Simply the
best…
Così
giovane e già così acida…
Vanessa
davanti allo specchio. Un vestitino grigio perla poggiato addosso,si alza in
punta di piedi e fa una smorfia…getta il vestito sul letto a fare compagnia al
mucchio di abiti che ha tolto dall’armadio. Sorride e si poggia addosso un
vestito bianco legato al collo da stringere in vita con un cintura elastica
dorata…”mmm…può andare…”,si volta verso il letto e si rivolge ai numerosi
pupazzi che lo ornano “che ne dite ragazzi?”; naturalmente non ottiene risposta
e alzando le spalle si volta verso il cofanetto dei
gioielli.
Mezz’ora
dopo è pronta:il vestito bianco, il cerchietto dorato e brillantinato, le scarpe
con un tacco vertiginoso e dorato, lucidalabbra glitter e brillantini sulle
palpebre. Scende l’enorme scala con il corrimano di marmo e si avvia in salotto
dove suo padre la aspetta insieme a quattro ragazzi e al loro manager, Vanessa
sorride “salve” dice porgendo la mano al manager che la stringe sorridendo. Poi
guarda i quattro ragazzi…e sorride falsa “salve ragazzi”, Bill si alza e le
porge la mano “grazie per averci scelto” Vanessa guarda la mano con le unghie
smaltate di nero e storce il naso “mi sa che per suonare alla MIA festa…dovrò
cambiarvi il look!”. Bill impallidisce e ritrae la mano, David Jost deglutì e
fece sedere nuovamente il cantante “tesoro…ehm…non dovresti prima fargli un
provino?” chiese il padre cercando di calmare la situazione. Vanessa li guardò
nuovamente con un sopraciglio alzato “va bene papi” e si avviò seguita dagli
altri verso la stanza insonorizzata.
“cioè questi
hanno tutto!” commentò Tom guardando l’enorme stanza insonorizzata piena di
strumenti. “bene potete cominciare il vostro provino” disse Vanessa sorridendo
falsamente, i quattro ragazzi si avvicinarono al centro della sala ognuno
prendendo il proprio strumento; Bill guardò i tre ragazzi e sorrise era il loro
momento…
Keiner
weiss, wies Dir geht.
Keiner da, der Dich versteht.
Der Tag war dunkel,
und allein.
Du schreibst Hilfe, mit Deinem Blut.
Obwohl es immer wieder
wehtut.
Du machts die Augen auf, und alles bleibt gleich.
Vanessa
li ascoltava,il suo viso era una maschera di pietra ma dentro di se sentì una
scossa… E sorrise…sincera.
Ich
will nicht störn, und ich will auch nicht zu lange bleiben.
Ich bin nur hier
um Dir, zu sagen.
Ich
bin da, wenn Du willst.
Schua Dich um, dann siehst du Mich.
Ganz egal,
wo Du bist.
Wenn Du nach mir greifst, dann halt ich Dich.
“Ich bin da“...io ci
sono...Vanessa guardò Bill cha aveva chiuso gli occhi completamente perso nella
sua canzone...All’improvviso una lacrima le rigò il volto e indecisa si fermò
sul mento...lasciarsi andare nel vuoto o rimanere aggrappati? La lacrima
decise…e si lasciò cadere sul pavimento.
Dein
Leben sinnentleert, Deine Schatten tonnenschwer.
Und alles was Du jetzt
brauchts, hast Du nicht.
Du suchts den Regenbogen.
Es liegt tot vor Dir,
am Boden.
Er hat solang es ging gestrahlt, nur für Dich.
Ich will
nicht störn, und ich will auch nicht zu lange bleiben.
Ich bin nur hier um
Dir, zu sagen.
Wenn Du die Welt nicht mehr verstehst,
und jeder Tag
im Nichts vergeht.
Wenn sich der Sturm nicht mehr legt,
und Du die Nacht
nicht mehr erträgst.
Ich bin da wenn Du willst, ganz egal wo Du bist.
An deiner Seite, bur eine Weile.
Ich bin da,
Ich bin da,
wenn Du willst.
Ich bin da, ganz egal wo Du bist.
Ich bin da, schau in
Dich rein dann siehst Du mich.
Ganz egal wo Du bist.
Wenn Du nach mir
greifst dann halt ich Dich.
Ich bin da wenn Du willst, ganz egal wo Du bist.
An Deiner Seite, nur eine Weile.
Du bist nicht
alleine.
Bill riaprì gli occhi e
Vanessa veloce si asciugò il volto e riprese ad essere quella di
sempre...”allora tesoro?” chiese suo padre avvicinandosi a lei, “si li
voglio…sono mediocri” disse e li guardò ad uno ad uno con aria di sfida. Bill
strinse i pugni per la rabbia…quella ragazza gli dava sui nervi!!!!! Quando
furono di nuovo tutti sul SUV,Tom commentò “così giovane e già così acida”.
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