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Autore: bolt    02/07/2014    2 recensioni
Sasuke per la prima volta in vita sua si era sentito insicuro. Aveva fatto agitare una ragazza a causa delle sue parole. Non capiva perché ma si sentiva in colpa.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Sasuke
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Nessun contesto
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Tokyo, venerdì pomeriggio
In un liceo di Tokyo era appena suonata la campanella che annunciava la fine delle lezioni e l’inizio del weekend.
Una giovane ragazza all’ultimo anno di liceo stava uscendo dalla sua classe per avviarsi verso casa quando qualcuno la fece cadere a terra.
-Guardate un po’ la piccola Hyuga non riesce neanche a reggersi in piedi- disse un ragazzo dai capelli arancioni.
-Hyuga sei un’imbranata- disse una ragazza rossa.
-Dovresti fare una lezione su come si cammina. Sei una vera stupida- aggiunse un ragazzo con i capelli biondi.
Hinata veniva infastidita ogni giorno da un gruppetto di amici che frequentava la sua stessa classe. Erano almeno in otto a prenderla in giro e lei non ne comprendeva i motivi. Era dall’anno prima che era iniziata quella storia. Ogni giorno trovavano un modo per farla sentire una nullità. Eppure lei non gli aveva fatto niente. Non aveva mai parlato con quei ragazzi e non le interessava farlo.
-Pain, Karin, Sasori smettete di darle fastidio. Chi l’ha spinta a terra?
-Noi non abbiamo fatto niente- disse Sasori.
-Quella ragazza è un imbranata totale, è caduta da sola. Lasciala perdere Sasuke- disse Karin.
-Dammi la mano che ti aiuto a rialzarti.
-No, grazie. Ce la faccio da sola.
Hinata raccolse tutti i suoi libri da terra e raggiunse la sua amica Ten Ten nel cortile della scuola. Anche Ten Ten faceva parte della sua classe e qualche volta anche lei era presa di mira da alcuni studenti. Erano amiche fin dalle medie e ogni giorno tornavano a casa insieme.
-Che caratterino- disse Sasuke riferendosi alla giovane Hyuga.
-A chi ti riferisci Sasuke?
-Naruto sei ancora qui? Non eri andato a parlare con il professor Kakashi per la rappresentazione teatrale?
-Ho fatto. L’ho convinto ad aiutarci. Lunedì ci metteremo d’accordo con alcuni docenti per stabilire cosa rappresentare a fine anno. Allora di chi parlavi?
-Karin e gli altri hanno infastidito di nuovo la Hyuga. Volevo aiutarla ad alzarsi ma le mi ha detto che ce la faceva da sola.
-Hinata fa parte del club di recitazione insieme a me e Ten Ten, la conosco bene. Andiamo in classe insieme dalle medie. È una ragazza dolcissima, se ti ha risposto in quel modo ci deve un motivo.
-Quale motivo ci potrebbe essere? È stata solo sgarbata.
-Secondo me ti ha risposto in quel modo perché sapeva che se l’aiutavi il gruppetto di Karin avrebbe preso di mira anche te. Hinata non sa che con te non se la prenderebbero mai. L’altra volta Ten Ten l’ha difesa nell’ora di ginnastica e Karin e altre due ragazze le hanno messo della terra nella cartella. Hinata si è sentita in colpa.
-Perché ce l’hanno con Hinata?
-Perché sono dei bulli. Se la prendono con chi gli capita a tiro. Due anni fa se la prendevano con me, poi fu il turno di Ten Ten e ora tocca a Hinata. Qualche volta ancora se la prendono con Ten Ten e le fanno qualche piccolo scherzo come la terra nella cartella o gli nascondono le scarpe da ginnastica. Ma con Hinata esagerano, arrivano ad insultarla davanti a tutta la classe.
-Come mai non se la prendono più con te? Come hai fatto a farli tacere?
-Sasuke sono tuo amico non mi farebbero mai uno sgarbo. Per qualche strano motivo ti temono.
-Allora basterà che io faccia amicizia con Hinata per farli smettere.
-Sasuke se ti vedono parlare con lei la situazione peggiorerà. A Karin e alle altre ragazze del gruppo non piace quando parli con altre studentesse. L’altro giorno ti hanno visto parlare con Lucy della classe accanto e le hanno messo dei vermi nelle scarpe.
-Perché non ne sapevo niente?
-Sei troppo preso da te stesso. Scherzo. Perché vuoi aiutare Hinata?
-Sono in classe con lei dall’anno scorso e vedo come la trattano. Non capisco perché la trattino con tanta cattiveria. Non mi sembra corretto.
-Solo per questo motivo?
-Cosa vuoi insinuare Naruto?
-Non ti intrometti mai nelle faccende degli altri. Mi sembra strano tutto questo tuo interesse per Hinata. Ti ho visto mercoledì.
-Cosa avresti visto?
-Karin ha messo un topo morto nell’armadietto di Hinata. Mentre non c’era nessuno nel corridoio hai scassinato l’armadietto di Hinata e hai tolto il topo.
-Mi hai scoperto. Non volevo che si spaventasse.
-Quando Sasori voleva lanciarle dei palloncini d’acqua dalla finestra, tu li hai fatti scoppiare con uno spillo. Sasori si è bagnato tutto e non si è accorto che eri stato tu. Era lunedì scorso se non sbaglio.
-Basta con l’elenco Naruto. Inizi a scocciarmi.
-Fai sempre così quando ti colgo in fragrante. Domani è sabato e non c’è scuola. Io,Ten Ten e Hinata ci incontriamo a casa mia per cercare di scegliere un’opera adatta da rappresentare a fine anno. Vuoi venire? Dopo tutto a inizio anno ti sei iscritto al nostro club. Non sei mai venuto alle riunioni ma almeno una presenza all’anno è d’obbligo.
-Verrò se ci tieni tanto. Lo faccio solo in nome della nostra amicizia. E poi sai benissimo che mi sono iscritto al tuo club perché gli altri mi annoiavano o erano pieni di ragazzine che urlavano ogni volta che mi vedevano. Almeno con te so che il divertimento è assicurato.
-Ci credo. È un piacere farla ridere monsieur Uchiha. Ora devo scappare a casa. Devo dire alla mamma che domani ho tre ospiti nel pomeriggio. Ci vediamo alle tre alla villa.
-Va bene.
 
Naruto uscì dalla scuola e si avviò verso casa. Intanto Sasuke si era messo ad ascoltare cosa avevano intenzione di fare Karin e i suoi amici.
-Lunedì quando Hinata arriva a scuola gettiamole della vernice addosso.
-Sasori non è originale. Mettiamo in giro una voce su di lei. Tutti si allontaneranno dalla piccola Hyuga dopo che tutta la scuola saprà che è strana. Basta vedere che frequenta il club di recitazione.
-Karin sei un genio- disse Sasori.
-Ragazzi non provate a dire una sola parola negativa su Hinata- disse Sasuke con occhi freddissimi.
Sasori ebbe paura e Karin annuì senza dire una parola. Naruto per una volta aveva avuto ragione, il gruppetto di Karin lo temeva.
-Dite ai vostri amici che sono andati via di non infastidire la Hyuga.
-Come vuoi Sasuke. Non voglio di certo vedere il tuo bel viso imbronciato per causa nostra.
-Karin è inutile fare la ruffiana, ti ho già detto che non sei il mio tipo- disse Sasuke.
Il ragazzo andò via.
-Sasuke è bellissimo.
-Karin non ti sembra strana la richiesta che ci ha fatto?
-No, avrà detto in quel modo per paura che ci mettiamo nei guai. So che lunedì Naruto, Ten Ten e Hinata devono parlare con il professor Kakashi per la rappresentazione di fine anno. Forse Sasuke teme che qualcuno spifferi quello che facciamo al professore. Dopo martedì potremo riprendere a farle i dispetti.
-Karin sei furbissima. Chiamo gli altri per raccontargli tutto- disse Sasori.
-Ci vediamo lunedì ragazzi- disse Karin.
-Ok.
 
Hinata era appena rientrata a casa e aveva trovato suo padre che discuteva di affari con suo cugino Neji.
-Buonasera papà. Buonasera Neji.
-Hinata sei rientrata presto oggi.
-Non avevo le attività del club oggi.
-Bambina mia oggi ho concluso un affare e ho avuto un premio.
-Sono contenta per te papà. Hai lavorato tantissimo all’affare con gli americani.
-Devo ringraziare Neji per l’aiuto che mi ha dato. Infatti ho diviso il premio con lui.
-Sono venuto qui per rifiutare quando ho visto l’assegno sulla scrivania ma tuo padre non mi ascolta.
-Papà da quando Neji lavora con te sei meno stanco. Sono felice. Ti ringrazio per l’aiuto che gli dai cugino.
-Di niente Hinata. Tuo padre mi ha fatto entrare nell’azienda dopo che mi sono laureato e sono diventato il suo assistente personale. Mi trovo benissimo a lavorare con lui. Ho fatto un po’ di sbagli all’inizio. Poi tuo padre mi ha aiutato e mi sono abituato a lavorare ai suoi ritmi.
-Devi accettare l’assegno o mi offendo.
-Va bene zio.
-Vi hanno dato un premio grande?
-Piccola mia ho ottenuto trentamila dollari come premio.
-Sono tantissimi soldi. Sono contenta per te papà. Complimenti!
-Li ho già depositati in banca. Potrai andare all’università senza problemi.
-Grazie papà.
-Hinata hai già deciso quale università frequentare?- chiese Neji.
-Credo che resterò a Tokyo. Ci sono ottime facoltà.
-Tuo padre mi ha detto che hai voti altissimi. La tua ammissione all’università è assicurata.
-Me l’hanno detto anche alcuni professori. Neji resti a cena.
-No, devo correre in banca a depositare l’assegno e poi devo scappare a casa. La mamma sarà preoccupata. Sono un adulto ma mi tratta come un bambino.
-Salutami la zia.
-Va bene. A presto zio! A presto Hinata!
-Papà cosa vuoi che ti prepari per cena?
-Ho fatto la spesa prima di tornare a casa e la dispensa è strapiena quindi puoi cucinare di tutto.
-Papà toccava a me andare a fare la spesa.
-Hinata devi studiare e hai gli impegni del club. Per una volta ho voluto fare qualcosa al tuo posto. Tu ti occupi sempre della casa. Come è andata a scuola?
-Bene. Ho preso un nove nella verifica di letteratura inglese.
-Brava. Puoi cucinare lo stufato. Adoro come lo prepari con le verdure.
-Ok, stasera si mangia stufato. Faccio anche delle polpette di riso. Hanabi ne va matta.
-Tua sorella è in camera sua con delle amiche. È nella fase dei videogiochi da ragazze. Alcune volte dimentico che ha undici anni. Come dimentico che tu tra poco farai diciotto anni.
-Papà mancano alcuni mesi al mio compleanno. Siamo solo a febbraio.
-Alla fine dell’anno avrai gli esami per il diploma. So già cosa regalarti per il diploma. Resterai sorpresa quando vedrai il mio regalo.
-Papà non dovevi disturbarti. Ti avevo chiesto di non farmi regali per la fine dell’anno.
-Te lo meriti.
-Vado a cucinare o si farà tardi.
Verso le sette e trenta Hinata ricevette la telefonata di Ten Ten.
-Ten Ten cosa fai? Hai pensato a qualche opera da rappresentare?
-Hinata scusa se ti chiamo all’ora di cena ma devo dirti una cosa terribile.
-Ten Ten cosa è successo?
-Mi sono ammalata. Ho la febbre alta e non posso uscire per due giorni.
-Ten Ten come faremo a decidere le opere adatte alla rappresentazione e quelle da scartare senza di te.
-Mi dispiace Hinata. Dovrai farcela anche per me. Non concedere niente a Naruto. Sono sicura che quando saprà che non ci sono cercherà di convincerti a rappresentare qualcosa sulle arti marziali. Non permettere a Naruto di imporsi. Si approfitterà della tua bontà.
-Cercherò di imporre le nostre idee. Non sarà facile.
-Lo so amica mia. Quel ragazzo è furbo come una volpe. Cercherà di convincerti facendo appello al tuo lato tenero. Devi rispondere di no quando ti propone delle opere strane.
-Ten Ten devo proporre qualcosa per controbattere alle sue opere.
-Ho fatto una lista che ti ho inviato via mail. Stampale e portala con te domani. Ho incluso nella lista Romeo e Giulietta.
-Vuoi davvero cercare di convincere il professore a rappresentare quella tragedia?
-Secondo me è perfetta per il nostro ultimo anno. Se riesco a convincere Kakashi e Naruto tutto andrà bene. Ho già in mente chi sarà la protagonista.
-Non è un po’ prematuro visto che ancora bisogna convincere Naruto e il professore.
-Insieme ce la possiamo fare.
Hinata attaccò il telefono e andò a stampare la lista delle opere scelte da Ten Ten. Erano tutte bellissime opere ma la ragazza sapeva che la sua amica voleva rappresentare la tragedia di Shakespeare. Ci teneva tantissimo.
 
Il giorno dopo
Pomeriggio
-Papà scappo altrimenti arrivo in ritardo. Hanabi è al piano di sopra a fare i compiti.
-Va bene Hinata. Torna per dieci.
-Papà non starò fuori così tanto.
-Non si sa mai. So che le riunioni del club vi prendono molto tempo.
Hinata uscì di corsa da casa. La villa di Naruto non era lontana da casa sua ma ci volevano quindici minuti a piedi e erano le due e trenta.
 
Din don
-Naruto la tua amica Hinata è arrivata.
-Mamma non farla aspettare fuori.
-Entra pure cara.
-Buonasera signora. Le ho portato una torta fatta in casa.
-Grazie cara. Naruto mi aveva detto che sei una bravissima cuoca.
-Non esageriamo. Diciamo che me la cavo bene.
-Mamma non le credere. Hinata è troppo modesta. Tu sei una cuoca eccellente. Sapessi che piatti strani cucina mia madre. Sarebbe capace anche di bruciare un uovo fritto.
-Naruto avvicinati così ti sculaccio per bene.
Naruto si nascose dietro Hinata poiché la madre aveva un coltello enorme in mano.
-Perdono mammina.
-Così va meglio. Potete mettervi a parlare in salotto, io non vi disturberò. Tra poco vi porto la merenda.
-Grazie signora.
Naruto e Hinata si accomodarono sul divano in salotto e iniziarono a discutere delle possibili opere da rappresentare.
-Ten Ten mi ha chiamato ieri sera e mi ha detto che tu avevi la lista delle opere che ha scelto.
-Eccola.
-Cosa? Non c’è neanche un’opera di arti marziali. Ten Ten è crudele.
-No, lei vuole solo che il nostro ultimo anno sia stupendo. Vuole rappresentare qualcosa di spettacolare.
-Ten Ten ti ha detto di non ascoltarmi vero?
-Cosa? No, lei ha detto solo che devo esprimere anche le mie idee per lo spettacolo.
-Non ti preoccupare Hinata, ho capito. Però lunedì mi scontrerò con lei e il professore. Non la farò vincere.
Ora Hinata capiva perché Ten Ten l’aveva avvertita. Naruto era molto cocciuto e non cedeva facilmente.
Din don.
-Tesoro c’è il tuo amico Sasuke fuori la porta. Vai ad aprire così vi porto la merenda.
-Corro. Aspettami qui Hinata. Dobbiamo parlare di altre cose per la rappresentazione.
Naruto aprì la porta e fece entrare Sasuke.
-Andiamo in salotto a parlare.
-Ciao Hinata.
La ragazza si alzò in piedi e salutò Sasuke con la mano.
-Bene possiamo continuare a parlare della rappresentazione. Devi sapere che Ten Ten vuole farci mettere in scena Romeo e Giulietta. Conoscendola bene riuscirà a convincere il professor Kakashi. Per favore amico mio aiutami.
-Secondo me è un’ottima scelta.
-Noooo. Ti sei venduto al nemico. Ten Ten ha chiamato anche te vero?
-Sì, ieri sera mi ha chiamato per dirmi che stava male. Mi ha confessato che vuole mettere in scena una tragedia di Shakespeare.
-Sono finito. Se si vota io sono in minoranza. Va bene accetto la tragedia, tanto è inutile discutere con voi. Avete in mente qualche idea?
-Ten Ten mi ha detto che vuole occuparsi della regia- disse Hinata.
-Sono d’accordo. Cosa ne pensi Sasuke?
-Per me va bene.
-Ieri sera mi ha anche detto che sa chi potrebbe fare la protagonista.
-Io so cosa ha in mente quella despota- disse Naruto ridendo.
-Ecco le vostre fette di torta. Qui c’è il succo di frutta. Buon appetito. Io torno in cucina a sistemare gli scaffali.
-Grazie signora- disse Hinata.
-Naruto cosa pensi che abbia escogitato la regista?
-Credo che voglia far interpretare Giulietta a una delle nostre compagne di classe.
-Sei un genio Naruto.
-Non prendermi in giro Sasuke.
-Sei uno zuccone.
-Non litigate. Voi chi vedreste nella parte di Romeo?
-Io ho detto a Ten Ten che non farò il protagonista. Troppe battute da imparare.
-Sei sempre il solito Naruto. Ten Ten non ti sceglierà mai come Romeo se dici certe sciocchezze.
-Meglio così amico mio.
-Ho mandato un messaggio a Ten Ten e le ho scritto che Naruto è d’accordo con la sua scelta. Lei mi ha risposto che vorrebbe chiedere a Sasuke di interpretare Romeo.
-Ottima scelta. Per una volta sono d’accordo con la despota. Hinata manca il tuo voto. Chi scegli come Romeo?
-Per me va bene Sasuke. Ha buona memoria, per lui sarà facile imparare le battute.
-Abbiamo già un protagonista. Che bello, meno lavoro da fare.
-Io non ho accettato.
-Stai pur certo che ti convincerà Ten Ten lunedì. Ti farà accettare e tu non saprai neanche come ha fatto.
-Ten Ten mi ha scritto che è contenta della votazione.
-Questo mi sembra un complotto contro la mia persona.
-No, sei il più adatto per quel ruolo. Sei intelligente, hai una bella presenza e hai un gran fascino.
-Hyuga non ti ho mai sentito parlare tanto.
-Scusate.
-Hinata non devi scusarti. Sasuke intendeva dire che di solito sei silenziosa in classe. Lui non viene mai alle riunioni del club e non sa che hai molte buone idee. Spiegati meglio quando parli, non vedi che la metti in imbarazzo.
-Taci testa quadra. Questa torta è ottima, fai i complimenti a tua madre più tardi.
-La torta l’ha portata Hinata.
-Dove l’hai comprata. Erano anni che non assaggiavo un dolce tanto buono.
-Devi sapere che Sasuke non va pazzo per i dolci.
-Sono contenta che ti piaccia.
-Il dolce lo ha preparato Hinata. È una brava cuoca.
-Davvero? Complimenti!
-Grazie.
Hinata era diventata completamente rossa. Non era abituata a ricevere tanti complimenti.
-Hinata ti senti bene? Non è che hai la febbre?
-No, sto bene.
-Naruto non farla agitare con le tue domande. A volte sei un po’ invadente.
Sasuke e Naruto erano molto amici e si capiva da come litigavano. Si punzecchiavano in continuazione ma senza cattiveria.
-Siete davvero buffi.
-Allora sai come si ride Hyuga. A scuola sei sempre triste. Dovresti lasciar perdere quello che ti dicono i nostri compagni in classe.
-Sasuke non cacciare questa storia.
-Io li sto ignorando, non ti devi preoccupare. Non faccio neanche più caso alle loro parole.
-Bene. Se ti dicono qualche altra cosa riferiscimelo e io gli tapperò la bocca.
-Non lo fare per favore. Non voglio che se la prendano anche con te.
Hinata si alzò in piedi di scatto, salutò Naruto e sua madre e corse via.
-Sasuke dovevi stare zitto. Non le piace parlare di quei bulletti. Nel weekend ha un po’ di pace e tu le vai a dire certe sciocchezze. Lo sa che deve ignorarli ma non è sempre facile.
-Lunedì mi scuserò con lei.
-Bene. Ora finiamo di mangiare la torta.
-Sei un ingordo Naruto.
Sasuke per la prima volta in vita sua si era sentito insicuro. Aveva fatto agitare una ragazza a causa delle sue parole. Non capiva perché ma si sentiva in colpa.
 
  
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