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Autore: ju007    23/08/2008    2 recensioni
Incominciava a dubitare di stare assistendo ad una gara olimpica, ma incominciava a credere fermamente di essere ad un ritrovo di squilibrati: alla sua sinistra la vecchietta che continuava a chiederle quando avrebbero fatto a botte, domanda alla quale Temari rispondeva che si trattava della finale di corsa e che quindi non ci sarebbero stati spargimenti di sangue; alla sua destra invece un cinese che continuava a chiederle qualcosa, in cinese, lingua a lei del tutto sconosciuta; e come se non bastasse, della serie ci mancava pure il pervertito, quello seduto di fronte a lei continuava a farle delle avances più o meno esplicite; l’unica che mancava era lei, si, lei sarebbe stata la serial killer che sfortunatamente, ma giustamente, aveva ucciso il fidanzato colpevole di averla lasciata in mezzo a un banco di rimbambiti con la scusa di andare a prendere da bere… AUGURI TEMARI! shikatema senza pretese!
Genere: Romantico, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Temari, Shikamaru Nara
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Silenzio totale

Nuova fic ambientata durante le olimpiadi,scritta di getto e dedicata a TEMARI nel giorno del suo compleanno e alle MOSCHE NERE, raggazze siamo le migliori, lo sappiamo e lo sanno! Ora vi lascio alla storia, buona lettura!

 

 

Seccatura olimpionica

 

 

Silenzio totale.

La tribuna un’onda silenziosa in attesa che lo starter la liberasse e la lasciasse sfogare con tutta se stessa.

Le luci abbaglianti dello stadio non permettevano di osservare le stelle che accerchiavano una debole luna piena, era un’atmosfera quasi surreale, quella pace in quello che si sarebbe trasformato a momenti in un oceano in tempesta…

 

“FORZAAAAAAA VAI COSì, Olèèè”

…appunto

 

un urlo proveniente da un grosso e grasso omone rischiò di pochi decibel di spaccare i timpani della povera Temari, che non aveva ancora realizzato si essere su una tribuna pullulante di individui decisamente troppo seccanti per lei… oddio… era un’espressione troppo alla sappiamo-noi-chi che decisamente non le andava giù, no, come non le andava giù quell’insopportabile bambina che continuava a correrle davanti e indietro rischiando di tranciarle un piede....

“EHI…tu! Bella bambina vieni qui, guarda ti piace questo elastico colorato?... si? E ALLORA VAI A PRENDERTELO”, e dopo aver lanciato l’elastico alle prime file della tribuna facendogli fare un volo di una decina di metri, potè sfoggiare uno di quei sorrisi nervosi e soddisfatti tipici di una Sabaku sull’orlo di un esaurimento nervoso.     

 

Incominciava a dubitare di stare assistendo ad una gara olimpica, ma incominciava a credere fermamente di essere ad un ritrovo di squilibrati: alla sua sinistra la vecchietta che continuava a chiederle quando avrebbero fatto a botte, domanda alla quale Temari rispondeva che si trattava della finale di corsa e che quindi non ci sarebbero stati spargimenti di sangue; alla sua destra invece un cinese che continuava a chiederle qualcosa, in cinese, lingua a lei del tutto sconosciuta; e come se non bastasse, della serie ci mancava pure il pervertito, quello seduto di fronte a lei continuava a farle delle avances più o meno esplicite; l’unica che mancava era lei, si, lei sarebbe stata la serial killer che sfortunatamente, ma giustamente, aveva ucciso il fidanzato colpevole di averla lasciata in mezzo a un banco di rimbambiti con la scusa di andare a prendere da bere…

 

Un inconfondibile suono di sparo librò nell’aria lasciando che le altlete si lanciassero fameliche d’oro verso la meta, 400 metri di inseguimento adrenalinico, che decisamente mozzava il fiato, 400 metri di tensione che si colmò all’arrivo della campionessa, record del mondo e oro olimpico, oltretutto una sua connazionale, “peccato che Shikamaru si sia perso la gara” pensò Temari, quasi buttata sulla pista dalle esultazioni dello stesso uomo ciccione che le aveva urlato nell’orecchio “no, un momento, che me ne frega di uno che per il mio compleanno mi porta a vedere una cavolo di finale olimpica e oltretutto me la lascia vedere da sola in mezzo a un miliardo di persone…ora basta, mi alzo e vado a dirgliene quattro come si deve”, detto fatto, scese dalle gradinate cercando con occhi assassini il fidanzato.

Dopo aver girato per quasi tutto lo stadio si diresse verso l’unico posto in cui shikamaru si sarebbe potuto trovare…il bar…

-dico io ti sei rotto una gamba?-

-ehm…Temari, no, perché?-

-perché?!?! Perché?!! Tu mi chiedi perché? Forse perché mi lasci da sola in mezzo a bambine irritanti, vecchie pazze, ciccioni sclerati e uomini pervertiti? –

-uomini pervertiti?- chiese Shikamaru con un po’ di tensione nella voce

-si, ma ma, scusa, mi lasci da sola in uno stadio il giorno del mio compleanno, potevo anche essere andata con un altro uomo per quello che avresti potuto saperne- urlò la ragazza sempre più incredibilmente incavolata

-uhm…naaaaa mi fido di te… uh, guarda la campionessa sta facendo il giro di pista…-

-m-mi fido di te? E poi scusa cosa vuoi che me ne freghi di una smilza che fa il giro di pista con la sua bella bandiera nazionale?- e dicendo questo si girò, non credendo ai propri occhi quando anziché dalla bandiera nazionale, le spalle della campionessa erano coperte da una bandiera bianca con su scritto : “Sposami seccatura”; il cuore mancò di uno, dieci, cento, mille battiti, mentre si ritrovava davanti ad uno Shikamaru con le braccia conserte e lo sguardo beffardo della serie te l’ho fatta pampampero

-TU!- disse decisa la ragazza

-io? – rispose l’altro

-si scemo, cosa ti è saltato in mente?!-

-significa no?- chiese incurante il Nara

-cos? No, cioè, aaah, sta zitto- detto questo porto le sue labbra a quelle del ragazzo coinvolgendole in un bacio intimo che sa di coccole

-ok, ora sono confuso, è un si?-

-qual’è la prossima gara?-

-uhm, stafetta maschile 4 x400-

-bhè non rimane che sederci e aspettare il podio…-disse sorridendo; a Shikamaru si allargò un sorrisone sulle labbra, pensando alla sua mendekouze che gli aveva fatto compiere una simile fatica

 

-Shika?-

-Seccatura?-

-come hai fatto a convincerla a trascinare quella bandiera e non quella nazionale?-

-ahem, bè sai com’è…-

-non costringermi a farti male, crybaby….-

-ti amo anch’io seccatura olimpica…-

una cristallina risata si spandè nell’aria trovando piacevole riparo nelle orecchie e soprattutto nel cuore di Shikamaru, che non poteva smettere di pensare alla sua futura vita con una seccatura da oro olimpico…

 

 

 

Che ne pensate? Datemi saxe con una rece, kukukuku

 

Besos

 

La vostra ju

  
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