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Autore: drug_dealer    01/07/2014    0 recensioni
TRATTO DAL PROLOGO:
"Scriveva la storia che doveva essere quella di un angelo,perchè la sua mano si muoveva senza che se ne accorgesse"
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PROLOGO

Angeli e demoni, due cose differenti, due mondi paralleli, ma si sa, dentro il male c’è sempre uno spiraglio di luce come viceversa. Il simbolo dello ying e dello yang sarebbe un disegno di ciò che intendo.
Fate, elfi, vampiri, gnomi, da piccoli ci hanno sempre raccontato delle magiche avventure di questi personaggi, facendoci credere fossero cose reali . Ma crescendo si capisce che è solo frutto della mente umana.
Ma siamo sicuri sia davvero così ?
Noi ci chiudiamo troppo per aprire gli occhi e vedere ciò che ci sta intorno.
Usiamo il termine “osservare”… ma l’abbiamo mai fatto realmente ?
 Se davvero avessimo osservato,avremmo constatato che le creature magiche protagoniste delle nostre storie fantasiose ( chiamatesi anche storielle mentali) non siano poi così anormali ma bensì reali ! I conflitti esistono. Il bene e il male hanno sempre combattuto, ma a volte, arriva quel periodo di pace apparente, che fa bene a tutti… o quasi.

 
 
La neve invadeva Hamilton da giorni ormai e mentre tutti erano nervosi per il troppo freddo, Clarisse era incredibilmente rilassata, aveva sempre amato quel periodo dell’anno. I primi fiocchi di neve che sfioravano la città annunciavano l’inizio dell’inverno, un paradiso in tutti i sensi per le.
 Quel bianco  candore le faceva sempre venire alla mente un angelo.
Vedeva aria angelica ovunque. Riusciva a sentirsi a casa, si metteva sulla sua poltroncina con un thè affianco e scriveva.
 Scriveva la storia che doveva essere quella di un angelo, perché la sua mano si  muoveva senza che se ne accorgesse.
Ogni minuto che passava a scrivere imparava cose nuove.
 Ogni minuto che passava a scrivere si innamorava di quell’angelo.
Clarisse aveva un dono ma nessuno se ne accorgeva. Lei si isolava dal mondo perché semplicemente non se lo sentiva suo.
La gente la considerava pazza,asociale e le rendeva la vita un inferno ma intanto, lei viveva solo grazie a quel quadernetto.


SPAZIO "AUTRICE"
Sono pienamente consapevole di questo piccolo, minuscolo, inesistente(quasi) prologo.
Per ora vorrei solo sapere se questa introduzione vi incuriosisce...
se non sarà così credo mi vedrete tornare con una os.
Detto questo,incrocio le dita...
ci vediamo presto :)
xx


 
  
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