L'amore non si può avere a comando,
è un regalo di un cuore ad un altro cuore
-Paramhansa Yogananda

 

Hanami. 
La festa tradizionale vecchia di secoli in cui ci si riunisce per godere insieme della bellezza dei Sakura, dei ciliegi, in piena fioritura.

E quella era una perfetta giornata da passare con il proprio fidanzato, sdraiati sotto l'ombra di uno di questi splendidi alberi, con il leggero vento primaverile a scompiarti i capelli mentre una pioggia di petali ti cadeva attorno.

Peccato che in quello splendido giorno una biondina correva frenetica per le vie di Magnolia, lo sconforto impresso in volto.
Lucy sapeva di essere in ritardo mostruoso per l'appuntamento con Natsu ed era proprio questo ad incentivarla a cercare un regalo degno per la situazione, si sarebbe almeno fatta perdonare.

Era tutto il giorno che cercava il fantomatico regalo, un piccolo bracciale d'argento con un drago inciso sopra che aveva visto qualche giorno prima e che si era promessa di comprare a quel fiammifero dai capelli rosa.
Ma nonostante i pochi giorni passati, quella mattina, quando era entrata nella gioielleria aveva scoperto che il piccolo monile era già stato venduto.

Aveva cercato in ogni gioielleria della città sperando di trovarne un'altro ma non c'era stato nulla da fare. Non aveva neanche trovato niente che la covincesse abbastanza.
Alla fine era entrata in una pasticceria e presa dalla disperazione aveva preso dei pasticcini, non sarebbe andata mica a mani vuote!

Si era poi diretta a passo veloce verso il parco di Magnolia, era si pomeriggio inoltrato e quindi in assoluto ritardo ma non avrebbe distrutto – o per meglio dire, sfracellato - l'unico regalo, neanche morta.
Quando alla fine era arrivata a destinazione si ritrovò il proprio ragazzo addormentato su un telo da picnic, un cestino ormai vuoto in un angolo a fargli compagnia.

Intenerita si sedette vicino a lui, posandogli una mano sulla spalla e cominciando a scuoterlo leggermente per svegliarlo.

- Natsu, svegliati dai -

- Si si... ancora cinque minuti Igneel – borbottò assonnato, portando un braccio sotto la testa.

- Dai Natsu, ho portato dei pasticcini. Se non li mangeremo diverranno caldi -

Al sol nome dei dolci il rosato si alzò, improvvisamente sveglio e pieno di vita. Come faceva se lo era sempre chiesto Lucy, ad essere sempre così attivo e pieno di vita subito dopo essersi alzato.

- Neh Lu, sei in ritardo – gli ricordò Natsu, facendola sbiancare.

- Ecco... beh io... io stavo... – cominciò impacciata. E ora come glielo spiegava il motivo del suo ritardo?

- Oh ma ora sei arrivata e hai portato anche i pasticcini! Ah e posso darti il mio regalo! Girati dai – gli intimò euforico, mettendosi una mano nella tasca dei pantaloni.

- Ma cosa...? - confusa si girò per poi sentire le grandi mani del compagno posargli sul collo una piccola collana, per poi allacciargliela dietro al collo.

Era una semplice collanina con un piccolo ciondolo rappresentante una fiammella stilizzata attaccata ad una fine catenina. Semplice sì ma a suo parere stupenda.

-Natsu, è stupenda! - lo abbracciò con gli occhi lucidi per poi staccarsi un attimo dopo e continuare - Ma non dovevi io... non sono riuscita a prenderti nulla -

Natsu le sorrise, uno di quei sorrisi che rivolgeva solo a lei e che le scaldavano il cuore, contercevano lo stomaco e che le facevano credere di essere in paradiso.
Gli si avvicinò, fronte contro fronte, i nasi che si sfioravano.

- Non importa Lu, l'importante che tu sia qui ora, con me. Mi basta questo come regalo – gli sussurrò a fior di labbra, guardandola e perdendosi in quei occhi cioccolato, prima di baciarla.

Si separarono dopo quelli che sembrarono eoni, i polmoni che invocavano aria mentre si sistemavano meglio. Appoggiati sul tronco di ciliegio alle loro spalle, mano nella mano Lucy appoggiò la testa sulla spalla di Natsu mentre questo gli chiedeva con la sua solita voce euforica

- Neh Lu, vero che ci troviamo un posto appartato per la Yozakura? -

Non potè far altro che scostarsi da lui mentre le sue goti si coloravano di un rosso acceso e il suo pugno si abbatteva feroce sulla sua testa.

- Natsu sei un pervertito! -