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Autore: ManoDiMatita    02/07/2014    2 recensioni
“ PROVINI APERTI PER RUOLO DI PROTAGONISTA.
Cerchiamo una giovane ragazza, sui sedici anni, che si colma di talento.
Registra : Tom Anderson
Secondo co-protagonista : Alan Rickman “
Quale occasione migliore per incontrare il proprio attore preferito ? Ma Claire non si aspetta che ...
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Bondage
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Mi chiamo Claire Cooper, sono una comune ragazza inglese , vivo in una piccola casetta a ridosso di Londra dove non succede mai niente di particolare. Tutti noi non siamo abituati a eventi particolarmente importanti o emozionanti…. Tranne quella volta che mia madre mi fece svegliare prima del sole e mi costrinse a vestirmi con il mio abito migliore perché la regina sarebbe passata di lì a poco con l’auto per raggiungere una località a poche ore dal nostro paese. Inutile dirvi, cari lettori, che restammo più di quattro ore ad aspettare il passaggio della regina e quando arrivò il momento vedemmo soltanto delle auto nere sfrecciarci davanti e nulla più. L’orologio segnava le undici e mezza e noi eravamo rimaste lì dalle cinque per un singolo istante ? 
Ma non sapevo  che di lì a poco avrei avuto l’esperienza più bella della mia vita. A pochi mesi dal passaggio della regina una mattina  mi svegliai con calma, era una dolce mattinata di primavera , scesi a fare colazione e andai a scuola, come al solito. Ma prima di iniziare la prima lezione del giorno vidi un articolo su un giornale che giaceva sulla cattedra. Il titolo era scritto a caratteri cubitali “PROVINI APERTI PER RUOLO DI PROTAGONISTA” . Non riuscii a leggere altro. A ritorno da scuola l’intero paese era  colmo di volantini con lo stesso articolo,  raccolsi il primo che vidi su un albero e lo lessi :

PROVINI APERTI PER RUOLO DI PROTAGONISTA.
Cerchiamo una giovane ragazza, sui sedici anni, che si colma di talento.
Registra : Tom Anderson
Co-protagonista : Alan Rickman
Londra ... “

Rilessi il breve articolo più volte e non credevo ai miei occhi… Alan Rickman attore co-protagonista ?
Infilai l’articolo in tasca e cominciai a correre a più non posso tra le strade , fui quasi investita dal vicino di casa, il signor Williams. Quando irruppi in casa mostrai il volantino ai miei genitori e per la gioia non smisi di saltellare, loro sapevano quanto ci tenessi ad incontrarlo, ma nei loro volti non scorsi la stessa felicità che stavo provando io… mio padre scosse la testa.
“Voi non capite” ululai “ è importantissimo per me, vi prego. Sono qui segregata in una palla di vetro dove non succede mai niente, una volta che posso fare qualcosa…. “
<< Se vuoi andarci, non illuderti. Sai quante altre ragazze più esperte di te  si presenteranno ?  Tu non hai mia fatto neanche una recita di fine anno, Claire … Se vuoi andarci vai, ma nessuno ti accompagnerà >>
Saltai di gioia, li abbracciai e mi precipitai in camera a fare le valige. Non ci voleva molto tempo ad arrivare a Londra, un pullman in meno di un ora mi avrebbe portato nel cuore della città.
Il giorno successivo, mia sorella maggiore mi accompagnò a prendere il pullman diretto a Londra.  Il viaggio durò quasi un’ora e mezza , ma ero lì. Alle audizioni mancava soltanto un quarto d’ora e mi presentai giusto in tempo , ero l’ultima. Ansimante mi sedetti in sala d’attesa. Era del tutto vuota.
“Puoi entrare “  mi sussurrò un addetto.
Timidamente entrai e mi accorsi di trovarmi in un teatro, non riuscii a definire quanto il locale era grande poiché le luci illuminavano soltanto il palco.  Presi posto  sul palcoscenico e dal buio sentii una voce dirmi
“Lei è ? “
Cercai di vedere al di là del mio naso e notai tre figure appena sotto il palcoscenico
“Claire Cooper, sedici anni.    Sundridge a sud di Londra “
“Parli sempre così tanto ?” chiese l’uomo al centro
La mano mi tremava, ma vidi una porta del teatro aprirsi e un’ombra avanzare e sedersi tra gli ultimi sedili sommersi dall'oscurità
“Bene, Cooper, iniziamo ….”
Recitai due battute che mi ordinò la donna alla sinistra, ma l’uomo al centro mi fermò immediatamente
“Può andare, non è quello che cerchiamo “
Decisi di giocarmi l’ultima carta
“Perdonatemi, posso chiedervi un favore ? “ Cacciai dei fogli dalla borsa e li appoggiai sulla scrivania ai pedi del palco “ Li ho fatti io e vorrei tanto che il signor Alan Rickman …”
Non feci in tempo a terminare che l’uomo prese i miei disegni con l’attore ritratto sopra e li fece volare per l’intera aula. L’umo seduto nell'ombra si alzò di scatto , ma rimase lì senza avanzare
“Qui non si fanno scarabocchi” ringhiò l’uomo.
Raccolsi i miei lavori e mi diressi verso l’uscita, ma prima di andarmene mi voltai “ Lo sa che lei è davvero un uomo senza cervello ? Chi si crede ?  Mi fa solo ridere”
Sentii una risata emergere dall’oscurità e capii che l’uomo nella penombra mi stava guardando.
Uscita scoppiai a piangere , risposi al telefono che squillava e , col volto chinato, mi avviai per il viale, ma non feci in tempo ad aprire bocca quando  mi scontrai contro la spalla di un uomo e tutti i miei fogli volarono in ogni direzione, il telefono si schiantò al suolo e la batteria fuoriuscì. Mi prestai a raccogliere i fogli prima che il vento li trascinasse via
“Mi perdoni,  non volevo “   gemetti all'uomo che mi stava aiutando a raccoglierli.
“ Ma questo sono io ..” esultò la voce.
Il sangue mi si gelò immediatamente, alzai  lentamente lo sguardo e lo vidi, Alan Rickman. Proprio lui, in carne ed ossa. Raccolti i miei lavori, mi aiutò ad alzarmi e son un caloroso sorriso aggiunse
“ Hai fatto bene a dirgli quelle cose. Non  pensarlo, se fosse per me ti avrei presa. Sei stata brava…. “
Vedendo che non rispondevo continuò “Questi sono per me , deduco ?”  Si infilò alcuni nella tasca del cappotto e gli altri me li firmò. Io non riuscii a dire nulla, mi ero bloccata, ma lo vidi andare via e lo rincorsi abbracciandolo alle spalle. Il secondo dopo mi pentii, ma non volli mollarlo.
“ Ciao, Alan” gli sussurrai
“ Ciao Claire”
 
Tornai in quella tranquillità assordante del paese con il cuore colmo di gioia…. Dove fi da adesso non ho mai smesso di pensare a quel momento …… Nulla è impossibile, l’importante è accontentarsi anche del minimo 
  
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