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Autore: Black Iris    02/07/2014    2 recensioni
Io sono albanese, di origini Kosovare e in quelle terre avevo dei parenti che ho visto solo dopo il 2008 e sol dopo quella data ho visto il Kosovo e le persone che conoscevo mi hanno fatto vedere la guerra dal punto di vista di chi l'ha vissuta. l'esperienza non si toglie solo perché si smette di parlane e in verità ancora oggi non si può dire che in Kosovo sei al sicuro. Quindi, mi auguro che la poesia vi piaccia, ma che soprattutto vi faccia riflettere. buona lettura.
p.s. forse non è molto chiaro, ma nella poesia, le stelle non sono intese come tali.
Genere: Guerra, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Io in Albania guardavo le stelle,
lontano, in Kosovo, guardavano bombe,
e i cannoni tuonavano forte.
 
E le loro stelle, si spegnevano ad ogni rumore,
ad ogni fucile puntato al cuore.
 
Il Kosovo non è un luogo lontano,
se ci abita un tuo fratello,
il Kosovo era una terra
in cui l’origine era un fardello.
In Albania venivano accolti
I rifugiati dagli occhi vuoti.
E chi non aveva più niente,
in che cosa poteva sperare?
Che tutto finisse e che la gente
Di nuovo indietro potesse tornare?
Non si può cambiare la storia
E la storia che ci ha cambiato.
Adesso vediamo in modo diverso,
chi in quelle terre ha abitato.
E il Kosovo io l’ho visto:
Case distrutte e tante tombe,
tanta gente dal pallido viso
il cui ricordo non si toglie.
In Kosovo non c’era speranza
Il tuo carnefice era il vicino di casa,
e fidarsi era impossibile,
in Kosovo era difficile vivere.
 
Non lontano, o voi che leggete,
c’è una terra che ignorate,
in Kosovo non si dimentica
il rumore delle cannonate.
 
  
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