WHY THIS IS HAPPENING TO ME?

  “NO! Mi rifiuto di crederci!”

Sasuke tremava nell’oscurità della grotta nella quale si era svegliato.

  “Itachi non è un eroe! Ha massacrato la nostra famiglia e ha tentato più volte d’ammazzarmi! Mi stai raccontando solo un mucchio di menzogne!”

“Ne sei assolutamente certo? Cosa sai veramente di tuo fratello? Lo sapevi che era gravemente ammalato? Quando l’hai affrontato era ad un passo dalla morte e ormai completamente cieco, eppure ha scelto di essere ucciso per mano tua, facendoti diventare l’eroe di Konoha.”

Il quindicenne non si muove e ha lo sguardo perso nel vuoto mentre cerca di tornare con la mente alla notte di molti anni fa, la notte in cui la loro vita cambio’ radicalmente.

Il cielo piange la triste scena e la Luna preferisce nascondersi dietro le nuvole. Un adolescente, imbrattato di sangue fissa un bambino gracilino, che si rifiuta di credere a quello che ha visto. La Luna fa capolino per un attimo, e illumina il luogo dell’atroce crimine.

Ci sono cose da cui non si può scappare e soprattutto ci sono dei ricordi impossibili da dimenticare…

Gli occhi del ragazzo ritornano al presente e si ricorda di un frammento di quel passato, rimasto per troppo tempo, sepolto nella memoria.

  “Quella notte lui piangeva…pensai che fosse la mia fantasia…non mi ero reso conto della verità…finché non è stato troppo tardi, non ho visto oltre l’apparenza.”

E ricorda le ultime parole del fratello agonizzante…

  “Non ci sarà più una prossima volta, perdonami fratellino”


Ora Sasuke realizza che ha commesso uno tra i più orribili crimini che un essere umano possa compiere, un fratricidio. Si guarda i palmi delle mani, e la pelle nivea, sebbene sia immacolata, gli appare lorda del sangue d’Itachi e comprende che non avrà mai più la pelle candida perché non potrà cancellare il suo crimine.

Quando accade una brutta cosa, si può si può rimanere spaventosamente senza emozioni, (infatti, tu non piangesti al funerale della tua famiglia), ma il dolore vero, quello che taglia le gambe arriva dopo, e anche molto dopo, ma non ti lascia mai, diventando una seconda pelle, impedendoti di rialzarti.
E’ questo che provi adesso? Senti una voragine sotto i piedi e hai la sensazione di precipitare in un incubo, dal quale non c’è salvezza, perché non è un incubo. Questa è la vita reale, quella che tu, molti anni fa, scegliesti.

Madara continua, implacabile: “Fu l’Hokage a decretare la fine degli Uchiha, Itachi era solo un sicario. La tua vita per lui era l’unica ragione di esistere.”

L’oscurità della grotta che fino a poco fa ti sembrava accogliente, ora ti è insopportabile, c’è troppa calma, mentre tu avresti solo voglia di urlare fino a perdere la voce. L’oscurità, ti rendi conto improvvisamente, non ti circonda solamente, ma è nel tuo cuore e ti ottenebra la ragione.

La verità ti è crollata addosso, ora cosa farai?

  “Distuggero’ Konoha!”

Ecco bravo, continua ad accusare gli altri e non riflettere mai sulle conseguenze delle tue azioni.