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Autore: Haleria    01/07/2014    0 recensioni
"Ci sono molte rivoluzioni però nessuna mobilizza tanto quanto la rivoluzione dell'amore. La rivoluzione dell'amore si sente nella pelle, nel sudore, nella respirazione, va dentro e fuori, irrefrenabile, imbattibile. L'amore è una rivoluzione contro la tirannia della solitudine. L'amore è liberazione.
E' la bandiera rossa che si eleva fiammante in una strada grigia. Quando l'amore è rivoluzione vuole solo vincere, non c'è carcere capace di rinchiuderlo. Una volta che arriva la rivoluzione dell'amore niente sarà più lo stesso."
Spero che la mia storia vi piaccia!
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Harry's POV 

"Shut the door, turn the light off  I wanna be with you, I wanna feel your love 

I wanna lay beside you, I cannot hide this . Even though I try . Heart beats harder, time escapes me 

Trembling hands touch skin it makes this hard, girl.

And the tears stream down my face. If we could only have this life for one more day 

If we could only turn back time, you know I'll be 

Your life, your voice, your reason to be 

My love, my heart is breathing for this 

Moment, in time I'll find the words to say  before you leave me today"

Mi ero ritrovato a cantare senza nemmeno sapere come.

 Non ricordo bene dove mi trovassi, ricordo solo che improvvisamente fui attirato da una chitarra poggiata lì per terra, e qualcosa mi aveva spinto a prenderla, così avevo iniziato a suonare qualcosa, la prima canzone che ero riuscito a ricordare. Forse ero ubriaco, un pò troppo. Non riuscivo a focalizzare bene i volti delle persone che erano intorno a me, probabilmente si erano avvicinate per sentire meglio, non dovevo essere uno dei migliori spettacoli in quelle condizioni. 

*Flashback*

 1 mese prima. 

"Harry, dobbiamo parlare" mi disse improvvisamente assumendo un espressione seria.

 "Devo preoccuparmi?"

 "Si tratta di noi due" continuò. 

"Ok, devo preoccuparmi! Cos'è successo questa volta?" chiesi di nuovo.

 "Noi non possiamo più stare insieme" Pronunciò quelle parole con freddezza, quasi come se la situazione non le riguardasse, come se stesse raccontanto qualcosa che non le appartenesse.

 "Perchè?" chiesi in cerca di una spiegazione da parte sua.

 "Perchè ho deciso così, io non ti voglio più, non voglio più stare con te"

 "Non puoi lasciarmi così, senza neanche una spiegazione, dimmi almeno perchè"

 "Ti ho detto che non c'è un perchè, ho deciso così e basta"

 "Sei sicura di questo?"

 "Si che ne sono sicura, è finita" disse, "Addio Harry"

"Addio Stacey". Dopo di che si allontanò, lasciandomi solo. 

E fu così che mi sentii da quel momento in poi. SOLO. 

*Fine flashback*

 Non m'importava delle persone intorno a me, ormai non m'importava più di niente.

 Cercai di strimpellare qualche altro accordo sulla chitarra che avevo ancora tra le mani, ma l'effetto del troppo alcool cominciava a farsi sentire e a stento riuscivo ricordare il mio nome.

 Improvvisamente, vidi qualcuno farsi spazio tra la folla.

 Era una ragazza, ma il suo volto non mi era chiaro.

 "Potete andarvene, lo spettacolo è finito" sentii dirle.

 Dopo di che prese la chitarra che poco prima stavo suonando e la poggiò a terra.

 "Vieni" disse di nuovo. Mi appoggiai a lei e lasciai che mi portasse fuori da quel posto. 

Un pò d'aria forse mi avrebbe fatto bene. Una volta fuori, mi fece sedere a terra delicatamente, il suo tocco leggero era quasi impercettibile.

 "Come stai?" mi chiese. 

"Non bene, ma penso che questo lo possa vedere anche da sola" risposi tenendo gli occhi chiusi e sistemandomi meglio contro il muro.

 "Siamo un pò troppo nervosi, ti ho aiutato e non ho ancora sentito un grazie"

 "In cosa consiste il tuo aiuto?"

 "Non ti sei accorto che stavano tutti ridendo di te lì dentro? Non hai dato un bello spettacolo di te stesso"

 "Lo so, ma non m'importa" 

Aprii gli occhi e notai sul suo volto un espressione spazientita. In quel momento riuscii a focalizzare meglio il suo viso anche grazie all'aiuto del lampione che era lì vicino a noi. Aveva gli occhi neri, i capelli erano castani e le labbra piene. La sua era una corporatura minuta, cosa che mi sorprese visto che era riuscita a reggere il mio peso poco prima.

 "Dove abiti?" chiese poco dopo.

 "Perchè?" 

"Perchè mi sembra evidente che qui non puoi rimanere in questo stato" 

"Ma ci conosciamo?" chiesi rendendomi conto di non ricordare il suo viso. 

"No, però ieri mi hai salvata da una situazione spiacevole"

 "Chi? Io?" chiesi sorpreso. Ero sicuro di non aver mai incontrato quegli occhi prima di quella sera.

 "Si, io sono nuova di qui, non conosco questo posto e ieri mi sono persa. Sono finita in un posto isolato e mi si è avvicinato un uomo ubriaco quasi quanto te adesso."

 "E io che cos'ho fatto?"

 "Sei riuscito ad allontanarlo" spiegò semplicemente. 

Rimasi in silenzio. 

Davvero non ricordavo nulla di quello che mi aveva raccontato.

 "Sicura che fossi proprio io?"

 "Il tuo nome è Harry Styles vero?"

 "Si" 

"Allora eri tu, non mi sbaglio"

 "Scusami, ma non mi ricordo di te"

 "L'avevo capito, comunque ti ripeto la domanda: dove abiti?"

 "Se anche te lo dicessi tu non potresti accompagnarmi a casa"

 "Perchè?"

 "Mi hai detto che sei nuova di questo posto, non conosci la città, quindi per te sarebbe impossibile accompagnarmi a casa" spiegai con fatica massaggiandomi la testa. 

"Hai ragione" concordò.

 "Allora facciamo così: non muoverti, vado a chiamare una persona e torno" 

Non le risposi, mi limitai a farle un cenno con il capo e aspettai il suo ritorno.

 Dopo qualche minuto la vidi ritornare accompagnata da un ragazzo. Forse era l'effetto dell'alcool ma io ero convinto di averlo già visto prima. 

"Harry ma che ci fai qui?" 

"Niall sei tu!" dissi non appena riconobbi i suoi capelli chiari. 

"Voi due vi conoscete?" chiese la ragazza interrogativa. 

"Si che lo conosco, è il mio migliore amico" spiegò Niall. "Ma tu non dovevi restare a casa?" disse poi rivolgendosi a me. "Ti prego parla piano, ho forti dolori alla testa" 

"Avrai bevuto sicuramente troppo" rispose. 

"Niall ti ho chiamato perchè volevo che mi aiutassi a riportarlo a casa, sai da sola non posso farlo" si intromise la ragazza. 

"Si, ora lo portiamo a casa" disse il biondo caricandomi su di lui.

 Cercai di non pesargli troppo.

 Iniziammo ad incamminarci seguiti dalla ragazza quando improvvisamente Niall si fermò. 

"Che succede?" chiese la mora.

 "Harry tu non puoi tornare a casa in queste condizioni, se i tuoi ti vedessero così si preoccuparebbero" spiegò. 

"Sono già tornato altre volte ubriaco a casa" 

"Si ma guardati adesso, non ti reggi neanche in piedi" 

"Che soluzione proponi?" chiesi continuando a tenere gli occhi chiusi.

 "Harmony, deve venire da te"

 "Che cosa?!" chiese la ragazza e finalmente ora conoscevo il suo nome.

 Harmony.

 "Non se ne parla" risposi per lei. 

"Harry, ti porterei da me, ma i miei sono in casa, mentre tu sei sola " disse rivolgendosi ad Harmony.

 "Si ma mio fratello potrebbe ritornare da un momento all’altro e se dovesse trovarlo in casa che scusa invento?"

 "E' l'unica soluzione per adesso, ti prego" disse il biondo assumendo un espressione tenera alla quale sarebbe stato impossibile resistere.

 "Sei sleale, non si fa così" rispose Harmony incrociando le braccia al petto.

 "Lo prendo per un si?"

 "Si, va bene" disse lei infine.

 "Scusatemi, e se io non ci volessi andare?" chiesi. 

"Ci vai lo stesso, è l'unica soluzione riccio" disse Niall riprendendo a camminare.

 "Perchè ti sta a cuore il fatto che i miei non mi vedano così?"

 "Perchè so che finiresti nei guai" E probabilmente aveva ragione.

 Finalmente raggiungemmo la macchina di Niall. Mi posizionò davanti, accanto a lui, mentre Harmony  si sedette dietro. Sentii improvvisamente il suono del mio cellulare farsi sempre più fastidioso alla mie orecchie. 

"Niall rispondi" dissi porgendogli il cellulare.

 "Come faccio a rispondere se sto guidando?" disse prendendolo e passandolo alla ragazza  dietro.

 "Che devo farci?" chiese.

 "Chi è?" domandò Niall. 

Dopo qualche secondo arrivò la risposta. 

"Una certa Gemma, devo risponderle?"

 "Si, fingi di essere Harry e dille che viene a dormire da me" 

"Ma chi è?" chiese di nuovo.

 "E' mia sorella" risposi. 

Sentii il suono dei tasti del mio cellulare mentre Harmony  componeva il messaggio che avrebbe poi inviato. 

"Fatto" disse infine. 

Mi restituì il cellulare che risistemai nei miei jeans.

 Tenni gli occhi chiusi per tutto il tragitto, soltanto nel guardare la strada sentivo un forte senso di nausea. 

"Siamo arrivati" disse Niall fermandosi.

 Scese dalla macchina accompagnato da Harmony, entrambi si avvicinarono a me ma riuscii ugualmente a fare qualche passo da solo prima di ritrovarmi di fronte la grande porta di casa. 

"Harm, ascoltami, se hai bisogno di qualsiasi cosa chiamami, non credo che dormirò molto stanotte" 

"Grazie Niall, ma non preoccuparti, credo di potercela fare da sola"

 "Ora scappo, se non torno a casa subito i miei mi ammazzano" 

Sentii una leggera risata che partì dalla mora al mio fianco. 

Guardò Niall rientrare in macchina e quando partì, entrammo in casa. 

Ero ancora molto confuso, non riuscivo a vedere nitidamente le cose intorno a me. 

"Non ti chiedo se hai bisogno di mangiare, però secondo me dovresti fare una doccia" propose. 

“Qui?”  Chiesi.

“Si”

"A casa tua?"

 "Ovvio, dove altrimenti?! L’alcool ti fa un brutto effetto” rise. “Dai appoggiati a me”

 Insieme salimmo al piano superiore, dove evidentemente doveva esserci camera sua. 

Aprì una porta e mi fece entrare in quella stanza. 

"Siediti pure sul mio letto, torno subito" disse per poi uscire di nuovo. 

Mi sedetti poggiando i gomiti sulle ginocchia cercando di massaggiarmi la testa in tutti i modi possibili ma i dolori non diminuivano. 

Dopo poco Harmony  fece di nuovo ingresso nella stanza.

 "Ti ho preso alcuni vestiti di mio fratello, dovrebbero andarti bene" disse porgendomi un pantalone con una felpa. 

"Cosa dovrei farci?" chiesi. 

"Dopo aver fatto la doccia devi indossarli, mi sembra ovvio" 

"Il bagno è quello?" chiesi indicando una porta che era in camera sua. 

"Si, fai con calma, io intanto vado in cucina"

 "Non mi aspetti qui?" le chiesi. 

"No, vado a cercarti qualcosa per il mal di testa" 

Le sue attenzioni mi meravigliarono: non solo si era offerta di portarmi a casa sua, ma  mi aveva anche offerto alcuni vestiti di suo fratello, il suo bagno e ora andava a cercare qualcosa che mi avrebbe fatto stare meglio.

 "Grazie" dissi semplicemente.

 "Di nulla" rispose sorridendomi. 

Uscì dalla stanza chiudendo la porta alle sue spalle, dopo di che entrai in bagno con l'intenzione di fare una doccia fredda.

Harmony's POV. 

Accesi tutte le luci che c'erano, da sempre avevo paura del buio. 

Mi recai in cucina e cercai in alcuni cassetti qualcosa che avrebbe potuto aiutare Harry con il suo mal di testa.

 Dopo alcuni minuti riuscii a trovare quello che stavo cercando. 

Erano delle compresse che Harry avrebbe dovuto prendere con un pò d'acqua. 

Presi tutto quello che mi sarebbe servito e ritornai in camera. 

Mi aveva fatto tenerezza vederlo in quelle condizioni. Anche se lui non si ricordava, davvero mi aveva salvata la sera precedente, e vederlo in quel pub, deriso da tutti mi aveva fatto rabbia. 

Ero rimasta sorpresa anche dal fatto che Niall fosse il suo migliore amico. Conoscevo Niall da qualche anno. Abitava nel mio stesso paesino, poi però dovette trasferirsi e da allora riuscimmo a sentirci solo tramite messaggi e chiamate. Anche per me era un migliore amico, e quando è venuto a sapere che anch'io mi sarei trasferita ad Holmes Chapel mi promise che avremmo festeggiato il nostro rincontro insieme. Ecco perché eravamo in quel pub.  Quando mi aveva chiesto il motivo del mio trasferimento rimasi sul vago, non volendogli raccontare quello che era successo…mio fratello Louis era l’unico a saperlo, e per questo aveva accettato di trasferirsi con me. Era di un anno più grande e i nostri genitori avevano acconsentito nel mandarci lì da soli.

 Dopo qualche minuto il rumore dell'acqua si fermò, segno che Harry aveva finito. 

Aspettai ancora un pò, quando finalmente lo vidi uscire dal bagno, indossava i vestiti che gli avevo precedentemente dato e aveva ancora i capelli bagnati che gli ricadevano sul viso.

 "Ti senti meglio?" chiesi.

 "Un pò." 

"Prendi questa" dissi porgendogli una delle compresse che c'erano nello scatolo. "Ah anche questo e per te" aggiunsi dandogli il bicchiere contenente dell'acqua.

 "Grazie" ripetè. 

Fece abbastanza in fretta, e dopo aver bevuto posò il bicchiere sul comodino accanto al mio letto. 

"Perchè mi hai aiutata?" chiese improvvisamente.

 Mi girai per rispondergli e per un momento i miei occhi neri entrarono in contatto con i suoi verdi.

 "Per restituirti il favore"

 "Se non ti avessi aiutata, non mi avresti offerto il tuo aiuto?"

 "Probabilmente ti avrei aiutato comunque" risposi. 

"Perchè?"

 "Perchè non mi piace vedere le persone in difficoltà, e tuo avevi bisogno d'aiuto"

 "Beh...allora grazie" 

"Lo hai già detto due volte" gli feci notare. 

Abbassò lo sguardo e comparve un dolce sorriso sul suo volto.

 Sorrise appena, ma questo bastò a far comparire due adorabili fossette sulle sue guance.

 "Scusami, ma non so cos'altro potrei dire per ringraziarti" 

"Tranquillo hai reso il concetto" risposi sorridendo. 

"Ora dormi pure, ti farà bene un pò di riposo" 

"Dove?"

 "Sul mio letto, che domande fai?"

 "E tu dove dormirai?" 

"Tranquillo, non preoccuparti, pensa a riposarti"

 "Gr..." cominciò.

“Non provare a ringraziarmi di nuovo” dissi puntandogli un dito contro.

 Sorrise di nuovo dopo di che prese posizione sul mio letto.

 "Posso farti una domanda?" mi chiese di nuovo. 

"Certo" 

"I tuoi genitori non vivono qui?"

"No, mi sono trasferita da qualche giorno insieme a mio fratello Louis" spiegai.

"Come mai?"

"E' una storia complicata, te la racconterò in un altro momento"

"D'accordo" gli fui grata per non aver insistito. "Ti spiace se mi addormento? Non riesco a restare sveglio."

"Tranquillo, figurati"

"Beh...allora buonanotte Harmony"

"Ciao Harry" dissi sorridendogli appena.

 Improvvisamente il mio cellulare vibrò e per un momento pensai che fosse un'avvertimento di Louis che stava per ritornare.

Quando lessi il suo messaggio mi tranquillizzai.

“Ti spiace se questa notte non torno a dormire? Ho incontrato alcuni vecchi amici e mi hanno proposto di restare da loro per la notte.”

“Non preoccuparti, resta pure da loro”

“Sicura che non ti spiace restare sola?” mi scrisse dopo qualche minuto.

“Tranquillo. Buonanotte Lou, ti voglio bene!”

“Buonanotte Harm, ti voglio bene anch’io”

Spensi il cellulare e sorrisi nel vedere il ragazzo riccio dormire tranquillo. Louis non doveva preoccuparsi, non ero sola.

C’era Harry a  farmi compagnia.

Salve a tutte ragazze <3
Questa è la mia prima storia e spero davvero che possa piacervi.
Spero di aggiornare presto, e vorrei ringraziare in anticipo tutti coloro che daranno uno sguardo alla storia e che lasceranno qualche piccola recensione.
A presto...spero <3

 

  
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