Sono Edward, un giovane ragazzo di 16 anni, vivo in una famiglia un po' all'antica anzi, come la  definirebbero loro, "Tradizionale". Insomma una di quelle famiglie che non accettano i divorzi, le convivenze e, ovviamente, i gay o le persone di colore.

Mio padre si chiama Arturo, ha 43 anni, e soffre della  sindrome di Peter Pan (che lo porta a vestirsi e a parlare come i giovani), anche se questo stona con la sua mentalità piuttosto ristretta e chiusa alle nuove correnti culturali e questo lo si può notare dal suo credo politico alla "Berlusconi forever". Più volte  ho provato ad iniziare un dibattito con lui ma,ovviamente, non essendo della sua stessa  opinione,  non riesco a dire più di tanto e va sempre a finire con lui che si altera e decide di mandarmi a letto senza cena e di farmi andare a scuola a piedi il mattino seguente. Per questo motivo, a tavola, non prendo mai discorsi seri o profondi e preferisco parlare di cose piuttosto futili e banali come ad esempio il figlio di Wiliam e Kate; per il mio carattere questo equivale a una tortura mentale, ma non posso stare in silenzio perché mia madre penserebbe che abbia dei problemi di non so quale entità, e penserebbe che sarei capace di un suicidio solo perché assente nelle discussioni banali della famiglia.

Ma torniamo a lui, oltre ad essere estremamente irritabile, presenta anche caratteristiche ben peggiori come ad esempio l'egocentrismo, che lo porta a voler essere a tutti i costi al centro dell'attenzione, e quando non lo é fa di tutto per attirarla, una volta é arrivato perfino a fingere un infarto, solo perché io e mia mamma eravamo andati a 60 km di distanza da casa senza il suo consenso.

Mia madre invece si chiama Laura e la cosa che tutti le invidiano sono gli occhi: azzurri come il mare.

Il suo carattere ancora non sono riuscito a comprenderlo nei dettagli, perché é composto da un numero pressoché infinito di sfumature. In linea generale potrei definirla come una persona Socievole e asociale allo stesso tempo. Ama stare con le persone che la circondano d'affetto, ma dopo un po' si annoia della  compagnia e desidera tornare nel suo mondo, a casa.

Loro due si sono incontrati per la prima volta in California, nella sua più importante e nominata città:  Los Angeles.

In un casinò, per essere precisi; Entrambi giocavano allo stesso tavolo da roulette.

Questa é l'unica cosa che so del loro incontro, perché a loro non piace parlare del loro amore. A me piacerebbe conoscere le loro storie da adolescenti, tutte le esperienze che hanno vissuto, tutte le volte che hanno sofferto e le conclusioni che hanno tratto dagli amori passati;  A volte  vorrei perfino chiedergli della loro prima volta, ma so che si domanderebbero il motivo della mia domanda e si vergognerebbero a rispondere, per questo motivo lascio perdere.

" È Ricordando il passato che si vive il futuro" 


Nel prossimo capitolo:
"Edward, guarda che gnocche da paura che hai davanti. Avanti, presentati che magari a fine giornata gli tocchi anche il culo". Ma come al solito si era fatto sentire dalle due ragazze che si erano girate di scatto lanciandoci uno sguardo gelido ed offeso.
Note d'autore:
Questo primo capitolo é solo un introduzione alla vera storia, e non ha ancora un vero svolgimento come i successivi quindi ti prego prima di giudicare di proseguire almeno con la lettura del secondo capitolo.