Sylvie era calma. Ora osservava serenamente il mare di Marsiglia.
Aveva ricacciato in dentro tutte le lacrime del viaggio. I suoi grandi occhi blu se le erano inghiottite. Stava bene. E avvertiva una sorta di beatitudine surreale.
Aveva visto rientrare in porto una piccola barca colorata e pensava ai movimenti convulsi dei pesci intrappolati nelle reti dei pescatori. Ai loro slanci violenti e spasmodici.
Pensava a come anche lei negli ultimi mesi fosse stata spasmodica e violenta come i pesci. Il suo agitarsi convulso le ha provocato ferite indelebili e livide che adesso cerca di guarire.
Finalmente era lontana da Parigi e quel piccolo idillio del sud era un antidolorifico. Si era allontanata dalla capitale di fretta, come una fuggitiva. Non voleva dimenticare tutto, non ne sarebbe stata capace. Voleva solo rendere i suoi fantasmi un po’ meno vividi di quanto non fossero lì dove ogni minuscola particella le ricorda Lawrence e Jamie.