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Autore: S_h_a_e_L    30/06/2014    5 recensioni
L'Uroboro è il simbolo che rappresenta la natura ciclica delle cose; la teoria dell'eterno ritorno: un ciclo che ricomincia dall'inizio dopo aver raggiunto la propria fine oppure la liberazione dal peso del passato, la trasformazione del "così fu" nel "così volli che fosse".
"L'ho trovato su una collina dietro casa, siccome era tristissimo e piangeva... l'ho portato con me.
Stava aspettando qualcuno, da quel momento... quando scompariva sapevo sempre dove trovarlo. L'avrei trovato su quella collina... ad aspettare."

Tom/Harry
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Harry Potter, Tom O. Riddle, Voldemort | Coppie: Harry/Voldemort
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Durante l'infanzia di Harry, Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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"Neve?"

"Si è quella cosa bianca, fredda... che hai al posto del cervello."

"Tom, anche nei miei sogni devi essere acido?"

"Non obbligatoriamente, ma è una cosa che mi diverte."

Harry guardò davanti a sé.

Un castello, o quello che doveva essere un castello, sorgeva mezzo sepolto dalla neve. 

Avanzarono Tom e Harry, vicini, fino a ritrovarsi in un androne con il pavimento di ghiaccio.

 

-Vuoi il potere?-


Harry guardò Tom, poi il sorriso si accese di un luccichio sbarazzino.

"Chi non lo vorrebbe?"

Continuarono a camminare facendo ticchettare il pavimento di vetro.

 

-Quando desideri una cosa, devi abbandonarne un'altra, questa è la regola.
Sei sempre convinto?-


"Non ho mai negoziato con una voce invisibile, ma accetto..."

"Sei sicuro sia bene accettare?"

"Bhe i sogni non sono reali, se anche questo lo fosse... andrà tutto bene vedrai."

Continuarono a camminare, le porte si aprirono al loro passaggio, le tende si scostarono scortandoli in ampie sale luminose, addentrandosi sempre più profondamente nel palazzo di ghiaccio e neve.

Arrivarono infinie ad una sala. Al centro di essa una spina ghiaccia era saldamente conficcata nel pavimento. 

"Tutto qui?"

 

-Non sempre tutto ciò che è importante... ha un aspetto imponente.-


"Stai iniziando ad irritarmi."

Altri passi, Harry posò le mani sulla spina ghiacciata e afferrandola saldamente la sfilò dal pavimento. 

"Guarda Tom! L'ho sfilata!

Un urlo provenì da Tom, inginocchiato a terra con le mani sul viso. 

"TOM!"

"E..eccolo..."

Un ombra nera crebbe davanti a loro, uscendo dalla crepa occupata dalla spina.

 

-Che... sonno profondo 
...quindi ti preoccupi per quel ragazzo?
-



"Che cosa gli hai fatto?"
 

-Tu hai promesso che una volta ottenuto ciò che desideravi avresti riununciato ad una delle cose che possiedi.-


"Tom, non è un oggetto..."
 

-Non potrai mai vivere con lui, in ogni caso, siete completamente diversi. Lui è destinato ad altro.- 


Harry chiuse gli occhi, ricordò ogni momento vissuto con Tom:

"Lui è diverso..."
"No."
"Lui se ne andrà... prima o poi."
"No. Ho promesso"

 

Quando trovi qualcosa... ne sei responsabile per sempre.


Aprì gli occhi di scatto.

"Hai ragione. Per avere una cosa bisogna rinunciare ad un'altra, questa è la legge dell'equilibrio."

 

-Ora inizi a ragionare...-


"Ma... Tom è tutto il mio mondo."

Afferrò la bacchetta velocemente colpendo il pavimento di vetro proprio sotto i piedi dell'ombra che era fuoriuscita per colpa sua.

L'ombra tremò appena e il moro ne approfittò per impugnare saldamente la scheggia di ghiaccio e per scattare in avanti, trafiggendola.

Un fantasma non ha un corpo che possa essere bloccato da uno spuntone appuntito, fu per la sorpresa, più che per il gesto, che si immobilizzò. 

"Con me non si negozia, hai sbagliato persona Vocetta petulante. Tu vuoi il mio tesoro più prezioso. Chiedi troppo."

La realtà implose su se stessa, il palazzo si smantellò in minuscole infinite schegge di vetro che presero a galleggiare.

Così come tutto era iniziato, finì.

Harry aprì gli occhi lentamente.

 

****************************************



Tom fece un sogno quella stessa notte. Sognò il giorno in cui Harry lo aveva trovato.

Stava piangendo, disperatamente, aspettava che l'uomo che l'aveva portato in quel luogo tornasse per tenerlo con sè. 

Lo aspettava, sempre. Non riusciva a dimenticarne il volto nè la voce. Però non ricordava le ultime parole che quell'uomo gli disse. 

Harry lo trovò dietro la collina, mentre piangeva disperatamente e... iniziò a piangere più forte, tanto che Tom si sentì in dovere di consolarlo.

Quel bambino egoista sorrise dolcemente:

"Grazie."

Quello fu il primo dei loro giorni insieme. 


 

******************************************



"Buongiorno Tom!"

Una gamba venne stesa, il ragazzo finì dritto, disteso in terra.

Harry si abbarbicò al braccio di Tom, facendo un sorrisino malvagio verso Blaise Zabini. 

Tom guardò per un momento il ragazzo steso in terra, poi Harry saldamente ancorato al suo braccio. 

"Buongiorno."

Zabini guardò Potter aggrottando le sopracciglia scure e lanciandogli uno sguardo omicida che fu deriso con un ghignetto, mentre Harry tornava a rivolgersi a Tom.

"Oggi a Divinazione ci sarà la predizione del futuro con il rito degli specchi!"

"Io preferisco boicottare quella predizione."

"Sei un guastafeste Tom... io parteciperò. Sarà divertente."

"Potter, in ogni evento a cui partecipi succedono catastrof..."

"Oh Tom, senti per caso una voce molesta?... la voce di un uomo che anela il dolore, per caso?"

Nel frattempo guardava in aria mentre Zabini aveva preventivamente guadagnato una sufficiente distanza di sicurezza. 


Sorpassarono la porta dell'aula e si trovarono immersi in un ambiente completamente nuovo. 

Una pozza d'acqua circolare larga quasi due metri stava placida e tranquilla al centro della sala. 

Gli studenti che si erano dimostrati inclini alla materia erano lungo la parete, pronti ad iniziare il rito degli specchi, Zabini era tra questi. 

Tom si accomodò in uno dei divanetti addossati alle pareti, Harry si accostò al piccolo, striminzito numero di volontari. 
Nessuno aveva veramente voglia di fare da cavia, tranne Potter.

 

*****************************************************************************

Sempre a Lady ed Ero perchè i miei deliri senza senso nascono, crescono e muoiono con loro. Questo è la migliore, tra le robe senza senso che io potrò mai creare. XD

E a Uwy, che mi ha seguita in un'altra Tom/Harry, anche se desiderava una Drarry! 



Avviso: Come sempre le mie storie acquistano un senso solo intorno al decimo capitolo.
  
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