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Autore: Horea    30/06/2014    5 recensioni
[AU][Gakuen][Spamano (SpainxRomano)]

"Vai in bagno, Carriedo. Tu e i tuoi degni compari sapete fare solo questo."
Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Spagna/Antonio Fernandez Carriedo, Sud Italia/Lovino Vargas
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Ecco un'altra one-shot Gakuen, perchè adoro le AU :3
Auguro a tutti una buona lettura ^^

"Posso andare in bagno?" esclamarono all'unisono.
"Uno alla volta."
"È urgente." sussurrò il ragazzo al terzo banco.
"Vai prima tu Vargas, forza." disse la professoressa, continuando a segnare le pagine di storia sulla lavagna, mentre il ragazzo usciva dalla classe.
Quando la porta fu richiusa, la professoressa andò a sedersi alla cattedra.
"Chi vuole spiegare nuovamente quello che stavamo dicendo? Forse tu, Bonnefoy?"
"Certo!" Francis sorrise. "Ma il mio caro compagno Gilbert ne sarebbe entusiasta." esclamò.
"Ma no, caro amico, lascio a te questo grande onore!"
La professoressa sbuffò.
"Grazie Francis!" sussurrò Gilbert al francese seduto dietro, incrociando le braccia.
"Non è colpa mia!" rispose il francese.
"Prof, Vargas non ci sta mettendo troppo?"
Il viso della donna si illuminò.
"Carriedo! Mentre lo aspetti ti va di ripetere?"
Il ragazzo sembrò saltare sul posto.
"Ma... Dovrei andare a cercarlo, non ci sta mettendo troppo tempo? Potrebbe essergli successo qualcosa!"
"È uscito un minuto fa, Carriedo."
"Qualcuno potrebbe rapirlo, o peggio!"
"Carriedo, hai minimamente ascoltato la mia lezione?"
Francis e Gilbert si girarono verso lo spagnolo.
"No." ammise il ragazzo.
"Vai in bagno, Carriedo. Tu e i tuoi degni compari sapete fare solo questo."
Gilbert gli diede una pacca sulla spalla, mentre Francis gli lanciava un occhiolino.
"Buon divertimento." ghignò il tedesco.
L'altro sorrise.
Si alzò e uscí velocemente dalla classe.
"Qualche altro secondo e sarei rientrato." l'altro era appoggiato al muro, accanto alla porta, con le braccia incrociate.
"Mi voleva interrogare." rispose semplicemente, poggiando le mani sui suoi fianchi e schioccandogli un bacio a stampo.
"Non qui" sussurrò il minore, allontanandolo con le mani.
Il corridoio era vuoto, perfino i bidelli sembravano essere scomparsi.
Solo ogni tanto si sentiva qualche rimprovero provenire dalle classi con le porte chiuse.
Il bruno annuì. "Andiamo in bagno?" gli sussurrò all'orecchio.
"Squallido." sbuffò.
"Allora dove?"
Il ramato ci pensò per qualche secondo, poi gli afferrò la mano.
"E va bene, ma vedi di muoverti."
Il bruno sorrise e lo seguì.
Si lanciarono nella prima cabina libera e richiusero la porta, facendo scattare la serratura automatica.
Le loro bocche si unirono nuovamente, mentre il bruno spingeva piano la schiena del più giovane verso il muro.
Afferrò i suoi fianchi, mentre l'altro gli cingeva il collo con le braccia.
Chiusero entrambi gli occhi.
La mano del maggiore scese sotto la camicia bianca del ramato, andando ad accarezzargli la pelle della schiena, mentre approfondiva il bacio.
L'altra mano fece lo stesso, mentre il minore alzava il ginocchio e lo portava verso il suo bacino.
Sentì la bocca del bruno contrarsi in un sorriso sulle sue labbra, mentre le loro lingue tornavano ad intrecciarsi.
Il ramato alzò le braccia, affondando le dita tra i riccioli neri dell'altro.
"Te quiero." gli sussurrò il bruno sulle labbra.
"Per questo mi tratti come la tua puttana?"
"Non ti tratto como una puta.."
"Ma lo stiamo facendo in un bagno."
"Qualsiasi posto mi va bene, pur di stare con te." sorrise, mentre tornava a baciarlo.
Il ramato si staccò nuovamente e gli afferrò la cravatta.
"Non fare il romanticone di 'sto cazzo."
La cravatta azzurra cadde a terra, seguita dalla giacca del ramato.
"Okay~"
Antonio lo baciò di nuovo, mentre gli sbottonava piano la camicia.
Si staccò leggermente e gli sorrise, prima di prendere a baciargli il petto.

La donna guardò l'orologio e sospirò.
"È mezz'ora che quei due sono in bagno.. Beilschmidt, potresti andare a vedere cosa stanno combinando Vargas e Carriedo?"
Ludwig annuì e si alzò, ma, appena aperta la porta, la figura si fiondò dentro la classe.
Lovino tornò a sedersi in silenzio.
La cravatta era annodata malamente e la giacca era bagnata.
La professoressa sbuffò. "Come mai tanto tempo?"
Intanto anche il secondo disperso tornava al suo posto.
"Allora?" sussurrò Francis allo spagnolo, emozionato.
L'altro lo guardò, cercando di non scoppiare a ridere.
"Grande Toni!" sussurrò Gilbert dandogli una pacca sulla spalla.
"Carriedo."
"Ehm, sì! Vede, c'è stato.. Un grosso problema, con due nostri amici..."
L'italiano al terzo banco si girò piano con uno sguardo omicida, mentre Francis e Gilbert si trattennero a stento dal ridere.
"Che problema?"
"Non riuscivano a tirare lo sciacquone!" urlò Lovino.
"Eh, già." aggiunse lo spagnolo velocemente.
"Va bene." la professoressa annuì. "Carriedo, dato che ora sei qui, per rimediare all'impreparazione di prima, ti andrebbe di ripetere la lezione che c'era per oggi?"
Tutta la classe si girò preoccupata, mentre il ragazzo sbiancava del tutto.
Lovino, invece, sorrise divertito.
  
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