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Autore: GreenBlood_    01/07/2014    3 recensioni
[Contesto: Fire Emblem Awakening]
#1 Sweets Kiss-«Semplicemente, sei una delle leccornie più deliziose che abbia mai provato»
#2 Come il cielo-«Perché? Io sarei importante, Nowi?»
#3 La dama con l'ascia-«Adesso non fai più tanto il duro. Eh? Lon’zu?»
#4 E tu, quando piangi?-«I tuoi sorrisi non sono gli stessi»
◊ ◊ ◊
▪ | Tentativo di scrivere qualcosa sulle coppie che mi piacciono di più | Mi sento carica♡ |
▪ Raccolta di quattro Flash-fic basate sul titolo.
▪ Coppie rigorosamente Het
▪ Fluff/Romantico/Slice of life
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Together ~
 


 
#1 – Sweets Kiss     (GaiusxAvatar)
Gaius serrò gli occhi e quello che si trovò davanti era assolutamente l’ultima cosa che si sarebbe aspettato di vedere: la sua sposa che accennava un leggero sorriso, un leggero sorriso impregnato con della cioccolata.
«Che c-cosa sarebbe q-quello? »
«Un rossetto alla cioccolata»
Il birbante non aveva la più pallida idea di come se lo fosse procurato – non era da escludere che l’avesse creato lei stessa - ma doveva ammettere che gli stava venendo fame.
«Dato che ti piacciono i dolci ho pensato … di …» Mormorò lei.
«Che strani pensieri fai, ciccia»
Abbozzò un sorriso, il ladro di cuori, accarezzando languidamente la pelle candida della compagna.
Poi, con un delicato tocco di mano, le alzò il viso. «Ma ti assaggerò comunque»
Un contatto leggero, morbido, e la frase rimase sigillata tra due labbra calde, perdendosi in un gusto soave.
Ma,  pochi attimi dopo, il rosso si ritrasse completamente. Ci fu un momento di imbarazzo, in cui Gaius riordinò i propri confusi pensieri.
«Ho … sbagliato qualcosa? » Il ladro incrociò lo sguardo con quello di lei, impossibile non notare il lieve disagio di quest’ultima. «Non è questo … » Biascicò lui. «E’ che sei talmente squisita che … nemmeno il mio appetito è riuscito a reggerti»
Così buona. Così meravigliosa. 
«Semplicemente, sei una delle leccornie più deliziose che abbia mai provato»
Le loro labbra si incontrarono di nuovo, però senza tentennamenti o indugi da parte di nessuno. La stratega lasciò che la lingua del birbante si impadronisse della propria; invadesse la sua bocca.
Rimasero così, per interminabili secondi, uniti l’uno con l’altra, in un bacio al sapore di caramello e cacao.
 



#2- Come il cielo    (LibraxNowi)
Libra protese con devozione le mani all’altezza del mento e pregò, ancora una volta, gli Dèi. Per anni la strada della religione gli aveva fatto ammirare il mondo da un’altra prospettiva. Ma, nonostante ciò, il suo giovane cuore era del tutto privo di pace e serenità.
«Libra! Libra!» Il sacerdote non distolse lo sguardo, anche se una voce acuta e femminile lo stesse chiamando. «Ti ho trovato, finalmente! Non è divertente giocare a nascondino da soli, potevi chiedere a me di farti compagnia! »
Lo osservò, esortante - speranzosa. Dopo qualche secondo di mancata reazione, iniziò a fissarlo con estrema insistenza.
«Perché? Io sarei importante, Nowi? » Avrebbe tanto voluto voltarsi per un breve istante, per ammirare la felicità – nonché fanciullezza- che trasmetteva quella tenera creatura. Ma quell’effimero desiderio non poteva avverarsi, percepiva una sensazione di vuoto, la mancanza di qualsiasi energia.
Il buco nero si stava man mano espandendo.
« Non devi essere così pessimista, Libra. Sei importante invece!» Il suo corpo e il suo spirito di guerriera lo ruggivano con foga. 
« Tu sei importante, come... » incontrò le iridi azzurre dell'altro «...Il cielo! Sì, senza dubbio! Sei come il cielo: se non ci fosse i manakete non potrebbero volare, così come anche gli altri volatili» Una frase che avrebbe intenerito il più odioso fra gli uomini e qualunque altra creatura vivente.
« Libra, se tu non ci fossi non potrei volare, non potrei sentirmi libera, almeno per quel poco che questa guerra non opprime» La draghessa, con uno scatto, si aggrappò al petto dell’uomo, riusciva a sentire il suo cuore battere più forte del normale, un buon segno.
«Nowi … » Ed anche il corpo pulsava «… Grazie» Una parola insignificante in confronto a quelle di Nowi, ma lei si accontentò di vederlo finalmente gioioso.



 
#3- La dama con l’ascia    (Lon’zuxLissa)
Lon’zu era stato appena sconfitto.
Lon’zu era stato appena sconfitto brutalmente.
Lonz’u era stato appena sconfitto brutalmente da una donna.
Lon’zu era stato appena sconfitto brutalmente da una donna di nome Lissa.

Il mirmidone non era mai stato bravo ad accettare le sconfitte, in quel momento – infatti- avrebbe persino voluto darsi il colpo di grazia da solo, svenire magari, in modo da non guardare più in faccia la sua avversaria, piacevolmente soddisfatta del suo lavoro. 
Stava completamente sprofondando nell’imbarazzo, nel terrore – soprattutto quello- e nella sorpresa. Come poteva una ragazza tanto gracile riuscire in una tale impresa?
«Adesso non fai più tanto il duro. Eh? Lon’zu? »
«Tsk, è stata solo fortuna» Cercò in tutti i modi una via d’uscita, ma peggiorò solo le cose. Lissa si avvicinò pericolosamente al ragazzo e puntò, ancora una volta, la propria ascia contro il suo petto.
«C-Che cosa fai, d-donna?! » Era stato costretto a ritirarsi in una posizione piuttosto scomoda, completamente spalmato a terra. La principessa colse l’occasione ed accostò il viso a pochi centimetri di distanza a quello di Lon’zu. I loro nasi si sfiorarono appena. Lissa non indugiò oltre e unì le sue labbra con quelle dell’uomo esausto –e dopo quello era sicura che non si sarebbe ripreso facilmente- .
Lon’zu sgranò gli occhi, spaventato a morte, ma allo stesso tempo era come ipnotizzato da quella bellezza che solo Lissa possedeva.
«T-Tu s-sei pazza! » E sottolineò per bene l’ultima parola.
Lei si alzò e fece uno dei suoi più solari sorrisi «Scusa, è che così rosso e sudato sei davvero irresistibile!»



 
#4- E tu, quando piangi?   (HenryxOlivia)
«E tu, quando piangi?»
La voce di Henry era atona, modulata quanto bastava per rendere la domanda.
Olivia nemmeno si voltò, ma rispose. «Perché mi chiedi una cosa simile? »
L’altro sorrise, forse in modo spontaneo
«Ti preoccupi sempre perché io non piango. Quindi volevo farti la stessa domanda»
Seguirono interminabili minuti di silenzio, poi, la ragazza dai profumati capelli rosei, incominciò a tirar su col naso. Pianse, molto piano. E rimase immobile, a fissare un punto vago dinanzi a sé.
«Niah ah, l’ho notato in questi ultimi tempi» L’albino riprese il discorso «I tuoi sorrisi non sono gli stessi»
Altro silenzio.
«Sfogati pure» Uno sghignazzo uscì automatico dalle labbra contorte in un’espressione seriosa, e la voce – stranamente distorta – risuonò nella stanza ancora una volta. Olivia si girò e mostrò una grossa smorfia teatrale ed emise un borbottio indistinto, accompagnato da altre lacrime, incredibilmente acide.
«He-Henry … voglio che la guerra finisca» Si avvolse attorno al mantello del mago nero e cercò per un attimo di confortarsi con le proprie mani.
Un’atmosfera grigia. 
«Prima poi finirà » Un sospiro «Li ucciderò tutti, solo per te» E c’era un qualcosa –ma molto nascosto- di dolce nella sua frase. E, per sigillare le parole in una promessa, baciò lievemente la nuca della danzatrice, ormai assorta dai suoi pensieri.

E piansero insieme, nel silenzio. 












 
  
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