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Autore: Mavid55    02/07/2014    1 recensioni
Dopo essere stato a Ravenswood, Caleb è tornato, ma questa esperienza l'ha cambiato molto, non è più lo stesso. Anche la sua anima gemella sarà cambiata o lo sta ancora aspettando?
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alison DiLaurentis, Altri, Caleb Rivers, Hanna Marin
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Caleb:
Dopo essere stato a Ravenswood, aver conosciuto Miranda, Remy, Olivia e suo fratello Luke, e aver risolto il mistero legato a quella città, non sono più lo stesso, Rosewood non mi appartiene più. Hanna, quanto mi è mancata. Il suo arrivo a Ravenswood mi ha sorpreso e preoccupato. Per questo l'ho respinta, per questo non le ho raccontato del Patto, solo per proteggerla. Ma, ora che sono tornato, voglio tornare con lei, voglio farle conoscere il nuovo Caleb, diverso da quel vagabondo che ha ospitato a casa sua, diverso da quello che ha lasciato per amore al cimitero, diverso. La amo ancora e desidero, voglio stare con lei. Capisco di aver sbagliato a mentirle, ma l'ho fatto per proteggerla e non cambierei niente del nostro rapporto, ricco di alti e bassi ma di molto amore. Anche se non sono più alla sua altezza, anche se non le basto più, ricorderò per sempre quell'ultimo bacio a Ravenswood, prima di partire e lasciarmi tutto alle spalle. Esatto, desidero ricominciare ma comunque non perdere tutto ciò di merav iglioso che c'è stato. Solo andare avanti, e non pensare più al passato, al male, ai numerosi errori, ma al presente. 

Hanna:
Ho sofferto molto dopo la partenza di Caleb. È stato come se tutto si ripetessse, ma questa volta non a causa di A ma mia, io ho consegnato Caleb nelle braccia di Miranda, io gli ho detto di prendersi cura di lei, io. Questo è quello che rimpiango maggiormente. Mi è dispiaciuto perdere tutto quello che avevamo costruito insieme nel corso degli anni, ma ormai era tutto finito. Non potevo ricadere in depressione, non potevo ricominciare ad ingozzarmi per poi vomitare tutto, ed è così che, dopo quell'ultimo, grande bacio a Ravenswood, prima di tornare, sono andata avanti, riprendendo in mano la mia vita. Le ragazze contavano su di me, Alison contava su di me. C'è voluto un po' di tempo prima di tornare a frequentare qualcuno. Di certo non ero più la stessa, ero molto cambiata ma anche migliorata: avevo subito troppe delusioni nella mia vita e non avrei più permesso che accadesse. Non avrei mai più trovato o vissuto un amore simile, ma di bravi ragazzi ce ne erano molti. Iniziai a valutare i possibili candidati. Sapevo che tutto questo non era un gioco, che non potevo illudere tutti, ma questo mi aiutò molto. Lo facevamo sempre io ed Alison. Sognavo di essere magra e bella come lei e avere un sacco di ragazzi ai miei piedi. Ecco perchè fantisticavo sulle possibili relazioni, indicando pregi e difetti di ognuno.
Trevis mi era stato molto vicino in quel periodo, mi aveva aiutato con mia madre e sostenuto in tutto. Mi ero sentita, infatti, in debito e l'avevo aiutato quando anche suo padre era stato accusato dell'omicidio di Wilden. C'era però anche Gabe, il detective Holbrook. Passavo molto tempo con lui da quando avevamo scoperto di avere molti hobbie in comune, entrambi amiamo i libri gialli e fare lunghe passeggiate all'area aperta. Era stato così gentile ad aiutare la famiglia di Trevis quando gliel'avevo chiesto. Ciò significava che teneva a me. Ci eravamo baciati, una volta, al bar. Ero così felice ma anche distrutta dentro dopo le rivelazioni sul mio insegnante, Ezra Fitz, che non avevo resistito alla tentazione. Ma era stato un bacio piccolo ed insignificante che non aveva significato niente per entrambi. Gabe però era sembrato geloso nel vedermi con Trevis al tribunale, tanto da evitarmi quando mi incontrava e acquisire improvvisamente un atteggiamento distaccato e freddo nei miei confronti. Con Trevis ero uscita solo una volta, non era stato molto piacevole. Ero stata continuamente distratta e presa dai messaggi, non riuscivo ad interessarmi e a prendere parte alle conversazioni, sempre monotone e noiose. Poi c'era Wren. Che dire... Wren era Wren. Non avevo avuto una vera e propria relazione con lui, ci eravamo baciati un paio di volte al Radley e rappresentava per me una bellissima persona, dolce, affascinante e protettiva. Il suo accento inglese, poi, mi attirava, con il suo non so che di metallico. Mi ricordava un po' il mio Caleb. Mi chiesi se mi piacesse solo per questo. Ma Wren era stato il fidanzato di Melissa e Spencer e ora rappresentava il maggiore sospettato di A. Anche se ero attratta dal suo magnetismo, era già eliminato dalla lista. Infine c'era Sean. Sean era stato la mia prima cotta fin da quando ero brutta e grassa e vivevo all'ombra di Alison. Quando però Ali era scomparsa e avevo riacquisito la mia sicurezza, io e Sean eravamo diventati la coppia più popolare della Rosewood Day. Ci eravamo però lasciati in seguito alla festa a casa di Noel Kahn e Sean si era iscritto a un V Club. Non avevo avuto più sue notizie e non mi sembrava appropriato presentarmi da lui dopo tanto tempo. Rimanevano quindi solo Gabe e Trevis. Gabe però era il detective Holbrook e la nostra relazione avrebbe in qualche modo condizionato le indagini. Non mi andava di fare la fine di Aria e Ezra. Così decisi di dare una possibilità a Trevis, sarei passata sopra ai suo numerosi difetti e avrei cercato di apprezzare invece i pregi. Lo chiamai per scusarmi del mio comportamento la sera prima al ristorante, avevo avuto un emergenza familiare, e prendemmo appuntamento per sabato sera al Brue. Proprio quando, però, io e Trevis ci stavamo per baciare, vidi Caleb. Era tornato, era lui, era proprio lì, in piedi sul marciapiede opposto, a fissarmi con volto smarrito. Rimasi a fissarlo anche io, per molto tempo, tanto da richiamare l'attenzione di Trevis, che intanto si era scollato da me. I nostri occhi continuarono a scrutarsi, sembrò che il tempo si ghiacciasse per quei pochi attimi interminabili che rappresentarono il ritorno di un amore ormai perso. Lui sembrò sorpreso. D'un tratto spostò lo sguardo su Emily e Alison che intanto passeggiavano sorridendo sul suo marciapiede. Notai subito uno sguardo complice fra Caleb e Ali. Non era che...no, non poteva essere!

Caleb:
Stavo andando al Brue a cercarla. Ero stato molto via ma ero certo che Emily lavorasse ancora lì. Ero sul marciapiede difronte al Brue e lei era lì. Non mi aspettavo di trovarla a quell'ora. Non era sola. C'era un ragazzo con lei. L'avevo visto solo un paio di volte. Era alla Foxi. Hanna aveva ballato con lui. Non sapevo si conoscessero così bene, lei non mi spiegò mai il motivo di quel ballo. Mi sembra si chiamasse T...Trevis. Sì era lui. Hanna mi accennò che l'aveva aiutato molto con sua madre, a me però non lo permetteva. Forse era per questo che erano seduti lì, allo stesso tavolo, forse Hanna voleva solo ringraziarlo. Sì, la conoscevo, doveva sempre ripagare tutti per quello che facevano per lei o per la sua famiglia. Era per questo che l'amavo e non avrei mai smesso. Rimasi molto a guardarli, a studiare tutte le loro mosse, prima di decidermi a farmi avanti. Presi finalmente il coraggio di avvicinarmi a parlarle ma mi bloccai. Prese la mano del ragazzo e si avvicinò a lui. No. Si baciarono. No! Stavo per andarmene, ma Hanna mi vide. Non smise di baciarlo ma rimase a fissarmi per molto tempo. Feci altrettanto. Volevo chiamarla, dirle quanto l'amavo ma la nostra attenzione fu attratta da due ragazze che passeggiavano al mio fianco: Emily e Alison. Sì. Alison era tornata. Non l'avevo mai vista se non in foto sul cellulare o in camera di Hanna o sui giornali. Era viva ed era tornata. Non riuscii a immaginare quanto Hanna avesse sofferto dopo il suo ritrovamento e ritorno. Mi sentii ancora di più un mostro per averla lasciata da sola in quel delicato periodo. Non appena le avrei riparlato, mi sarei subito scusato del mio comportamento. Me ne andai, seguendo le ragazze. Non mi voltai a vedere Hanna, come avesse reagito. Afferrai Em per il polso. Lei fu sorpresa di vedermi. Mi presentò ad Alison che rispose con un sorrisetto. Dopo aver spiegato ad Emily perchè ero tornato mi unii a loro. Non potei fare a meno di notare che Alison mi fissò per tutta la serata. Le stavo riaccompagnando quando, proprio vicino casa di Hanna, chiesi ad Ali cosa avesse e cosa di me suscitava il suo interesse. Mi rispose che gli piacevo, adorava tutto di me e mi baciò. Solo dopo mi accorsi che Hanna era affacciata alle finestra e ci aveva visti. Per me quel bacio non aveva significato niente ma decisi di usare a mio vantaggio l'amore che Ali provava per me: l'avrei usata per far ingelosire Hanna e riconquistarla.

Hanna:
Ero affacciata alla finestra della mia camera, stavo osservando Trevis che si allontanava dopo avermi riaccompagnata a casa, quando lo vidi. Caleb. Con Alison. Ecco dove era andato dopo avermi visto al Brue. Era con una delle mie migliori amiche. Non erano nemmeno tornati a Rosewood che già avevano rovinato la mia vita. Ero arrabbiata con Caleb, con Alison, col mondo intero ma sopratutto con me stessa. Mi avevano illuso, entrambi. Tenevo a Trevis ma decisi di usarlo per far ingelosire Caleb e riprendermelo, portarlo via da Alison.
Organizzai un'uscita a quattro: io e Trevis e Caleb e Alison. Trevis era curioso di conoscere Caleb. Sapeva che mi aveva fatto soffrire e sono sicura che si sarebbe battuto per me qualora ce ne fosse stato bisogno. Lo ammiravo per questo. Si capiva che mi amava. Mi dispiaceva non ricambiare i suoi sentimenti ma dovevo assolutamente riprendermi Caleb. Era tutto pronto: li avevo avvisato ed erano sembrati tutti sorpresi. Prenotammo un tavolo a un ristorante francese dove mi aveva portato molte volte mio padre, prima di risposarsi. Erano le otto in punto quando Trevis passò a prendermi. Era molto elegante e aveva un finto sorriso stampato in faccia. Capivo il suo smarrimento, si sentiva fuori luogo, non conosceva nessuno. Alison indossava il vestito della Foxi. Le era costato molto e ci teneva. Era stato il suo primo ballo dopo essere scappata per anni. Provavo per lei un sentimento di compassione. Ci sedemmo a tavola. Dopo aver ordinato cademmo in un oceano di silenzio. L'atmosfera era fredda e tutti avevano un atteggiamento distaccato. Mi sentivo come un anello di congiunzione, dovevo fare in modo che la serata funzionasse, non poteva crollare tutto. Fu Ali a rompere il ghiaccio. Trevis era però sempre escluso dalle conversazioni. Potevo sentire la sua solitudine. Alison continuava ad emarginarci dal dialogo. Parlava con Caleb di quanto l'amasse, di come l'aveva colpita fin dal primo istante e dei loro progetti futuri. Mi infastidì molto. Mi alzai, sbattendo la sedia contro il tavolo e corsi in bagno. Trevis, che doveva essere il mio accompagnatore quella sera, con mia grande sorpresa, non si alzò per consolarmi, ma rimase a chiacchierare con Alison. Venne invece Caleb. Mi nascosi nel bagno delle ragazze, non volevo farmi vedere in quelle condizioni. Avevo iniziato a piangere, mi si era sciolto tutto il trucco e nel correre mi si era strappato il vestito. Pensandoci però Caleb era stato l'unico a venire e a cui importava qualcosa di me. Avevamo condiviso molti momenti insieme, belli e brutti, e mi aveva visto anche in situazioni peggiori. Era accanto alla porta. Non stava insistendo per farmi uscire, sapeva che in queste situazioni dovevo solo calmarmi e stare sola, prima di affrontare qualsiasi discorso. Aprii spontaneamente la porta. Era ancora lì. Mi guardava e basta, aspettando che fossi io la prima a parlare, ma ripresi a piangere. 
-Come stai?- mi chiese comprensivo
-Non ci sono parole per descrivere come mi sento....Perchè? Perchè non mi hai detto di Miranda? Perchè sei tornato? Perchè Alison? Tra le tante ragazze perchè lei? Perchè....?
-Mi dispiace....- fu tutto quello che riuscì a dire
Vidi le lacrime anche sul suo volto. Piangeva raramente, era così duro ma dolce. Aveva sofferto molto anche lui, fin da piccolo. L'abbracciai instintivamente. Lui ricambiò. 
-Hanna...chi è lui? Non te l'ho mai sentito nominare, nemmeno Emily ha saputo dirmi qualcosa a riguardo...
-Hai chiesto di noi due?
-Bè....mi sei mancata....io ti amo Hanna.
-E Alison?
-Alison? L'ho conosciuta l'altra sera...
-Amore a prima vista?- dissi sarcastica ma con una nota amara, continuando a piangere.
-Niente di tutto questo...l'ho usata....per farti ingelosire -disse tutto d'un fiato- lo so, è una cavolata, solo ora me ne sono reso conto, ormai hai Trevis, ma ero disperato e lo sono ancora. Io ti rivoglio Hanna, sei l'amore della mia vita e non voglio perderti per uno stupido errore. Non ti preoccupare, se non mi vorrai me ne andrò....voglio solo sentire per l'ultima volta la tua voce- piangeva, come un bambino.
Lo guardai. Risi. 
-Pensavo di essere l'unica disperatamente gelosa da usare qualcuno. Anche io ho fatto altrettanto.
Gli saltai addosso e lo baciai. Sorrise continuando però a piangere. Gli asciugai le lacrime e uscimmo insieme dal ristorante pronti a passare le prossime ore della nostra vita insieme, lasciando Trevis e Alison da soli.
  
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