tutte le qualità.
Riku, invece, è goffo e impacciato, ma follemente innamorato di Hana e le proverà tutte per avvicinarsi a lei.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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-Hai visto il libro che stavo leggendo? Ho detto a Jun che glielo avrei portato oggi!

Kenichi sfrecciava euforico per la gigantesca cucina arredata con mobili sfarzosi, urtando ripetutamente le sedie accostate al grande tavolo in legno di mogano, sotto gli occhi di sua madre, che lo osservava con sguardo rassegnato, sebbene felice.
La donna prese un libro che si trovava in bella vista sul tavolo.

Com'è possibile che non l'abbia visto?

Scacciò quel pensiero dalla sua testa e porse il romanzo al ragazzo, che la ringraziò sfoggiando uno dei suoi sorrisi più belli.
Kenichi era sempre stato un ragazzo sorridente, non aveva mai avuto grandi problemi ad integrarsi, nemmeno in gruppi già formati da tempo e gli effetti dell'adolescenza non sembravano averlo sfiorato. Al contrario di quanto potesse sembrare, era un ragazzo molto maturo per la sua età, in momenti di difficoltà, era stato proprio lui a dare il conforto maggiore alla sua famiglia.
In altre parole, era il figlio di cui ogni madre andrebbe fiera.
-Icchi, non ti sarai mica innamorato di questo Jun?
Una figura esile apparse alle spalle del giovane. I lunghi capelli neri raccolti in due trecce che le cadevano sulle spalle, le braccia incrociate sotto il seno, le labbra rosse, in contrasto con la pelle candida, erano strette in un sorriso divertito.
Yume, al contrario del fratello, non era una ragazza particolarmente loquace. Sorrideva poco e trovava amici migliori nei suoi libri, piuttosto che nella realtà. All'apparenza, poteva sembrare fredda, riservata, addirittura timida, ma bastava avvicinarsi anche di pochissimo a lei, per scoprire la ragazza dolce e simpatica che era.
Le labbra della madre dei due si contrassero in un'espressione preoccupata, sentendo la risatina nervosa del maggiore alla domanda della sorella.
Yume scrollò le spalle, sparendo alle spalle del fratello, che si era girato verso la donna, grattandosi la testa.

Hana, era quello il nome della donna, un nome che rappresentava pienamente il suo carattere, così come il suo aspetto.
Anche da ragazza, era sempre stata bellissima, i suoi lunghi capelli dorati avevano sempre attirato la gelosia di altre ragazze. Nel suo viso, dai lineamenti perfetti, splendeva un paio di occhi del colore del cielo, che sembravano riflettere tutta la sua purezza e bontà.
Era proprio a causa della sua bellezza che Hana veniva spesso lasciata in disparte dalle sue coetanee. Per quanto ci provasse, non riusciva a creare un rapporto saldo con altre ragazze della sua età, tanto che aveva abbandonato l'idea di avere delle amiche.
Hana crebbe, diventando sempre più bella, attirando l'invidia di molte ragazze e l'attenzione di molti giovani uomini.
Tra questi, c'era lui.
Goffo e impacciato, Riku aveva un anno in più di lei, eppure impallidiva al solo pensiero di vederla e, quando la incontrava, cominciava a sudare freddo, a balbettare e ad inciampare nei suoi stessi passi.
Non riusciva a capire il perché di tanto nervosismo, non era poi così male, come ragazzo.
Aveva i capelli neri, cortissimi, che lasciavano scoperto il suo viso perfettamente ovale, il profilo greco e i grandi occhi color nocciola.
Era il classico ragazzo spigliato solo con persone del suo stesso sesso, totalmente imbranato quando si trattava di rivolgere la parola ad una ragazza, specie se la ragazza in questione era Hana. Lei era troppo bella, troppo elegante, troppo perfetta per accorgersi di lui.
Anche se faceva del suo meglio per togliersi dalla testa quel pensiero, Riku conosceva bene il motivo per cui Hana non gli rivolgesse la sua attenzione.

I suoi genitori erano persone oneste, lavoratori instancabili, ma, nonostante questo, le loro condizioni economiche non erano delle migliori, non erano considerabili poveri, ma neppure ricchi.
Al contrario della famiglia Ono, quella di Hana era decisamente benestante.
La madre di Hana era nata e cresciuta in Francia, dove era entrata nella Polizia, mentre suo padre era un grande imprenditore giapponese.
I due si erano incontrati da ragazzi, durante un viaggio di lavoro del padre di lui, il ragazzo aveva passato, dunque, tre anni della sua adolescenza nella città natale di lei, diventando così un suo amico intimo.
Anche dopo il suo ritorno in Giappone, il padre di Hana era rimasto in contatto con la sua futura sposa, coltivando con lei quell'affetto che un giorno sarebbe diventato amore.

Per quanto potesse essere rispettabile la sua famiglia, dunque, non c'era alcun modo che la famiglia della giovane potessero permettere ad una ragazza così perfetta di avvicinarsi ad un simile individuo.
  
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