Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
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Autore: sMarty    23/08/2008    0 recensioni
"così giovane e gia così acida!" dicono tutti di lei.Di Vanessa. Ma è davvero così? Ai posteri l'ardua sentenza...
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Chanel e la Stella a sette punte

Simply the best…

Così giovane e già così acida…

 

Vanessa davanti allo specchio. Un vestitino grigio perla poggiato addosso,si alza in punta di piedi e fa una smorfia…getta il vestito sul letto a fare compagnia al mucchio di abiti che ha tolto dall’armadio. Sorride e si poggia addosso un vestito bianco legato al collo da stringere in vita con un cintura elastica dorata…”mmm…può andare…”,si volta verso il letto e si rivolge ai numerosi pupazzi che lo ornano “che ne dite ragazzi?”; naturalmente non ottiene risposta e alzando le spalle si volta verso il cofanetto dei gioielli.

Mezz’ora dopo è pronta:il vestito bianco, il cerchietto dorato e brillantinato, le scarpe con un tacco vertiginoso e dorato, lucidalabbra glitter e brillantini sulle palpebre. Scende l’enorme scala con il corrimano di marmo e si avvia in salotto dove suo padre la aspetta insieme a quattro ragazzi e al loro manager, Vanessa sorride “salve” dice porgendo la mano al manager che la stringe sorridendo. Poi guarda i quattro ragazzi…e sorride falsa “salve ragazzi”, Bill si alza e le porge la mano “grazie per averci scelto” Vanessa guarda la mano con le unghie smaltate di nero e storce il naso “mi sa che per suonare alla MIA festa…dovrò cambiarvi il look!”. Bill impallidisce e ritrae la mano, David Jost deglutì e fece sedere nuovamente il cantante “tesoro…ehm…non dovresti prima fargli un provino?” chiese il padre cercando di calmare la situazione. Vanessa li guardò nuovamente con un sopraciglio alzato “va bene papi” e si avviò seguita dagli altri verso la stanza insonorizzata.

“cioè questi hanno tutto!” commentò Tom guardando l’enorme stanza insonorizzata piena di strumenti. “bene potete cominciare il vostro provino” disse Vanessa sorridendo falsamente, i quattro ragazzi si avvicinarono al centro della sala ognuno prendendo il proprio strumento; Bill guardò i tre ragazzi e sorrise era il loro momento…

Keiner weiss, wies Dir geht.
Keiner da, der Dich versteht.
Der Tag war dunkel, und allein.
Du schreibst Hilfe, mit Deinem Blut.
Obwohl es immer wieder wehtut.
Du machts die Augen auf, und alles bleibt gleich.

Vanessa li ascoltava,il suo viso era una maschera di pietra ma dentro di se sentì una scossa… E sorrise…sincera.


Ich will nicht störn, und ich will auch nicht zu lange bleiben.
Ich bin nur hier um Dir, zu sagen.

Ich bin da, wenn Du willst.
Schua Dich um, dann siehst du Mich.
Ganz egal, wo Du bist.
Wenn Du nach mir greifst, dann halt ich Dich.

“Ich bin da“...io ci sono...Vanessa guardò Bill cha aveva chiuso gli occhi completamente perso nella sua canzone...All’improvviso una lacrima le rigò il volto e indecisa si fermò sul mento...lasciarsi andare nel vuoto o rimanere aggrappati? La lacrima decise…e si lasciò cadere sul pavimento.


Dein Leben sinnentleert, Deine Schatten tonnenschwer.
Und alles was Du jetzt brauchts, hast Du nicht.
Du suchts den Regenbogen.
Es liegt tot vor Dir, am Boden.
Er hat solang es ging gestrahlt, nur für Dich.

Ich will nicht störn, und ich will auch nicht zu lange bleiben.
Ich bin nur hier um Dir, zu sagen.

Wenn Du die Welt nicht mehr verstehst,
und jeder Tag im Nichts vergeht.
Wenn sich der Sturm nicht mehr legt,
und Du die Nacht nicht mehr erträgst.
Ich bin da wenn Du willst, ganz egal wo Du bist.

An deiner Seite, bur eine Weile.

Ich bin da,
Ich bin da, wenn Du willst.
Ich bin da, ganz egal wo Du bist.
Ich bin da, schau in Dich rein dann siehst Du mich.
Ganz egal wo Du bist.
Wenn Du nach mir greifst dann halt ich Dich.
Ich bin da wenn Du willst, ganz egal wo Du bist.

An Deiner Seite, nur eine Weile.
Du bist nicht alleine.

 

Bill riaprì gli occhi e Vanessa veloce si asciugò il volto e riprese ad essere quella di sempre...”allora tesoro?” chiese suo padre avvicinandosi a lei, “si li voglio…sono mediocri” disse e li guardò ad uno ad uno con aria di sfida. Bill strinse i pugni per la rabbia…quella ragazza gli dava sui nervi!!!!! Quando furono di nuovo tutti sul SUV,Tom commentò “così giovane e già così acida”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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