Nuova fic ambientata durante
le olimpiadi,scritta di getto e dedicata a TEMARI nel
giorno del suo compleanno e alle MOSCHE NERE, raggazze siamo le migliori, lo
sappiamo e lo sanno! Ora vi lascio alla storia, buona lettura!
Seccatura
olimpionica
Silenzio totale.
La tribuna
un’onda silenziosa in attesa che lo starter la liberasse e la lasciasse
sfogare con tutta se stessa.
Le luci abbaglianti dello
stadio non permettevano di osservare le stelle che accerchiavano una debole
luna piena, era un’atmosfera quasi surreale, quella pace in quello che si
sarebbe trasformato a momenti in un oceano in tempesta…
“FORZAAAAAAA VAI COSì, Olèèè”
…appunto
un urlo proveniente da un grosso e grasso omone rischiò
di pochi decibel di spaccare i timpani della povera Temari, che non aveva
ancora realizzato si essere su una tribuna pullulante di individui decisamente
troppo seccanti per lei… oddio… era un’espressione troppo alla sappiamo-noi-chi che decisamente non le
andava giù, no, come non le andava giù quell’insopportabile bambina che
continuava a correrle davanti e indietro rischiando di tranciarle un piede....
“EHI…tu! Bella bambina vieni qui, guarda ti piace questo elastico colorato?... si? E ALLORA VAI A PRENDERTELO”, e dopo aver lanciato l’elastico
alle prime file della tribuna facendogli fare un volo di una decina di metri,
potè sfoggiare uno di quei sorrisi nervosi e soddisfatti tipici di una Sabaku
sull’orlo di un esaurimento nervoso.
Incominciava a dubitare di
stare assistendo ad una gara olimpica, ma incominciava a credere fermamente di
essere ad un ritrovo di squilibrati: alla sua sinistra la vecchietta che
continuava a chiederle quando avrebbero fatto a botte, domanda alla quale
Temari rispondeva che si trattava della finale di corsa e che quindi non ci
sarebbero stati spargimenti di sangue; alla sua destra invece un cinese che
continuava a chiederle qualcosa, in
cinese, lingua a lei del tutto sconosciuta; e come
se non bastasse, della serie ci mancava pure il pervertito, quello seduto di
fronte a lei continuava a farle delle avances più o meno esplicite; l’unica che
mancava era lei, si, lei sarebbe stata la serial killer che sfortunatamente, ma
giustamente, aveva ucciso il fidanzato colpevole di averla lasciata in mezzo a
un banco di rimbambiti con la scusa di andare a prendere da bere…
Un inconfondibile suono di
sparo librò nell’aria lasciando che le altlete si lanciassero fameliche d’oro
verso la meta, 400 metri di inseguimento adrenalinico,
che decisamente mozzava il fiato, 400 metri di tensione che si colmò all’arrivo
della campionessa, record del mondo e oro olimpico, oltretutto una sua
connazionale, “peccato che Shikamaru si sia perso la gara” pensò Temari, quasi
buttata sulla pista dalle esultazioni dello stesso uomo ciccione che le aveva
urlato nell’orecchio “no, un momento, che me ne frega di uno che per il mio
compleanno mi porta a vedere una cavolo di finale olimpica e oltretutto me la
lascia vedere da sola in mezzo a un miliardo di persone…ora basta, mi alzo e
vado a dirgliene quattro come si deve”, detto fatto, scese dalle gradinate
cercando con occhi assassini il fidanzato.
Dopo aver girato per quasi
tutto lo stadio si diresse verso l’unico posto in cui shikamaru si sarebbe
potuto trovare…il bar…
-dico io ti
sei rotto una gamba?-
-ehm…Temari, no, perché?-
-perché?!?!
Perché?!! Tu mi chiedi perché? Forse perché mi lasci
da sola in mezzo a bambine irritanti, vecchie pazze, ciccioni sclerati e uomini
pervertiti? –
-uomini pervertiti?- chiese
Shikamaru con un po’ di tensione nella voce
-si, ma ma, scusa, mi lasci
da sola in uno stadio il giorno del mio compleanno, potevo
anche essere andata con un altro uomo per quello che avresti potuto saperne-
urlò la ragazza sempre più incredibilmente incavolata
-uhm…naaaaa mi fido di te…
uh, guarda la campionessa sta facendo il giro di pista…-
-m-mi fido di te? E poi scusa cosa vuoi che me ne freghi di
una smilza che fa il giro di pista con la sua bella bandiera nazionale?- e
dicendo questo si girò, non credendo ai propri occhi quando anziché dalla
bandiera nazionale, le spalle della campionessa erano coperte da una bandiera
bianca con su scritto : “Sposami seccatura”; il cuore
mancò di uno, dieci, cento, mille battiti, mentre si ritrovava davanti ad uno
Shikamaru con le braccia conserte e lo sguardo beffardo della serie te l’ho fatta pampampero
-TU!- disse
decisa la ragazza
-io? – rispose l’altro
-si scemo, cosa ti è saltato
in mente?!-
-significa no?- chiese incurante il Nara
-cos? No, cioè,
aaah, sta zitto- detto questo porto le sue labbra a quelle del ragazzo coinvolgendole
in un bacio intimo che sa di coccole
-ok, ora sono confuso, è un
si?-
-qual’è la prossima gara?-
-uhm, stafetta maschile 4
x400-
-bhè non rimane che sederci e
aspettare il podio…-disse sorridendo; a Shikamaru si
allargò un sorrisone sulle labbra, pensando alla sua mendekouze che gli aveva
fatto compiere una simile fatica
-Shika?-
-Seccatura?-
-come hai fatto a convincerla
a trascinare quella bandiera e non quella nazionale?-
-ahem, bè sai com’è…-
-non costringermi a farti
male, crybaby….-
-ti amo anch’io seccatura
olimpica…-
una cristallina risata si spandè nell’aria trovando
piacevole riparo nelle orecchie e soprattutto nel cuore di Shikamaru, che non
poteva smettere di pensare alla sua futura vita con una seccatura da oro
olimpico…
Che ne pensate? Datemi saxe con una rece,
kukukuku
Besos
La vostra ju