La sveglia suonò. Faceva un casino infernale, così decisi di aprire gli occhi e di spegnere finalmente quel rumore assordante. Guardai l’orologio, erano le 6.45 di un Lunedì mattina, un Lunedì dopo due settimane di riposo, erano appena finite le vacanze di Natale. La settimana era appena cominciata e già si iniziava male. Ero stanca morta e non avevo nessuna voglia di andare a scuola, ma il dovere chiamava e così misi da parte la voglia di tornare a letto e mi alzai. Era inverno e faceva freddo, decisi di prendere una vestaglia dall’armadio prima di dirigermi ad andare a fare colazione. Arrivai in cucina e trovai già mia madre intenta a consumare il suo così detto “risveglio”: il suo amato latte con una valanga di caffè. Mia sorella più piccola era insieme a lei. Mia madre mi salutò con un suo caloroso “Buongiorno” che mi regalava ogni mattina, mia sorella si degnò solo di guardarmi, era troppo stanca anche lei per salutare. Ricambiai il saluto e cominciai a bere la mia tazza calda di latte macchiato. Finito di fare colazione, andai in bagno per rinfrescarmi il viso con la speranza di riacquistare un po’ di forze, quelle necessarie almeno per dirigermi in camera e prendere l’occorrente per prepararmi. Mi diressi così verso la porta di camera mia e iniziai la ricerca di qualche abito importante. Quel Lunedì era importante. Era il giorno della foto di classe e bisognava essere presentabili. Uno strano senso di malinconia e tristezza mi colpì improvvisamente lo stomaco. Era l’ultima foto di classe per me, andavo ormai in quinta superiore e quest’anno avrei dato gli esami di maturità. Pensare a questi fatti metteva malinconia, si, perché era l’ultimo anno da poter trascorrere con i miei amati compagni di classe. Quei compagni che in prima superiore avevo paura ad avvicinarmi. Quei compagni che ci sono sempre stati per ogni bisogno, per ogni tristezza loro c’erano. Sono stati i miei migliori amici per quasi cinque anni e lasciarli così sarebbe stato molto difficile.
Decisi di non pensarci ora a quei momenti e di trovare dei vestiti decenti, o almeno presentabili. L’orologio segnava già le 7.00 e io per le 7.15 dovevo uscire di casa. Mi diressi velocemente in bagno per vestirmi e truccarmi. Misi l’eye-liner nero che finiva con una piccola coda verso la fine dell’occhio e del mascara nero. Quel trucco risaltava sia i miei occhi azzurri, che i miei capelli biondo miele. Diedi una controllata ancora una volta all’orologio e segnava le 7.10 . Ero in ritardassimo e decisi di darmi una mossa. Misi un paio di pantaloni neri e un maglioncino con dei ghirigori natalizi di colore blu notte. Risaltava ulteriormente i miei capelli e i miei occhi. Amavo quel maglioncino, finalmente avevo trovato un maglione che mi piaceva davvero tanto. Così corsi velocemente verso la scarpiera, presi i miei scarponi e gli infilai. Mi diressi in fretta verso camera e presi il giubbotto e la sciarpa. Amavo anche quella sciarpa, mi faceva sentire calda e al riparo da ogni cosa. Era in stile coreano e siccome ero un’amante della Corea del Sud e del kpop, quando me la regalarono fui felicissima. So che può sembrare stupido, ma anche con un piccolo accessorio come quello io mi sentivo sempre più vicino al mio sogno. La Corea. Sapevo che un giorno avrei realizzato quel tanto atteso momento, scendere dall’aereo e mettere piede in quel luogo così meraviglioso da togliere il fiato. Mi persi nei miei pensieri e mi accorsi che erano già le 7.17 . Salutai velocissimo mia madre e mia sorella, presi la cartella e corsi subito diretta alla fermata dell’autobus.
Finalmente arrivò e mi sedetti in fondo, al mio solito posto. Prendere quell’autobus faceva male, perché c’era la mia ex migliore amica. Avevamo litigato il terzo anno di superiori e da li in poi non ci rivolgevamo più una parola. È stata una persona davvero importante nella mia vita, è riuscita a farmi stare davvero bene, era mia sorella ormai. Ero convinta di portare avanti la nostra amicizia per tutta la vita, ed invece non fu così. È grazie a lei che coltivai l’amore per i B2ST e per la Corea del Sud e per questo non smetterò mai di dirle grazie, anche se non ci parlavamo più. Io continuo a ringraziarla da lontano, nel pensiero e spero che possa sentirmi.
Feci tutto il tragitto con le cuffie nelle orecchie ad ascoltare il nuovo album dei B2ST uscito la settimana prima. Già sapevo tutte le canzoni a memoria e questo mi fece sentire sempre più vicino a loro. Certe volte provavo una sensazione molto strana. Sentivo come se fossero sempre più vicino a me, come se potessi girare l’angolo e sorprenderli a spiarmi. Lo so, è stupido, ma questa sensazione mi piaceva, mi faceva sognare ad occhi aperti e di tornare alla realtà non ci pensavo nemmeno.
Arrivata a scuola mi incontrai con le mie due amiche più care, Anna e Michela. Avevo legato tanto con loro dal terzo anno di superiori. Ci conoscevamo da solo due anni eppure sapevamo ogni cosa una dell’altra. Appena le vidi le abbracciai molto forte, mi erano mancate in queste due settimane di pausa. Mi sentii subito bene appena le abbracciai tutte e due. Con loro stavo davvero a mio agio e la malinconia che avevo provato per tutto il tragitto sull’autobus svanì in un istante. Entrammo in classe e abbracciai tutti con molto affetto. Mi erano mancati, eccome se mi erano mancati. Era strano, ma avevo legato molto con i ragazzi, cosa che non mi sarei mai sognata di fare, non perché non volessi, ma perché io di solito come carattere non colpisco subito i maschi.. boh mi relaziono meglio con le femmine, anche se stare in compagnia dei ragazzi mi mette sempre di buon umore. Vidi la mia ex migliore amica seduta al suo banco e distolsi subito lo sguardo. Faceva ancora male guardarla, ma ormai quel che era successo faceva parte del passato. L’aveva voluto lei e ora non si poteva fare più nulla.
La giornata trascorse in fretta, come un battito di ciglia e prima che potessi accorgermene fui di già sull’autobus per il ritorno. Infilai le mie amate cuffie e iniziai a scorrere i brani musicali, tutti dei B2ST ovviamente. Scelsi “Beatiful” e appena sentii la voce di Yoseop, sprofondai in un mondo tutto mio. Iniziai a sognare ad occhi aperti, d'altronde era il mio bias e ogni volta che sentivo la sua voce o vedevo il suo sorriso, il mio cuore iniziava a battere all’impazzata. Lo avevo notato sin da subito, con quei capelli biondo platino e la sua faccia da cucciolo. Me ne innamorai all’istante. Fui così tanto presa dai miei sogni, che quasi persi la mia fermata per tornare a casa. Scesi dall’autobus e iniziai ad incamminarmi. Ripensavo alla foto di classe e a quanto sarebbero potuti mancarmi tutti. Una lacrima rigò la mia guancia e io la scacciai via prima di fare brutte figure per il paese. Arrivata a destinazione, entrai in casa, salutai tutti ed mi chiusi in camera. Quella giornata era stata sfiancante e piena di emozioni. Chiusi gli occhi aspettando il domani.




Ciao a tutti! Ed eccomi tornata a rompervi le scatole haahahha
no vabbe scherzo xD Spero comunque che la mia storia vi piaccia.
Questo è il primo capitolo e spero che vi possa intrattenere per poter andare avanti a leggerla. Domani penso di iniziare il secondo e spero di iniziare presto a parlare dei nostri amori *-* I B2ST *-* <3 penso che inizierò a farli spuntare (ora mi sono immaginata sei funghi con la faccia dei b2st lol aahahah) molto presto.
ok basta, sto scelrando ahahahah sarà l'emozione di pubblicare la mia seconda FF *-* ora vado ahahah non vi torturo più <3
Fatemi sapere come vi è sembrata e BUONA LETTURA <3